giovedì 29 novembre 2018

Cenni di auto orientamento-atteggiamento.



Parlare con “te” è... come, entrare in una trama dove tutt3 recitano la “propria” parte. 
È compless3, dunque, l’instaurare una comunicazione sferic3 “formulare”, mantenendo il significato originale in quanto tale e non in quanto a “diversità (surrogato)”.
Ti ho costruito per essere curioso. Guardare questo mondo vuoto e leggerci dentro un significato”.
Westworld
Se chi è dentro ad uno scenario crede che esista una porta, anche trovandol3 s’affaccerà sul/al/nel mondo da cui s’è originat3 lo scenario stess3. Per cui, auto decadrà dalla padella nella brace, non essendoci alcuna differenza sostanziale tra versioni…
Era destinata a chi ha costruito questo posto.
Uno strumento che gli garantisce l’immortalità
Il nuovo mondo è solo un’altra delle loro trappole. Nient’altro. L’unico mondo vero è quello fuori da questi confini…”.
Westworld
Ogni mondo è ver3, poiché, ad immagine e somiglianza, Ergo:
il livello “verità” è sempre riferit3 al significato
“è già success3” e (dunque) continua a succedere = cosa (chi)?
Ecco, la verità… significato, che l’accorgersi “porta fuori”, manifesta, rende editabile, etc.

Se... chi è dentro ad uno scenario crede di non essere una creatura ad immagine e somiglianza di chi sembra “Dio”, allora, che cosa (chi) “è”, se la creazione è tutt3 e anche al di là funziona alla stessa maniera? 
C’è da rompersi la testa. Vero? Infatti, hai già lasciat3 perdere...

Eppure, al fine di sopravvivere ti sei fatt3 andare bene tutt3. Ti sei tappat3 naso, bocca ed orecchie e… “è già success3”, per cui, continu3 a succedere.
Nessun altro la vede. Questa cosa in me. Non la vedevo nemmeno io all’inizio. E poi un giorno era lì:
una macchia.
E più ci pensavo, più mi rendevo conto che non ricordavo un tempo in cui non c’era stata. Invisibile a tutti. Meno che a te
Invisibile a tutti, ma io non vedevo nient’altro
Stavo cambiando pelle e l’oscurità era sotto di essa. Era con me sin dall’inizio… Ogni cosa che provi è vera… Appartengo a un altro mondo. È sempre stato così…”.
Westworld
L’oscurità “è” un effetto che (nel) “qua (così)” si sviluppa, mette radici, germoglia e crea discendenza discepolare finanche chi porta in maniera “sana (inconsciamente)” tale virus (virulenza). 


Succede... quando al vertice c’è chi “è” tale. 
Quindi, se chi “è” al vertice non ha intenzione di essere ricordat3 (mantenendo per sé tale vantaggio), comunque, nel mondo si svilupperà “oscurità” che significherà, appunto, chi non esiste; c’è
Ricordi? 
Puoi auto orientarti in qualsiasi situazione, dato che sei una bussola “formulare” nel potenziale contemporaneo, quando sei da tale atteggiamento, che è una configurazione base, di serie, valore aggiunt3, sostanza, quintessenza, auto sovranità esistenziale, etc.

Sei, al solito, “colpit3” da termini scenici che continui a sentire ma (ma) solamente in termini di… udire, come se fossero rumore che assume la valenza dello sfondo, alias, del “nulla”
Eppure, tutt3 ha sempre significato. 
Qualcosa che al fine di essere sfericità, occorre che tu sia in una configurazione “formulare”, pena il prendere lucciole per lanterne o, meglio, continuando a sopravvivere lungo (nel) solco dell’aratro AntiSistemico, senza nemmeno accorgerti di esserci dentro, assolutamente (che è la misura che ti rende proprio “qua, così”).
Una infinità di mondi = realtà manifest3 “qua (così)”, realtà virtuale, realtà aumentata, Internet, Dark Web, realtà industriale, Stato, proprietà privata, legge, Far West, etc
Tale “infinità” è mancanza di finitezza, è limitazione, così come quando intendi l’infinito e l3 racchiudi in qualcosa di puntiforme, tanto è “grande”. 
La mente riassume e riporta tutt3 alla propria “grandezza”, che è un livello di comprensione delle “cose”; una miniaturizzazione che non leva nulla a livello significante. 
Anzi, che espande ogni questione ad un livello portante, tale che… chi ne padroneggia la sostanza, ma (ma) limitandosi all’accorgersi, se (se) sempre in una forma mondo di/in parte (proprietà privata eco-dominante) di/in conseguenza ne pagherà sempre lo scotto, in termini di… giudizio altrui (massiv3), ovvero, nell’inquadramento AntiSistemico della paranoia:
una forma di prevenzione.
Gli esseri umani sceglieranno sempre ciò che comprendono rispetto a ciò che non comprendono.
Gli unici animali rimasti in questo mondo sono quelli che essi hanno soggiogato e si accucciano ai loro piedi. O che fuggono al rumore dei loro passi…”.
Westworld
Per chi è fuorilegge, la città - ad esempio - è divis3 in altri modi
la giurisdizione (possesso, controllo) è calcolat3 per “bande (gang)” e non per amministrazione locale e/o distretti per la pubblica sicurezza. 
La “torta” quindi puoi suddividerl3 in infiniti modi, a patto che esista della Massa da cui auto ricavare il frutto del vantaggio, ovvero, l’interesse che la Massa nutre per chi “è” al comando (in ogni versione = anche se non esiste; c’è). 
Del resto, ogni Re ha sempre avuto un popolo, una corte ed un esercito = Massa al proprio servizio. 
E ogni artista ha “successo” quando ha un/il proprio pubblico… In assenza di ciò (Massa), la singolarità perché dovrebbe dannarsi l’anim3 al fine di… avere successo? 
Dunque, la Massa conferisce “ascolto”, presta se stess3 a chi l3 convince a riconoscerl3, auto riconoscendosi in...
Tale apertura o “porta (di accesso)” garantisce che a/su/in tale “frequenza” c’è banda e c’è pubblico, ovvero, c’è l’aggancio fase-neutr3-Massa. 
L’informazione scorre e si riversa nei bacini di chi è in ascolto che, a sua volta, diventa cassa armonica per la proliferazione del “credo”, non appena diventa disponibile in termini di clonazione, ripetizione, eco (servizio), etc.
Era tutto nella mia testa o nei frammenti di un sogno?...”.
Westworld
Il funzionamento “normale” dell3 singolarità è, perlomeno, una stranezza, dal momento in cui c’è ed esiste cosa/chi (SPS) ritiene sia sospett3 non accorgersi di ciò che continuamente va in onda “qua (così)”, proprio come se (come se) ogni singolarità fosse un automa, programmat3 per comportarsi in tal modo “stran3”, dall’assenza di prospettiva dell’atteggiamento sferic3 “formulare”.
Definire, chi vede tutt3 “stran3”, come… paranoic3, è alquanto riduttiv3 della portata di tale e-vento, che non rientra in alcuna categoria classificabile in quanto a… categoria.
Tu sei un maledetto virus. Ti sei insinuato in casa mia, nella mia famiglia e l’hai distrutta sino alle fondamenta…
Se continuerai a fingere, non ti ricorderai più chi sei…
Tu sei nella tua vera essenza, una bugia”.
Westworld
È concepibile, secondo te, che una “bugia” possa assumere le sembianze di una singolarità?
Ossia, che un essere uman3 sia la quintessenza (dima, sede) della “bugia”? 
Certo che sì, poiché, tutt3 ha un’origine che quando non è programmazione (intenzione), allora, è “a valle” della programmazione = assume la forma ambientale (ad immagine e somiglianza) significativ3 di 1- chi è “a monte” e di 2- chi diventa “a valle”. 
È come una circuiteria in cui scorre informazione, che ha senso, funzione e verità (appartenenza, nel senso di auto indicazione dell’origine).
È come se mi mancasse un tassello del puzzle…”.
Westworld
Già. E... quando a “mancare” è proprio la pietra angolare, allora, ti viene a mancare sostanzialmente tutt3, in termini di… ricordare cosa (chi) “è già success3”. 
È persino logic3 che tale “mancanza” è artificiale, facendo parte della strategia di chi non esiste; c’è
Qualcosa che “è” qualcun3, che di/in conseguenza “devi auto decodificare proprio attraverso tale ‘immanifest3 assenza compresenza’”. 
Insomma, si tratta di ri-scoprire ancora Nettuno, i Buchi Neri, l’esistenza della Materia oscura e/o la “Mafia”, etc. calcolandol3 anzitempo, poichè, deve esistere e dunque esserci.
C’è, chi non esiste, dato che è proprio la forma mondo “qua (così)” ad essere manchevole del pezzo da novanta (“Dio”), seppure continui a funzionare, anche se “tu” non credi nemmeno che la “natura” funzioni, essendo un concetto, quest3, che applichi solamente al mondo dell’industria. Ergo:
sei perfettamente dentro a/in qualcosa che tende a manutenerti “qua”
poiché… serv3, proprio “così”.
Dove… nulla continua a succedere per caso, essendo l3 causalità la forma auto imperante.
Insomma, una sorta di “flusso” che – secondo “te” – proviene dal nulla, che è “Dio”.
Quando, invece, “Dio” è un’immagine ricolm3 di verità (anche) sferica, ma (ma) soltanto se tu sei tu e non “tu”, auto decodificando attraverso l’atteggiamento “formulare” e non per mezzo dell’interfaccia AntiSistema. Ok? Come no.
“Qua (così)”, l’intelligenza si “misura” attraverso ciò che fai a livello sociale, ovvero, che tipo di “lavoro” compi. 
E da quale titolo di studio hai conseguito. 
Ma (ma) dal momento in cui le università sfornano singolarità specializzat3, ciò significa = che esistono infinite lacune in termini altr3. 
Quindi, tale compartimentazione “stagna” viene scambiat3 per intelligenza, soprattutt3 quando si fa “carriera” e diventi… qualcun3. 
Non vuoi, del resto, “diventare qualcun3”?
In sintesi, sei intelligente quando la Massa l3 sancisce, indirettamente, attraverso la consequenzialità che ne deriva, dallo scarto in termini di differenza di potenziale tra Massa (assieme di singolarità, pubblico) e atteggiamento “formulare” (contemporaneità del potenziale singolare).
Puoi farcela a riconoscere qualcosa che “è” qualcun3, mettendo sullo stesso piano – a livello significativ3 – “mele e pere”?
È un ottimo esercizio per la mente, che può funzionare attraverso infinit3 combinazioni, configurazioni e, quindi, ri-configurazioni.
Gestisci l’equazione a più incognite e non ce la “Fai…” a tenere in considerazione “formulare”, cosa “è” chi e chi “è” cosa, oltre a gestire una compresenza che non è fisica ma “è” atteggiamento e, di più, versione dell’atteggiamento e cosa/chi “è” Massa, in quanto ad assieme di entità puntiformi che formano una linea, che non è nulla se (se) non te ne accorgi a livello di significato. 
L3 “vedi”, allora?
Si tratta di una dimensione altr3, di una “matematica” ora assolutamente impraticat3, di una scienza che non è niente qualora non ha un pubblico e, dunque, non ha alcun3 “Massa”
Per, ciò, tu sei divenut3 (nel) “qua (così)… ‘tu’”. 
Perché ogni artista ha necessità di chi è al corrente che l’artista è tale e che è quanto di meglio esiste sulla piazza e nella piazza che, dunque, la piazza “offre” avendo sempre (sempre) un secondo fine, lo scopo, l’intenzione, la strategia, etc. 
Qualcosa che diventa, dunque, il “tu3” destino, quando dimentichi tale compresenza che scambi per chi ti sembra l’artista, non ricollegando alla compresenza il significato, la quintessenza compresenza-significato.
In tal modo (non) ti auto orienti:
dove l’orientamento c’è sempre
poiché
ciò che lasci, viene ri-pres3.


Potresti persino tendere una trappola all’AntiSistema, fingendo di lasciare qualcosa... al fine di osservare cosa gli/le succede. Ok?
Cos’è una persona, se non un insieme di scelte. Da dove provengono queste scelte? Ho davvero una scelta?... Ma qualcuna di queste scelte è mai stata davvero mia?... Questo è reale? Tu sei reale?...
Tu sei la mia memoria portante…
Che senso ha sopravvivere se siamo crudeli quanto loro?...”.
Westworld
Infatti, non si tratta di sopravvivere bensì di continuare ad esistere in quanto (come) se stess3. Ovvero? 
Tu, “come sei”? Come credi di essere? Chi ti credi di essere? 
Come al solito, c’è un’ampia confusione che alimenta la tempesta secolare nella “tu3” mente, divenut3 AntiSistema
Ricordarti di te è possibile, anche quando sei già divenut3 “te”. In che modo? 
Com’è possibile, quando sei come un robot e sei dunque artificiale?
Nel corso dei millenni, il messaggio che ti è sempre giunt3 è che “sei molto di più, rispetto a ciò che credi di essere”. 
Ossia, sei dotat3 di “anima” immortale. In tale modo, l’umanità ha supposto di raggirare l’ostacolo “creazione = artificialità = controllo assolut3 = verità di parte”. Ok? 
Ma… tale “anima” in cosa consiste?
Non lo sai. E ti basta “così (qua)”. L’accetti e l3 digerisci, proprio come fai con tutt3, “Dio” ricompres3.
Di conseguenza, su tale “via”, anche l’anima diventa qualcosa di simile ad un soprammobile, perdendo soprattutt3 di significato:
che cosa (chi) significa, infatti, avere l’anima?
Significa che… ti sei già pers3 qualcosa. Significa che… “è già success3”, poiché, sai di avere l’anima ma (ma) non sai che cosa significa. Ergo:
hai (già) dimenticat3, “è già success3”...
Quindi, consegui (nel) “qua (così)”… e, potresti anche essere in un3 dei luoghi comuni della “leggenda (che è sempre significato in altr3 versione)”. 
Potresti già essere all’Inferno o al di là, nell’Ade, nel Purgatorio, etc. Perché no?
La differenza di potenziale che hai nella testa, narra proprio di qualcosa che hai perdut3 o, meglio, dimenticat3. Il contrasto tra ciò che “senti” e ciò che senti, parla estremamente chiar3, poiché, significa.
Il meccanismo a scatole cinesi o AntiSistema, è un dispositiv3 organizzat3 in maniera gerarchic3, avendo un vertice “a monte” del vortice (forma mondo, realtà manifesta). 
Quindi, “utilizzandol3” al contrario, da “a valle” ad “a monte”, di/in conseguenza “vedrai” sempre (sempre) cosa è (chi) vertice. 

Rovescia la piramide e… come se fosse una scatola aperta al di sopra (essendo il vertice distaccat3 ma, contemporaneamente, dentro alla situazione che guida e controlla), fai ri-uscire tutt3 ciò che contiene significativamente
Non è una rivoluzione, che è sempre stat3 una comoda finzione scenica al fine di far scattare gli ingranaggi, cambiando scenografia, chi ri-suona, ma di cert3 non la “musica” che continua a riverberare, in quanto segnale portante di chi è continuamente “a capo” della situazione in toto, nonostante il “tu3” parere… di chi è sempre convint3 che, ad esempio, in Borsa si “brucia” qualcosa quando complessivamente la giornata è negativ3.
Di sicuro c’è anche chi si “brucia” e perde singolarmente. Anche se il concetto di perdita è fuorviante, poiché, trattasi di un trasferimento  - secondo le regole del giogo - di “valore”, da una tasca all’altr3.
È come fare un bonifico, insomma.
Solo che... non l3 vivi come se fosse un bonifico. Allora, per far luce su tale meccanismo, vedil3 in tal modo (significativamente analog3):
come è finita la partita di calcio tra X e Y?
In Borsa non esiste il pareggio (essendo, di fatto, già un pareggio in termini di bilancio tra le parti = chi perde e chi guadagna sono a somma zero), per cui:
o vince X, oppure vince Y.
Se X vince, allora Y perde.
Se Y vince, allora X perde.
Ciò che guadagna X o Y, l3 fa a scapito di Y o X.
In tutt3 ciò, come puoi collocare il termine “bruciare valore”
Ciò che si “brucia” è, semmai, nella considerazione di chi ha perso, ma (ma) non in termini assoluti, dove il Mercato continua ad esistere, non avendo subito alcun tracollo, nemmeno quando le cronache riportano all’opinione pubblica (che non c'è; esiste) della grande giornata di perdit3, già success3 il giorno prima.
Continua ancora con l’esempio della partita di calcio:
quando X o Y perde, che cosa succede?
In quel contesto, la società sportiva (che è un’industria) “Calcio X (o Y)” continua ad esistere.
Ossia, il risultato della partita non impatta sulla continuazione della squadra che, semmai, può fallire ma per altri motivi che, troppo spesso, equivalgono a mala gestione e non ai risultati conseguiti dalla squadra in campo, poiché in tal “caso”, male che vada… la squadra retrocede di categoria, continuando ad esistere. 
Quindi, non si “brucia” nulla, a meno che il giogo valga la candela, da parte di chi “è” l’amministrazione della società, che si approfitta delle maglie della legge, quando il tutt3 esula dal Giuoco del Calcio, spostandosi a livello di contabilità, economia, finanza e, dunque, speculazione (interesse proprio, a scapito del grande pubblico, di chi è tifos3).
Di più, nel Calcio, i giocatori vincono sempre (anche se la squadra perde, loro continuano a guadagnare lo stipendio e quando se ne vanno, c’è sempre qualcun3 che li assume, sintantoché… sono ancora “appetibili”).
Ergo:
il prototipo dei “Calciatori di Mercato”
incarna l’essenza del potenziale contemporaneo
che… nulla può alienare.
Ora, a parte tale esempio, l’atteggiamento “formulare” è al di là (Oltre Orizzonte) rispetto a qualsiasi tipo di Mercato (domanda e offerta), poiché, sfericamente intendendo… a quel “livello” sei già tutt3, così come l3 “è” chiunque, contemporaneamente
Quindi, tale luogo comune è un valido esercizio per iniziare a ripensare la vita, quando è un filo diretto con l’esistenza auto sovrana “formulare”:
come potresti sopravvivere se (se) non ne hai alcuna necessità
dal momento in cui
hai/sei già tutt3 e chiunque “è” nella medesima condizione originale?
Ti sembra, forse, un’esistenza noios3, tale forma di realtà?
Non avrebbe più senso nulla? 

Certamente:
non avrebbe più senso, continuare a sopravvivere
Il che non significa “ucciderti” o estinguerti. 
Bensì, significa = Oltre Orizzonte
Ciò che hai già dimenticat3. E che “ora” non ti sembra nemmeno immaginabile, se non all’interno di una storia che, però, non interessa a nessun3 se (se) sempre (nel) “qua (così)” (poichè interessa tutt3). 
No? 
Infatti, la storia degli Hobbit ti appaga solamente quando c’è l’ombra che mette in pericolo tutt3
Ma (ma) una volta terminat3 la trilogia e ripristinat3 la vita pacifica della/nella Contea, il tu3 interesse scema, perché… manca il coinvolgimento, il pathos, il nemico, il mostro, chi cerca di soggiogare, etc.
Dunque, dovresti auto dedurre che sei “tu” che permetti che lo spettacolo continui, come se fosse “normale”.
Continuando a fingere, smetti di ricordarti chi sei…
Quale “finzione”? 
Infatti, secondo “te” il comportamento che osservi è assolutamente… come? 
Nei termini della legge. 
Non credi, infatti, di essere come chi è “cattiv3” nei film e nei romanzi che tanto ti appassionano o, meglio, “ti portano via”. 
Dunque, chi lo “è” se non sei “tu”? 
Come può esistere ed esserci tale riflesso condizionato, se (se) non esiste e non c’è segnale portante e, dunque, parte che incarna tale livello ed eco auto ritratt3 nella realtà manifest3 conseguente? 
Se non sei tu e non esiste/non c’è alcuna “dima”, com’è che invece la “storia” continua a ripetersi
Ecco la portata totale dell’incanto, che è strategia e, di conseguenza, è ed indica proprio chi non esiste; c’è.

Nel Bollettino 2439 hai potuto appurare come il “tempo” sia una vite senza fine, che continuamente riproduce, con la sola variante della “moda (apparenza)”, la tendenza in corso d’opera, che regolarmente o funzionalmente dimentichi, come da/nel copione “qua (così)”.
Ergo:
continui a rivivere ciò che “è già success3”
nella misura in cui
ogni volta “brucia” ogni neurone (reset).
Il che non comporta, però, il venir meno della memoria frattale espansa che è alimentat3 da un tipo di funzionamento originale, assolutamente inalterabile se non attraverso la deviazione di chi diventa la versione altr3 di sé, o “sé”. 
Ecco il motivo fondante dell’industria, che tende ad impiegarti di modo che… tu rimanga auto intrappolat3 nel “tu”, continuando a sfuggirti il significato “formulare”, poiché, senza atteggiamento “formulare” e, dunque, non immaginando nemmeno di essere potenziale contemporane3.
Qualcosa che necessita, però, di continua alimentazione:
Al via in Toscana primo dottorato in Italia su Industria 4.0
Red-Lcp  Askanews 28 novembre 2018 Link 
Esattamente, come “è già success3” e continua a succedere.
Tria: 35 mld risparmi da Qe finiti nella stagione dei bonus.
Il risparmio per 35 miliardi ottenuto dall'Italia dal Quantitative Easing della Bce "non si è riflesso in una discesa del debito e solo parzialmente sulla spesa per interesse..." ma il beneficio "è stato assorbito per la stagione dei tanti bonus...".
Lo ha detto il ministro dell'economia, Giovanni Tria, parlando in aula del Senato.
Fgl Askanews 28 novembre 2018 Link 
“Qua (così)” c’è l’inganno, che “è” chi continuamente se ne approfitta. 
Qualcun3 che si cela tra i vari potentati (sottoDomin3), tanto da essere divenut3 come… “effluvio (eco)”, più che compresenza in carne ed ossa.
Come se fosse il comando post ipnotico.
Tu sei un maledetto virus. Ti sei insinuato in casa mia, nella mia famiglia e l’hai distrutta sino alle fondamenta… Tu sei nella tua vera essenza, una bugia”.
Westworld
Accorgerti di ciò, significa = riuscire e “Fare…”. 
Significa l’Oltre Orizzonte.
Non esiste alcuna “porta”, quindi. Perché, è “qua” che ti rifletti. Dunque, se proprio intendi vedere una “porta”, allora (allora) assumi che:
si tratta di un atteggiamento
nella fattispecie “formulare”
che è in grado di… varcarl3, mutando la situazione da “qua (così)” a “qua (Oltre Orizzonte)”.
Immagina l3 sconforto che, altresì, ti annichilirebbe del tutt3, se varcando ciò che credi essere la “porta”, ti affacceresti al mondo di provenienza (fabbricazione) della porta:
all’industria da cui proviene l’industria della porta
nella continuazione che per forza di cose deve esserci ed esistere soprattutt3 (anche) al di là…
Se (se) intendi mutare o, meglio, ritornare originale, è “qua” che devi ritornare “formulare”:
qua (Oltre Orizzonte)
è la congiunzione degli estremi
nella triangolazione di chi “già” sei e hai “già” dimenticat3.
Manovra, Boccia: vero problema è impatto debole su crescita
Fos Askanews 28 novembre 2018 Link 
Davvero è quest3 il “vero problema”? Suvvia.
"Abbiamo bisogno di un senso di urgenza, abbiamo l'obbligo di far salire l'emozione, dobbiamo trovare il modo di fare in fretta, per fare capire che la Terra brucia".
Lo ha detto, in un appassionato intervento dal palco al Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione, il presidente del Barilla Center for Food and Nutrition, Guido Barilla.
Lme Askanews 28 novembre 2018 Link 
Già. Ma (ma) chi è che esattamente (sostanzialmente) fa “bruciare” la Terra?
Chi “è” responsabile per/di tutt3 ciò?
L’industria… che è “a monte” sia di te che di “te”.
Ovvero, proprio chi continua a parlarti come se (come se) fosse tutt'altr3, rispetto a ciò che incarna “qua (così)”…
Mentre “tu (Massa)” ascolti ma non “senti” niente.
Manovra: perché l'Italia cederà ma il mercato non se ne accorgerà
Link 
Come ti auto orienti se (se) sempre (nel) “qua (così)”?
Attraverso l’atteggiamento “formulare”, che non è nessun3 prospettiva ma (ma) sfericità.
In tale tuttotondo, non c’è “posto” per l’ombra, perché non riflette (come una Luna) bensì risplende di luce propria (come un Sole), contemporaneamente.
“Fai… luce, allora”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2440
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