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martedì 20 dicembre 2016

La diplomazia è come la polvere: ricopre tutto quello che non devi osservare.



Dal 1994 il segnale segnala l’eventuale introduzione nell'anno in corso di un secondo intercalare. Questo aggiustamento temporale, in inglese leap second, è lo stratagemma con cui si mantiene in accordo la scala di tempo realizzata oggi per mezzo degli orologi atomici con il tempo legato alla rotazione terrestre, molto più impreciso e soggetto a ogni tipo di variazione…”.
Patrizia Tavella 
Lo stratagemma con cui si mantiene in accordo… la Massa, con lo status quo “qua, così”. Per la verità, uno degli stratagemmi in uso, abuso e consumo.
Una “domanda (che sembra, di più, una constatazione, una confutazione della convenzione, una informazione, etc.)” si è, come, “introdottanel sonno di questa notte:
dal satellite è possibile creare, innescare e controllare casi manciuriani…”.
Il “sogno lucido” proseguiva con l’entrata in una base mista, civile/militare, nella quale a sinistra c’era la parte militare ed un “problema” a parcheggiare la macchina, proprio a lato di un fiume e nel poco spazio disponibile, fra i mezzi già parcheggiati, col rischio di finire dentro all'acqua. 
Un avvertimento, di una civile, ammoniva che la vettura parcheggiata occupava con la parte anteriore, parte della via, e ben presto l’autorità di vigilanza militare avrebbe assegnato un “rigore”. La ragione della visita in quel luogo, era qualcosa che interessava ai militari (una sorta di vendita, di affare) di già concordato telefonicamente
Durante il resto della “sonnolenza”, sono passate in rassegna le “immagini (non ben definite)” di episodi, anch'essi, misti (tra realtà manifesta e fiction televisiva) e relativi ad episodi mortali, innescati da un “attentatore” nella direzione della vittima di turno.
Ora… solitamente, questo genere di “comunicazione” cade ben presto (all'immediato risveglio) nel dimenticatoio. Ma… perché?
Perché, invece, l’informazione ricevuta/elaborata non viene utilizzata “lato proprio/umanità, centrale”?
Il perché va proprio nella stessa “direzione” intrapresa nel “sonno/sogno”:
lungo la “via”, nell'incanto (AntiSistema).
L’informazione “di questo tipo” risulta come “una sciocchezza”, quando ad “emettere sentenza (giudizio)” è la mente, già sottoposta a “lavaggio del cervello”, dato che è nata dentro all’AntiSistema by dominante…

giovedì 30 luglio 2015

L'utile dell'evoluzione: chi/cosa si evolve?



La "ciclicità" (con)serva. E "qua, così"... è tutto ciclico.

Come puoi sostenere che esista l’evoluzione del genere umano? Su cosa ti basi? Personal(mente), ti senti cambiato da quando sei in Vita? Certo che no, perché “ti dicono” che l’evoluzione av(viene) lenta(mente).
Ossia, che non te ne puoi accorgere e che servono così tanti anni, da rendere la tua attuale presenza come un qualcosa di “passeggero e fine a se stesso” (inutile).
Mentre tu “passi, qua, così” dovrebbe avvenire – tra le righe della tua organicità – qualcosa che ti rende “migliore rispetto a prima” (altrimenti, che evoluzione sarebbe).
Or(bene), così come per la fede religiosa e per quella scientifica… ti viene (ri)chiesto di limitarti a “credere che sia così”, continuando a vivere nello status quo (l'unico ambito che rimane inalterato e che, dunque, l'evoluzione non tocca. A meno che, l'evoluzione non sia... l'evoluzione dello status quo, in qualcosa di sempre più coerente e totale).
L'evoluzione della "stasi"? Lo status quo è... una palude? No.
È una "industria che (ri)genera utile"...

L’abitudine che ti “porta via”
un "piano edilizio" (progetto, costruzione, edificio) di(steso) su quello, più antico, della superficie terrestre.
Vivere in casa, al coperto, com(porta) che il tuo fisico sia pro(tetto) – ad esempio – dai dolori reumatici che, differente(mente), avresti assorbito vivendo “ai quattro venti”. Ma com’è che, allo stesso modo, le mani ti dolgono, le dita ti fanno male e si rattrappiscono… dopo decine di anni al “riparo” nella tua abitazione?
Non ti sembra che, in un certo senso, quello che “aggredisce” il fisico, nel vivere nella natura, av(venga) ugual(mente) anche abitando nella costruzione in cemento armato, che è la “firma” dell’evoluzione sociale d’insieme del genere umano?
Chi ha deciso che l’abitazione “moderna” debba essere come quella che ti “ospita”? Tu, in un simile processo, che p(arte) hai? Qualche tuo avo è mai stato, forse, interpellato in merito ad una simile progettazione? O, meglio, i tuoi avi non erano in grado di costruire da sé, in legno/pietra/terra, le proprie abitazioni? E tu, oggi, che sai fare a tal pro?
Non trovi che tu abbia smarrito/dimenticato qualcosa, in(vece) che di “esserti evoluto” (che in termini di “assonanza”, significa che dovresti avere aggiunto qualcosa)?