mercoledì 19 settembre 2012

Sulla natura del paradosso.



Salvador Dalì - Persistenza della memoria.

Siamo proprio sicuri che tutto quello che luccica sia oro?

Allenare la memoria è una pratica che migliora anche tutti gli altri meccanismi mentali: 

non soltanto ti permetterà di ricordare di più e più in fretta, ma stimolerà la tua immaginazione, aumenterà la tua creatività, ti aiuterà a pensare in modo più efficace, regalandoti fiducia, sicurezza e successo nella vita
Tony Buzan 
 
Aggiungerei: 'se sei pronto a farlo ed a reggere al colpo'.

Se infatti, di colpo, iniziassimo a ‘ricordare tutto’, che cosa accadrebbe nel Mondo? E che cosa ci accadrebbe nel giro di poco Tempo? Ma, poi, cosa dovremmo ricordare? A cosa mi sto riferendo esattamente?

Per rispondere a questa domanda, occorre prendere in causa quello che crediamo di essere. Questo processo di scelta, implica che ci si divida inevitabilmente, bivio dopo bivio. Perché? Perché ognuno di noi replica un tipo di esperienza diversa, da condurre in Vita nelle 3d: 

dicesi, biodiversità e libero arbitrio. 

Chiediamoci come dovremmo essere, quale configurazione energetica dovremmo assumere, al fine di poter esperimentare autenticamente l’esperienza di Vita?

Risposta

dovremmo dimenticare il nostro più autentico status di scintille divine ed azzerare la memoria

Ovviamente, questa riflessione by SPS è figlia di un credo e di un sentire, difficilmente condivisibile dalla gran parte delle individualità presenti oggi nelle 3d, dando alla luce, in questa maniera, una delle prime grandi separazioni endo dimensionali. 

La 'visione interna' non è solo separazione da tutto il resto ma, anche, 'osservazione interna' che, per analogia, riflette anche l’esterno, come è vero del resto anche il suo esatto ribaltamento di ottica. Vediamone un frattale:

l'endoscopia (dal greco ἔνδον èndon, ‘dentro, interno’ e σϰοπή skopê, ‘osservazione’) è un metodo di esplorazione dal punto di vista medico, che permette di visualizzare l'interno del corpo…
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È una osservazione da un punto di vista soggettivo.

(Tramite) assunzione di una piccola capsula, che contiene una microtelecamera e memoria flash… espulsa attraverso le feci. La capsula fornisce al medico immagini tridimensionali ad alta risoluzione, che può avanzare per singolo fotogramma…
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La memoria è sempre direttamente proporzionale all’uso del dispositivo e della situazione a cui essa è riferita. La memoria dimensionata ha uno scopo ben preciso. Il suo senso e meccanismo sono allineati con la progressione auto rivelante, di un processo molto simile all’apertura di un fiore, regolata da processi interni figli di processi esterni, come la luce solare. 

Perché esiste una sorta di filtro applicato alla ‘memoria’? È sempre attraverso le 'Analogie Frattali', che possiamo meglio comprenderlo.

Il filtro operante delle nubi richiede un adattamento da parte di tutto quello che risiede al di sotto, ma non per questo la Vita sottostante risulta azzerata in termini di possibilità. Semplicemente, l’esperienza sarà diversa, anzi, biodiversa. Il che significa che l’Intelligenza osservante necessita di informazioni autentiche inerenti a quello sviluppo del possibile.

E, allora, sforzarsi di ricordare a cosa equivale? Dal punto di vista di SPS, equivale al senso che rappresenta lo studiare, ossia, il dotarsi di conoscenza, la quale può permettere tutta una gradazione di conseguenze precise, figlie della conformazione del nostro ‘territorio’, esattamente come l’acqua replica l’andamento fisico di un terreno.

Rivoluzione Zola: multa a chi non sa l'inglese.
Il tecnico del Watford è convinto che la comunicazione sia alla base dei risultati e per questo spinge gli stranieri a imparare alla svelta la lingua per poter comprendere meglio le indicazioni e interagire in maniera costruttiva.

Si perde perché non ci si capisce

Alla base degli scarsi risultati, secondo il tecnico sardo, ci sarebbe quindi una grande difficoltà nel capirsi l'un l'altro, perciò su questo Zola è perentorio: 

‘I giocatori avranno un certo periodo di tempo per imparare la nuova lingua - intima - ma scaduto questo termine partiranno le multe’.

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Conoscenza, interazione, comunicazione.

Tre poli della sfera capacitiva umana; tre poli che possono muoversi ed interagire in maniere diverse, sul modello della combinazione fra atomi, capace di creare l’intero arco della differenza materiale. In funzione di come misceliamo le diverse fasi dell’esperienza, giungeremo a tirare somme apparentemente e temporalmente diverse, tuttavia sempre inerenti al grado ed al tipo di esperienza direttamente proporzionale a quello che si ha nelle proprie ‘corde’ (Karma, libero arbitrio ed evoluzione).

Una questione di paziente lungimiranza?

Può trascorrere una intera Vita, prima che si memorizzi/impari una verità sul proprio conto?

Certo. E se poi la dimenticassimo nuovamente?
 
Non succederà più, perché una volta acquisita autenticamente l’informazione, essa diventa una parte di noi, modellandoci di conseguenza; ossia, l’informazione diventa noi stessi, si imprime in noi stessi. La nostra esteriorità è ancora una sua conseguenza, il nostro aspetto, la nostra caratteristica comportamentale, etc.

Come si accorse anche Calligaris, la nostra pelle è una incisione che parla di noi stessi. In essa si imprime tutto quello che ci riguarda e che, in definitiva, vale la pena di ricordare nella situazione descritta da una Vita. Questo vale sia per il passato che per il presente ed, in ottica, anche per il futuro.

Le tre fasi sequenziali del Tempo, sono in realtà gli effetti stroboscopici di un loop che, alla pari delle tre fasi descritte poc’anzi, possono anche alternarsi, mischiarsi e riavvolgersi, in maniera idonea ed intelligente.

Tutto è limato e filtrato, idoneo e perfetto, al fine di procedere lungo il cammino dell’esistenza. Tutto quello che s’emana dal fluire esistenziale è senz’altro opportuno. L’individuo s’interfaccia con la globalità. La globalità con l’individuo. È sempre così. Ogni fenomeno è chiuso a loop, anche se esiste sempre l’eccezione che conferma la regola (biodiversità). 

Questi loop rappresentano l’equivalenza dell’essere chiusi in stanze scolastiche ad imparare. 

In definitiva, un loop rappresenta quella conformazione energetica più opportuna al risparmio energetico, in ottica del vivere sempre in un equilibrio specifico adatto a maturare esperienza.

Osserviamo gli stati diversi che può assumere l’acqua

A prescindere dal suo aspetto esteriore, ella rimane sempre acqua, ma solo trasformata. Ma chi può dire quale sia la sua vera forma, derivante dall’essenza dell’entità acqua? Semplicemente ella si adatta alle condizioni atmosferiche presenti il loco, ma non per questo ne patisce le conseguenze per sempre, in termini di impedimento definitivo del tornare ad ogni livello della sua possibilità trasformazionale. 

Ad ogni condizione esterna corrisponde una trasformazione esterna della Vita ospite, per auto adattamento ma anche per induzione all’auto adattamento, ossia previa trasformazione anche interna. Ciò non significa, tuttavia, che nemmeno la trasformazione interna sia in grado di cancellare l’autorità dell’essenza animante un certo tipo di corporeità. 

Quindi, aggiungiamo un nuovo strato/livello sottile a quello che solitamente crediamo di avere compreso:
  1. l’esterno influenza l’interno
  2. l’interno influenza l’esterno
  3. l’interno e l’esterno non influenzano il ‘sovrastante’, anche se il ‘sovrastante’ impara da quello che accade dall’interazione del ‘sottostante’. Impara e non ‘deriva’.
Ossia, la 'missione' è memorizzata ad un livello ‘altro’, rispetto alla sfera più evidente della doppia polarità percepita come unicità divisa.

C’è dell’altro.

C’è il livello dell’Osservatore, della sua intenzione intelligente e della sua capacità di memoria senza filtro o con meno filtro, in funzione del dove si trovi nella scala della graduazione della Luce.

Frattalmente cosa accade attorno a noi, su piani più comprensibili ma che, allo stesso modo, sfuggono?

Cosa è il meccanismo unico di vigilanza.
Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, lo ha definito ‘un passo importante verso un’Unione bancaria’. Si tratta del meccanismo unico di vigilanza delle banche dell'Eurozona, presentato a Strasburgo la scorsa settimana che costituisce un importante step nel rafforzamento dell'unione economica e monetaria.

Questo nuovo meccanismo - SSM - attribuisce maggiori poteri alla Banca centrale europea

ad essa saranno attribuiti compiti di vigilanza e monitoraggio in materia di stabilità finanziaria di oltre 6 mila istituti bancari degli stati appartenenti alla zona euro. 

Un rafforzamento del ruolo della Bce, la cui missione principale è quella di controllare l'inflazione e di applicare politiche monetarie che siano in grado di contenerla…
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La Massa è senza memoria, di fronte al dilagante processo del Controllo. 

Salvador Dalì - Disintegrazione della persistenza della memoria.

Le notizie scorrono come su display luminosi. Le parole appaiono e lentamente escono dalla zona visibile. Dove vanno? 

Nel dimenticatoio generale. 

Non importa a cosa esse si riferissero: semplicemente scompaiono. 

In maniera inversa, però, non scompare l’effetto indotto, ossia la loro componente magnetica all’interno di noi. Esse lasciano un segno, anche se lette per solo qualche istante, perché richiamano le molte situazioni simili, che progressivamente ci inducono ad un certo tipo di programmazione inconscia.

Che cos’è il pessimismo, la rassegnazione, l’impotenza?

Da questo punto di vista, la risultante di un piano progressivo di svuotamento dell’essere, attraverso l’annichilimento della sua proiezioni fisica sulla Terra.

Un paradosso, se siete stati attenti. Infatti ho riportato due conclusioni diametrali:
  1. l’interno e l’esterno non influenzano il ‘sovrastante’, anche se il ‘sovrastante’ impara da quello che accade dall’interazione del ‘sottostante’. Impara e non ‘deriva’
  2. da questo punto di vista, la risultante di un piano progressivo di svuotamento dell’essere, attraverso l’annichilimento della sua proiezioni fisica sulla Terra.
A cosa serve un paradosso, anche se inteso licenziosamente?
  
Diffondere idee che disturbano con un chiaro scopo

capire dove si trova il puntino 'Io sono qua' e, per riflesso, anche il 'Noi siamo qua'…

'Il nostro sentire è pieno di idee che vengono generalmente accettate soltanto sul piano mentale. Esse si sono perciò cristallizzate senza aver modificato l’individuo. Per distruggere queste cristallizzazioni è necessaria una ginnastica mentale che induca, su piani diversi e con gli elementi culturali più disparati, a un riesame di ciò che è stato incasellato nella nostra mente.

SacroProfanoSacro presenta perciò idee che disturbano, dubbi che ci fanno riesaminare ciò che abbiamo fatto nostro nel passato, illustrazioni che ci costringono a rapide sintesi mentali ed emozionali

tutti mezzi per capire chi siamo e in quale stadio ci troviamo nella nostra evoluzione. Ciò è possibile perché ogni idea, ogni pensiero, ogni illustrazione ci richiama ad un nostro problema.

Ognuno di questi problemi ha origine da una scelta culturale ed è stato registrato nel nostro casellario mentale come un simbolo di un particolare aspetto del fluire della Vita dentro di noi. Lo speciale compito che sento è di decifrare questi simboli per poter distinguere chiaramente la realtà spirituale da quella materiale e cominciare a basare i valori della nostra Vita più sulla prima che sulla seconda. 

Con questa ginnastica mentale ed intuitiva si può facilmente imparare ad usare bene la propria mente e a condizionare il proprio modo di vivere per collaborare con tutto ciò che prepara l’avvento del prossimo piano di coscienza dell’umanità.

Ma si deve ricordare che i pensieri sono dei mezzi e che è pericoloso identificarsi con essi'.

Dalla pagina ‘Mission e osservazione’ di SacroProfanoSacro, tratta dal pensiero di Bernardino del Boca

Ecco la prova che l’esistenza 3d, al fine di essere decodificata o codificata, necessita di un piano superiore dell’osservazione e che, dunque, il piano dimensionale 3d è una fucina di esperienze da elaborare ad un diverso piano dell’intelligenza:

il paradosso di Moore è un paradosso formulato nel 1942 da George Edward Moore, che tratta dell'assurdità di affermare una proposizione e contemporaneamente affermare di non crederci… 

Nella formulazione tipica di questo paradosso, questo si traduce in ‘piove ma io non ci credo’

Come si può osservare, entrambe le frasi descrivono uno stato di cose possibile, e prese separatamente non contengono alcun errore logico. Tuttavia, nella loro interazione, perdono di senso ed hanno una paradossalità che, a detta del filosofo Ludwig Wittgenstein, è molto prossima all'autocontraddizione perché affermare ‘p, ma io non credo che p’, equivale a dire ‘p, ma forse non p’.

Il paradosso non si pone nel caso di una seconda o terza persona

l'affermazione ‘piove ma lui non ci crede’ non ha alcuna paradossalità.

Il carattere paradossale, quindi, viene dall'affermazione in prima persona

Ciò accade perché, mentre in seconda o in terza persona si descrive uno stato di cose indipendente dalla prima proposizione essendo la descrizione di una credenza (il fatto che lui non creda che piove è indipendente dal fatto che piova o meno), nel caso della prima persona ciò non è vero: 

‘io credo che p’ non è la descrizione della mia credenza ma la sua espressione, e quindi equivale ad affermare direttamente p, giungendo all'autocontradditorietà di affermare e negare allo stesso tempo una medesima proposizione…

Link 

Eccolo ancora il loop. È sempre lui. In ogni direzione si vada e ci si muova, ci si imbatte sempre nel loop. Altro dato di fatto è l’emersione continua dell’espressione ‘allo stesso Tempo’. Una grande verità da imprimere chiaramente e saldamente in noi.

Dopo una lettura di qualsiasi articolo di SPS, non si è più come ‘prima’. Forse non lo si ammetterà, però, credetemi, è certamente così. Ma, anche no!

Confusi?

Dipende da voi.

18092012 S 26,2 + 262 S. Giuseppe da Copertino (Il Santo più convincente) -+

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com