Così come ti viene dato tutto “qua, così”, alfine, per essere te stess3 e “dire tutto di te (tecnologia)”, allo stesso modo, anche il manifestarti in vita può rappresentare la stessa identica, frattale espansa, “cosa (caratteristica)”…
è “incarnandoti in seno alla vita” che, di fatto, acquisisci una identità fisica e “finita”, perfettamente controllabile e mappabile (come quell’Ip, che ogni “macchina” ha... in quanto “indirizzo logico/fisico e ogni “essere umano” ha, in quanto codice fiscale, impronta digitale, retina, Dna, etc.).
La risposta non è prevista, poiché non ricordi.
Dunque, è “apparendo in un livello fisico di rilievo e misurazione diretta/indiretta”, che acquisisci una quadratura reale manifesta ("senso").
Qualcosa che è possibile meglio ricomprendere, attraverso proprio quello che ti succede, “una volta viv3, ‘qua così’”:
- infatti, ciò che ti succede “dopo, nella lunga sequela di ‘ora’, riguarda sempre il ‘prima’, ossia, quello che ‘è già successo’”, non fosse altro per il motivo che… il “già successo” costituisce il “prima di”. Ora, avendo causalmente dimenticato, non riesci nemmeno a “capire” quale sia il prima, il dopo, il durante, etc. Per cui, non ti resta che “mettere insieme” queste particelle temporali, in una sequenza logica, che puoi ricavare, anche senza ricordare, a partire dalla tua esperienza diretta seppure “qua, così”.
- prima (“è già successo”)
- ora (“sta succedendo”)
- dopo (“succederà”).
Più che il futuro, "dopo" è… un passato...