mercoledì 13 giugno 2012

Ignorare ciò che esiste, ma non si vede, fa diventare miopi.




Quanto conta e in che misura ‘pesa’ il fatto di ignorare l’esistenza del Mondo ‘non-Fisico’ o ‘non-Manifesto’?

Mediamente, la Massa non crede che esistano concretamente le cosiddette ‘Entità Sottili’. Esiste però la ‘superstizione’ o facoltà innate come l’intuito o la percezione sensibile, che avvertono in qualche maniera ‘non scientifica’ di un qualche fenomeno con il quale stiamo interagendo, volenti o nolenti.

La sensazione più logica e razionale è, tuttavia, quella di non dare molto ‘peso’ a certi warning, che i nostri centri sottili inviano alla ‘capacità elaborativa’ della Mente, la quale rimane 'settata' su una modalità abitudinaria programmata dall'intendere e dal volere 'indotto' nello/dallo scorrere del Tempo.

Il risultato concreto è questo paradigma, che ci contiene. Un paradigma per certi versi 'ispirato'.

Nel corso del Tempo, da sempre, ogni popolazione ‘terrestre’, ad ogni latitudine del Globo abitato, ha reiterato in maniera quasi ossessiva la convinzione dell’esistenza di un qualcosa in più, oltre alla normale e registrata presenza fisica umana. 

Interi 'Pantheon' di pseudo divinità sono stati scolpiti da individui assolutamente convinti della loro esistenza e capacità di interazione con il quotidiano umano. Una certa ‘letteratura’, poi, ha precisamente inciso nei lettori, l’assoluta precisione matematica di questo ‘qualcosa’ di estremamente influente sull’ambiente e sugli apparati costituenti l’individuo. 

Le Religioni di tutto il Mondo avvertono dell’esistenza di Entità ‘altre’, assolutamente capaci di influenzare l’operato umano: 

Entità di Luce o di Tenebra.

L’uomo non è solo; in lui vive qualcosa che può dimostrargli in ogni momento che egli ha la possibilità di elevarsi al di sopra di se stesso, verso qualcosa che già attualmente lo trascende e che andrà crescendo di vita in vita… 

Si chiama ‘iniziato’ chi ha conseguita la facoltà di distinguere fra di loro i diversi esseri ed eventi dei mondi superiori. L’iniziazione procura la possibilità di distinguere tra le diverse specie di Entità
La direzione Spirituale dell’Uomo e dell’Umanità – Rudolf Steiner

Quando si dice che ‘il Diavolo si nasconde nei dettagli’, secondo me, significa che mediante assunzione di una maggiore ‘attenzione’ o Consapevolezza, è possibile scorgere l’opera sottile, la direzione 'non-manifesto/manifesto' ad opera di ‘qualcosa’ che si muove su un altro piano dell’evidenza. Inoltre significa che mediante assunzione frattale del 'dettaglio', si ha la possibilità di decodificare sia il 'superiore' che il 'non manifesto', che molto spesso coincidono per 'senso'.

Non tenere in considerazione questa ‘possibilità’ della vibrazione energetica, equivale a sostenere, nelle 3d, che la Natura si ‘fermi’ ad un certo punto della sua espansione biodiversa. Come se la ‘catena biologica’ ad un certo punto s’interrompesse con noi. Come se ‘al di sopra di noi’ non esistesse più nulla di equiparabile al concetto di Vita umana, animale, vegetale, etc.

È logico che questa 'sintassi' venga descritta solo ed esclusivamente dal punto prospettico della specie umana, la quale ha la pretesa di ergersi al di sopra di tutto e tutti, probabilmente da ‘sempre’.

L’ignoranza di una specie o di un individuo permette loro di muoversi in uno stretto ambito della possibilità, tendendo a filtrare e ignorare tutto il resto. È una questione di lento abituarsi ad una verità di ‘comodo’. Probabilmente frutto di una interazione sottile non manifesta, atta a 'tagliare fuori' la propria ‘preda’ dal ‘ricco’ ambito dell’Universo interamente ‘dis-spiegato’, proprio come un fiore perfettamente fiorito.

È questa una perfetta strategia di ‘dividi et impera’, una sorta di ‘Blitzkrieg’ o di 'manovra a tenaglia', che poi i più grandi Generali strateghi hanno frattalmente fatto propria nel corso della Storia Militare Umana. 

La cosiddetta ‘ispirazione’ è un qualcosa di quasi ‘ambiguo’ dal punto ristretto da cui l’umano osserva il Mondo. Quale Natura essa possiede?

Questa proprietà energetica proviene da quel bacino inosservabile dall’attuale modello percettivo denso umano. È, cioè, il risultato ‘pratico’ di un’operazione globale e chirurgica, allo stesso Tempo, di ‘stralcio’ dello spettro del possibile o meglio del ‘ritenuto possibile’. È l’equivalente del perdere la vista progressivamente, nel senso del diventare miopi, nel durante della propria condotta esistenziale

Il ‘non vedere’ o il ‘vederci sempre meno’, corrisponde ad una certa ‘miopia’ della capacità di osservare il Mondo con occhi spirituali aperti e disposti anche al meravigliarsi invece che al solo impaurirsi e rifiutare od obbedire ciecamente alle imposizioni per/dello 'status quo'.

Tre uomini della sicurezza mi fermano sospettosi sui gradini: ‘Scusi, lei chi è?’. ‘Questo è palazzo Mezzanotte?’, rispondo con l’aria della turista. ‘Sì’. ‘Posso dare uno sguardo?’. ‘Solo nell’atrio’. Ok. Anche volendo, non potrei andare oltre. Per superare l’ingresso e accedere agli uffici ci vuole un badge. Oppure un appuntamento. Io non ho nessuno dei due. Ho provato ad ottenerlo, un appuntamento. Ma i tempi sono molto lunghi. Sarei riuscita a parlare con alcuni dipendenti non prima di luglio: 

ci voleva l’autorizzazione dei vertici, gli impiegati avrebbero dovuto ricevere istruzioni su che cosa raccontare e cosa no. ‘Rigidi protocolli di riservatezza’, mi ha spiegato l’ufficio stampa…
Link 
 
In maniera frattale l’essere umano ha creato una struttura ‘ordinata’, orientata dall’alto verso il basso, necessitante di ‘autorizzazioni’ a procedere, mediante opera illusoria/concreta di procedure di ‘sicurezza’.

La ‘sicurezza’ nelle 3d è solo l’ombra della ‘sicurezza’ sovradimensionale, la quale consiste nel preservare i meccanismi Celesti, relativi all’amministrazione della possibilità, veicolata attraverso i ‘cerchi’ del Libero Arbitrio e direttamente proporzionali al grado o livello di Presenza Consapevole raggiunta dall’individuo caratterizzante la Specie. 

Attraverso il Libero Arbitrio è conferita la possibilità di arrivare ‘sino a’, sin tanto che si è circoscritti da una certa qualità dell’esperienza. Ecco i loop o ‘anelli di contenimento’, all’interno dei quali ci si chiede, ad esempio, ‘è nata prima l’uovo o la gallina’

Queste riflessioni filosofiche creano, nel Tempo e nelle ‘personalità immature’ un vuoto dimensionale, molto simile a quell’effetto di smarrimento che si crea allorquando si legge o si ode una ‘Storia Zen’, della quale non si riesce ad agganciare un significato tangibile ed immediatamente trasformabile in senso pratico applicabile alla condotta di Vita.

Ignorare la presenza sottile applicata/vivente al/nel Mondo del possibile è come vivere coprendosi gli occhi e tappandosi le orecchie… la condotta di Vita che ne deriva è certamente manchevole di 'valore aggiunto', seppure ancora allineata col senso del 'Piano di Studi' individuale, perchè 'nulla è per caso' e qualsiasi via si accetti di percorrere, permette il ricalcolo del cammino, allo stesso modo di un moderno 'navigatore', il quale ricalcola e riadatta il percorso in funzione della 'scelta intrapresa dal guidatore rispetto alla rotta originale.  

Alla fine non è mai in dubbio il raggiungimento della 'meta', a prescindere dalla 'comodità' e dalla lunghezza del 'viaggio'.

A breve potrò produrre l’apporto esperienziale di un’Amica, la quale ha usualmente la facoltà di visione ed interazione con quelle presenze ‘altre’, che danzano tutt’attorno ad ognuno di noi, da sempre

Una realtà staccata da questo piano denso degli eventi, secondo un ‘Piano di Studi’, magari non immediatamente comprensibile, tuttavia certamente sensato e atto a condensare nel Tempo quella ‘bolla d’energia consapevole’ di essere qualcosa in più, rispetto al ‘come ci dipingiamo’ o al ‘come riteniamo di essere stati dipinti’.

Il prossimo appuntamento con la ‘crescita consapevole’, offerta da SPS, sarà questo evento, appena sopra accennato:

una testimonianza diretta dell’esistenza sovradimensionale.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com