Occorre “divenire il processo” come una amica mi ha scritto con estrema illuminazione.
Ci sono molti modi di perdersi da “queste parti” e io penso di avere messo in atto questo processo ( ovvio in termini miei personali; questo è però, secondo me, il modello/fac simile ):
Nel numero 19 della saga a fumetti “The Sandman”, "Sogno di una notte di mezza estate" mentre la commedia sta terminando, Sandman ragiona con la regina Titania se abbia fatto la cosa giusta con il suo baratto con Shakespeare. Nel raggiungere i propri sogni uno li perde, perché questi non sono più sogni. Nel perseguire l'immortalità attraverso opere da sogno, Shakespeare ha rifiutato la vita attorno a lui, inclusa quella di suo figlio Hamnet. Gaiman suggerisce che per questa mancanza Shakespeare ha pagato il suo prezzo.
http://www.iafol.org/schede/sandman/sandman_a.html
Nel raggiungere i propri sogni uno li perde! Secondo me questa è una chiave molto importante da comprendere; si perdono i propri sogni ( ossia ci si perde ) se ci si mantiene sempre sulla vibrazione del loro raggiungimento. La citazione riportata ha molteplici chiavi di lettura e preziosità, ma il mio essere è stato catalizzato da quella breve parte. Nell’articolo scritto ieri sulla legge d’attrazione questo punto è stato toccato ed è un punto topico da fare nostro:
Nel corso della vita, mentre incappavamo uno nell’altro, abbiamo lanciato dei missili di desideri che hanno dato ENERGIA DI BASE, un senso molto chiaro ed accurato di ciò che SIAMO realmente…
Non un senso di ciò che VOGLIAMO DIVENTARE ma un resoconto vibrazionale FEDELE di tutto ciò che la VITA ci ha dato per essere ciò che già SIAMO DIVENTATI a livello vibrazionale…
SIAMO GIA’ QUELLO CHE VOGLIAMO DIVENTARE…
Tutto quello che dobbiamo fare è AGGIUSTARE le nostre vibrazioni FISICHE a tutto ciò!
Come andare in risonanza con quello che già siamo divenuti a livello vibrazionale…
A quel punto TUTTO si manifesta…
Occorre quindi non perdersi nella scia del sogno, ma sognarlo e lasciarlo andare con fiducia ( o “fede”, termine tanto abusato nel corso della storia da creare imbarazzo al solo farne uso ancora ).
Il difficile è proprio questo, perché le nostre vite sono talmente “inquinate” e pregne di insicurezza che, viene quasi impossibile, rimanere in una situazione di “fede” quando fioccano problemi molto tangibili e concreti. Inoltre crediamo di essere soli ed ,in un certo senso, lo siamo perché nessuno potrà fare il nostro “lavoro” per noi; siamo noi che abbiamo le chiavi e se ci serriamo in posizione difensiva non permetteremo nemmeno all’Universo do poter “darci una mano”. Siamo quello che siamo, nel senso che la costruzione di noi stessi dipende solo da noi ( pur essendo particelle di uno stesso corpo divino ). In questo senso la tradizione popolare ci ricorda “ Aiutati che il ciel ti aiuta “.
Io sono questo. Pur con mille difficoltà sento di poter scrivere di tutto, per aiutare me stesso e, forse, gli altri fratelli/sorelle ( ma questo dipende da Voi )… Semplicemente è giunto il tempo di mostrare coraggio e “divenire il processo”…
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