venerdì 10 giugno 2016

Risolvere il loop è previsto nel loop stesso.


Punto di "è già passato" e... conseguenza spiral/loop spaziotemporale (ottica)...
Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato...”.
George Orwell
Il “controllo” è… wireless (senza “fili”, non locale). In “leva”. Ubiquo.
  
Poiché, deriva dalla compresenza, non manifesta, della dominante (che la simbologia globale, frattale espansa, della “divinità”, ricorda – causalmente – tanto da “vicino” da potersi sovrapporre).
Orwell aveva intuito? Può essere. Del resto, molte sue “idee”, confermano ciò che afferma SPS:
  • la “ragione fondamentale” che “move il sole e l'altre stelle…” non è l’amore
bensì
  • “qua, così” è la dominante.
Qualcosa che puoi ritrovare ad ogni “grandezza” dell’osservato ma, solo attraverso lente frattale espansa, con prospettiva ottica aumentata (dimensione aggiuntiva), “lato tuo, centrale”. 
Un esempio, in tal senso, è:
Atwill afferma che il Cristianesimo non è iniziato come una religione, ma come un progetto di governo sofisticato, una sorta di esercizio di propaganda utilizzato per pacificare i sudditi dell’Impero Romano…
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Ovvio, questo non vale solo per una religione, ma… per tutte, poiché 1) la memoria frattale espansa ti ricorda sempre, ovunque e comunque, il momento di “è già successo”, 2) la dominante viene replicata, ad ogni livello, in quanto caratteristica ambientale tipica/fondamentale, nella realtà che si manifesta di conseguenza, 3) l’esperimento, in corso d’opera, si risolve nel momento in cui la dominante è interamente manifesta.
  

Una serie di “motivazioni originali”, che permettono di orientare il reale manifesto verso una predeterminata direzione, che non è mai ciò che sembra alla luce del Sole, nemmeno quando a riflettere è la dominante stessa (ora, visto che il piano dell’esperimento è evocato by SPS, la dominante può capacitarsene? No, se ha “perso la memoria, anch’essa e... non ci crede”. Sì, se ricorda la storia espansa, al di là – prima – del momento di “è già successo”. Analizzando la mancanza di memoria massiva, frutto della strategia dominante “qua, così”, viene spontaneo pensare che, analogamente, la dominante abbia fatto a meno di pensare al “prima”, vista l’enorme “parentesi temporale” che, nel frattempo, si è intervallata fra le due ampie fasi di esperienza singolare, comune e d’assieme).
La dominante è umana, a Filtro di Semplificazione attivo.
Ergo, la dominante risente degli stessi effetti collaterali, ai quali è esposto il “resto dell’umanità (Massa)”… soggiornando, essa stessa, nel reale manifesto “qua, così”.
Anch’essa è “corrosa” dalle combinazioni ambientali che, non paradossalmente, derivano dalla propria “fermezza” (ragione fondamentale).

 
È un po’ come il vivere tra le radiazioni, dopo lo scoppio di un ordigno nucleare, lanciato da te stesso/a:
  • l’esplosione l’hai organizzata tu
  • al fine di invadere e conquistare “nuove terre”
e, dopo averle avute
  • ci sei andato ad abitare
  • noncurante (per qualche motivo che ti sfugge)
  • della compresente e non manifesta, radiazione di fondo temporale…
Ok?
Alla dominante succede questo.
Per cui, anch’essa è soggetta a “logorio”.
Qualcosa che si ritraduce in 1) diluizione della memoria più antica, pre “è già successo”, 2) trasformazione del senso originario della “conquista”, 3) funzionamento automatico dell’amministrazione del reale unico manifesto “qua, così”, a causa del sistema operativo frattale espanso che, comunque, permette di “andare avanti… anche con solo pilota automatico” (l’esempio più comprensibile “lato tuo, centrale” è… il prete che invece di accendere una candela, accende una lampadina elettrica, senza più ricordare/sapere il significato della fiamma naturale e di quella artificiale), 4) trasformazione della “storia originale” in… leggenda, con relativo distacco dalla motivazione precedente al momento di “è già successo”.
Ovvio, tuttavia, che… alla dominante succede questo ma, non solo.
Nota bene:
  • se la memoria frattale permette all’informazione di rimanere sempre compresente
allora
  • nel reale manifesto non c’è solo informazione relativa a te (alla Massa)
  • ma, anche relativa a quella sorta di opposto a te (Massa)
  • che è la dominante stessa
ergo
  • “qua, così” è configurata anche l’informazione “lato dominante, centrale”
  • la sua storia, vicenda, passato (ed, in prospettiva, anche il presente ed il susseguente futuro).

Spazio Sostanza  ed... "arredo" (realtà manifestatasi da un punto di "è già successo".
Il “divide et impera (nell’accezione frattale espansa: suddivisione strategica, per un miglior tipo di amministrazione e controllo/dominio)” riguarda, allora, anche la dominante, nel senso che:
  • anch’essa è divisa in “parti”
  • da una “sola” parte (esperimento)
che, analogamente
  • vive tra le righe del detto e del non detto
  • fra le pieghe della storia e delle motivazioni di spinta originali.
Il che, permette di chiudere il loop, a loop (su/in se stesso), sancendone una “fine” che corrisponde ad un “inizio” ma, al di fuori di ciò che è diventato un campo di forze auto imprigionante, per qualsiasi tipo di “suddivisione apparente, ricreatasi”.
   
Ciò che, causalmente, rappresenta il campo magnetico terrestre, all’interno di quello solare, all’interno di quello galattico, all’interno di quello universale, all’interno di quello dominante, all’interno del reale manifesto “qua, così”.

Come in una sorta di diluizione, appena decentrata, del contenuto... che così sfugge di mano a tutti (al di là della separazione funzionale, alle regole del gioco/giogo “qua, così”) senza colpo ferire, ossia, senza che nessuno se ne accorga.
È la situazione d’assieme, che sfugge.
  
E, in un ambito frattale espanso by “osservatore/osservazione”, la realtà che si manifesta dipende, in toto, dalla prospettiva della dominante temporale o pre temporale artificiale.
La prospettiva è la “dimensione aggiuntiva, ottica”; la “quinta” dimensione, nonché, la prima e unica dimensione ottica, per mezzo della quale… tutto il resto “si trasforma, ad hoc”.
Così, appare il concetto di distanza, di spazio e di tempo, ad esempio… visto che, per ritornare/ricordare ciò che già sei, devi come percorrere dell’esperienza, al fine di ritornare a sovrapporti a/su/in te stesso/a.

 
La dimensione ottica “trasforma tutto (apparenza)” e, non, “cambia tutto” (sostanza), agendo sui recettori sensoriali umani, ivi raccolti, che temporalmente (temporaneamente) tendono ad assumere altra “forma” apparente, in luogo di riconoscere e riconoscersi nell’unica “forma sostanziale, che ‘già sono’, poiché ‘sono’”…
Ora, se a capo della dimensione ottica non c’è la dominante, bensì, c’è l’umanità stessa (ancora rappresentata da una suddivisione di parti, “diverse”), ecco che, di conseguenza, viene come lanciato (previsto, programmato) l’esperimento; quello di… evocare la dominante che, dunque, non è all’origine della dimensione ottica “qua, così”, se non per quanto riguarda l’apparenza, che per la Massa è solo compresenza, non manifesta (in quanto, sia l’origine ottica dimensionale, sia la ragione fondamentale, sono entrambe ed allo stesso tempo, in una condizione di “osservazione simile, poiché, causale)”.
SPS riconosce che non è semplice “ricomprendere”, seguendo il dettaglio, da una prospettiva di auto contenimento. È, piuttosto, lineare – all’opposto – aprirsi alla natura frattale espansa, di un ambiente che, in ogni caso, è caratterizzato da compresenza, non manifesta, dell’informazione ad/di ogni livello.
Questo Bollettino è, di più, una “annotazione di servizio, by SPS”.
Premeva che talune intuizioni, informazioni, venissero consolidate mediante condivisione “In Comunione”. Un ambito che, nel tempo, darà i relativi frutti.

 
Anche “qua, così”, hai sempre il potenziale di… “accorgerti” e di risalire e riuscire.
Lo stato di “fermezza” è, coerenza “lato tuo, centrale”.
Risalire è, allo stesso tempo, rimanere “fermo/a”. Ok?
 
Come un vortice, con te stesso/a al vertice, ridisponendo la possibilità dall’alternativa sostanziale, pescandola dal reale potenziale (quello che “sei”, sempre).



Il linguaggio non permette molto, di capire e di capirsi… perché strategico.
La neolingua (nell'originale Newspeak, ossia "nuovo parlare") è una lingua artificiale artistica immaginata e descritta da George Orwell per il suo libro 1984…
Fine specifico della neolingua non è solo quello di fornire, a beneficio degli adepti del Socing, un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero.
Una volta che la neolingua fosse stata radicata nella popolazione e la vecchia lingua (archelingua) completamente dimenticata, ogni pensiero eretico (cioè contrario ai princìpi del partito) sarebbe divenuto letteralmente impossibile, almeno per quanto attiene a quelle forme speculative che derivano dalle parole…
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Ciò che “sembra, non… è, ma lo sembra, per cui… è ‘qua così’”.
È come indossare la maschera o recitare non sul palcoscenico, senza pubblico, tra “tutte comparse, che ignorano di esserlo”.
Una nonpersona è una persona sequestrata e uccisa dal Partito.
Tramite la tecnica del bispensiero i cittadini devono credere che quella persona non sia mai esistita, e tutto ciò che la riguarda (certificati, documenti, articoli, immagini, video) deve essere distrutto o modificato dal Ministero della Verità in modo da eliminare qualsiasi riferimento alla persona in oggetto, che di fatto viene cancellata dall'esistenza
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Di più:
  • una nonpersona è una persona sequestrata e…mantenuta in stato di possessione
  • tanto sottile
  • da sembrare auto possessione
anzi
  • da essere... “persona”.
Ecco, nuovamente, il loop che si chiude nel loop, ma risolvendolo e non, ricominciando ancora.



Il loop è una spirale, nella sostanza (la prospettiva lo fa sembrare due cose diverse, apparentemente). 
Dipende, la sua “percezione di forma”, dalla tua; da ciò che riesci non solo a vedere ma ad intuire, dato che “egli, è”. Il suo trasformarsi dipende da come “percepisci tu”.
Ma, di certo, il suo non è un cambiare, essendo.
Quando espandi il loop, conferendogli… volume, in prospettiva… allora, ti accorgi che è la spirale. E una simile forma ha un punto centrale, che risulta esterno alla forma stessa:
  • in quel “punto”
  • la spirale (loop) si risolve
ossia
  • si ridimensiona nel punto (dall’esterno scompare e dall’interno, scompari, ossia… lo Spazio Sostanza cambia di scena)
e
  • dal punto, ritorna ad essere quel punto (potenziale).
Una situazione esatta e non frutto del caso/caos, visto che il sistema operativo è frattale espanso:
  • legge
  • strumento
  • memoria
  • il contesto perfetto per amministrare e controllare, in leva, wireless, non localmente ed ubiquamente (in delegazione frattale espansa, per mezzo del “Genio” frattale espanso neutrale, ma obbligato – essendo un programma – ad assolvere ai propri compiti prestabiliti dall’assoluto programmatore originale, che non è Dio, né il Creatore, bensì… ancora una cerchia umana).

 
La retroingegneria permette di correggere qualsiasi tipo di “bug (problema)”.
E la dominante è, evidentemente, un tipo di invasività sgradita, come quei danni che causa un “virus”, nell’ambiente predisposto per funzionare in altra maniera.
Controllare per intero il processo, significa esperimentare e dare sfogo ad un “problema”, sino ad auto evocarne la risoluzione, in maniera tale – poi – di ritornare in un ipotetico “punto di origine”, dal quale svoltare in maniera ripulita dal “problema” stesso.
Per ottenere questo, allora, occorre un ambiente di neuro simulazione sensoriale/fisica totale, da sovrapporre all’ambiente “tipo (ricco anche del problema da correggere, affrontare e risolvere)”.
Ecco che, allora, la condizione di realtà parallele, di teletrasporto, di “fantascienza”, di viaggi nel tempo, etc. viene come a solidificarsi in una forma di infrastruttura artificiale, di parte (come un teatro) da utilizzare come “terreno di prova”, per esperimentare una “cura”.
Il “qua, così” è, dunque, artificiale… come il pianeta e l’universo (quello che sai, perché ti hanno detto che…) e molto probabilmente lo sei anche tu (anche se “ad immagine e somiglianza…” tua).
Questo è quello che succede quando togli il Filtro di Semplificazione.
Sembra fantasia e perde di significato.
 
Però, in questa maniera, riesci meglio a comprendere cosa significhi che:
  • la frattalità espansa è… il sistema operativo dell’infrastruttura “qua, così”
  • un programma
  • un software
  • un intento condensato in altro linguaggio.
A volte, aprire il Filtro… rende più “liberi” e permette di cogliere felici intuizioni pratiche, per mezzo di una differenza nella miscelazione della “qualità dell’aria”, ivi presente. Come aprendo le finestre di casa, dopo una lunga nottata invernale.
Ritornando ad attivare il Filtro, ti rimane comunque come una sorta di arricchimento interiore, sul quale è opportuno fare affidamento, come triangolando da una posizione esterna, rispetto alla consuetudine:
  • come l’osservare dalla dimensione ottica aumentata
  • al di là delle altre forme spaziotemporali, per il consolidamento del controllo dominante.
Per oggi, “SPS ha detto… stop”.
 
Per chi fosse arrivato sino a qua, il consiglio è di ritornare a leggere questa breve pagina.
Ok? Accorgiti…
Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato...”.
George Orwell
La “figura” che appare, ora, leggendo l’espressione di Orwell è quella di una:
  • porta
  • chiave
  • momento
  • punto.
Se ti rendi conto che “il loop non è solo e sempre un loop”, allora… ricavi spazio per “riuscire e risolvere” il loop.
Guarda e… vedi:
  • chi controlla il passato (quale “passato? Il punto di “è già successo”)
  • controlla il futuro (quale “futuro? Quello che deriva e sfocia dal punto di passato)
  • chi controlla il presente (quale “presente? L’unico momento che ti permette di “scrivere - in edit - ‘lato tuo, centrale’”)
  • controlla il passato (quale “passato”? La porta, la chiave, il punto, il momento, di… “è già successo”).

 
Ossia:
  • controllando il "passato", per mezzo del “qua, così ‘lato tuo, centrale’”, controlli il "futuro"
cioè
  • nel loop, il loop, ma non solo.
Il “controllo”, ti conferisce l’alternativa sostanziale di risolvere il loop, dal/nel loop. Poiché, il “controllo” evidenzia la natura artificiale di una… Caverna, piuttosto che di un intero mondo reale manifesto e “libero” dall’ombra/luce dominante “qua, così”.
Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato...”.
George Orwell
Mediante questa formula alchemica, puoi decidere se “stare sempre dentro”, oppure – ad un certo “punto” – riuscire.
La stessa “cosa/situazione” ha funzionalità diverse e l’unico modo per chiudere la porta, è... convincerti che non esista, apparentemente.
Da “qua”… la paura, il denaro, la dipendenza, etc.
 
La prova più grande, che afferma che la dominante non è il/nel tuo “tempo originale”?
La caratteristica frattale espansa, ambientale, che raffigura tuttoanche la dominante (visto che SPS se n'è accorto).
Ergo:
  • la dominante è venuta “dopo”
  • sfruttando tutto ciò che già esisteva
  • trasformando e clonando
piuttosto che
  • cambiando e creando
Qualcosa che ti racconta, fra le righe, ad esempio, anche la datazione – al di là della versione storico deviata - della “grande piramide di Cheope”, che anticipa millenariamente il regno egizio, il quale si vanta di averla costruita (ma, fai attenzione, per bocca degli storici che si sono susseguiti nel e dopo al regno egizio, e per bocca della strategia, apparente, egizia stessa, Faraone dopo Faraone).
Tutto vive fra le “onde”. Riesci a decodificarlo/e “lato tuo, centrale”? Questo fa la differenza, poiché la dimensione ottica aggiuntiva diventi tu e non “tu”.
  
  
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1838
   
 

6 commenti:

  1. penso di aver capito. cosa? quello. meglio non potevi dirlo. bellissimo Davide

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    1. Caro Prof., è come giocare una partita a scacchi, convinti di giocare da soli...

      "Allo stesso tempo": espressione "magica".

      Grazie e un caro abbraccione. Serenità. Smile


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  2. Per chi fosse arrivato sino a qua, il consiglio è di ritornare a leggere questa breve pagina. -- Quale è il senso di questo consiglio? Ricordavo bene quel post. Forse rimpiango pure quegli artcoli/post/bollettini che, a confronto con gli attuali, sembrano più..."spirituali"(scusa la parolaccia).
    "Scava sotto i buoni c'è un cadavere sotto ai cattivi un angelo ucciso da un'idea.Dicevi che la gente ha ciò che meritae tu eri mia noi soli non saremmo morti mai L'ho nascosto dentro me così bene in fondo a me che la vedo la tua luce, ma non riesco a ritrovare il tuo nome Occhi blu non respiri più con me occhi blui o non ero come te Ma non riesci ad esser mai davvero quel che vuoi .La vedo la tua luce, sai?La vedo la tua luce, sai?Ma non riesco a ricordare il tuo nome Un uomo può distinguersi da un'ombra se cerca di esser sempre causa di quel che gli accadrà E per te io volevo diventare un uomo farti ridere ma ti ho odiato quando sei andata via Ti nascondo dentro me per non ritrovarti più la vedo la tua luce, sai?Ma non voglio ritrovare il tuo nome Occhi blu tu non eri come me non sei tu che respiri su di me La tua intelligenza non ti lascia sola mai dimentichi il sapore, dimentichi la voce ma lo sai che è stato meglio così Occhi blu tu non eri come me non sei tu chi respira su di me Vedevo la tua luce, sai come dentro un incantesimo vedevo la tua luce, sai ma ho fatto un incantesimoe tutto a un tratto non ci sei più".(manuel agnelli). Si trova
    di tutto in giro, nell'aria, dentro e fuori, in basso come in alto. Quanto assomiglia la sincronicità alla frattalità? L'intuizione alla più incredibile visione? Come ha detto Frost: "Due strade trovai nel bosco e io, io scelsi quella meno battuta. Ed è per questo che sono diverso".(L'attimo fuggente)Nel suo libro Orwell parla di “prolet” o “proletari”, che costituiscono all’incirca l’80% della popolazione(80-20). Sono le masse non pensanti.Poi ci sono i “nutriprolet”, le “notizie” fabbricate ad arte per “intrattenere” e ottundere la mente delle masse, abbassandone il livello culturale e impedendo loro di pensare liberamente. "Ci teniamo tutti ad essere accettati, ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani e impopolari, anche se il gregge dice: "Non è beeee"(L'attimo fuggente). Poi c'è la “nonpersona”, qualcuno levato dalla circolazione e cancellato da ogni documento, che a poco a poco cessa ufficialmente di esistere. L'ENCICLOPEDIA ONLINE WIKIPEDIA BLOCCA LA PAGINA DI VIRGINIA RAGGI: ''I CANDIDATI NON CONTANO, RILEVA SOLO SE DIVENTA SINDACO'' - STESSO TRATTAMENTO PER SALVATORE ARANZULLA, BLOGGER STAR DEL 'FAI-DA-TE' TECNOLOGICO.(tratto oggi da Dagospia): non solo Todeschini o altri scienziati "alternativi", non c'è traccia di Aranzulla???? Mah


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    1. Caro "Anonimo", sei... fortunato. Perchè? Perchè sei l'ultimo che commenta (e viene pubblicato) senza firmarsi (almeno con un cazzo di nome inventato). Ok?

      Da oggi, in SPS non verranno pubblicati commenti senza una "firma". Perchè, in passato, sono successe "cose spiacevoli", visto che i commenti si confondevano e si sono creati i presupposti per fraintendimenti più o meno pesanti...

      Per quanto riguarda il tuo "commento", che dire? Penso, proprio nulla.

      Sei "troppo" per SPS.

      Non ti sei firmato (come se non avessi tempo), ma hai perso molto tempo per scrivere.

      Bah.

      SPS verrà ricompreso "postumo" :)... (forse).

      In gamba, mi raccomando. E... serenità.

      Smile

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    2. ho impiegato 3 minuti a scrivere e non ho messo alcun nickname: tutto qui.
      grazie per il sarcasmo: SPS è avanti anche lì...troppo avanti.
      Buon giorno
      Erebo

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    3. Caro Erebo, è stato un piacere.

      Smile

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"Fai..." un po' Te.