Esistono allora aziende ‘troppo grosse per fallire’. È come dire che giunti ad un certo livello di ‘massa’, si è al di sopra di ogni legge di Mercato. Non è esattamente così, se non in quel luogo in cui il ‘potere di controllo’ gestisce ormai l’intero processo della filiera, in cui la ‘massa’ è una variabile sotto controllo - come addomesticata.
'È così' in questo Mondo ed allo stesso tempo 'non è così'.
Tutto ciò che è stato 'asportato' dal Mondo, in termini di conoscenza, è solo tenuto nascosto in un’area di memoria dell’organismo umano globale. I vari ‘ordini’ che si sono occupati di questa operazione sono paragonabili a vere e proprie zone di memoria di un computer, hard disk cablati e protetti. Al fine di penetrare simili banchi di memoria, occorre ben ‘lavorare’ su se stessi.
Ciò che sfugge è il risultato di un ‘movimento’ che parte dall’individuo, proprio come se fosse immerso in acqua e col proprio movimento, non opportuno, contribuisse ad allontanare un ‘salvagente’ che galleggia davanti a sé. Le piccole onde provocate dai movimenti incauti o goffi e irregolari del ‘corpo’, provocano lo spostamento e l’allontanamento dell’oggetto desiderato, che è sempre ad un ‘palmo di naso’. Tanto vicino quanto sfuggevole.
Un nuovo satellite cadrà sulla Terra.
Dopo Uars un nuovo satellite, questa volta russo, si abbatterà sul nostro pianeta, secondo i tecnici potrebbe colpire un punto qualsiasi tra le latitudini 51,4 gradi nord e 51,4 gradi sud.
Una sonda russa in avaria, nei prossimi giorni entrerà in collisione con il nostro pianeta. Si chiama Phobos-Grunt, e la notizia è stata resa nota da Aleksey Zolotukhin, portavoce del ministero della Difesa della Federazione russa, secondo cui 'a oggi la caduta di frammenti del veicolo spaziale Phobos-Grunt è attesa per il 15 gennaio. La data effettiva della caduta potrebbe cambiare in base all'influenza di fattori esterni'…
Il 24 settembre scorso il satellite Uars della Nasa era a sua volta precipitato nell’atmosfera terrestre. Nonostante i diversi allarmismi diffusi nelle settimane precedenti, nessuno dei suoi frammenti era giunto intatto sulla superficie. Il 23 ottobre anche il satellite tedesco Rosat è stato fatto rientrare sulla Terra, precipitando nell’Oceano Indiano senza provocare danni.
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Che cosa sta succedendo nello Spazio aperto? Questi satelliti che rientrano nell’atmosfera terrestre, per vari motivi, significano senz’altro qualcosa; qualcosa che va al di là della spiegazione tecnica.
L’attività del Sole è in fermento. Si leggono spesso notizie come queste. Ovviamente ci si affida alla bontà delle stesse, provenendo sempre dalla medesima fonte, che ‘se la suona e se la canta’. Però, osservando il clima dell’ultimo periodo nella zona del milanese, non si può non accorgersi del particolare stato di alta pressione in cui si vive ormai da mesi.
È tutto normale, ci dicono, tirando fuori dal ‘cilindro’ le spiegazioni del caso, giorno dopo giorno. C’è sempre qualche fenomeno che opportunamente si adatta molto bene al fine di permettere all’attenzione di volgere alle normali routine d’intrattenimento sociale e lavorativo. L’importante è non distogliere la massa dalle proprie attività, dall’economia caricata sulle spalle della massa stessa.
E, al solito, le ‘parti’ continuano ad essere ben interpretate come di consueto. Chi tira la carretta sono sempre gli stessi, e corrispondono anche a coloro che permettono ad un certo Mondo dello sport, ad esempio, di vivere come degli sceicchi persino in un momento storico tanto ‘teso’ come questo. Ricordiamo che non ci sono solo i politici che interpretano la parte dei 'nababbi'...
Sarkozy: Deregolamentazione cieca ha portato alla catastrofe.
‘Cosa ha portato alla catastrofe di oggi? Il fatto che tutto era possibile. Il modello della deregolamentazione è cieco. Non possiamo lasciarlo continuare’. Lo ha detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy, all'Eliseo al termine dell'incontro col premier italiano, Mario Monti.
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È facile fare il tiro al bersaglio con una certa classe politica. Sin troppo facile e non opportuno, giunti a questo punto. Le parole del presidente francese veicolano una verità frattale, nidificata a vari livelli della comprensione: la pace. Il ricatto ‘sottile’ è legato alla forma pensiero che unisce il concetto di pace a questa situazione geografico-socio-politica (in catastrofe) in cui ci si trova, come se non ci fosse altra possibilità al di fuori del paradigma attuale. La verità sta anche nei numeri:
- 99+1=100
- 98+2=100
- 97+3=100
- 57+43=100
- 21+79=100.
Il ‘100’ è la configurazione 'stabile', in un dato momento, del ‘Tutto’. Il ‘Tutto’ mescola le proprie componenti ed ogni risultato conferisce sempre ‘100’. Avrei potuto utilizzare l’unità o un altro numero qualsiasi, per cui il ‘100’ è anche una convenzione. Un numero usato per esprimere un punto prospettico.
Le differenze nel/del ‘100’ consistono nella diversa amalgamazione e relativa trasmutazione dei ‘pesi’ delle diverse componenti che concorrono a formare il ‘Tutto’. È come un caleidoscopio che ripropone nuove configurazioni della possibilità all’interno della potenzialità.
Ci sarà una grande differenza, in termini ‘sostenibili’, del ‘100’ derivante dall’epoca medioevale piuttosto che da quello derivante dall’epoca moderna. Differenza che non è dato comprendere a fondo, qualora ci si mantenga in un livello della consapevolezza ‘figlio’ del livello tridimensionale da cui s’impastano gli elementi. Assumendo una vibrazione superiore, il panorama cambia radicalmente, permettendo di osservare le linee basilari che contornano il paesaggio. Il ‘rumore di fondo’ scema e risulta meno invadente. La nitidezza dello ‘sguardo’ raggiunge vertici energetici che permettono una ‘ossigenazione’ dell’intero costrutto osservatore-osservato: tutto muta nella propria versione ‘migliorata’ e pur sempre perfetta.
Tuttavia, il valore aggiunto desunto dalla visione superiore a che cosa serve, se non ha modo di riflettersi nel complementare valore riflesso a ‘terra’? L’osservare dall’alto diventa fine a se stesso, allora, perché non coadiuvato e reso sensato da quello che di noi possiamo desumere vivendo la materia densa. Il corpo che si muove goffo allontana l’oggetto del proprio desiderio.
L’avere sempre ben presente questa visione, corrisponde all’aumento della propria consapevole condotta di marcia: se c’è un buco nel terreno oltra alla curva non è colpa di nessuno. È sufficiente anticipare la visione, aumentando la fiducia nei propri mezzi a disposizione. Quella buca è un’opportunità, che riconosceremo solo dopo esserci caduti dentro molte volte, allorquando troveremo il modo di bypassarla.
Solo dopo ‘vedremo’ in maniera diversa.
Il ‘100’, pur rimanendo ‘100’, è di volta in volta diverso per valore aggiunto. Lasciare ‘casa’ e tornarci dopo un certo cammino ci vede diversi: siamo sempre noi eppure siamo diversi, in un senso o nell’altro.
L’apparenza è legata alla visione limitata del ‘100’, ma anche se potessimo 'capirla molto bene’, sarebbe sempre una visione non assoluta. L’assoluto è tale solo per la limitatezza. La sua definizione indica i limiti dell’osservatore. La possibilità è talmente variegata da definirla infinita, pur ricorrendo nuovamente ad un termine utilizzato in maniera esponente il limite attuale della visione soprattutto mentale.
La verità è sempre nel mezzo, ovvero dove è auto installato l’essere umano.
Che cosa decidiamo di fare ‘oggi’? Il nostro comportamento, le nostre decisioni, comporteranno una differenza strutturale nella vibrazione del ‘100’. Altro che ‘non esistenza dell’alternativa’. La ‘palla’ è rotonda – si dice.
Mai dire mai. La speranza è l’ultima a morire…
Choronzon: Molto bene, inizio io! Sono un lupo feroce e spietato che attacca la sua preda.
Sandman: Sono un cacciatore a cavallo che trafigge il lupo.
Choronzon: Sono un tafano che punge il cavallo che disarciona il cacciatore.
Sandman: Sono un ragno a 8 zampe che mangia il tafano.
Choronzon: Sono un serpente dal morso letale che divora il ragno.
Sandman: Sono un bue dalla zampa possente che schiaccia il serpente… sento il serpente contorcersi sotto lo zoccolo… le sue vertebre spezzarsi.
Choronzon: Ed io sono un antrace, batterio dei bovini dall’azione letale.
Sandman: (credo di aver capito il gioco di Choronzon, meglio abbandonare la posizione di attacco) - Sono un mondo nello spazio infinito, un mondo fertile.
Choronzon: Sono una nova che esplode e distrugge il pianeta.
Sandman: Sono l’Universo che avvolge ogni cosa ed ingloba la Vita.
Choronzon: Sono la non-vita, la bestia del giudizio eterno, il buio alla fine di ogni cosa, la morte degli universi degli Dei e dei mondi… di tutto! … E tu cosa sei ora? Signore dei Sogni?
Sandman: La Speranza.
Choronzon: … oh… allora io sono… io… io… non so…
Dialogo finale tra Sandman e Lucifero:
Un Demone: Ecco Signore dei Sogni, tieni il tuo elmo, l’hai conquistato con onore.
Sandman: Io vi ringrazio Nobili Signori degli Inferi, non lo dimenticherò.
Lucifero: Nobili? Vuoi scherzare? Guardati intorno Morfeo! Un milione di demoni si è schierato per combatterti, dicci perché dovremmo lasciarti andare. Con o senza elmo non hai alcun potere qui. Che potere hanno i Sogni all’Inferno?
Sandman: Tu dici che non ho alcun potere.. e forse hai ragione. Ma sei sicuro che i Sogni non possano nulla qui? Dimmi Lucifero.. Stella del Mattino… e voi tutti, chiedetevelo. Che potere avrebbe l’Inferno se i dannati non potessero sognare il Paradiso?
La folla di Demoni si fende silenziosa al suo passaggio… incapace di incrociare il suo sguardo.
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Sottilmente, la ‘massa’ è pronta. La vera illusione la respira la ‘tenebra’. Tutto questo è stato creato per vederla venire alla luce…
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com