venerdì 14 ottobre 2022

Altro che.


Pensa

se mai ti trovassi in una situazione tipo “leggi razziali” e fossi proprio tra i discriminati, che faresti

Vedi che può succedere a chiunque, da un giorno all'altro. 

Hai presente qualcosa di assolutamente ingiusto, di p-arte? 

Un abominio, nonostante la “legge”. Ecco; appunto ricorreresti alla legge. E, scherzetto o dolcetto, se mai ti trovassi senza lavoro a causa delle “leggi razziali”, senza soldi (con quei pochi per sopravvivere) e senza amici… sì, potresti avere l’avvocato d’ufficio (gratuitamente) ma qualora perdessi in tribunale

Le “spese” a cui andresti incontro sarebbero tali da scoraggiare qualsiasi azione di tal tipo. È vero che se non hai soldi, che possono fare; ma, non appena ne guadagni avrai i “condor” attorno. Ti minerebbero quel che resta della salute

Ansia. Stress. Paura. 

Altro che “bonus psicologo”. Hai voglia. È la “benzina” denaro che alimenta tutto ciò: la “tua” vita. E a quanto pare ti sta “bene” poiché è alquanto complesso vedere Oltre.

Questo colle solitario mi è sempre stato caro,

e anche questa siepe, che impedisce al mio sguardo

una gran fetta dell’orizzonte più lontano.

Ma mentre siedo e fisso lo sguardo sulla siepe,

io immagino gli sterminati spazi al di là di quella…

L’infinito – Giacomo Leopardi

 

Sempre caro mi fu quest'ermo colle… (sì, e anche questa siepe che…).

Anche a recinto aperto (sempre caro) non “ti viene” da varcarne il limite. Anche se è proprio il viaggio de Lo Hobbit che ti insegna ad andare Oltre (non solo la Contea). 

Come vai se sei senza soldi

Ecco a chi (quale padrone) servono i soldi. Di certo non a Te né tantomeno a “te”. Quando ti mettevano all’asta, pubblicamente, avevi un “prezzo” che qualcuno era disposto a pagare per…; come se comprasse del prosciutto cotto al supermercato. E dopo aver pagato, eri sua proprietà:

ecco sostanzialmente cos’è il “Signore”. 

Dunque, manifestarti al mondo in una famiglia dominante equivale ancora “oggi” ad essere costantemente in vantaggio sul resto del mondo. E questa è la “giustizia e la libertà”, da cui non si discosta affatto anche la “legge”. 

Ovvio. 

Anzi, da cui non dista nemmeno qualsiasi altra branca della società in toto. Il frutto non cade mai molto distante dall’albero. Per questo qualsiasi ambito storico (deviato, narrato sempre da lor signori) è costantemente “uguale”, sostanzialmente. Una serie di copia ed incolla, che promettono sempre il “cambiamento”. Sempre promesse: 

solo promesse. 

Come dei “pagherò” che non vengono mai onorati, se non “di fatto” ossia attraverso ogni virgolettato. Volevi la giustizia? Molto bene. Lotta sino a mettere a repentaglio tutto quello che hai e che sei, muori e… alfine otterrai la “giustizia”, riconosciuta però al “prossimo”. 

Che volevi? Ah, “ricordati di morire”, prima. 

E, come premio, la discendenza otterrà quel desiderata. Ti saranno riconoscenti a vita. Sai? Sì, ti ricorderanno attraverso la lapide, qualche mezzo busto e strada civica intestata, oltre a qualche ospedale o scuola o edificio pubblico, biblioteca, libro, etc. etc. etc. Forse, finirai su qualche moneta, sempre che ne esisteranno ancora. Altrimenti, ci sarà sempre il succedaneo “digitale”: 

la fine di ogni... speranza. 

Altro che tecnologia evolutiva e progresso sociale.

Anche questa siepe, che impedisce al mio sguardo

una gran fetta dell’orizzonte più lontano…

L’Oltre è sostanziale: dipende da Te, quando sei Te da Te in Te per Te con Te. Dipende dal Tuo atteggiamento. Se vuoi, dal Tuo “programma”. Dimmi che programma hai e ti… dirà chi sei, come sei, dove vai, etc. etc. etc. 

Tutto è de-scritto lì dentro. Come... Dna.

Ma non ti piace auto ridurti allo stato di “macchina” o vegetale. Anche se, guardati attorno. Che cosa vedi? Sai quando sei più… obiettivo? Quando vedi gli altri; come li inquadri? Come ti sembrano? Non appaiono come tante formichine? 

Allo stesso modo, contemporaneamente, non issi “te stesso” sul pennone più alto di “virtù e fortezza”? Cioè, non ti concedi il dubbio di essere sempre “migliore” rispetto alla rimanenza sociale. 

Certo che è così. Ti senti migliore. 

E lo sei, infatti: migliore, di come ti comporti usualmente (potenziale contemporaneo). È così perché ognuno fa lo stesso ragionamento allo stesso “tempo”: 

dunque, ognuno è “migliore” degli altri indistintamente. 

Ergo? Puoi essere davvero migliore ma sei qua nell’AntiSistema. Dove? Ap-punto. Allora, sono sempre gli altri. Non sei mai Tu. Infatti, Tu ci sei ma non esisti (sostituito da “tu”). Dove? Nel luogo comune qua AntiSistema. O come Diavolo vuoi chiamare questa landa terrena, terrestre, a cui non ti sembra proprio di poter sfuggire in termini di alternativa sostanziale. 

Che ci vuoi fare? 

È il “tuo destino” a quanto (non) ap-pare. Il male è uscito allo scoperto. Finalmente. E Tu che “Fai…”? Rimani potenziale. Mentre sei “tu” che sei di turno al servizio mensa altrui. 

E mentre “servi”, c®edi di lavorare. 

E mentre lavori c®edi di avere deciso qualcosa, seppure sei scivolato tra una scelta e l’altra, come in un giogo ad incastri, regolamentato in maniera tale da incanalarti continuamente tra padella e brace, anche se non puoi mai approfondire come dovrebbe essere il “perché”. A volte ci arrivi ma regolarmente, poi, subentra il “sonno”.

Ogni volta.
Non ho potuto andare a scuola perché perseguitata da leggi razziste....
Liliana Segre
13 ottobre 2022 Link
Follie no vax non mi stupiscono. Stiano a casa e non danneggino gli altri....
Liliana Segre
26 luglio 2021 Link

Il continuo “reset”. L’auto controllo. 

Il lauto controllo altrui per “te” qua nell’AntiSistema. Niente

non puoi nemmeno contare sui sopravvissuti (vediti la fiction).

Sono esseri... andati, partiti e mai ritornati (in Sè).


Sei coniugato? Sì, anche se sei nubile-celibe. Il punto di coniugazione non esiste anche se c’è. Dipende dal punto di sospensione, da cui dipendi anche “tu”, mentre Tu rimani tale = potenziale contemporaneo. 

Con la “speranza” che hai visto a cosa (chi) cor-risponde dal 2020: 

il mistero dalla salute pubblica è un organismo che necessita di un volto, altrimenti penseresti di essere in dittatura. 

“Democrazia”. Ma questa volta, guarda non caso, è proprio il “nome (cognome)” a dirti tutto: 

Speranza (l'ultimo a morire).

Lasciate ogni speranza voi che entrate…

Infatti: come si è comportato questo “uomo”? Ti ha lasciato persino senza la speranza. Laddove di-sperare ricorda molto, non solo foneticamente, l’assolutamente iper inflazionato sperare. 

Dal 2020 di-speri. Da altre p-arti ormai... sparano.

Hai toccato con mano ed intima profondità viscerale cosa significa essere discriminato perché, “è stata una tua scelta”. Uhm. Sì: con quale alternativa, però

Senza poter decidere: incidere. Solo, co-incidere.
Non di certo una coincidenza.

E, cosa assai peggiore, dopo la II Guerra Mondiale il disgusto salì al cielo, per quello che “avevano fatto”, mentre ora proprio no. Perché Speranza è stato nuovamente eletto. Non sarà più quel ministro ma resterà

Protetto. Sempre lui. 

Come tanti altri: quasi tutti gli altri. Tra i politici e gli “esperti”, tutti gli altri. Tra l’agente. Con qualcuno che si “salva” anche se come, nuovamente, disperso in alto mare ed or dunque “ancora da salvare”, da ripescare, sempre necessitante di “pastore” essendo sempre “gregge” o “pecorella smarrita”.

Ecco cosa continua a succedere. Sostanza. Non... speranza.

Ecco cosa “è già successo”. Il grande reset che ha ra-colto nel di-segno. Eco-dominante Vs resto del mondo. Risultato. Risultato? Ma quale risultato: 

non c’è nemmeno partita. 

Non è partito nulla da quando “è già successo”. Stai dormendo. Sei in coma indotto. Come in un allevamento digitale. Un numero. Bit di spazio, allocato in una immane ed im-possibilememoria”. Con la memoria Ambientale ch’è tutt’altro. 

Infatti, tutto è verità. 

Mentre nella memoria AntiSistemica, “niente”… Tutto funziona. 

Anche il concetto di “energia” è fuorviante. Cioè, “serve”. 

Tre fili inseriti nel potenziale contemporaneo ti danno la fisica (sensazione), misurabile, del contesto “energetico” che va da sé eppure… devi ogni volta fare il pieno al distributore che, se è senza carburante allora si ferma tutto. 

Eppure, anche senza benzina “sai che” la Terra ruota. No

Anche se è ferma, piatta, per “te” ruota sempre. Dunque, di quale tipo di “benzina” necessita? La “gravità”. L’assenza di attrito nello “Spazio”. La spinta primordiale mai venuta meno. Il Big Bang: sì, te l’hanno sparata davvero grossa qua nell’AntiSistema. 

Sei “te” che la fai girare, la ruota.

Come se fossi sempre a Gardaland e, senza pagare il biglietto, allora dovrai lavorare tutta la “tua” vita per ripagare tale “debito originale pubblico”. La storia si ripete. Vero. Infatti, sei sempre qua nell’AntiSistema, ch’è ciclico appunto per questo, essendo un loop (motore di auto decomposizione).

Qualcosa a cui ti concedi perché “ti hanno detto che” facendo così (s-offrendo), il sacrificio ti permetterà di “entrare nel regno dei cieli”. 

Come no:
rivediti The Island.

Non ragioniam di lor ma guarda e passa…”. Che ti importa di certe dinamiche? Sopravvivi e tra-passa. No? Penseranno a tutto, lor signori: non ragioniar di lor… Dimenticati di tutto, in-somma, al-fine. 

Vedi la Segre, ad esempio.

Vieppiù, ciò non di meno = moltiplicati e divisi-protetti. Come per le regole “antiterrorismo”. Ed ogni “democratica” imposizione per la salvaguardia della “tua” salute. Qualcosa ch’è, per altro, è stato sacrificato all’altare della “salute pubblica”. Salvo poi, a carte firmate, scoprire che come al solito, “niente”. 

Nessuna protezione però “andava fatto”. 

Ne andava della potenziale terminazione della società “umana”, alle prese con un problema “virale”, come il nemico più atroce; quello intelligente che non esiste anche se c’è. Laddove il “virus” è invisibile all’occhio e chi lo riesce a “vedere” lo inquadra attraverso attrezzature elitarie che s’interfacciano ormai con computer e, quindi, con la inevitabile manipolazione dell’informazione audiovisiva e quant’altro

Come farti notare le rivoluzioni storiche, al pari di quelle che gli astri compiono attorno all’essere SolaRe. Il ricircolo è vizioso. L’aria consiste di un puzzo caratteristico, come essere in una serra. 

Le stagioni sono i cicli che ti aspetti e dunque ac-cadono, come… le “stelle”.

Occorre forse essere eruditi, esperti, “studiati”, etc. per potersi esprimere sostanzialmente? No

Si va per l’anno 14: SPS docet. 

A settembre 2023 finirà il secondo settennio. Ergo: sarà portante. Il 2023 promette qualcosa di notevole. Meglio: 

da settembre 2023 inizierà un altro settennato, motivo per cui non farlo rientrare nella “ciclicità” de noantri, è tutto. 

Concediti l’opportunità (il potenziale contemporaneo) di poter switchare (sostanza) dall’ac-con-sentito (da tutto quello che è “virgolettato”, ovvero… “riconosciuto”). 

Non esiste ma c’è questa potenziale via. Indovina

Da chi/cosa di-pende, lo dovresti ormai ricordare. Da chi dipenderà… invece, dipende da Te. 

Ma sei ancora “te”. Altro che… “palle”. Allora?

IO “Faccio…” e mi rivolgo a TE.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-770
prospettivavita@gmail.com