Lascia scorrere via queste disarmoniche vibrazioni, inspirando ed espirando tranquillamente per qualche secondo. Concediti un po’ di coccole. Resisti alla tentazione di fare “zapping” veloce anche tra i link…
Osservati e calma la mente. Chiudi un attimo gli occhi…
Visualizzati in un “luogo” rilassante, dove ti senti completamente a tuo agio… lontano dal “rumore” e dal Tempo, dove brividi di tepore ti percorrono la spina dorsale e ti accarezzano i capelli… Ecco…
Se deciderai di percorrere l’articolo, fallo per favore con tutto il Tuo Essere; ciò non comporta né sforzo, né fatica. Lasciati andare al sentire del Tuo Osservatore, percepisciti in lui e confida che “nulla è per caso”. Grazie…
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Aggiungo… Metti, in sottofondo, anche una “buona musica”…
Questa era l’intestazione di un articolo, di SPS, del sabato 28 novembre 2009. L’unica differenza con il testo originale, oltre a qualche maiuscola e a qualche virgola in più, è il “riferimento alla persona verbale” di riferimento:
- dal “Voi”
- al “Tu”.
L’esperimento in corso d’opera in SPS, ossia - “il racconto di mitorealtà; un romanziario con le finestre aperte sul Mondo” – prosegue ininterrottamente dal settembre 2009. Oltre 1000 articoli si sono susseguiti, sulle onde dell’ispirazione, derivante dalla “polvere sollevata dalla combustione sociale”.
Un insieme di “dati sensibili e sensorii” a disposizione della comunità intera.
Un riflesso del contenuto e del contenitore.
Un’alternativa alla visione “monotematica” a cui ti sei abituato.
- Il passaggio dalla particella verbale personale “Voi” a quella “Tu”, descrive un processo di download di una parte sensibile che, prima, era latente.
Con il “Tu” si chiarisce la funzione del messaggio, diventando meno dispersiva, più convergente attorno al nucleo centrale dell’essenza, rappresentata in un unico corpo fisico ed in una unica mente esteriorizzata e manifesta, ad “immagine e somiglianza” di un non ben definito principio creativo.
Con il “Tu”, chiunque legga è il “personaggio principale” e, ciò, a prescindere dalla fase Temporale, relativa al “momento della lettura nello scorrere del Tempo artificiale”.
Tu sei l’attore protagonista, non solo della tua Vita, bensì dello scorrere di ogni evento nell’Universo.
La goccia scava la pietra.
È un processo non direttamente visibile, per cui “quanto gli presti attenzione?”. Quanto ne sei consapevole?
A che serve, che un solo individuo cambi “modo di fare e di essere”? Solitamente, ragioni in questo modo…
Ritenendoti, per questo, un “vinto”, una persona “senza forza o spina dorsale”. Semplicemente, ti adegui allo scorrere massivo. Lo capisco. È come addormentarsi, permettendosi di lasciarsi andare. Fiducioso che, da lì a qualche ora, ritroverai la via del “risveglio”...
Credi nel tuo sicuro risveglio mattutino.
Dormi, riposi, sogni, ti resetti… ogni notte.
Il ciclo chiude. Il ciclo apre.
E tu ti risvegli sempre uguale ma rinnovato, come l’Araba Fenice. Ora, ciò che non vedi ma che ti forma, le tue cellule, si rinnovano con te perché sono te, o almeno la parte ritenuta solo fisica di te.
La loro memoria è mantenuta perché “non locale” e anche perché “non muoiono tutte insieme”. Quando muoiono insieme, muore anche il tuo fisico. La mente coordina ciò che può coordinare. L’intelligenza, in termini di passaggio di informazioni, è distribuita frattalmente nell’insieme e nelle sue componenti.
La cellula ha sviluppato un proprio nucleo d’intelligenza e memoria, attraverso l’osservazione di quello che passa attraverso la sua membrana esterna:
dal filtraggio di quello che gli fa bene o gli fa male, ossia, essa impara per esperienza.
Come mai, allora, ti sei abituato a cibarti e a vivere di “cose/fatti” non proprio “salubri”?
Che cosa riesce ad “ingannare” l’osservazione precisa della cellula, nel momento in cui – ciò che passa – non corrisponde a – ciò che passava?
- l’abitudine nel Tempo.
- la ripetizione.
- il convincimento per “asfissia”.
- la causa di forza maggiore.
- l’assedio è esterno
- l’espediente del “cavallo di Troia” è interiore.
- un assalto dell’esterno sull’interno
- la penetrazione dell’esterno nell’interno.
Per questo motivo, negli ultimi 60 anni in Europa, o perlomeno nel “nucleo stabile europeo”, non sono più avvenute guerre. Perché il Nucleo Primo o una sua sottostruttura, non ne ha più bisogno, di fatto, perché con la fine dell’ultimo conflitto mondiale, è riuscito ad inocularti il “virus del proprio controllo”.
Alla fine della guerra, la situazione era tragica dal punto di vista del popolo.
Esso era come in ginocchio e completamente disposto ad accogliere i “liberatori” come dei veri e propri Angeli mandati dal Cielo.
Sei al corrente, adesso, che il vero esperimento non veniva condotto nei cosiddetti campi di concentramento?
Tu eri, e sei, al centro dell’esperimento.
L’attualità prende il via dal passato e dalle tue risposte date nel passato.
Come? Tu non c’eri a quel Tempo. Non importa. Eri sempre tu.
Il controllo è virale, ormai. L’Agente Smith è chiunque.
Il principio di convincimento è passato dentro di te. È dentro di te.
Che sia un “dispositivo” o che sia un “archetipo/simbolo”… poco importa, in questa fase. Ora devi accorgerti di essere manovrato internamente. Non serve un microchip futuristico. Quando il microchip verrà rifiutato dal referendum popolare, avrai la sensazione di avere allontanato da te qualcosa che era scritto nel futuro e diventato attuale. Avrai la sensazione di “avere vinto”. In realtà, non c’era bisogno - anche - del microchip, perché ce l’hai già implementato da molto Tempo.
È sufficiente, ormai, per i nuovi nati, anche solo respirare. È nell’aria il principio di controllo. In quell’aria “condizionata”, sempre più di moda anche in casa, per il proprio agio, ozio ed oblio.
È frattale il metodo utilizzato. Ossia, te lo trovi sempre davanti a te, in qualsiasi cosa tu fai, pensi o supponi.
Questo è un fermo punto di convinzione, che occorre tu raggiunga e ti auto conferisca.
Questo non è essere un complottista. Il termine è stato coniato appositamente per definirti e sentirti - negativo - nel momento in cui avresti dato cenni di “risveglio”.
E chi ti definisce “negativo” è, per primo, un tuo familiare, un tuo vicino di casa, un tuo amico o un tuo collega, ossia… coloro che ti sono più vicini e a cui stai più a Cuore:
molto convincente, vero? Questa è una grande strategia...
È come accogliere e rivivere il Tempo, ogni giorno, dei “liberatori” giunti alla fine della guerra.
Cosa sei diventato, respirando questa atmosfera?
Ti osservi, di tanto in tanto?
Non sai nemmeno a cosa mi sto riferendo!
È questo il punto in cui “ti trovi” e in cui “sei”… disperso.
Per questo, qualcuno ti ha “trovato” e ha deciso per te.
Per questo, ora, ti amministra, con il tuo tacito consenso.
Te ne accorgi?
Ti accorgi che stai bruciando la tua esistenza?
Stai vivendo una Vita che non ti soddisfa, in maniera misteriosamente “fatale”… per inerzia, senza possibilità apparente di “decidere per te, quello che è meglio per te”. Ti devi adeguare a quello che trovi e che - “da grande” – pensi di poter cambiare. Ma, quando ti accorgi di essere diventato “grande”… non hai la forza di fare nulla, se non di continuare a fare quello verso cui ti spinge la corrente.
La tua energia ti viene continuamente portata via.
Ti rimane solo quella e poca, necessaria per la normale amministrazione delle tue “cose 3d”.
Sei nell’Antisistema e sei un adoratore della “Luce che non ha nome”.
Fatti dire come è messo il tuo Colon!
Quello è il frattale del tuo “imbrattamento spirituale”.
Tempo dei verbi.
Il tempo verbale colloca l'azione in un asse cronologico, tanto assolutamente quanto relativamente ad un certo termine. Nel secondo caso il tempo evidenzia tra due frasi del periodo un rapporto di contemporaneità o di non contemporaneità.
Bisogna distinguere tra tempo fisico (time in inglese, Zeit in tedesco) e tempo linguistico (tense in inglese, Tempus in tedesco). Il riferimento cronologico espresso grammaticalmente non per forza coincide con quello reale. È ad esempio possibile trovare una frase in italiano in cui il passato prossimo rinvia ad un evento futuro:
Domani vedremo chi ha avuto ragione.
Quando dormo bene, russo fragorosamente.
Quando dormo bene, lavoro meglio.
Per quanto antico, questo apparentamento non è mai stato messo significativamente in discussione…
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Verbo.
Il verbo è una parte del discorso variabile, che indica un'azione che il soggetto compie o subisce, l'esistenza o uno stato del soggetto, il rapporto tra il soggetto e il nome del predicato…
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Predicato.
Il predicato (dal latino praedicatum "ciò che viene affermato") è un elemento della frase (una parola o un gruppo di parole) o una frase elementare che può costituire insieme al soggetto una frase completa.
Definisce meglio il soggetto…
Di conseguenza il predicato nominale, dato il fatto che introduce un modo di essere, ha sempre come ausiliare il verbo essere…
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C’è molto, in queste ultime citazioni. Qualcosa che “parla”, se gli lasci la facoltà di esprimersi. Qualcosa di “antico (apparentamento)… mai stato messo significativamente in discussione”.
Esiste una struttura nidificata di informazioni. Tali informazioni sono come dei Cookie nei moderni computer. Fissano - dati in - per “riconoscerti e mapparti e controllarti”.
Il software celato, interagisce con te, necessita dei tuoi dati e, ovviamente, se li prende in continuazione, perché “inosservato e nascosto direttamente in te”.
Biglietti aerei: quali servizi includono.
Per effetto della liberalizzazione del mercato europeo del trasporto aereo, le tariffe dei voli oggi sono molto più vantaggiose, in particolare quelle proposte dalle compagnie low cost:
Fate attenzione a cosa cliccate, perché il rischio è di acquistare servizi non desiderati, come l’assicurazione, un’auto a noleggio, l’imbarco prioritario.
Link
Come nascondere messaggi nelle foto di Facebook.
Nel regno della condivisione sfrenata arriva uno strumento per far circolare messaggi in pressoché totale segretezza:
"La tecnica Jpeg Steganography è stata utilizzata più volte in passato, ma questo è il primo software disponibile pubblicamente, che permette la compressione dei file (come quando vengono caricati su Facebook) senza danneggiare il contenuto", spiega Campbell-Moore sul suo blog…
Link
Leggi questo articolo, sul tema appena esposto:
Autostereogramma; nascondere quello che più interessa.
Per questo motivo, quando accade… “te ne vai” o “ascendi”.
Perché questo scenario 3d ha un ruolo e una funzione.
Quando tu hai raggiunto la fine dell’enigma, relativo a te stesso, ma attraverso le 3d, hai terminato questa fase dell’esistenza.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com
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