martedì 14 dicembre 2021

Saltare a piè pari il fosso.



Quando hai una “necessità”, che fai? Progetti e costruisci una rete di infrastrutture, se sei uno Stato o un facoltoso privato. Se sei un individuo, usualmente, sarai alle prese, ad esempio, con qualcosa di inerente alla casa o al giardino, e... che cosa fai? Se devi irrigare una porzione di terreno abbastanza grande allora ricorrerai ad impianti che semplificano l’attività quotidiana. In casa potresti ricorrere a guaine in cui far passare fili elettrici per portare la corrente sino a nuovi punti luce. Oppure potresti eseguire lavori idraulici, sostituendo tubi usurati. 

Del resto, che cosa arriva sino a casa

Altri tubi, condutture, fili, etc. che alimentano l’edificio in termini di luce elettrica, acqua calda e gas. Le famose “dipendenze”. Ecco che, di conseguenza, in questi tubi, condotte, fili… ci passano dentro delle “sostanze”, a cui hai diritto se sei in grado di pagare

Altrimenti, ne hai diritto ma solo “sulla carta”. 

E non è finita, perché ricevi anche il segnale portante della Tv, radio ed Internet. Ovvero, in tal “caso” le condutture sono aeree, virtuali, wireless, etc. così come ciò che vi “circola dentro”, alias, l’informazione, il dato, il pacchetto o flusso trasportato (sempre a pagamento).

Cioè, la “morale” è che una volta intessuta l’infrastruttura, poi, ciò che vi circola fa la differenza sostanziale. Infatti, dalla impalcatura tecnologica della Rai, ad esempio, puoi gonfiare un certo tipo di “informazione”, oppure un altro; ad esempio, l’informazione. Ok

Come se fosse un megafono. 

E come se ci fosse un pubblico sempre in costante ascolto, che necessita di essere “irrigato” quotidianamente. Dunque, una volta creato l’indotto (effetto “serra”), le infrastrutture costituiscono una sorta di impianto di irrigazione. Di più, attraverso tale architettura l’essere “a Massa” viene imbevuto e lasciato a bagnomaria. 

 

 

Ergo, che cosa farai circolare in dette “tubazioni”? 

Ecco che non è tanto ciò che vedi o sai esistere - in quanto a dispositivi o tecnologia (d’ogni tipo o fattezza) - a fare la differenza, quanto piuttosto cosa fai auto circolare attraverso tali impianti. E non è nemmeno una questione di “qualità dell’informazione”, perché se ti fanno il lavaggio del cervello lo possono fare a vari gradi, ovvero più o meno professionalmente. Ok

No, è proprio il tipo di informazione o dato o “liquido spinto in pressione nelle condutture (non importa se solide o wireless)

 




Se, ad esempio, irrighi il giardino con del veleno, otterrai di distruggerne la vita, piuttosto che rinverdirla. Se, attraverso la Tv fai passare del “veleno”, porterai la popolazione alla pazzia, oppure alla violenza, alla guerra o all’estinzione. Così, come già de-scritto nel Bollettino di ieri, attraverso l’impianto di legge (infrastruttura artificiale) sei r-aggiunto dalla “legge (versione personalizzata dell’informazione)”

La legge è come il tubo, mentre la “legge” è come il liquido o la sostanza che veicola nell’impianto di irrigazione sociale

Come una risaia, ad esempio: 

nonostante si utilizzino le ramificazioni del trasporto acqueo, attraverso rogge, piccoli canali, etc. 

la sostanza è sempre quella. Ci sei

Questa organizzazione cor-risponde sempre all’ambiente, che funziona e che, nella sua qualità anche di essere memoria (significato, verità, esperienza), (ti) ricorda sempre tutto, non importa se c®edi di avere dimenticato, oppure se hai scordato ma non lo c®edi nemmeno, qua. 

Ambiente che, allora, è la ragione fondamentale di tutto quello che continua a succedere ad immagine e somiglianza di chi/cosa vi si auto riflette, a partire da quel s-oggetto che più di tutti appare e viene distribuito ambientalmente, ossia il relativo punto di sospensione

Cost3i viene irrorato ovunque e, allora, potrà persino sembrare il o un Re, della Terra. Invece è “solo” il riflesso ambientale di chi o cosa ha maturato, attraverso l’atteggiamento sferico, l’irraggiamento ambientale a maggior spettro di penetrazione sociale, mentre contemporaneamente chiunque è riflesso ma con una giurisdizione (vastità o popolarità) molto minore, territoriale

Questo accade perché il punto di sospensione o “pilota” è, nell’attuale f-orma cristallizzata di realtà manifesta, uno (seppure chiunque è sempre dotato del medesimo potenziale o “diritto”, essendo contemporaneo o “di serie” tale potere). 

A volte risulta ridicolo “sentire” la verità, perché è sufficiente deciderlo, decidersi e dunque decidere per Sé = qualcosa che appare come una sciocchezza quando tale dato viene ricevuto da ele-menti neutralizzati anzitempo ad hoc (l’essere “a Massa”). 

Risultato? 

A Me viene chiesto di com-provare ufficialmente la “tesi” (e dimostrarla con tanto di prove inconfutabili), mentre l’alternativa è, e rimane, quella ufficiale, ovvero

dogma religioso, scientifico, spirituale (= ? Bè, qualcosa di assolutamente sindacabile a cui però sei tenuto a c®edere oppure ad obbedire, sostanzialmente). 

Tipo? Per poter continuare ad avere il “diritto” di lavorare, sancito nella “pietra” dall’Art. 1 della Costituzione, devi farti la “puntura”

E chi o cosa l’ha deciso? 

Un “virus” influenzale. E, soprattutto, un paio di anni di auto preparazione sociale, “provvidenzialmente” immersi nella paura se non nel terrore. Di cosa? Di… morire

Wow: la più grande truffa di sempre (assieme alla considerazione oramai ufficiale che l’individuo non è sostanzialmente in grado di intendere e volere e, di conseguenza, è in “Sé”… amministrato da non sai bene chi o cosa, qua).

Hai paura di morire, eppure c®edi in “Dio” ed in ciò che ti dicono. Cioè? Che sei eterno. 

Ma non ti viene da ridere? Dai. 

Invece, se sei piuttosto “scientifico”, effettivamente non ti rimane molto spazio di manovra in tal senso (eternità), poiché ti aspetti prima o poi di divenire concime per le piante, anche se la “scienza” comunque ti parla di cicli, ciclicità, routine, loop, stagioni e stagionalità, ciclo della pioggia e dell’acqua, di corsi e ricorsi, etc. 

Figuriamoci quando la “scienza” diventa sociale oppure finanziaria: e allora ti parla di ciclo dell’economia o di ereditarietà, discendenza… di azione-reazione, causa conseguenza, etc. 

Insomma, di qualcosa che tende a ripetersi nel “tempo” = ancora un “tubo (infrastruttura)” da cui passa un “liquido (trama ufficiale)”. 

Sai dell’anima e, probabilmente, “ti piace” pensare di averne una, perché è così… figo, trendy, alla moda, etc. Eppure, quando si tratta di “rischiare di morire”, getti via tutto senza nemmeno pensarci, tanta è la paura e dunque infinito è l’aggancio che presti al potere che ti ha, proprio per ciò. 

 


Per questo “rilassamento”, che apre vie infinite potenzialmente allo status quo di rimanere ed essere sempre tale. Uno stato sostanziale come congelato in Sé, che si nutre proprio di questa “tua, nostra” auto dissoluzione o fermo immagine, qua

Come se fosse tutto quello che è im-possibile (potenziale). 

E, non di certo paradossalmente, il biennio (in divenire) 2020-21 ti sta “offrendo” proprio l’occasione di… trascendere tutto quanto d’un sol botto (come a capodanno). Proprio come se “il mondo fosse già finito”

questo mondo realtà, manifesto in maniera immemorabile (che non ricordi ma che puoi sempre risalire, attraverso il “sentire” o l’atteggiamento sferico sostanziale ad hoc). 

Hai presente quando ti vesti di tutto punto per una grande occasione

Ecco: Oltre Orizzonte persino rispetto al proverbiale “l’abito non fa il monaco”. Ci sei? Trovi

Puoi “Fare…” un salto a piè pari, di tutto questo “normale”. 

Qualcosa che trovi lo spunto attraverso l’innesco =

Quale innesco migliore della paura, soprattutto se così continua come in questo periodo, mentre da ogni conduttura sgorga come acqua sorgente da cui ti abbeveri non ritenendo di poter fare altro, ovvero dipendendone da capo a fondo, attraverso tutto “te stesso”. 

Quando sei così, sei sempre qua

assolutamente alla mercé di chiunque sia ad approfittarsi. 

Questo però ti permette di accorgerti e se lo “Fai…” sostanzialmente, allora ne trai addirittura un beneficio: 

quello che ti rimette in carreggiata verso di Te, da Te, in Te, per Te.

Sì, un grande “egoista”. Come no. Anzi, come si suol dire, “avercene” di persone così centrate su di Sé: 

farebbero scuola, per la verità. 

Come i “grandi uomini e le grandi donne di successo”? No. A meno che riesci a vedere tali “esempi” attraverso la sostanza che emanano in valore assoluto o non lineare = che necessita di una preparazione ad hoc o atteggiamento sostanziale, al fine di “Fartene…” qualcosa di… sostanziale (ovvio). 

Ti sei mai accorto che l’espressione “grande uomo o donna” può essere riferita ad un “tempo” in cui c’erano proprio… grandi uomini e donne? Sì: in riferimento ad esseri fisici molto grandi, alti, grossi, etc. 

No? 

Altrimenti, perché esisterebbe tale “modo di dire”? Per via della loro “grandezza morale, interiore, importante”? Non importa, perché il riferimento originale è, e rimane, sempre alla fisica del corpo, ovvero alla relativa dimensione

Perché? 

Bè, immagina che grandi esseri simili devono essere entrati nell’immaginario collettivo, ovvero in coloro che, più minuti, ne hanno dovuto patire onori ma anche oneri. Se ti trovassi di fronte ad un uomo o donna alto tre o quattro metri, magari con tanto di armatura, cavallo, e quant’altroche faresti

Come minimo la paura la trasmetteresti per sempre attraverso la discendenza: 

ecco ancora la tubazione con il liquido o l’informazione. 

Ok? 

Dunque, se dopo all’essere “già successo” sopravvive il modo di dire, questo significa, sempre. E non è mai fine a se stesso. Così come è una riduzione di potere il rendere una metafora moderna la proverbiale saggezza dei “proverbi”. 

Sostanzialmente sei sempre nel campo di memoria dell’I_Ambiente: 

ma te ne devi accorgere o “Fare…” qualcosa, che dipende dall’atteggiamento che carichi in Te, oppure in “te”.

Il progetto “arreda lo spazio” attraverso le infrastrutture, che poi portano e distribuiscono l’informazione controllata dai controllori, che possono anche non esistere per “te”, nonostante ci sono, a prescindere: 

mentre se sei Te è sempre evidente, perché ne auto ricavi sempre la compresenza, non importa se non “vedi”, perché comunque sia “senti”. 

Oraè il momento: come non mai

Quando una malattia peggiora, sta per guarire. Quando le tenebre raggiungono l’apice, stanno iniziando a lasciare posto al giorno nascente. Proprio come l’aver raggiunto il top dell’oscurità stagionale (il 13 dicembre, oppure per il 2021, il 21 dicembre, inizio dell’inverno) ed iniziare ad incamerare sempre più luce. 

An-nota bene questa “cosa”: 

con l’inizio del solstizio invernale viene da pensare in maniera opposta rispetto alla tendenza che si è appena interrotta (perché dal buio sempre più preponderante si passa all’inversione di tendenza). 

Questa illusione crea ogni presupposto per cedere alla paura che sia così, per sempre. E così funziona anche l’inasprimento della “pandemia”, proprio nella stagione più fredda, buia e distaccante potenzialmente. 

Dunque, l’unico aspetto che aiuta è essere consapevoli che l’inversione “è già successa”: 

dal buio alla luce è già cosa fatta, perché tutto porta in quella direzione. 

Così come del resto funzionerà anche da luglio in poi. Ecco il punto (di sospensione): decidere per Sé, ognuno al meglio di Sè

Alias, dal buio alla luce, ma non dalla luce al buio: puoi decidere almeno per Te che questo accada o non accada.

Certo, perché il Pianeta “Fa…” quello che decidi e dunque sprigioni. 

Se sei un punto di sospensione sei auto bastevole, tuttavia quando è una concentrazione critica a decidersi in tal senso, è sufficiente, perché l’ambiente funziona e può assumere qualsiasi tipo di condizionamento”.

Un po’ come puoi sempre decidere di arredare casa. 

È uguale, anche se non sei d’accordo, oppure se sei sempre “te”. Sì, perché comunque sia lo “Farà…” allora qualcun altro, per Te oppure per “te”. 

Vuoi davvero sempre correre tale rischio

Vuoi sempre dipendere? Vuoi essere una costante sempre a disposizione altrui? Vuoi essere un simile “bene” o asset? Vedi che già lo sei, anche se non lo sai. Anzi, nonostante sai altro o tutto quello che “serve”. 

Apri gli occhi, perché è il momento

Si è arrivati al bivio:
decidi(ti). 

Dal 21 dicembre 2012 le linee temporali convergono tutte verso un punto (di sospensione). Per questo i “Maya” hanno decretato la “fine del mondo” per quella data; perché Oltre non riuscivano ad andare oppure non vedevano più niente. Ergo

È la “fine”. 

Sì, la fine di un mondo intero che collassa anche se non te ne rendi conto perché sei “te”, qua, nonostante tutto quello che succede. È inerzia quella in cui stai ancora sopravvivendo, ma non durerà per sempre

Decidi(ti), perché puoi imprimerti come non mai, adesso. 

Quello che hai in “testa”, lo vai a creare o fissare in termini di manifestazione reale: hai presente quando dai una testata al muro? Ecco. Ed ecco perché hanno ampiamente pubblicato la cosiddetta “Agenda 2030”: 

così, leggendola ed impaurendoti… la fissi nel “futuro prossimo”. 

Infatti, si parla di 2030, ovvero di tutto il “tempo” necessario per affiorare sino alla realtà manifesta. Ergo, getta via questo tipo di pensiero

sostituisci tutto ciò con il “disegno” più bello che puoi augurarti e dunque augurare a tutto il mondo, non solo per Te e per la “tua” prole. 

Ok

Essere un co-creatore comporta grande responsabilità, etica, morale, onore (coerenza). Non è qualcosa che dopo un po’ ti “stufa”. Non ti puoi affatto stancare od annoiare. Per questo ne diventi “capace” quando ci sei, sostanzialmente (nonostante è sempre potenziale contemporaneamente).

Allora, “pronti, via

d’un sol colpo, con un grande balzo a piè pari, si trascenda tutta questa tenebra”. 

Lo decidiamo insieme. 

Lor signor3 hanno già perso la partita che, finalmente, termina proprio qua, ora. Perché? Perché lo abbiamo già deciso Noi, una volta per tutte

Dai: si sta per assistere al frutto di questa decisione. 

L’avresti mai detto, sino a poco fa, quando le tenebre non promettevano altro che… tenebra? Ed invece tant’è che “è già successo”: si è nella luce, ora

Wow: che magnificenza. 

Siamo qua, tutto noi, proprio ora, per questo motivo e fondamento. Per nulla al mondo avremmo perso questo appuntamento che, di più, è stato una promessa.

Abbiamo “Fatto…” quello che brilla in cuor proprio: 

e quando sei in coerenza, sei nella Tua perfezione, dal potenziale contemporaneo. 

Onore a tutti Noi. E grazie al cielo di aver recepito l'ordine...

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-560
prospettivavita@gmail.com