Dal momento in cui il ‘raccolto non matura tutto insieme’ è naturale che l’entropia sociale sia in grande fermento, in attesa della ‘centesima scimmia’ in grado di far traboccare il vaso.
Secondo me trovando un punto di aggancio sufficientemente stabile al quale fare perno: questa situazione di centralità deve radicarsi prima dentro di noi e poi deve maturare quella consapevolezza che conduce al ‘credere’ che possa esistere anche un’alternativa al percepito.
Vedere attraverso gli occhi dell’analogia frattale è vedere tramite gli occhi dell’Universo e delle sue leggi.
Il principio di ‘azione e reazione’, studiato a scuola, è certamente valido e descrive proprio ciò che intendo io: questa legge è valida nell’ambito in cui ci muoviamo e vale la pena di osservare una simile presenza in tutto ciò che ci contraddistingue.
Quando parlo di ‘controllo’ non è semplice accettare questa visione perché è ritenuta infondata e senza prove, ma basta osservare il suo riflesso sociale per comprendere immediatamente che ‘qualcosa non va’ e che questa 'caratteristica' è manifesta.
Un blackout globale ‘serio’ potrebbe cancellare in un solo attimo tutta la ricchezza della Terra ‘certificata’ nelle memorie degli elaboratori elettronici. È chiaro che tutto ciò mette in evidenza un enorme teatrino in cui le parti si sono fossilizzate nel tempo deviato. È come vivere in una istantanea per sempre: in un incantesimo.
Dov’è l’alternativa in tutto ciò? Non sembra poter esistere. Infatti o si lavora oppure si diventa dei ‘nullatenenti’ se alle spalle non c’è una situazione familiare di sussistenza. Che alternative ci sono? Rubare?
Le spinte sociali conducono l’individuo verso una massificazione oppure verso una sua decentratura. L’alternativa è duale ed in pratica non esiste. Si è, insomma, cercato di eliminare la biodiversità: un’altra legge cosmica. In che modo?
Solo dopo è stato possibile ‘agire di conseguenza’…
Oggi vediamo le ‘orme’ del controllo in una maniera che si può comprendere tridimensionalmente:
Unicredit, frode fiscale: indagato Profumo,sequestrati 245 mln.
La procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati l'ex-AD di Unicredit Alessandro Profumo nell'ambito di un'inchiesta per frode fiscale in cui il Tribunale di Milano ha anche disposto il sequestro preventivo di 245 milioni di euro alla banca.
Lo hanno riferito oggi una fonte giudiziaria e una investigativa.
Secondo una delle fonti, la presunta frode fiscale sarebbe stata commessa quando Unicredit era guidata da Profumo tramite una complessa operazione con la banca britannica Barclays.
L'ex-Ad dell'istituto è indagato per dichiarazione fiscale fraudolenta mediante altri artifici per aver dato l'ok alle richieste di approvazione dell'operazione indirizzategli dagli uffici specializzati del suo gruppo, come precisa la fonte.
Una portavoce della banca ha detto che Unicredit è ‘sorpresa’ per l'iniziativa del Tribunale di Milano e ribadisce ‘la convinzione sulla correttezza dell'operato dell'istituto e dei dipendenti’. Non è stato invece possibile al momento avere un commento da Profumo…
‘La somma sequestrata rappresenta il profitto del reato di 'dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici', relativamente ai periodi d'imposta 2007 e 2008’…
Dall'indagine, avviata qualche anno fa, è emerso che nel 2007 Barclays ha proposto a Unicredit un prodotto finanziario di ‘Profit participating instrument’ - un Ppi, ovvero uno strumento di partecipazione agli utili - chiamato ‘Brontos’. Questo prodotto di fatto costituisce uno strumento di investimento produttivo di interessi attivi - perché è assimilabile a finanziamenti effettuati a favore di investitori - e non un investimento in capitale di rischio assimilabile alle azioni, che danno dividendi. La differenza sta nel fatto che gli interessi per la normativa italiana sono tassabili al 100% mentre per i dividendi la tassazione è solo sul 5%.
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Artifici.
Unicredit è ‘sorpresa’ per l'iniziativa del Tribunale di Milano e ribadisce ‘la convinzione sulla correttezza dell'operato dell'istituto e dei dipendenti’.
La ‘sorpresa’ è semmai quella di essersi visti denunciati in un momento come questo in cui le banche sono come zombie che cammino ancora dopo la loro morte avvenuta un paio di anni fa o ancora prima… Un tradimento fra consanguinei?
Ecco i tre tempi della notizia Antisistemica:
- denuncia
- proclamazione della propria innocenza
- insabbiamento.
Ecco il frattale che ripropone e rinnova l’incantesimo alla luce del Sole:
Banche in rivolta contro Basilea 4.
‘Il piano di ricapitalizzazioni della Ue è senza senso’. Non poteva essere più esplicito Emilio Botin, numero uno del Banco Santander, nell’esprimere il dissenso alla proposta di portare il Core Tier 1 delle banche europee al 9%, confermata lunedì dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble.
Secondo gli istituti, l’innalzamento repentino della soglia di capitale al 9% (una sorta di Basilea 4 in salsa Ue) metterebbe in difficoltà le banche nella raccolta delle risorse e le obbligherebbe a ridurre i prestiti alle imprese: la priorità, concludono, dovrebbe essere data invece alla soluzione dei problemi degli Stati (troppo debito, bassa competitività).
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Ecco lo schema del ‘riflesso incrociato’:
- l’attore causale denuncia lo stato di possibile sovvertimento dell’usuale status di cui beneficia
- esprime un ricatto più o meno sottile alla comunità.
Ricchezza mondiale, Credit Suisse; crescerà del 50% in 5 anni.
La ricchezza globale potrebbe crescere del 50% a quota 345.000 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, grazie al raddoppio del patrimonio delle famiglie cinesi e alla forte crescita in Asia Pacifico, America Latina e Africa, come ha detto un rapporto divulgato oggi da Credit Suisse.
Il Global Wealth Report 2011 dice che la ricchezza globale è cresciuta del 14% tra il gennaio 2010 e il giugno 2011, contando a fine periodo 231.000 miliardi di dollari, con il 54% dell'aumento imputabile ai paesi dell'Asia Pacifico.
‘Sono tempi di cambiamenti economici senza precedenti e stiamo assistendo ad una radicale riconfigurazione dell'ordine economico mondiale’, ha detto Osama Abbasi, direttore generale dell'area Asia Pacifico di Credit Suisse.
‘I mercati emergenti sono importanti vettori della ripresa globale e rimangono i motori della crescita della ricchezza mondiale’.
Con 81.000 miliardi di dollari gli Stati Uniti vengono visti in cima alla classifica nel 2016 in termini di ricchezza totale delle famiglie, mentre la Cina è destinata a superare il Giappone al secondo posto, quasi raddoppiando la ricchezza delle famiglie a 39.000 miliardi...
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Quanti paradossi vengono evidenziati da questa notizia:
- viviamo tempi di crisi e la ricchezza globale cresce e anche molto
- gli Usa sono i più ricchi e sono allo stesso tempo la nazione più indebitata della Terra
- i vettori dello schema ripetitivo sono i paesi emergenti.
Se osservo me stesso penso e dico: io sono diverso.
Per cui non credo ad una pazzia collettiva ma ad una programmazione globale della massa a cui io, ad esempio, sono sfuggito. Io sono un’alternativa a questo Mondo, le vostre passioni lo sono.
E come lo sono io lo siete tutti voi ,in potenziale: questa è analogia frattale.
Vedere dove non si può vedere spostando la propria prospettiva.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com