giovedì 12 aprile 2018

La selezione del ricordo fa le sensazioni e l’atteggiamento.


Come far riemergere, in te, l’idea della sensazione (immagine) di essere 1) una entità riprogrammata “qua (così)”, quindi di essere 2) una entità potenzialmente diversa da “ora” e di essere 3) come in un incanto, causalmente provocato? 
Attraverso l’ispirazione, la selezione del ricordo che permette la sensazione di sapere, conoscere, realizzare, etc. e, quindi, essere una entità altr3, rispetto a tutt3 ciò che “credi”. 
Quando tale sensazione ti affascina a tal punto di auto convincerti, … inizi a respirare diversamente, come se l’aria fosse divenuta “migliore”. 
Ecco cosa è il “sentire di essere” in un certo modo che... in un certo senso, è come quando hai studiato e ti senti pront3, preparat3, abile, forte, sicur3, potente, etc.
Quella stessa sensazione, che si fonda sul ricordare di avere imparato bene la lezione, l3 puoi provare anche in ambito del potenziale più espanso impossibile ed inimmaginabile “qua (così)”. 

In alcune situazioni sportive, infatti, senti dire che la tal persona è stata capace di andare oltre ai propri limiti, il che ti permette di afferrare sottilmente che non esiste alcun limite, se non all’interno dell’auto convinzione di averne (la fisica è come attrito).
Qualcosa che apprendi, guarda non caso, proprio all’interno dell’ambiente che riconosci come realtà manifesta (società, umanità, natura, etc.).
E, dunque, per riuscire dal seminato, qualcosa che corrisponde ad una strategia indimostrabile AntiSistemicaMente (ordinariamente)…
Quest3 Spazio (Potenziale) Solid3, tuttavia, dimostra proprio ciò che credi sembrare non possibile, dato che la particella negativa non esiste, in sé, fungendo da “semplice” interferenza dell’unica valenza esistente:
la possibilità (il potenziale).
Infatti:
la non possibilità
è di per sé
un altro tipo di possibilità e di certo non corrisponde a qualcosa di paragonabile al nulla, al vuoto, etc. (luoghi comuni mentali, creati ad hoc al fine di auto contenere ogni “esubero”, come gettando tutt3 nel cestino).
È possibile, sempre, poiché potenziale.
Che cosa? “Fare”…
Il mondo è stato fatt3, oppure, si è fatt3, ma (ma) in ogni caso è sempre il fare che permette la manifestazione, l’incisione reale, la possibilità, la forma, la sostanza, persino l’apparenza, etc.
Anche ispirare è fare (fai attenzione).
“Dio” ha fatto. 
Così come qualsiasi mansione prevede di “fare”.
Anche quando pensi ed immagini, ovvero, “fai” e/o ispiri, “fai fare”. 


Nella riduzione più semplice, ma non semplicistica o sempliciotta, si avvera la verità sferica d3l punto di sospensione (il potenziale da cui sfocia, emerge, si auto ricava, sorge, sgorga, si crea, s'evoca, etc. tutt3). 
Ora, come puoi ritenere compless3 e, dunque, impossibile, un “punto fermo”? 
Se (se) credi nel/al Big Bang, ad esempio, non stai forse osservando e prendendo in causa, proprio una sorta di “punto iniziale”, dal quale fuoriesce tutt3, auto manifestandosi? 
E, “Dio” forse (forse) non crea l’universo dal proprio punto zero, d’origine (dalla/nella relativa assolut3 intenzione)? 
La scienza, allo stesso modo, non si fonda “esattamente” su opinioni centralizzate, portanti e “qua (così)” distribuite?
Il metodo scientifico è parziale, poichè l'interesse che “serve” è relativ3 a...
Così fa anche la religione, la spiritualità, la psicologia, la storia, etc.
E, dunque, allo stesso modo fai (e-segui) anche “tu”, tendendo come ad ignorare – sensatamente – ogni altra possibilità che non combacia idealmente (sostanzialmente) con il paradigma AntiSistemico (per ciò sempreverde).
Tutt3 ciò in cui t’imbatti, “qua (così)”, sostituisce una parte di te, con una parte di “te” in te. Così come nella riprogrammazione ideale, dal punto di sospensione dominante che:
non esiste; c’è.
Certamente (con tale mente) avrai la solida sensazione di poter giudicare senz’altro che la tal opinione è falsa, poiché non l3 ritieni 3l fondamento (credo):
qualcosa che non ti risuona
poiché
c’è già altr3 a risuonare maggiormente (come se non ci fosse più spazio dentro a/di te, al fine di riuscire a contenere dell’altra informazione in alternativa sostanziale).
Ma (ma), se rifletti logicamente, ti sembra possibile che il potenziale sia riconducibile (e dunque controllabile) ad una mancanza di spazio, in termini di capacità di conservazione ed elaborazione dei dati (informazione)? 
Eppure, è proprio ciò che succede nelle macchine... che la “moderna” tecnologia ha creat3 proprio ad immagine e somiglianza di ciò, che dunque è causale ossia significa qualcosa che “è già success3” proprio a te/“te”.
Quel qualcosa di indimostrabile se (se) sempre “qua (così)”, in/nella Rete (senza alcun ragno evidente anche se assolutamente necessario al fine di intessere proprio il fondamento della… Rete).
Non sei una causa persa, anche se l3 sembri molto. 
Sei, piuttosto, una causa (auto) dispersa (nel) “qua (così)”.
Una singolarità smarrita dentro a qualcosa, piuttosto che nella “natura” ambientale planetaria cosmica universale.
Se quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 disponesse di liquidità infinita, potrebbe organizzare l’intera “tua” esistenza
Te ne rendi conto? 
Infatti, dal momento in cui l’AntiSistema funziona attraverso carburante “aureo”, disponendone in quantità “impossibile” – ovvero, essendo “a monte” di tutt3, attraverso il controllo di ogni effetto collaterale derivante da detta “invenzione (creazione)” – sarebbe possibile giungere a controllare tutt3 di/in te, trasformandoti nella disequazione inversa “te”. 
Esattamente come “è già (puntualmente e logicamente) success3”.
Diversamente, il mondo (la società) sarebbe divers3 sostanzialmente
Credi di leggere informazione - per trastullarti usualmente in quest3 SPS
Credi che sia routine tale bagno d’essenza? 
Credi che una tal ragione fondamentale, ispirante, sia interesse privat3 che ambisce a fare quattrini (successo), come al solito “qua (così)”?
Credi che sia una immane fake news, fervida immaginazione, grande fantasia, puerile inventiva, etc.? 
Credi che sia come per una mansione lavorativa qualsiasi?
No. Non è (un) lavoro. Non c’è alcuna motivazione lavorativa, dal momento in cui il lavoro è schiavitù.
Semmai, c’è qualcosa che puoi riconoscere in termini di passione:
l’antefatto
l’anticamera
l’anticipo
della responsabilità sferica (qualcosa che, “una volta” ti sembrava esistere autenticamente, giungendo a desumerl3 attraverso un certo sentire che si disperde dentro al mito, alla leggenda, alla metafora, alle trame di film epici o di fumetti affascinanti, che ti smuovono - dal dentro - del sedimento in grado di agire in te attraverso la valenza di una bomba adrenalinica associata a saudade, depressione, nostalgia, amarezza e rinnovata potenza… verso una soluzione che senti esistere, poiché esisteva e dunque esiste ancora potenzialmente).
Quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 ti richiama all’opera:
è proprio il momento
quel momento
“lì”
ovvero
“qua (altresì)”…
Riprogrammarti è molto semplice, quando qualcun3 ha motivazione, potere e disponibilità (interesse): 
è certo e sicuro, che comprendi, ovvero, ricordi.
Ma (ma), per un motivo esatto (dominante), lasci perdere continuamente, anche se non ti rimane altro che sopravvivere piuttosto che essere…
Fai attenzione a non confondere il significato con l’apparenza del significato:
se (se) “qua (così)”
disponi di un lavoro e dunque di una “paga”, ti potrai molto probabilmente permettere una vita sufficientemente “degna”
figurati quando ti sposi e disponi di due stipendi.
A quel punto, infatti, pur continuando a praticare lo sport, più diffuso, della lamentela… potrai acquistare tutt3 il superfluo che ritieni essere (la) “vita”. 
Di modo che... tu possa sviluppare la sensazione di “avere e quindi (tutto sommato)… essere”.
È semplice ingannarti, anzi, auto ingannarti. 
Osserva come “va” il mondo, da sempre (da quando è AntiSistemico). Di più, osserval3 attraverso il riferimento assolut3:
giustizia sferica
l’utopia (come dovrebbe essere).
Immagina, allora, “come potrebbe essere”?
Osa.
Buca lo schermo, lo scenario, l’orizzonte degli eventi, etc.
Vai Oltre Orizzonte:
proiettati “lì”. 
Altrimenti, “qua (così)”, verrai sepolt3 nel/dal “progresso”, ovvero, dalla fase 2 nel rullo compressore (rullo compressore che è la fase 1). 




È parlante (frattale espans3):
al mondo inter3 “è già success3” che… 
“Ora”, sopravvivi in una continuazione (eco) che rimbomba d3 quel fragore (avvento dominante), continuamente
Qualcosa che se (se) non “fai” nulla, significativamente, continuerà per sempre a funzionare secondo destinazione d’uso (servitù, servizio, giogo, etc.). 
Sei, dunque, alla mercé di qualcosa che “è” qualcun3, ricopert3 dalla/nella strategia atta a renderl3 assolutamente indimostrabile “a norma di legge”.
Hai presente quando delle prove vengono raccolte attraverso metodi che la legge non ammette?
Ecco. Tale assurdità è l’interferenza ambientale dominante.
Poni attenzione:
chi si muove al di là della legge, può tutt3
mentre
chi opera secondo la legge, no.
Non ti sembra (forse) più che “giustizia uguale per tutt3”, una strategia perfettamente camuffata nella/dalla legge? 
Suvvia. Sì che lo sai.
Non sei, infatti, tanto grull3. 
Eppure, non ti sembra di auto ricavare nulla, da/in una simile situazione, giudicata ad avvertita come troppo esplosiva per “te ‘qua così’”, dato che ti sembra sempre di avere troppo da perdere.
Infatti, a fronte di una sorta di ignot3, è praticamente cert3 che 1) perderai il lavoro, 2) la possibilità di continuare a pagare i debiti e probabilmente 3) la “tua” famiglia, gli amici e 4) quella immagine pubblica che ti rende apparentemente ciò che sei, dal momento in cui ti avvali e nascondi in ciò che sembri.
È un mondo, insomma, assolutamente fint3 (ma... ver3, a livello di analogia frattale espansa = memoria, significato).
Hai presente quando, durante fasi cruente di/in qualsiasi guerra, delle persone (la Massa) non possono muoversi da “lì”, rimanendo nella pressa della violenza, mentre – contemporaneamente – delle altre persone (una minoranza) possono pagare e dunque spostarsi da “lì”? 
Ecco il tenore, la valenza, il modo per accorgerti della situazione esclusiva nella quale versi “qua (così)”. 
Perché il denaro può, aprendo ogni porta?
Per lo stesso motivo che alimenta i motori che sono stati concepiti dopo la rivoluzione industriale, ricorrendo ed utilizzando la materia prima accumulata in enorme quantità… “in casa”:
legna, carbone e derivati fossili come il petrolio, la benzina, etc. 
“Qua (così)”, come potevano funzionare i motori, se non impiegando dette risorse naturali (controllate finanziariamente)?
Immagina:
secoli di inquinamento collettivo
sprigionato dall’interesse di chi dispone di denaro (potere)
per decidere collettivamente
senza alcuna responsabilità verso i danni collaterali
lasciati in eredità ad ogni generazione della Massa
che, non avendo idea del giro del fumo
riterrà una propria responsabilità la situazione planetaria
continuando, tuttavia, a conseguire nell’indottrinamento usuale “qua (così)”.
Quest3 Spazio (Potenziale) Solido ha già dimostrat3 tutt3, avendo portato alla tua evidenza anche come “fare” per risolvere l’arcano, alias, l’equazione (Anti)Sistemica:
attraverso il proprio atteggiamento
previsto in quanto “formulare”
ovvero…
avendo, tra l’altr3, il fondamento (costituzionale)
del rispetto responsabile della giustizia sferica, ad angolo giro, punto di sospensione, panorama unic3, valore assolut3, universale, etc.
a prova di ogni e qualsiasi manipolazione (interesse, prospettiva) attraverso la logica divide et impera (bio-diversità).
È il tuo atteggiamento (il programma che gira dentro a/in te) che fa la differenza:
sii ciò che vuoi vedere avvenire nel mondo…
non fare ad altr3 ciò che non vuoi che gli/le altr3 facciano a te…
Ma (ma), non per paura o interesse. 
Bensì, per responsabilità verso la giustizia sferica (il tuo destino stess3).
L’unico articolo che, se vuoi/credi, deve apparire nella “necessità”... Costituzione.
A/da/in quel punto, non esiste più alcuna differenza sostanziale tra qualsiasi teoria, forma, dogma, alternativa, etc. 
Non esiste, infatti, alcuna differenza sostanziale - ad esempio - tra democrazia e comunismo (o come diamine l3 vuoi chiamare, richiamare, conoscere, riconoscere, etc.).
Ok?
Dove si trova l’inghippo, allora?
“A monte” di te, ovvero, anche dentro a te, in “te”:
nell’in-conscio.
Per ciò, “riconosci te stess3”. 
Il significato è che... dentro a te, c’è una versione altr3 di te (interferita), ossia, “te”:
che ricev3 ed elabor3 input
essendo pilone per la trasmissione del segnale portante AntiSistemico
e… contenitore della “dima” AntiSistemica.
Come è sopra, così è sotto…
Come, infatti, quando un aereo super tecnologico di un Paese, cade in territorio altrui, può potenzialmente esporre quel Paese ad un reale rischio in termini di sicurezza (conoscenza esclusiva), essendo portatore di funzionamento esclusivo, ad immagine e somiglianza...
Per cui, taglia il segnale portante, attraverso l’atteggiamento “formulare” e… “fai”:
osserva, dopo esserti fermat3, che cosa succede a “chi”.
A/da/in quel punto registrerai come una “nuova” compresenza nel/sul piano della realtà manifesta:
sì, perché
avrai costrett3 la dominante, a mostrare la “testa”
attraverso la dimostrazione sostanziale dell’esistenza di un unico interesse
che avvolge tutt3
per mezzo di ogni singolare p-arte “qua (così)”.
La dominante è un/il principio che ispira il sentimento, nella declinazione AntiSistemica. Ergo:
non l3 puoi arrestare (nel senso di metterl3 in manette)
ma (ma)
l3 puoi arrestare (nel senso di… limitarne gli effetti, attraverso il tuo più autentico atteggiamento).
Immagina… ogni persona con una grossa piastrella in mano, sincronizzat3 ad un segnale di clock (valido per tutt3), che al “tocco” depositano a terra (realmente e concretamente) il proprio apporto responsabile:
all’istante sarà costruita una strada globale.
Allo stesso modo, all’istante – attraverso l’atteggiamento “formulare” – sarà costruit3 una realtà alternativa sostanziale, tagliando fuori ogni e qualsiasi  potere interferente altr3 (basat3 sulla giustizia di/in parte, privat3).
Cancelli qualcosa perché hai bisogno di liberare spazio…”.
Mr. Robot
Meno dimentichi. Meno ricordi…”.
Ghost in the Shell 2 – Innocence
Davvero non sai che la Terra gira intorno al Sole?...
Questo è il mio hard disk e ha senso metterci dentro solo cose utili. Realmente, utili. La gente si riempie la testa con tanta spazzatura e questo ti distrae dalle cose che contano. Capisci?...”.
Sherlock
Ehi. Vuoi sentire la conferenza sui microcontrollori? È presentata dal tizio che…
Non è quello per cui abbiamo lottato”.
Il quinto potere
Il cervello è usat3 al 100 per cento, ma “male”; impiegat3, impegnat3 a fare altr3:
come l’attività di mining ti insegna a livello frattale espans3.
Il “tuo” Pc credi che stia funzionando al 100 per cento, anche quando ti sembra oltremodo rallentat3? 
No?
E invece, assolutamente, sì.
Mentre funziona e viene alimentat3, infatti, fa funzionare ed alimenta lo status quo.
Il “tuo” Pc è usato mentre credi che stia funzionando, eseguendo ciò che gl’imponi attraverso le tue consuete attività quotidiane:
è sufficiente che l3 tieni acces3
perciò hai delle attività che credi essere “tue”.
Lo sfruttamento del 10% del cervello è una credenza, assai diffusa… secondo la quale le capacità intellettuali degli umani non sarebbero sfruttate appieno:
gran parte del cervello umano non sarebbe utilizzata; se utilizzata, consentirebbe all'individuo di godere di capacità straordinarie.
Alcuni... arrivano a sostenere che nell'ipotetico 90% di massa inutilizzata si nasconderebbero importanti capacità psicocinetiche e psichiche in generale, oltre alla possibilità di sviluppare percezioni extrasensoriali…
Sebbene le capacità intellettive del singolo individuo possano crescere nel corso degli anni tramite l'istruzione, percorsi lavorativi e processi di vita quotidiana, la credenza che nella vita si utilizzi sostanzialmente solo il 10% del potenziale effettivo è priva di fondamento scientifico e contraddetta dalle conoscenze in merito
Link 
Il falso mito del cervello umano usato solo al 10 per cento.
Non utilizziamo, come si potrebbe credere, solo il 10% delle nostre capacità cognitive, afferma uno studio del dipartimento di psicologia dell’università della Louisiana, negli Stati Uniti.
Sfruttiamo tutte le capacità del nostro cervello, ma gran parte di questa formidabile potenza viene usata per confrontarci alle persone con cui interagiamo, per situarci socialmente e fisicamente...
Un meccanismo incosciente e automatico che nell’uomo occuperebbe il 75% delle capacità del cervello e nelle donne l’86%.
Secondo lo studio, monopolizziamo inconsciamente questa enorme percentuale delle nostre capacità cerebrali con l’unico scopo di confrontarci con gli altri, giudicare il loro e il nostro stato (fisico, economico, sociale, …).
In pratica saremmo letteralmente ossessionati dagli altri per sapere se siamo meglio di loro oppure no.
Una persona che tende a non mettersi a confronto con gli altri utilizza una grande percentuale del suo cervello, spiegano i ricercatori:
alcune persone sono talmente brutte o talmente belle che sanno esattamente a che punto si trovano rispetto agli altri...molto in alto o molto in basso.
Sono sicure del loro stato e dunque dispongono dell’integralità delle loro capacità cerebrali, la loro intelligenza può essere fenomenale.
Invece chi ha dubbi sul proprio aspetto fisico o sulla propria posizione sociale spende la maggior parte dell’intelligenza nel cercare di situarsi su una scala di valori.
Link 
Salvo i casi di traumi cerebrali o di malattie neurologiche, ognuno di noi utilizza già il 100 per cento del suo cervello.
Il cervello è a disposizione in ogni momento, anche quando si dorme. Anche le funzioni più semplici sfruttano più del 10 per cento del cervello:
il rombencefalo e il cervelletto, che controllano le funzioni autonome del corpo come il respiro e l’equilibro, costituiscono il 12 per cento del proprio cervello, e sono assolutamente necessari per vivere.
La biologia di base ci dice inoltre che è implausibile che il 90 per cento del cervello non sia utilizzato.
Le cellule che non vengono sfruttate tendono ad atrofizzarsi; per esempio, l’atrofia muscolare si manifesta in chi è costretto a tenere fasciato un braccio per qualche settimana.
Se non usassimo davvero parti del cervello, queste si atrofizzerebbero:
è ciò che accade quando si interrompe l’afflusso di sangue e di ossigeno verso parti del cervello, come avviene durante un ictus…
Link 
Implausibile…
inaccettabile, confutabile...
non prevedibile, improbabile...
non credibile, non realizzabile…
Link 
L’obbedienza sarà il tuo unico compito, nella mia società…
Catastrofi mondiali… succedono quando uomini come me, le permettono…
Non puoi imporre una missionene deve ispirarne una”.
Mr. Robot
È tutt3 interconness3 e controllat3 in leva wireless.
Quindi, ogni trama da film è infantile, quando smette di darti informazioni e passa al finale della fiction.
Il “tuo” cervello è mantenuto pien3 di “rifiuti”, che respiri  (interferenza) ambientalmente “qua (così)”…
Italia sempre più anziana. Demenza per un over 80 su quattro
Link 
Eppure…
Il cervello non invecchia mai, la scienza ha certificato che i nonni sono vispi.
Altro che stanco con l’avanzare dell’età:
il nostro cervello non invecchia mai.
Fino a ieri si credeva che dopo un certo numero di anni il cervello comincia a perdere colpi, non si rigenera e non sviluppa più nuovi neuroni. Oggi è arrivato il contrordine, perché è stato dimostrato che anche gli anziani possono generare nuove cellule cerebrali per tutta la vita
Se non viene colpito da malattie, anche il cervello di un anziano si continua a rigenerare.
Questa scoperta aprirà nuovi orizzonti nelle neuro scienze, costringerà gli scienziati a ripensare tutte le teorie sulla memoria e complicherà il quadro fino ad oggi noto.
Altro che vecchio, il cervello resta sempre arzillo…
Link 
Un retaggio d'immortalità.
Ecco perché “ti devi ammalare” e, dunque, ecco che cosa “è” la malattia, ovvero, l’interesse di chi si avvale di tale strategia.
L’inquinamento non è solo atmosferico…
Viene... seguita un'altra ipotesi basata su una nuova stima numerica degli Anglosassoni giunti in Inghilterra in questo periodo, secondo la quale gli invasori sarebbero stati di meno di quanto si ipotizzasse in passato.
Quindi, la scarsità di toponimi e parole celtiche, potrebbe essere spiegata con il fatto che i nuovi venuti divennero dominanti, politicamente e socialmente, nel sud e nell'est della Britannia, da imporre anche la loro lingua e la loro cultura.
Quindi, a differenza di quanto si è ipotizzato in passato, i Britanni sarebbero rimasti anche nelle regioni centro-meridionali dell'isola, colonizzate dagli Anglosassoni…
Link 
Dopo molta “teoria sostanza”, è venut3 il momento del “fare sostanza”, andando a scolpire, delineare, evidenziare, dimostrare, espandere e significare… la ragione fondamentale, attraverso cui il mondo (ambiente) ha progressivamente assunto la “forma sostanza”, che riconosci... non ricordando e non accorgendoti “qua (così)”... nell’AntiSistema dominante.
Per cogliere tale situazione, a pieno, occorre farsi punto di sospensione, panorama unico (senza alcuna prospettiva), valore assolut3, etc. ossia, non giudicare in alcun modo bensì “limitarsi” a “vedere” da/in una simile maniera.
Permettendosi di giudicare, si prende parte alla/nella scena osservata e pertanto si va ad inquinare ed auto inquinarsi all’interno nella/della trama sempre attuale “qua (così)”. 
Quindi, l’assenza di giudizio è significativ3.
Evita di coglierne quegli aspetti diretti che provengono dalla spiritualità, religione, filosofia, buon senso, logica, etc. ma (ma) più semplicemente cogli l’aspetto significativo, che “è” da implementare a livello di atteggiamento “formulare”.
Senza giudizio/interesse di/in parte, “vedi tutt3” significativamente
Ora, occorre che si faccia largo in te, tale capacità essenziale di cogliere “tutt3”, senza per/con questo far rientrare tale caratteristica all’interno della sfera egoica – ed AntiSistemica, auto depotenziante, auto disinnescante – del “genio”, della “superiorità”, del credersi “miglior3”, etc. 
Tale configurazione è assumibile (indossabile, incarnabile) da chiunque, a prescindere da quale sia il “credo” relativ3 al “proprio” stato “qua (così)”.
Pront3? Via…
Al fine di cogliere, nella sostanza, la sostanza (il perché “a monte”), occorre isolare un certo avvenimento, periodo storico, etc. che, nella storia ciclica continua a ripetersi significativamente
Altrimenti, il rischio è di continuare a non ricavare nulla ad un tale livello di portanza, centralità e distribuzione (viralità, infiammazione, contagio). 
Una volta che hai colto una delle “spire”, a livello frattale espanso significherà che hai colto molto (molto) di più… poiché il mondo non è mai cambiat3 nella storia/sostanza (che è deviazione) “qua (così)”, quindi potrai espandere quella singola spira, sino ad andare a caratterizzare l’interezza.
Fai attenzione:
non significa auto decadere nel fare di tutta l'erba un fascio (generalizzare senza senso, oppure, egoicamente)
se non in termini sostanziali.
Poi, sarà possibile riconoscere, nella ripetizione sostanziale, anche la motivazione, la ragione fondamentale, l’origine, il “a monte”, il perché, etc. agganciando ed aggiungendo (rilevando) la “testa al corpo (così ritrovat3, ricordat3)”. 
Bene.
Il momento storico preso in osservazione è “vettoriale”.
Un vettore è un segmento orientato definito da tre caratteristiche:
la direzione, cioè la retta su cui giace il vettore
il verso, cioè l'orientamento corrispondente alla freccia del segmento orientato
il modulo o intensità, cioè la lunghezza del segmento...
Link 
Cioè:
direzione (coerenza, inerzia)
spinta (interesse)
intensità (potenza).
Ebbene, tralasciando opportunamente che “la storia si assomiglia tutt3, così non riesci a ricordare nulla significativamente (non si è mai scoperto nulla di nuovo, in realtà, dato che non sembra ma… si è sempre trattat3 di guardarsi indietro ed innovare ciò che era già stat3 teorizzat3)”, vai a cogliere la seguente verità (che non è un giudizio, ma estrema sintesi attraverso 1- l’analogia frattale espansa  e 2- attraverso l’atteggiamento “formulare”):
con la manifestazione (“nascita”, creazione) della “borghesia”, ad un certo punto – in leva – si costituisce un nucleo di intelligenza più intensa (o se credi, più “evolut3”), capace di mettere a fuoco e a punto, l3 propri3 capacità. 
Qualcosa che è qualcun3, di divers3 dalla “nobiltà” (che poi tenderà a divenirl3 ed ancora ad abbandonare).
Un fattore che guarda non caso, a distanza di qualche secolo, è giunt3 a fondare la ragion d’essere di interi Stati, Continenti, se non addirittura l’interezza globale mondiale e, dunque, l’umanità in toto… attraverso il “credo” lavorativo:
il “lavoro” è stato, infatti, posto al centro portante distribuito dell’andamento planetario
non importa, infatti, quale sia la branca che se ne occupa, tanto che ogni scienza sociale “qua (così)” professa l’attività lavorativa come funzionale dell’essere umano dentro all’essere civile, sociale, ambientale, cittadino, statale, privat3, religioso, educativo, logico, etc. AntiSistemico. 
Il lavoro, già da prima, era un’assoluta costante, che puoi meglio mettere a fuoco attraverso il cardine “sopravvivenza (schiavitù ad opera ambientale, ‘naturale ed artificiale’)”.
E tanta era tale affermazione, che è servit3 poi come “arnese” per svellere la parte nobiliare, che se ne approfittava (essendosi manifestata in seno a tale modalità del servirsi della situazione), andando a motivare la Massa attraverso la “dottrina delle illusioni” che via via sarebbe stata fondata tra una guerra e l’altra, per spogliare di tutt3 la nobiltà reale, andando ad assumerne la valenza, a livello “economico, finanziario, speculativo”, per mezzo dell’attività lavorativa che… da forma di schiavitù evidente è diventat3 il “tuo diritto (costituzionale) al lavorare”, dietro a pagamento (salario, denaro).
Chi si afferma e chi inesorabilmente conosce il verso contrario del trend (nella ripetizione sostanziale “qua, così”)?
Puoi addirittura fare nomi e cognomi, in tale contesto, facendo ricorso al racconto storico ufficiale (una stortura che diventa registro delle attività, memoria). 
Tale attività va eseguita cogliendo le informazioni riportate nei testi anche non specialistici (va bene anche Wikipedia, con un minimo di approfondimento), non soffermandosi alla “grandezza o meno” del tal personaggio, bensì, agganciando sempre il significato che incarna all’interno del moto vettoriale AntiSistemico
Non importa se il tal personaggio ha una via che porta il proprio nome. Non importa quali premi siano stati assegnati a chi. Non importa se ha fatto beneficenza ed ora un ospedale deve ad ess3 il fatto di esistere.
Importa che cosa ha fatto, poiché sancito storicamente, aggiungendo il valore assoluto “formulare”:
verità/giustizia sferica
significato sferico.
Cosa ha ridotto la nobiltà a macchietta cantante, “qua (così)”? 
Il cosa, “è” il movimento borghese. 
Il chi, “è”… chi? 
Come al solito, nell’AntiSistema chi ha il potere più vicino alla classificazione stessa di “potere”, è sempre più “sottile”:
l’intensificazione di una valenza va strategicamente alla pari col passo della propria “sottigliezza (strategia)”, alias, immanifestazione. 
Non deve essere evidente, infatti, la parte organizzatrice fondamentale, poiché ciò l3 mette a rischio di esposizione (alla Massa ed all’evidenza, così come è già stat3 per il passaggio dalla schiavitù/“evidente” al lavoro/“diritto”). 
Quindi, tale parte si limita ad ispirare:
qualcosa che ricorda molto da vicino quel “finanziare”, proprio, di chi dispone di grandi mezzi e li fa lavorare, automaticamente (lobby, governo ombra, etc.), sganciandosi dalla relativa diretta dipendenza lavorativa. 
Il denaro è uno strumento, per mantenere il proprio potere già acquisito
Comunque, nell’ambiente frattale espanso, è possibile anche non prendere in questione tale parte ispiratrice “sottile”, assumendo come “mente” la parte che emerge storicamente, il che non cambia la destinazione d’uso dell’umanità ivi raccolta e rinchiusa.
Concepire le varie famiglie che, è dimostrato, si sono enormemente arricchite approfittandosi della (ed organizzando la) situazione, in quanto ad “esempi imprenditoriali di successo”, significa magnificarne l’operato, sostanzialmente (Lorenzo il Magnifico docet) senza accorgersi delle implicazioni e responsabilità che hanno avuto e continuano ad avere, “qua (così)”.
Non è fantascienza sapere che la nobiltà non era avvezza all’amministrazione diretta dei propri averi e che, contemporaneamente, esistevano persone esperte proprio in tal ambito, così che era di moda non curarsi delle proprie finanze – nell’aristocrazia – e per contrasto qualcun3 se ne è sempre approfittat3
Mentre la nobiltà sperperava tutt3, l’attività bancaria (e usuraia) già proliferava. 
Quando ti viene ricordat3 della Firenze del Magnifico, viene sempre omess3 che quella famiglia fondava il proprio successo (potere) su attività dubbie, approfittandosi della situazione generale. 
Tali “grandi” famiglie, dovrebbero essere più che ricordate, riconosciute per ciò che significavano (e significano); 
quando dalla piccola borghesia si delineò e stagliò la borghesia dei bancari (in senso allargato anche alla capacità di prestare denaro a strozzo), gli stessi ambirono a divenire “nuovi nobili”, molto spesso prendendo il posto della “vecchia nobiltà” caduta, guarda non caso, in disgrazia. 
E... una simile nuova orda di nobili auto arricchiti da sé, costituiva l’evoluzione di coloro che si erano sperdut3 rimirandosi allo specchio per troppo “tempo”
Ossia, tali persone erano molto più avvedute ed avvezze sia all’amministrazione del potere, che alla propria capacità di espanderlo continuamente.
Sull’onda di un simile accanimento, vennero gettate le basi della “modernità”, sempre più tecnologica.
Fissare chi sia stat3, dunque, a decidere per una simile direzione d’assieme (stabilendo una volta per tutte che si tratta di un abominio e non ciò che ti viene fatto credere), significa andare a cogliere con le mani in pasta (flagranza di reato) coloro che sono responsabili per qualsiasi forma di giustizia relativa/parziale “qua (così)”. 
L’inquinamento ambientale deriva da dette persone e decisioni, ad esempio.
Inquinamento che, invece, viene fatto passare per una tua responsabilità.
Tu che sei “Tu” e che storicamente non hai mai contato praticamente nulla.
Fatti i nomi e i cognomi (accreditati proprio storicamente), occorre che la discendenza sia ritenuta responsabile per ciò che “è già success3” e, quindi “arrestata”.
Ovvio… non si può mettere in galera qualcun3 che ha solamente ereditato, per cui… la soluzione è di porre termine ad ogni routine che deriva da decisioni assunte secoli fa:
fermare tale motore di de-composizione “qua (così)”.
Pensa ad ogni guerra, ad ogni genocidio, etc.
Posta in questa maniera, l’intera vicenda, è subito evidente anche il da fare ed il perché non puoi andare ad incidere in tal modo
Perché?
Perché è proprio la legge che te l’impedisce.
Ergo, la legge è stata decisa dalla stessa p-arte che si approfitta dell’occasione.
“Fai…”.
Usa, la macchina che "carica" la conoscenza direttamente nel cervello è realtà
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L'App per controllare il cervello? Esiste e l'abbiamo provata per voi
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Quelle macchine che parlano al cervello
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È in grado di fare valutazioni e prendere decisioni, affermano gli ideatori.
Il cervello umano in un microchip.
Il nuovo chip cognitivo TrueNorth, che imita il cervello umano, progettato da Ibm, è stato svelato in uno studio pubblicato sulla rivista Science. Secondo i ricercatori, ha un incredibile potenziale…
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Il nostro cervello sopravvive alla morte
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Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2284


1 commento:

  1. Scusami Davide,ho difficoltà a scrivere,si interrompe ogni tanto il tasto di scorrimento ,proseguo ora, il tuo 1968 e anche il2005 sono letture personali ,mi riesce facile il 2005,cioè 12 anni fa circa,quindi un ciclo legato all'influenza di Giove ,nel particolare quindi una espansione o una contrazione di possibilità economiche in primis ma anche relazionali e di solito finanche di salute fisica piu o meno accentuata. Tento di ricondurre questo al 17 e per azzardo anche il 1968: il SEGUIRE implica sia l'andare dietro a....sia il farsi seguire...necessario in entrambi i casi adattarsi alla richiesta del momento, senza logorarsi con resistenza inopportuna.

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"Fai..." un po' Te.