Sei cospars3 (e dispers3) tra/nei “detti, proverbi, massime, metafore, analogie, similitudini, motti, aforismi, adagi, etc.” senza per/con questo comprenderne il significato.Così, come se (come se) tutto esistesse senza alcun senso proprio.
Come esiste l’erba, l’aria, lo smartphone... allo stesso modo – ti sembra – che esista anche questa sorta di “malizia, arguzia (esperienza)” pregressa, altrui, mai del tutto ben specificata nella sua origine e, soprattutto, nella relativa destinazione d’uso (significato).E pur riconoscendone il “valore”, per qualche motivo ambientale… non lo tieni mai in considerazione portante e centrale, allorquando ti ritrovi a “decidere”:
“tra i due litiganti, il terzo gode…”.
Quale significato sostanziale hanno o, meglio, “trasportano (rappresentano)”?
Oppure il... “mare”?Queste espressioni “popolari” sono il risultato, la quintessenza, derivante da esperienze “mai del tutto passate ‘qua così’”.
Ergo, non appartengono al (e non descrivono il) passato, nella forma di “andato via completamente (per sempre)”.
Esse manifestano una condizione del tutto, ancora, compresente… come una sorta di inquinamento che va ad “arricchire (personalizzare)” l’aria, che l’umanità respira istante dopo istante, regolarmente.Ma (ma) quale tipo di “inquinante” denunciano queste massime?
Puoi osservare la conseguenza (gas, tossine, sostanze insalubri di ogni tipologia, etc.), oppure, la causa – a vari livelli – ovvero industrie, parco veicoli circolante, legge, interesse, sopravvivenza, etc.
O, ancora, puoi “decidere” di accorgerti della ragione fondamentale (“a monte” persino della catena di distribuzione “causa/effetto”):
della compresenza immanifesta dominante, giurisdizionale globale “qua, così”
della grande concentrazione di massa che, in leva, agisce indirettamente nell’AntiSistema (che, di fatto, è il suo nido di ragno)…
Dunque, è il tuo “senso di ragno” che devi ascoltare, pur non essendo 1) un ragno, 2) il ragno e, nemmeno, 3) la dominante, anche se (ma) sei potenzialmente – perlomeno già “qua, così” – sottodominante.Hai, in tal senso – frattale espanso – del significato, ragione ad auto limitarti al “parere esperto, di turno”?
Qualcosa che ha già tolto di mezzo la “saggezza massiva (derivante dal livello d’esperienza d’ogni epoca)”, sostituendola con “protocolli centralizzati da applicare al paziente”.
Non si tratta di demonizzare in toto, fai attenzione.In molti ambiti devi solo ringraziare la struttura medica. Tuttavia, questo “esserci” va ricompreso all’interno del livello d’apparenza che un vestito in giacca e cravatta ottiene sensatamente “qua, così”.
Un “bel” biglietto da visita, insomma.Qualcosa che deve essere e risultare auto convincente, accattivante, solidale, utile e necessario…
Come, guarda non caso, la “bellezza traslucida” della sede di una banca, di una assicurazione, di un ufficio preposto all’accoglienza della (potenziale) clientela.
Qualcosa che ti deve ricordare la disparità nel trattamento tra “nuovi clienti” e “clienti” – ad esempio – per quanto riguarda la “caccia” delle aziende telefoniche:
una inversione di polarità rispetto alla tradizione, che conta sulla clientela acquisita e, non, che si struttura soprattutto sul procacciarne sempre di nuova, tralasciando quello zoccolo duro che, se trattato “come si deve”, ne garantirebbe il futuro in termini di continuatività industriale.
Qualcosa che soddisfa per essere soddisfatt3.Qualcosa che “ti fanno solo credere che, già, esista”.
Con la legge che osserva “a braccia conserte”, sullo sfondo, lasciando fare e consentendo proprio ciò che “è già successo” e che, dunque, deve continuare a succedere…
Senza “medici”, allora, come ha fatto a superare ogni “impasse sanitaria”?
Attraverso l’esistenza degli stregoni o degli sciamani?
No.
Per mezzo della propria conoscenza delle proprietà della “natura” circostante e della propria “risposta organica”:
“tu sei il miglior medico per/di te stess3…”.
il medico di famiglia.Oppure, al “pronto soccorso” o recandoti dallo “specialista”.
E tutto il bagaglio di esperienza pregress3?
Che fine ha fatto? Si è addensat3, ad esempio, nei proverbi… che, di conseguenza, ne incarnano ancora lo “spirito sostanziale (il significato)”…
Certamente è così, dato che – ti dicono – “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…”:
tutto si trasforma = l’informazione esiste sempre (memoria frattale espansa).
Del resto, se esiste “democrazia”, allora significa che:
l’informazione è sempre compresente.
E se la democrazia è apparente “qua, così”, allora significa che:
l’informazione esperta (quella che sembra fare la differenza) è di parte e parziale.
Un altro “più che indizio” che auto fornisce indicazioni relativamente all’assoluto dominante…
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:
leggi le avvertenze…
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Un “parere medico (consiglio)” che è alquanto discutibile, dato che “se la suona e se la canta” da sé, non avendo alcun interlocutore di fatto, dal momento in cui la Massa generalmente non conosce, non ricorda e consegue solamente.
Hai provato a “dialogare” con un addetto ai lavori? Devi solo ascoltare o adulare oppure fare domande appropriate…
quella AntiSistemica (che se non sai ancora cosa significa, allora, “fa parte del pacchetto completo”).
Ecco qual è il cibo mangiato dal 94% della popolazione mondiale.
Qual è il cibo che mangiamo tutti? Anzi, che mangiano tutti in tutto il mondo? No, non è la pasta, ci spiace.
Il cibo più mangiato al mondo è il tonno…
Il tonno apporta 35 microgrammi di selenio per 100 grammi di alimento e circa 0,8 mg di zinco per 100 grammi di prodotto. Lo zinco e il selenio sono oligoelementi con spiccata attività antiossidante e sono quindi i grandi alleati contro lo stress ossidativo, aiutando a mantenere corpo e mente “giovani”.
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Il tonno in scatola… si conserva senza additivi conservanti, perché non ne ha bisogno…
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Se te lo dice la “scienza medica (pubblicità)” ci puoi davvero credere e “far di conto”.Peccato che questa non sia l’unica informazione circolante.
Anche se “tu” decidi di ascoltare solo ciò che tuona più regolarmente…
La sindrome sgombroide è una intossicazione risultante dall'ingestione di pesce alterato, che, essendo dovuta prevalentemente all'alto tenore di istamina, si manifesta con una sintomatologia simile a quella di una allergia…
È il secondo tipo più frequente di intossicazione da prodotti ittici, seconda solo alla ciguatera…
Spesso tuttavia non viene rilevata perché assomiglia e confusa con l'allergia alimentare.
Viene riportata con la massima frequenza relativamente a specie ittiche a carne rossa, appartenenti alle famiglie Scombridae (come il tonno, tonno pinna gialla, tonnetto striato... sgombro, lampuga, Clupeidae... sardine, aringhe, cheppie) ed acciughe e specie ittiche imparentate con queste, refrigerate o conservate in modo non adeguato dopo la pesca…
La sindrome sgombroide può derivare dall'inappropriato trattamento del pesce durante l'immagazzinamento o la lavorazione; quando per l'innesco di processi di degradazione si producono quantità importanti di istamina.
L'istamina è una delle sostanze tossiche implicate nell'intossicazione sgombroide… Nel tessuto di pesci in decomposizione sono state trovate altre sostanze chimiche, ma la loro associazione con la sindrome sgombroide non è stata stabilita chiaramente…
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In qualche modo c’è sempre (sempre) “puzza di bruciato”. Del resto, non potrebbe essere altrimenti “qua, così”. La “radioattività ambientale (by dominante)” è sempre attiva, così come “il pesce puzza dalla testa…”.
Il metilmercurio… è presente in elevate concentrazioni nel tonno e in altri grandi predatori catturati prevalentemente in natura…
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Solo che (ma) se continui a leggere la notizia (riportata qua sopra), la notizia stessa contribuisce ad auto disinnescare la portata dell’affermazione “pietra dello scandalo”.Sì perché… per fare lo scoop, occorre 1) "denunciare" 2) strombazzando la notizia “ai quattro venti”. Per, subito dopo, 3) riportare indietro il “bestiame”, 4) dopo che ha già “acquistato (e rifuggito) la notizia.
Se (se) la fase 3) non avviene, il tal Media fa “la fine del topo ‘qua così’”.
Motivo per il quale, regolarmente, “chi scaglia il sasso, poi, ritira (nasconde) la mano…”.
Il problema del mercurio come inquinante scoppiò negli anni '50 in Giappone, nella Baia di Minamata, dove una grande fetta della popolazione si ammalò di una grave malattia a carico del sistema nervoso a causa dell'ingestione prolungata di pesce contaminato da mercurio, scaricato da una fabbrica che operava nelle vicinanze della baia.
Fenomeni simili sono avvenuti anche in altre parti del mondo.Il mercurio presente nell'acqua viene ingerito dal plancton e risale via via la catena alimentare diventando sempre più concentrato.
I pesci che sono al vertice della piramide alimentare arrivano ad avere una concentrazione da 3000 a 27000 volte maggiore di quella dell'acqua nella quale vivono.
Nell'uomo avviene un'ulteriore concentrazione e quando il mercurio nel cervello supera certi valori, sopraggiungono i problemi neurologici. È il cosiddetto fenomeno del bioaccumulo.Il mercurio che ingeriamo proviene in massima parte dal pesce, soprattutto dai predatori di grossa taglia come il tonno, il pesce spada, il palombo, l'anguilla, il luccio, etc....
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È il cosiddetto fenomeno del bioaccumulo = quando il mercurio nel cervello supera certi valori, sopraggiungono i problemi neurologici…
E cosa (chi)… la condizione che porta al “credo” della malattia?Diresti mai che, ad esempio, la paura è la rappresentazione, in termini di “j’accuse” simbolici, di una persona?
Se (se) hai paura, non pensi mai che esiste una persona che te la procura (a meno che… la paura deriva proprio dal ricevere minacce dirette) indirettamente.
Ad esempio, l’invenzione del denaro… 1) quanta paura ha creato e 2) ha una genitorialità umana (non è il frutto della “natura”).
Ergo:
la “tua” paura (necessità derivante dalla “mancanza/approvvigionamento” di denaro)
ha la sua ragione fondamentale nella compresenza assolutamente umana, “di coloro che hanno concepito, inventato, permesso e diffuso… il denaro ambientalmente (come inquinante radioattivo, creante dipendenza)”.
Chi decide per “te”? Sei alle solite “qua, così”. Qualcosa ti sfugge ed è “cosa” umana (senso, orientamento, costituzione, interesse di parte, etc.).
Il punto chiave della vicenda Errani: il letrozolo è una sostanza vietata...
Se di incidente si è trattato – e così è stato visto che un tribunale ha creduto alla versione di Sara e del cibo contaminato, condannandola di fatto a una squalifica minima – non si può pensare che la negligenza di una grandissima professionista, per quanto involontaria, possa passare impunita. Così è stato e queste sono le conseguenze…
Nella conferenza stampa Sara si concentra sull'aspetto "non dopante" e "non migliorativo" del letrozolo, ma la negligenza resta tale:
il principio attivo è vietato dalla Wada, anche in campo femminile, dal 2005…
"Il letrozolo non è uno steroide. Il letrozolo non è uno stimolante. Il letrozolo non è una sostanza dopante per le donne. Il letrozolo non migliora la performance di un’atleta femminile. Il letrozolo abbassa gli estrogeni e aumenta il testosterone ma solo negli uomini. Il letrozolo contrasta gli effetti collaterali di altri dopanti come gli steroidi, ma sempre e solo negli uomini. E questo non lo dice Sara Errani, ma pubblicazioni scientifiche...".
Un appunto inattaccabile quello della Errani…
Ciò che però deve essere chiaro è che il letrozolo è nella lista dei farmaci proibiti dall’agenzia mondiale antidoping ed evidentemente ci sta per qualche ragione.
Se è vero infatti che non ci sono riscontri per il miglioramento diretto delle prestazioni sportive di sesso femminile, la Wada ha allargato l’estensione del divieto di letrozolo anche alle donne ormai dal 2005 (nel 2001 era diventato illegale per gli uomini).
Non conosciamo le ragioni tecniche per cui l’antidoping abbia fatto questa scelta, ma resta il dato di fatto che la scelta è stata fatta. E come tale Sara non può attaccarsi al principio del “non migliora le prestazioni”. È questo il vero cardine dell’intera vicenda…
Il resto sono chiacchiere da social network o “giornalismo” scadente, con cui la Errani comprensibilmente si arrabbia e se la prende commettendo però il suo secondo errore:
quello della generalizzazione…
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evidentemente ci sta per qualche ragione
cibo contaminato
non conosciamo le ragioni tecniche per cui l’antidoping abbia fatto questa scelta
ma resta il dato di fatto che la scelta è stata fatta. E come tale…
E, questo, succede in piena “epoca democratica (con la schiavitù completamente debellata)”, con le Istituzioni d’ogni tipo a tutelare i “tuoi” diritti di essere umano sovrano.
non ricordi, non ti accorgi e non puoi ammettere
che “qua, così”
esista la compresenza immanifesta sotto dominante.
Allora, il tonno contiene solo quei principi attivi tanto decantati a livello globale? No.
C’è – anche e soprattutto – molto… altro, ad arricchirne e contraddistinguerne il gusto, il sapore ed il significato sostanziale “qua, così”:
una “denuncia globale” scambiata per la sua facciata d’apparenza
l’auto depotenziamento
la depressione del significato
lo status quo convenzionale in corso d’opera (paradigma).
Qualcosa che “oramai ‘qua così’” devi auto riconoscere da te, in te (omettendo la componente aggiuntiva, artificiale, “te”).
La Sensibilità Chimica Multipla (Mcs) è una malattia rara?
Quali sono gli strumenti nella gestione territoriale per i Medici di Famiglia e gli operatori sanitari?
La Mcs… nota anche come Intolleranza Chimica, Sensibilità Chimica Multipla, Sensibilità Chimica o Tossicità da Perdita di Tolleranza (Tilt) è una malattia in cui le esposizioni chimiche avute in precedenza sembrano condurre ad un ampio range di sensibilità che la caratterizzano.
Cullen… ha ampiamente discusso nel suo volume, revisore degli studi sulla Mcs di Ashford e Miller, che senza le esposizioni ripetute alle sostanze chimiche non si determina la malattia…
Geneticamente siamo predisposti alla malattia, tuttavia è fondamentale effettuare una riflessione riguardo all’ambiente nel quale viviamo.
Il particolato ambientale (Pts = polveri totali sospese) è l’inquinante (naturale e antropico) maggiormente rappresentato nelle nostre aree urbane che, continuamente, stimola le risposte del nostro sistema immunitario, inducendo la creazione della malattia genomica.
Un gruppo di malattie genetiche umane sono causate da riarrangiamenti del genoma che coinvolgono segmenti di Dna, all’interno dei quali si trovano geni dosaggio sensibili…
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una malattia
in cui le esposizioni chimiche avute in precedenza sembrano condurre ad un ampio range di sensibilità che la caratterizzano
che senza le esposizioni ripetute alle sostanze chimiche non si determina la malattia (ecco l'autentica "cura").
Alla “Regia” non manca il grado di umorismo (macabro):
Tossicità da Perdita di Tolleranza (Tilt)…
Hai presente quando il flipper fa “Tilt”?
Ecco… “game over (procurato dal tuo agire convulso, in preda agli spasmi per… trasformato dalla sensibilità – taratura – del meccanismo che utilizzi mentre sei usat3)”:
un gruppo di malattie genetiche umane sono causate da riarrangiamenti del genoma che coinvolgono segmenti di Dna, all’interno dei quali si trovano geni dosaggio sensibili…
La sensibilità chimica multipla è un termine creato da alcuni medici statunitensi che affermano di aver identificato un nuovo tipo di malattia, a loro dire causata dal moderno stile di vita…
Tale malattia consisterebbe nell'impossibilità di tollerare un certo ambiente chimico o una certa classe di sostanze.La diagnosi di Mcs, e l'esistenza stessa della patologia, sono fortemente dubbie e controverse:
alcune delle principali società medico-scientifiche statunitensi hanno escluso la sua natura organica… ed è stato rilevato che si tratta frequentemente di sintomatologie psicosomatiche e psicologiche di tipo somatoforme, con forti componenti di stress ed autosuggestione…
Per l'Organizzazione mondiale della sanità si tratta di una condizione patologica assimilabile all'elettrosensibilità cioè priva di evidenti basi tossicologiche o fisiologiche e di verifiche indipendenti...Il Ministero della Salute italiano la definisce come "un disturbo cronico, reattivo all’esposizione a sostanze chimiche, a livelli inferiori rispetto a quelli generalmente tollerati da altri individui, e in assenza di test funzionali in grado di spiegare segni e sintomi" la cui "reale esistenza e definizione... è oggetto di ampio dibattito a livello scientifico"…
Sostanze chimiche.
Molte sostanze chimiche sono indicate come attivatori dei sintomi della Mcs… in particolare quelle emananti forti odori; tali sostanze includono detergenti, pesticidi, profumi, i gas di scarico dei veicoli, prodotti utilizzati in negozi di barbiere e saloni di bellezza, tappeti nuovi, mobili nuovi, cloro in acqua, inchiostro, farmaci, coloranti… e meno comunemente fumo di legna e di tabacco…Secondo la teoria elaborata da Randolph, nel tempo, a suo dire, il corpo umano potrebbe essere saturato dalla continua esposizione a piccole dosi di prodotti chimici, fino a quando la tolleranza verso di essi verrebbe annullata creando una condizione in cui anche ulteriori minime tracce di sostanze sarebbero in grado di scatenare una reazione allergica...
Tale posizione personale di Randolph non trova però riscontro nelle conoscenze mediche, cliniche e scientifiche:
infatti, è noto da tempo che esistano sostanze capaci di accumularsi nei grassi o nei tessuti dell'organismo (ad esempio il mercurio), ma in genere esse non causano allergie, bensì danni agli organi in cui si accumulano o che sono deputati alla loro rimozione (ad esempio il fegato o i reni)…
Trattamento.
L'uso di alcuni farmaci antidepressivi è stato di netto giovamento in alcuni casi, ma una validità generale di questi trattamenti è ancora da stabilire.Di solito si attua un trattamento sintomatico della sindrome, anche cercando di evitare le sostanze scatenanti (se in effetti vi è correlazione). Si possono assumere integratori di supporto psicofisico, come la vitamina C, o anti-allergici (antistaminici e cortisonici)…
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un nuovo tipo di malattia… causata dal moderno stile di vita (quindi, da chi?)
forti componenti di stress ed autosuggestione (credi di fare tutto da te: anche il malato immaginario).
La forma sociale in toto, è la… condizione ad hoc.
il corpo umano potrebbe essere saturato dalla continua esposizione a piccole dosi di prodotti chimici, fino a quando la tolleranza verso di essi verrebbe annullata creando una condizione in cui anche ulteriori minime tracce di sostanze sarebbero in grado di scatenare una reazione allergica (c’è una responsabilità ben precisa. Chi è responsabile per/di tutto questo?).
pur non essendo cert3, la scienza medica, esegue – comunque – un “trattamento”
perché è suo “dovere” anche il solo “provarci” (intanto, male che vada si registrano delle “vendite”).
uso di alcuni farmaci antidepressivi è stato di netto giovamento in alcuni casi, ma una validità generale di questi trattamenti è ancora da stabilire…
Questi sono veri e propri esperimenti sulla tua pelle.
Dato che di te non si butta via niente, vieni sempre buon3 per ricavare continuamente “nuovo” interesse (una “torta” che non finisce mai).
Sensibilità chimica multipla, la malattia fantasma che nasce dall’inquinamento…
Colpito un paziente al giorno solo nel Lazio. Ma non esistono cure ufficiali e soprattutto lo Stato non la riconosce.
Malati fantasma, esattamente come la malattia che dicono di avere, la Mcs…
È già un enigma trovare una definizione di cosa sia perché a livello nazionale e internazionale non c’è condivisione...Ovviamente trattandosi di una malattia fantasma niente di tutto questo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale.
Ciò che preoccupa è il mercato clandestino fatto di preparati, diete, farmaci, integratori enzimatici, composti chimici che nella migliore delle ipotesi non servono a niente.
C’è chi ci parla di miscele a base di veltistina, mix di antibiotici o cortisonici passando per integratori alimentari e medicine omeopatiche.
Tutte senza una validazione scientifica e molto spesso fai-da-te, confezionati da chimici e biologici di “fiducia” o combinati tra loro in modo autodidatta.
“Si diffondono attraverso il passaparola, soprattutto in rete. Diciamo che in Italia ci conosciamo un po’ tutti e se qualcuno è in contatto con un chimico o un farmacista sensibile a questo problema lo consiglia anche agli altri. Del resto l’alternativa è stare male e chiudersi in casa continuando a essere fantasmi”.
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si diffondono attraverso il passaparola, soprattutto in rete. Diciamo che in Italia ci conosciamo un po’ tutti e se qualcuno è in contatto con un chimico o un farmacista sensibile a questo problema lo consiglia anche agli altri. Del resto l’alternativa è stare male e chiudersi in casa continuando a essere fantasmi…
se (se) l’ambiente fosse “sano al 100 per cento”
il tempo non esisterebbe
perché tu staresti sempre “bene”.
Il consueto “bel” biglietto da visita, con dentro tanto valore aggiunto ed equilibrio (giustizia universale e valore “formulare”)…
Tanto hai il diritto di ripensamento e la garanzia. No?
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