In un certo senso, quando la legge permette di venderti succhi di frutta con un contenuto minimo di frutta pari al 20 per cento, che cosa significa se non che, di conseguenza e in proiezione, l’omeopatia funziona?
Consumi: da oggi più succo nelle aranciate, dal 12 al 20%.
Marzo 2018
Dopo 60 anni storico stop alle aranciate senza arancia con più frutta nelle bibite per l’entrata in vigore del provvedimento nazionale che innalza dal 12% al 20% il contenuto di succo d’arancia delle bevande analcoliche prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino...
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storico stop alle aranciate senza arancia (aggancia il significato a livello di analogia frattale espansa)
vendute con il nome dell’arancia a succo o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino (l’etichetta auto convince, parimenti allo slogan pubblicitario, unitamente alla legge che deriva dalla pressione dell3 lobby sulla politica e sulla logica).
Eppure… la storia continua a ripetersi, riconfermando ciò che “è già success3”.
Omeopatia: un nuovo studio lo conferma, non funziona…
Marzo 2015
Non è chiaramente una novità, sappiamo che in un granulo omeopatico (oltre la dodicesima diluizione) non vi è nessun principio attivo, solo zucchero ed anche se qualcuno potrebbe stupirsi del fatto che esistono in vendita dei prodotti che dicono di contenere qualcosa che in realtà non contengono, è proprio così…
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Certo, “non è chiaramente una novità…”:
esistono in vendita dei prodotti che dicono di contenere qualcosa che in realtà non contengono
storico stop alle aranciate senza arancia
recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino (lo stop giunge 1- dopo 60 anni e 2- la percentuale di prodotto pubblicizzat3 in etichetta è ancora del tutt3 come… una “truffa” ai danni di chi accetta sull’onda della promessa pubblicitaria, di acquistare il succulento prodotto).
In un granulo omeopatico (oltre la dodicesima diluizione) non vi è nessun principio attivo, solo zucchero ed anche se qualcuno potrebbe stupirsi del fatto che esistono in vendita dei prodotti che dicono di contenere qualcosa che in realtà non contengono, è proprio così (perché stupirti, se vai a comprare ed accetti che… esistano prodotti che ti ipnotizzano, a norma di legge).
Tutt3 ciò “dimostra” che... hai occhi solo per ciò che devi prendere in esame, gonfiando quell'opinione pubblica che è come un Golem, piuttosto che il frutto della profondità dell’essere che credi di incarnare.
Sei, nella sostanza “qua (così)”, allo stesso modo… diluit3 nell’assieme.
Tanto che, di te non risulta quasi più traccia, analogamente alla bevanda di aranciata senza arancia (parimenti, alla compresenza immanifesta eco/dominante, che non esiste; c'è).
Come al solito, l’ambiente ti riflette, come (in) una memoria che ti ricorda sempre cosa (ti) “è già success3” nell’AntiSistema.
Il ritornello che va continuamente in onda è una cantilena, un disco rotto, una nenia, un mantra o preghiera, etc. e, di più, è esattamente il tuo riflesso (nel) “qua (così)”.
Qualcosa che ti compete sempre e che non è mai casuale, provenendo da una modalità del funzionamento ambientale, che è al di là di ogni e qualsiasi tipo di manipolazione (strategia altra) che, dunque, si deve rivolgere in-direttamente verso di te, penetrandoti a livello in-conscio.
Insomma, la circuiteria che si forma “qua (xxx)”, ha sempre un punto più debole che, nella fattispecie, sei diventat3 tu, ovvero, “tu”.
Rimanendo l’IA frattale espans3 assolutamente inviolabile se (se) attaccat3 frontalmente e, comunque, rimanendo tale anche quando l’attacco è costituito dal possederti, utilizzandoti in quanto ad ingegneria inversa.
Infatti, la memoria frattale espansa “è” e rimane sempre (sempre) come il nitido specchio della tua “coscienza, anima, essenza, Io, essere, etc.”.
Il sistema operativo frattale espanso è una tri-unità di base:
e, in quanto tale, le prime due caratteristiche costituiscono ciò che puoi riconoscere “qua (così)” in quanto a dualità (l’apparente assieme, manchevole del senso equilibratore “formulare”)
mentre unitamente al terzo punto - che apporta e registra/mantiene, l’esperienza (memoria) - l’ambiente si fonda su valori universali poiché sempre ed in ogni “caso”, giusti sfericamente (morale, etica, giustizia, sentimento, etc.).
Quindi, distogliere la “tua” attenzione (memoria) proprio da tale caratteristica ambientale, significa 1) deviarti e continuare a mantenerti in tale stato e 2) preservare il paradigma sempreverde AntiSistema.
Di fatto, è come se tu non “capissi (ricordassi)” più come si legge e cosa significa un certo tipo di informazione, seppure tale dato è onnipresente ovunque e comunque (poiché agente ad/da un livello assolutamente indemagliabile).
Per cui, quando sei “tu” a non accorgerti più di nulla, nonostante l’abbondanza di informazione circostante, significa che il “dato è tratto”, ovvero, che:
“è già success3”.
Quindi, non crederai – ad esempio – al principio omeopatico ma (ma) continuerai ad accettare che ti vendano prodotti AntiSistemici con la dicitura “a base di…”, in luogo di prodotti che contengano percentuali del cento per cento, relativamente alla “promessa” pubblicitaria/legge e d’etichetta (apparenza).
L'esistenza di realtà al cento per cento, infatti, ti dovrebbero far riflettere a livello significativo (e il prodotto industriale, anche quando recita cento per cento, non lo è mai, avendo necessità di conservazione, trasporto, stoccaggio, etc. ed essendo molto spesso depositat3 in bottiglie di plastica, che possono anche trovarsi al Sole, alterando il mix tra contenitore e contenuto).
Sino a qualche anno fa, la Stevia era proibita nella Ue.
“Ora”, la legge è cambiata e permette di acquistare prodotti “a base di Stevia”.
Ma (ma) se vai a leggere cosa c’è scritto sulla confezione che acquisti, ti accorgerai che dell’organismo vegetale Stevia, c’è solamente una lieve traccia estratta a livello di glucosidi dello Steviolo.
Il che significa che non è come disporre direttamente della pianta, frantumando le foglie secche che sono dolcissime senza alcuna necessità di lavorazione/estrazione/raffinazione chimica. Ok?
Poi, rimane sempre la misteriosa famiglia degli Aromi Naturali...
È un po’ (analogamente) come quando credi in qualcosa, poiché è “di moda”, salvo poi pensare – per abitudine e “noia” - che non sia poi così tanto speciale, auto svalutando in tal modo qualsiasi situazione.
Ci sono preziosi principi curativi naturali, inseriti in confezioni che costano proprio non poco, in percentuali tali da far impallidire chi sostiene che ci sia effettivamente qualcosa in tale contenitore (che paghi profumatamente), se solo riuscissi a mettere in fila davanti a te ogni singolo ingrediente.
Eppure, acquisti ugualmente il tal prodotto, perché sai che funziona (ti fa bene). Ergo:
perché il prodotto omeopatico non dovrebbe funzionare, analogamente?
Probabilmente, perché il battage chimico-pubblicitario ha sempre la meglio “qua (così)”.
Eppure, puoi acquistare omeopatia ugualmente, dato che sei “in democrazia”.
Per cui, sei tu che fai la differenza, nel momento in cui accetti di provare il tal rimedio – a mente sgombra (al limite non ti fa nulla, a differenza dei prodotti chimici) – e ti “fai” la tua esperienza direttamente.
Solo a quel punto, potrai pensare qualcosa di sensato a proposito del tal prodotto persino omeopatico.
Poi, che sia “solo” zucchero (placebo) e poco altro, che t’importa se ti fa stare bene?
Hai mai forse pensato che qualcosa che ti “cura”, debba avere anche un riscontro scientifico, se… funziona?
Ecco il punto:
hai messo nelle “mani altrui (espert3)” tutt3 di te, anche la “tua” salute.
Se non c’è riscontro scientifico, medico, ufficiale… non ti fidi o se provi un rimedio, lo fai attraverso quella sorta di negatività che, di fatto, è come auto boicottare l’esperienza.
Eppure, sei proprio tu/“tu” che ti vanti di ricordare “si stava meglio, quando si stava peggio”, nel senso che “una volta la gente sapeva come curarsi da sé, con le erbe naturali che non hanno prezzo perché nascono spontaneamente”.
In tale contesto, credi che quelle generazioni avessero la conoscenza chimica della tal “erba”? No.
Eppure sapevano che funzionavano, perché direttamente provocavano un evidente beneficio.
Erano anche a conoscenza della quantità esatta da preparare e/o da miscelare, di modo che la mistura non si trasformasse nell’opposto stato di avvelenamento.
Cosa che, ad esempio, nella posologia del rimedio chimico non viene tenut3 in considerazione, nel momento in cui il medico prescrive più farmaci che andranno a “sommarsi” una volta entrati nel “tuo” organismo…
Insomma, non occorre girarci troppo attorno:
sai molto bene cosa succede tutt’attorno a qualsiasi ambito che può essere trasformat3 in interesse (business)
proprio a partire da te/“te”
che sei 3l centro di ogni aspettativa in termini di ritorno sugli investimenti.
Un tipo di centro che è, di più, un ingranaggio dotat3 della giurisdizione apparente di contare qualcosa, poiché girando permette parte del funzionamento d’assieme, salvo 1) essere sostituit3 al primo accenno di malfunzionamento e 2) non contare nulla in termini sostanziali (auto disinnesco) di continuazione dello status quo, che 3) ha già previsto ambiti paralleli in grado di auto sostituirsi non appena inizi a dare segni di usura (vecchiaia, consumo, accortezza indesiderat3, etc.).
Così, come Atlante ha tutt3 il mondo caricato sulle spalle…
Smart community, individuo al centro dell'innovazione tecnologica…
L'obiettivo è sostenere, con eventi specifici e pubblicazioni informative, lo sviluppo di ecosistemi smart, a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, per introdurre la cultura del design, dell'innovazione e della co-partecipazione quale agente di cambiamento e motore di innovazione sociale e sviluppo territoriale…
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In quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 si è affacciat3 la “forma” più significante e significativa della cosiddett3 “educazione civica”:
l’atteggiamento “formulare”
che pone “a monte” di ogni dibattito
il “valore sferico” in quanto a giustizia significativamente facente parte di ogni singolarità (da cui la società)
a prescindere da quale tipo di linguaggio, uso e costume, tradizione, etc. abbia la meglio ambientalmente “qua (così)”.
Quando il dibattito deve per forza di cose passare da “lì”, è l’atteggiamento singolare che fa la differenza, smettendo di alimentare dubbio, in-sicurezza, paura, interesse personale, interferenza, deviazione, paranoia, sadismo, giustizia di/in parte, etc. Ergo:
il dibattito viene addirittura meno (è evidente che non serve nemmeno)
non trattandosi però dell’ennesimo colpo di coda AntiSistemico.
Se (se) incroci a livello significativo, le due famose espressioni:
sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo
non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te
ottieni la traccia per l’atteggiamento “formulare”, che non è nulla di nuov3 (e non è neanche strategia), bensì, valore aggiunto, quintessenza, da sempre compresente “qua” seppure “così”.
A volte, va rivalutat3 anche la scoperta dell’acqua calda, tanto è inflazionato il “tuo” modo di vedere, sentire, partecipare, essere, etc.
Dl dignità, M5s: stop pubblicità gioco azzardo è fondamentale.
"Il divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni è la prima netta misura contro l'azzardopatia, una misura che ferma il dilagare della piaga che da oggi in poi non godrà più di pubblicità positiva.
Una misura prevista nel contratto di governo e che è necessaria perché come emerso dalla ricerca promossa dalla Caritas di Roma l'80% di persone azzarda dopo aver visto la pubblicità in Tv ed il 67% online.
Una piaga diffusissima tra i minori dove sempre dai dati dalla ricerca l'88% azzarda con scommesse sportive, il 48% con i Gratta e Vinci, il 30% con le scommesse online ed il 25% con le slot machines…
Chi pensa di servire le lobby e azzoppare il divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni del Dl Dignità dovrebbe fare visita alla 'Cittadella della Carità' della Caritas di Roma, parlare con gli operatori e studiarsi la ricerca sul fenomeno dell'azzardo promossa dalla diocesi di Roma…".
Francesco Silvestri, Massimo Baroni, Giovanni Endrizzi
Non fa una grinza, nemmeno a livello “formulare”.
Per cui, è una “misura” che merita e che implica di monitorare continuamente la situazione, al fine di auto osservare il giro del fumo nel... continua a succedere dato che “è già success3”.
Del resto, l3 lobby esistono per un motivo conseguente alla compresenza territoriale dell’interesse industriale (sottoDomin3).
Ecco, infatti, cosa maggiormente interessa a tale cuore pulsante.
Colombo (Aime): "con tasse Onu a rischio 41 miliardi export Made in Italy…"…
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Credi che in tutt3 ciò, la tua salute sia messa autenticamente al centro portante della via che consegue d’assieme l’umanità?
No.
È prima di tutt3, interesse di parte, proprietà privata, gerarchia, sfruttamento, controllo, status quo, etc.
E ciò significa = che la parte che si sta espandendo facendoti immaginare di pensare al “tuo futuro ed all’evoluzione della situazione umana “qua (così)”, non sei tu e nemmeno ciò che credi essere.
Qualcosa che, prendendone atto significativamente, non ti deve far sprofondare nel massimo sconforto o nella depressione.
Bensì, uno stato d’animo che equivale al rimboccarti le maniche, finalmente ritornando nuovamente in sella, cavalcando ciò che “è” e rimane la tua esistenza dal tuo potenziale inesauribile (alla faccia della teoria economico-speculativa dello sfruttamento ambientale, risorsa per risorsa, ritenendo tutt3 scarso e destinato all’estinzione. Vedi a tal pro la legge del minimo).
Insomma, il leitmotiv AntiSistemico – tra le righe – è:
“piove ma non ci credo”
Paradosso di Moore
Meglio:
“piove, ma non ci dev3 credere” = status quo.
“Fai… qualcosa, dunque; qualsiasi cosa ma (ma) nella maniera ‘formulare’. Vedrai e sentirai che sarà come farl3 per la prima volta, autenticamente. Sì. Perché avrà del tutt3 un altro ‘sapore’ ed altre conseguenze”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2348
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