Tutto quello che "sale", poi, accondiscende... seguendo la forma ambientale. |
Un po’ quello che è il semplice ragionamento “sorgente/foce”, relativamente alla “vita” di un fiume.
Ossia, che… esiste un “a monte (prima, sorgente)” ed un “a valle (dopo, foce)”.
Non solo. Occorre, anche, tenere in debita considerazione che, “per ogni attimo (presente) esiste, sempre, una simile distinzione ‘temporale’”.
Il comportamento di tutto, il loro (di tutto) atteggiamento, le loro (di tutto) “sfere dimensionali interiori/esteriori”, in toto, vanno a caratterizzare il tessuto manifesto del grado di reale percepito e percepibile, non percepito e non percepibile (per i motivi più svariati).
Cosa viene “prima di”? Cosa “è già successo”?
Cosa “temi di più”? Cosa “eviti come la peste”?
Potrebbe essere, persino, un tempo non esistente (ossia, generato artificialmente come, ad esempio, nella creazione della “mitologia, storia e tradizione del pianeta Pandora, descritta in Avatar”) ma, tuttavia, frutto di una consapevole azione/progetto perlomeno di una parte centrale, intenzionata a dominare su tutte le altre.
Quel “nulla/vuoto”, dal quale ti dicono essere nato “tutto (Big Bang)”. Una sorta di comodità, che va bene per tutte le stagioni?
No. Perché, ufficialmente, la scienza deviata rende (sposa) ufficiale una trama (la propria), escludendo tutte le altre o relegandole nel campo della fantascienza.
La forma ambientale, "tagliata dal sopravvivere", disegna sempre tracciati che ritornano verso "terra" (gravità). |
Lo sai che “più ti soffermi su una qualsiasi tesi e, più, questa sembra consolidarsi”. Vero?
Ergo, qualsiasi versione della interpretazione del reale manifesto “gode di egual misura, di fronte al potenziale”. Ma… nel reale manifesto c’è una continuazione di “valore/interesse (status quo)”, perché non nasce mai “a bocce ferme”, esistendo sempre un prima… dimenticato, che funge da “grimaldello per far saltare il banco”, ossia, il “prima del prima”:
dove collochi il “a monte”?
Ossia, non riesci a datare/orientare qualcosa, del quale ignori qualsiasi “sostanza/forma/ricordo/esperienza”. Per cui, la datazione “iniziale” di un certo “tempo/era” è la conseguenza di “quello in cui credi”. Ma, “qua, così”, in cosa credi? Che cosa sai? Credi e, dunque, “sai”… in “quello che ti dicono”.
All’evidenza, la comunità umana che ti precede, desume che tu abbia necessità di protezione, formazione, educazione. I “tuoi” genitori si prendono cura di te, “facendo le veci” del modello sociale di assegnazione e riferimento.
È la “storia che si ripete”, oppure, “la misura di un incantesimo”?
Entrambe le cose; solo che queste caratteristiche possono essere “datate”. In che maniera?
La storia deviata è una questione di “anelli mancanti”.
La memoria frattale espansa è “la memoria”. Ed è ovunque, comunque e per chiunque…
Cosa viene “prima”? Non lo ricordi più.
E dove, allora, reperisci le informazioni che ti rendono, da adulto/a, una persona con un forte orientamento sociale e umano… apparentemente, convenzionalmente, predisposto/a a “chiudere ogni anello mancante, per mezzo della versione ufficiale, di parte, della vicenda sociale e umana”?
Quindi, “che cosa sai”? Lo sai: sai quello che ti dicono…
Ma “chi/cosa è che te lo dice”?
No. È qualcosa di indefinito (come, guarda non caso, tutto è indefinito – sostanzialmente – quando “cerchi di approfondire qualsiasi argomento ‘qua così’”).
È un credo. È, di più, un interesse che non sai esattamente da dove arrivi, da dove giunga, come si formi, deve “alloggi”, etc.
Ti sei mai posto/a la domanda:
- “dove sono andate a finire tutte le famiglie imperiali, che hanno fatto la storia e/o che la storia racconta”?
E, ancora:
- “le loro fortune, che fine hanno fatto”?
Perchè "di fronte alla morte, siamo tutti uguali"?
Osserva a livello frattale espanso:
che cosa ti racconta, persino, la scienza deviata?
Ebbene, quel “tutto si trasforma”, che cosa significa se… lo applichi ad un livello totale?
Che cosa è, allora, a “trasformarsi”?
Solo... gli “usi e costumi” di Re e Imperatori...
- la linea di sangue (discendenza) reale/imperiale/nobiliare
ma, non solo
- l’eredità, che passa da genitori a figli (anche per qualsiasi famiglia "civile").
Perché, anche nella legge (seppure “deviata”), vive il riflesso frattale espanso di ciò che accade sempre e da sempre “qua, così”:
- la trasformazione (successione) della linea dominante
in
- “nuova” linea dominante.
- immagina un potere centrale, unico, che non è incarnato nemmeno nel Re e/o nell’Imperatore
ma che, per altri versi
- è solo “agganciato ad un simile livello, dunque, apparente, di facciata, di comodo (inconscio)”.
La conseguenza è la "tua"... guerra tra impoveriti dentro.Otterrebbe il vantaggio infrastrutturale, sempre più ampio, di svincolarsi dall’attenzione pubblica (memoria) e di sganciarsi, persino, da quella regnate fisicamente (a qualsiasi livello storico).
Una simile strategia, rende possibile – così – persino il grado “simil evolutivo”, che la storia deviata e quello che ti sembra di vivere, con esperienza limitata a quello che vedi e a quello che capisci (secondo ciò che ti rimane, del tuo potenziale espresso “qua, così”), ti suggerisce, evidenzia, ingloba e digerisce, etc.
Una trasformazione/successione. Non un cambiamento, che parte dal “a monte del… è già successo”.
Il Dominio. La dominante… in una maniera tale da trasformare, in linea di realtà manifesta, quel livello necessario, appariscente (scenografia), che ti autorizza così a descrivere la “storia” come “qualcosa che non è (che non corrisponde al ‘vero sostanziale dominante’)”.
Capisci che, la dominante utilizza un certo grado di vero, persino comprovabile scientificamente, in maniera tale da rimanere sempre “celata”, dietro al manto di reale manifesto. Così… è come sfruttare lo scenario emerso, fisico, per nascondere l’autentica portata della sua “guida automatica”.
In pratica “tutto”. Come ti sentiresti ad “essere Dio”?
O, forse, non ti basta? Non basta per autorizzare qualcuno/qualcosa, a spingersi ad un simile “punto”?
Giocare a fare/essere Dio, è un movente molto più intenso, rispetto a quello che sei portato/a a credere.
Il Filtro di Semplificazione, attivo, evita di allargare oltremodo il discorso, in relazione al fatto che la Terra sia una “proprietà privata”, come per il miliardario lo è, ad esempio, un’isola nel bel mezzo dell’oceano (che, tra l’altro, finisce nell’asse ereditario, nel momento della dipartita del proprietario, a favore della discendenza che, così, se la trova da un momento all’altro… nel proprio “portafoglio”).
Quale situazione? Quale modalità? Quale paradigma? Quale sostanza?
E perché… non te ne accorgi?
Riesci a ritenere “finito (a livello frattale espanso)”, ad esempio, l’impero romano?
Ti sei smarrito/a, oppure… ti hanno fatto smarrire?
SPS è persino logico. Infatti, utilizza proprio quella logica, che è a capo del movimento “dei lumi”, tanto centrale nell’ottica dell’evoluzione “moderna”. Tutto quello che conta è il “vero (il comprovabile, secondo il metodo scientifico deviato)”.
Vero?
Così, riesci ad isolare, auto isolandoti, da te... ma sotto ad auto suggestione dominante.
Filtro, deviazione, terra riformazione... dominante (compresenza non manifesta, non più ricordata). |
Allo stesso tempo, puoi muoverti “orizzontalmente”, lungo l’asse del “libero arbitrio (che conta meno di zero, se non puoi invertire la marcia, muoverti in verticale lungo la direzione del “destino o del fiume che scorre verso la foce seguendo la dipendenza del territorio, del solco dell’aratro dominante, etc.)”.
Un "miglioramento orizzontale" del tuo complesso.
Nulla se… non ti accorgi del livello successivo, sempre in funzione:
della chimica ambientale, by dominante.
Puoi, dunque, “migliorare (spostarti in larghezza, orizzontalmente)”, ma non puoi ancora “ridefinire il ‘tuo’ destino”, se… non riassumi il ruolo centrale di te, lato tuo, con te al tuo centro, centralmente…
Lo spostarti in “larghezza” è, di fatto, uno spazio definibile e, dunque, definito e… finito (a termine, secondario).
In “verticale”, invece, hai a che fare con l’infinito, il potenziale, il “destino”.
È, prima ancora, una compresenza non manifesta.
Ciò che rende, “poi”, nel reale manifesto “qua, così”, sia la causa che l’effetto… solo “effetti (speciali)”.
Obama: distruggere l'Isis resta la mia "principale priorità"…
Link
Digitale terrestre, saremo costretti a cambiare televisore o decoder.
Ecco entro quando (e quanto spenderemo)…
Link
- la… "principale priorità"
- costretti a
- quanto spenderemo…
Obama è a "capo" di qualcosa, che ha il pieno controllo di tutto quello che accade sul pianeta (sotto alla dominante).
L’Isis è come un “virus (creato in laboratorio)”, nel senso che:
- è stato “inventato/autorizzato” dal medesimo potere
- che, in seguito, lo utilizzerà come “piede di porco”
al fine diLa storia è deviata, perché non sei più tu a… deciderla.
- mantenere ed irrobustire lo status quo.
Ossia, tu “lavori per la dominante”, ma non lo sai e non te ne accorgi. Ogni giorno, l’umanità d’insieme costruisce nuove porzioni di AntiSistema. Lo potenzia. Lo edifica sempre più vigoroso e “sicuro (lato dominante)”…
Solo, andando al “lavoro”.
Con i tassi d’interesse a zero (se non negativi)… che cosa ti resta da fare?
investire per mezzo di quei "canali", che promettono di più ma, sia in un senso che nell’altro.
Così finanzi il giro del fumo, le Borse, la speculazione, etc.
Troveranno, “ben consigliati, il modo di farli fruttare in maniera parallela ed alternativa, rispetto a quella per te disponibile (vedi, ad esempio, il Panama Papers).
Ok.
Quanti miliardi sono disponibili, d’assieme, per “investire”? Chi/cosa li investe? In che maniera?
E questo fondo, unitamente, poi, come viene usato? Dove viene “puntato”?
Il fondo saudita impallidisce, a confronto.
Soprattutto, se pensi ai flussi potenziali che le banche centrali possono del tutto inventarsi dal nulla. E se pensi che ciò che è emerso, per via dello “scandalo (organizzato)”, è una goccia nell’oceano… rispetto all’oceano, che è alla luce del sole ma… non lo prendi in considerazione per quello che rappresenta (quel “pericoloso” status quo, nel quale… sopravvivi, vivi sopra alla tua condizione potenziale, calpestandola come se fosse robetta qualsiasi).
Ad esempio, “serve al” mantenere deviato (orientato diversamente) il “tuo” destino/futuro/orbita, per mezzo della dominante, che per delegazione frattale espansa, obbliga l’intervento del Genio frattale espanso, ad agire “facendone le veci”.
E, così, permettendo alla dominante… di rimanere tranquillamente non osservata.
Il tutto orientato secondo la forma piramidale del consenso.
Un altro modo di vedere/interpretare il cosiddetto Nastro di Mobius:
- andare avanti per ritornare sempre allo stesso punto “iniziale/di passaggio”
- un/il loop
- il paradigma, la moda, lo status quo
- il Dominio
- la dominante
- il “qua, così”.
si lo so so un po ingrassato, è che ho smesso di fare sport...dovrei riprendere!
RispondiEliminaper il resto io me ne frego vado avanti per la mia strada seguendo la mia morale e non le leggi vigenti, se qualcuno mi vuole aiutare ben venga, se qualcun altro mi danneggia cercherò di difendermi come posso
Ciao, va bene. Ognuno è "libero" di fare/pensare quello che vuole.
EliminaUn abbraccio. Serenità.
Smile
"Ossia, tu “lavori per la dominante”, ma non lo sai e non te ne accorgi. Ogni giorno, l’umanità d’insieme costruisce nuove porzioni di AntiSistema. Lo potenzia. Lo edifica sempre più vigoroso e “sicuro (lato dominante)”…
RispondiEliminaE questo, senza nemmeno rendersene conto.
Solo, andando al “lavoro”."
Ahia. Questa "fa male" ;-)! 7mld di schiavi che corrono, l'uno contro l'altro ignari dell'elefante nella stanza. È quasi stomachevole vivere con questa consapevolezza.
'Tuo padre ti chiama e ti dice "fammelo un sorriso ogni tanto!"
e tu sei tra due fuochi. Pensandoci sei sempre tra due fuochi.'
Hai ragione sai Davide? C'è bisogno di epicità.
"spostarti in “larghezza” è, di fatto, uno spazio definibile e, dunque, definito e… finito (a termine, secondario).
In “verticale”, invece, hai a che fare con l’infinito, il potenziale, il “destino”.
La deviazione dominante è, così, un filtro, la censura, il segnale di clock che segue a quello di reset."
Molto molto chiarificatore:-)
Un abbraccio. Fabio
Caro Fabio, le persone sono come quei "supporti (chiavette, vecchi floppy disk, etc.)" con la possibilità di mettere ad "off" la possibilità di "sovrascrivere (entrare in edit)". Ecco, le persone sono "chiuse (off)". Ma c'è, comunque, la possibilità potenziale di "scriverci sopra/dentro".
EliminaIl circuito è chiuso. La porta è chiusa. Il mondo è questo "qua, così".
Come si "apre"?
SPS si sta "consumando" per trovare il modo :)
Forse non sembra, ma è così.
Grazie e un caro abbraccione.
Serenità. Smile
caro Davide: --Se, ad esempio, segui un iter di alimentazione alternativo ecc...--
RispondiEliminaavevo appena fatto la spesa seguendo la lista (by SPS) della puntata scorsa...mannaggia.
Una domanda. Ma SPS come rappresenta l'esperienza personale? Cioè quella cicatrice che ti si forma a furia di? C'è una chiave di lettura universale in una cicatrice che è una impronta del tutto personale e non riproducibile su "altri"?
Grazie per la risposta (ho sempre troppe domande/curiosità)
Saluti
Alessandro
Ciao Alessandro, ho inserito delle precisazioni, già nel Bollettino.
EliminaOvvio, parlo della mia esperienza (perfettamente replicabile).
Dopo circa un paio di anni, coerenti, sei "migliorato nella forma e nella salute". La pelle ringrazia, etc. Ma non è che "ascendi". Sei sempre nel "qua, così".
Il discorso che nel reale manifesto è tutto "inquinato", è un altro livello di verità. Puoi "migliorare" eliminando tutto quello che ho specificato, ma nulla di più (a meno che, ti nutra di luce).
Le due "cose" sono allo stesso tempo, e l'una non esclude l'altra.
Credo che quello che succede a me, succede a chiunque vive la stessa "esperienza (cicatrice)", poichè il complesso organico è lo stesso. Le esperienze però si possono vivere, anch'esse, a vari livelli e in determinati ambiti. Questo può fare la differenza. Però, la risposta biologica è la stessa (può un sistema immunitario essere più forte o più debole di un altro ma, in linea di principio funziona alla stessa maniera). Per cui, la mia esperienza è scalabile, replicabile e valida per chiunque, nel potenziale.
La condizione mentale può metterci lo zampino? Certo. Così come ci mette il naso la dominante. E questo crea le "fantasie" che rendono dubbiosi.
Il corpo è una "memoria". La "chiave" può essere personale, ma può essercene più di una. Allo stesso tempo. Su livelli dievrsi (un po' come dei parallelismi, dei corridoi comunicanti o ciechi, delle scorciatoie, delle trasversalità, etc.). E' il simbolo frattale espanso di quello che "è già successo" e che, ora, risulta dimenticato ma non per questo... ininfluente.
Osserva la muscolatura. Chiunque la allena, la sviluppa. Così è la memoria e tutto il resto. Forse non ti sembra che sia così, per quanto riguarda le "abilità/talenti". Ma occorre sempre tenere in debito conto, il firewall ambientale (il bastone tra le ruote, lo scenario parte per parte, etc.).
L'esperienza è personale, ma vale anche per tutti... quando c'è totalità, coerenza, lungimiranza, consapevolezza, idee chiare, memoria, presenza centrale lato proprio, alchimia e chimica, etc.
La chiave di lettura universale è quella frattale espansa (la "lente" che indossi).
Considero la legge, strumento, memoria, frattale espansa... il "Genio", nonché, la chiave d'interpretazione universale, il grimaldello, la chiave bulgara, il passepartout, etc.
L'esperienza personale è riproducibile su altri, se "gli altri"... sono disposti a orientarsi secondo l'iter messo a punto da chi ha trovato la chiave. Un po' come il "protocollo", in ambito scientifico/medico, o il rito in ambito religioso/spirituale, o la linearità nell'arte egizia, Maya, etc.
Non so se sono riuscito a risponderti a fondo.
Che ne pensi?
Grazie e un caro abbraccio.
Serenità
cosa ne penso? può Essere(come pure no).
EliminaMi piacerebbe capire meglio questa riga: --Ma non è che "ascendi". Sei sempre nel "qua, così".-- E' come dare un colpo al Sacro e uno al Profano(ma rimanere
al punto di partenza che sia l'UNO o (del)l'ALTRO). Necessiterei di un ripasso per capire cosa intedi con --quà così--. Io, ogni tanto, ho la sensazione di cambiare direzione...anche se la Terra si muove insieme a me..per cui è vero: sono sempre quì, ma non così.
a presto
Alessandro
Ciao Alessandro, il "qua, così" è una forma abbreviata (una comodità "lato SPS") per non stare a scrivere, ogni volta, la stessa cosa, ossia: reale manifesto by status quo by dominante (in pratica, il mondo come lo conosci, con tutte le sue contraddizioni, che la gente si fa andare bene ugualmente, poichè "non ci può fare nulla").
EliminaNel "qua, così" sei senza memoria e qualsiasi "cosa" fai, non cambia di una virgola la sostanza che mantiene il reale manifesto, tale e quale ad un attimo prima.
Per cui, anche tu sei "qua, così". Anche io. Tutti.
Chi riesce fuori dal coro?
"Nel mondo ma non del mondo". Chi lo è?
Al massimo ci si atteggia ma, alla fin fine, "arieccoce"...
Se cambi alimentazione "migliori" ma... finisce lì, la cosa (tutto è inquinato a monte). Hai la pelle più pulita, così come il colon, ma... la "musica è sempre la stessa".
Il "migliorare" è pur sempre un passo nella direzione "propria". Meglio che niente, ma ci vuole consapevolezza, che è solo il primo passo.
L'alternativa sostanziale (potenziale) è sempre possibile.
Ancora grazie.
Un caro abbraccione.
Serenità