Parto da questa notizia " Il Fmi calcola il tetto dei giganti che sono troppo grandi per fallire " ( link http://it.biz.yahoo.com/01102009/57/fmi-calcola-tetto-dei-giganti-troppo-grandi-per-fallire.html ).
Esistono aziende che non possono fallire mai? Certo! O perlomeno esistono nell’attuale momento storico in cui viviamo. Il paradigma in auge, trascinato nella manifestazione sul piano tridimensionale ( il mondo che conosciamo ) è il frutto di quello che, noi tutti, abbiamo contribuito a creare. Da questo punto di vista noi tutti siamo i responsabili dell’attuale situazione globale. Dal punto di vista del singolo individuo incarnato, questa visione scompare, mediamente, quasi del tutto. Il perché, secondo me, è dovuto al fatto che esiste un “potere” che sta dietro ad ogni mutamento o vicissitudine relativa al genere umano; tale potere lo chiamo “Antisistema”. Questa “struttura” pilota il cammino globale dell’uomo secondo il proprio interesse. Per “interesse” intendo un qualcosa che va oltre al potere conferito dal danaro. Penso che ci siamo intesi. Allo stesso tempo tale longa manus esiste anche per un altro motivo: quello di farci evolvere! È difficile comprenderlo, lo so… un po’ come fare nostro il concetto di virus in un computer. Che c’azzecca? Eppure anche il quel caso esistono i perché ed i percome, nel pieno rispetto della legge del “nulla è per caso”. Rimane comunque difficile da capire il senso, l’esistenza di un virus in un sistema elettronico. Nel gioco dei riflessi che giungono per noi, la presenza di quel virus elettronico ( bah! ) ha lo stesso significato del guardarsi allo specchio durante un periodo di malattia; come ci si vedrebbe? Male! Quindi la presenza del “potenziale” virus nel mondo al silicio dei pc, significa che, in maniera frattale, qualcosa non va nel mondo ritenuto “reale” dell’adesso dell’uomo. Lasciamo perdere gli interessi delle case produttrici di antivirus, o altre spiegazioni possibili del fenomeno… Cerchiamo di imparare a leggere i riflessi che giungono per noi, direttamente dallo specchio dell’Universo. Tali riflessi hanno carattere positivo, educativo, evolutivo… spiegano dove siamo rispetto al dove abbiamo chiesto di essere. E grande è il lavoro su noi stessi, che dovrebbe seguire al riconoscimento di un simile riflesso. Ricordiamo che noi siamo i co creatori di questa realtà. Assumiamoci tutte le responsabilità del caso ed evitiamo di dare la colpa ad improbabili giochi di pensiero e di parole. Quali sono le aziende che non possono fallire per eccellenza? Quelle troppo grandi e soprattutto istituzioni bancarie! Proprio i player che hanno montato la crisi internazionale. Eccezionale non trovate? Quelle istituzioni in giacca e cravatta che, dagli schermi della tv, imboniscono ogni giorno le masse asserendo sempre buoni propositi in maniera simpatica e fraterna. Quelle aziende che hanno massacrato i portafogli di pensionati& co. in ogni maniera. Quegli uomini che, tronfi della propria importanza, non hanno esitato a rifilare sole a destra ed a manca, non solo cento anni fa, ma addirittura negli anni 2000, ieri oggi domani. Hanno saputo creare il monopolio, la mancanza di alternative ( basti vedere cosa è successo ad esempio a Zopa http://www.zopa.it/ZopaWeb/ ). Dove andate a depositare il denaro ricevuto con lo stipendio se non in banca? E dove andate ad investirlo se non in banca? Esiste qualche altra possibilità? No! Denaro che, nel frattempo, è diventato anch’esso virtuale, elettronico; che non esiste. Che si trasmuta solidamente solo quando un prestito diventa debito e deve essere ripagato con beni concreti e reali. Non sono caduto in contraddizione perché non sto giudicando; scrivo quello che vedo e che si sa. Però ricordiamo sempre che questo sistema lo hanno scritto altri ma SOLO con il nostro permesso… noi siamo i diretti responsabili dello scempio. Prenderne atto significa solo diventare grandi e non nascondere la testa sotto la sabbia, oppure protestando aridamente davanti a fredde istituzioni che, tutto farebbero fuorché cambiare le “cose”. Sta a noi agire. Sta alla massa fare la differenza ( vedete ad esempio “ A bug’s life “ bellissimo film d’animazione del 1998 della Pixar ) nel concetto dell’Uno ( "V for vendetta" cade a fagiolo ). Massa che, con grande sagacia e predeterminazione, è stata divisa, separata, scissa, canalizzata, spaccata, fuorviata, etc. dalle infinite "amenità" che la vita ritenuta reale, tramite il volere della longa manus, ci rifila tutti i sacrosanti giorni; svuotando, stancando, deviando, aggirando, drogando, etc, in tutti i modi possibili. Ad esempio alterando il regime alimentare in maniera tanto subdola da mettere brividi alti come tsunami. I passi sono stati molteplici ma 2 sono i più importanti:
- perdita progressiva della conoscenza ( il piano parte da molto lontano, da ancora prima che la Storia ufficiale inizi a contare )
- isolamento ed inquinamento continuo a 360 gradi ( leggasi " in tutti i modi " )
Gli spot che passano alla tv ci raccontano in maniera sublime, utilizzando musichette ed immagini che si fissano nella corteccia cerebrale, di prodotti salubri e senza conservanti per iniziare alla grande una nuova fantastica giornata. Ma per favore! Prendiamo il cioccolato per esempio…
Esiste un sistema ghiandolare endocrino che la scienza medica ci spiega come vuole, il quale rappresenta il ponte, il tramite tra la nostra fisicità e la nostra spiritualità. Quindi rappresenta la nostra cifra immortale, la nostra parte divina. Ebbene tale sistema ghiandolare, diciamo così, si ottura e smette di funzionare come dovrebbe. Risultato? Aumento dell’isolamento anche dalla nostra parte eterna, aumento dei problemi legati alla decadenza sul piano fisico e sul piano della dipendenza, etc. Insomma una vera e propria prigionia a nostra insaputa. Come drogare un essere vivente con il proprio assenso al fine di tenerlo in cattività ( in Matrix infatti le “macchine” coltivano in campi di enormi estensioni gli uomini, partendo dalla semina e dunque dal controllo totale del processo ). Noi viviamo in questa maniera, anzi non viviamo per nulla… dormiamo sognando il sogno di altri… un vero e proprio incubo! Ma ricordiamo sempre, o iniziamo a farlo ora, chi siamo veramente… una scintilla divina.
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