Se vedessimo, ad esempio, uno strano 'fenomeno' nel cielo, di notte… per quanto Tempo riuscirebbe a rimanere fisso nel nostro centro d’attenzione? Avrebbe maggiore durata rispetto alla splendida visione di una bella donna o di un affascinante uomo, osservati per strada?
L’immagine di un fenomeno misterioso, stravagante, unico, inspiegabile, che cosa risveglia in noi? Un film o un libro o una foto, che cosa rappresentano in termini di valore aggiunto per il nostro ‘database’ individuale? Perché la memoria di tutto quello che rientra in questa categoria di ‘fatti’, risente usualmente di una sorta di ‘cancellazione temporale’ del proprio effetto?
Se la Natura è ‘perfetta così come la vediamo’, mi chiedo… ‘perché quest’opera di drogaggio dei centri umani si fissa in maniera tanto efficace nei banchi di memoria?’. L’astinenza, poi, procura effetti ‘altri’. Perché? Più che - perché, dovrei chiedermi ‘Cosa significa?’.
Il significato frattale, secondo me, è che questo ambito dimostra come ‘tutto’ sia collegato, dipendente, ed allo stesso Tempo, unico, rispetto al ‘tutto che circonda’…
È una bussola senza direzione che punta sempre al proprio centro o all'ombra del proprio centro, se non esiste un centro.
Il nostro complesso ‘corpo-mente-altro’ è quantomai sensibile all’azione ed alla presenza ‘altrui’, attorno a Sé. Ogni sostanza che vibra, ossia che è ‘viva’, ha potere su di noi, perché ‘noi’ siamo fatti in maniera analoga, degli stessi ‘mattoni’. Un principio chimico extracorporeo, che venga introdotto più o meno meccanicamente in noi, interagisce certamente con tutto l’ambiente che si trova ad impattare. È una legge. Non esiste penso nulla che non scateni questa ‘reazione’.
Questa interazione scatena reazioni diverse, che si fissano nella capacità di memoria del corpo o di un organo o di una cellula. Dopo un determinato Tempo di regolare assunzione, la loro presenza viene richiesta perché divenuta e giudicata ‘necessaria’ al fine della regolarità dei normali meccanismi di funzionamento, riassunti molto semplicemente nel concetto universale di ‘salute’.
Questa 'incisione chimica', o 'traduzione chimica', è molto intensa e diversa rispetto all’osservazione di un fenomeno unico od inspiegabile, agganciato al campo dei sensi più comuni. Il paradigma sembra difendere se stesso da tutto quello che viene osservato e filtrato dai dispositivi di ‘input’ di cui è dotato; su tutti:
- vista
- udito.
Cosa esegue un addetto alla sorveglianza? Un programma di mantenimento dello status quo, secondo dovere/lavoro, del contesto reale scambiato per unico ed inamovibile, ossia di una ‘memoria’.
Gli organi di Polizia sono degli agenti della memoria, ossia sono delle ‘sostanze’ che vengono secrete al fine di proteggere l’attualità di un modello o di un ‘sistema’. Da chi/cosa vengono secrete? Da una sorta d’intelligenza sparsa per ogni dove, ma coordinata certamente da un nucleo centrale. Ecco che abbiamo allora l’emersione di una struttura di controllo:
- dislocata su tutto il ‘territorio’
- coordinata dalla presenza di una ‘centrale’.
Anche questa è chimica, perché ‘tutto’ risente dell’azione chimica in un laboratorio chimico. Ed il corpo è un vero e proprio laboratorio super avanzato della reazione tra sostanze. Le ‘pareti’ del laboratorio sono costituite dalle stesse reazioni, per cui è difficile rimanere ‘neutri’ rispetto a quello che si va ad osservare.
È lo 'strumento fisico' che risente dell’azione dei propri componenti.
Non esiste differenza, eppure esiste.
È l’osservatore che caratterizza l’osservato, mentre l’osservato ‘esiste’ anche a prescindere dalla presenza dell’osservatore e l’osservatore risente anche dell’osservato, che a sua volta diventa osservatore. Un ‘gioco di specchi’ inesorabilmente smarrente, se non funzionalmente agganciati al modello di totalità messo in gioco dall’Universo. Tutto ciò ricorda un meccanismo molto simile alla respirazione umana:
- dentro
- fuori.
È sempre una compartecipazione d’eventi che crea l’illusione del movimento. Le differenze sono registrate nelle nostre ‘profondità’. Il nostro ‘carattere’ smuove le particelle e crea le 3d. La nostra unicità crea ‘movimento’ o ‘percezione di movimento’.
Ora, se questi meccanismi sono naturali, perché un fatto giudicato come ‘stravagante’ non si fissa in maniera sufficiente nel meccanismo della ‘macchina da presa’ che crea, ad esempio, questa versione della società? Perché interviene qualcosa che non lo permette.
Pulsazione + Tensione = Evoluzione.
L’effetto 'elastico' dell’esistenza può risultare paradossale se osservato da posizioni non molto ‘elevate’. È una questione di possibilità di raggiugere una maggiore ‘fetta di panorama’ al fine di ri-comprenderlo e fissarlo nei centri di memoria o di ‘paragone’ con tutto quello che il ‘cambiamento’ ci proporrà in termini di ‘seduzione’ o di ‘solidità’ della scelta.
Tutto quello che ‘lasciamo’ viene ‘preso’. È una questione di pressioni e di volume. È la Natura…
L’energia è interamente impegnata nel mantenere possibile e magica ogni versione della realtà.
Ho visto, nei giorni scorsi, la Luna piena con attorno una ‘pellicola’ di luce azzurra, come uno strato di atmosfera o un cerchio d’aura. Uno strato sottile ed attaccato alla sfera luminosa, come non l'ho mai visto prima in Vita mia. Perché non mi sono mai accorto di questo ‘anello’? Perché non esisteva, oppure perché non lo vedevo? E poi: esiste oppure non esiste? Tutte le persone a cui l’ho fatto notare, mi hanno detto che lo vedevano molto chiaramente, ma solo dopo un breve atto d’attenzione o di focus ispirato dalle mie parole.
Questo fatto ha cambiato le nostre Vite, oppure ha condizionato le nostre scelte? No…
Qualcosa, dentro di noi, è intervenuto per placare una possibile ‘rivoluzione’. Chi o Cosa?
Ancora una parte di noi stessi, ‘educata’ per opporsi al ‘nuovo’ o all’inconsueto. Una protezione atta ad immagazzinare potenziale propedeutico ad un qualcosa di diverso, che necessita di molta energia al fine di dare luogo alla propria manifestazione fisica di una ‘altra’ rappresentazione della realtà scambiata per ‘unica’ e funzionale allo scorrimento esistenziale di un potenziale in divenire.
L’esistenza sembra uno spostamento illusorio di informazioni.
Tutto quello che ‘ignoriamo’ qualcun altro ‘lo sa’.
il ‘vaso’ a minor concentrazione energetica si svuota e viceversa.
È questo un modello che il Controllo Antisistemico sta cercando di materializzare in Terra 3d, tramite circuizione dell’essere umano; questa è la ristrettezza delle risorse, l’aridità del suolo, l’avanzata dei deserti, etc.
È questa la ‘povertà’ umana.
E tutto ciò dipende anche da Me.
Accogli sempre l'opinione altrui, ma pensa a modo tuo... Ma soprattutto tieni questo in mente:
sii sempre, e resta, fedele a te stesso; ne seguirà, come la notte al giorno, che non sarai sleale con nessuno.
Polonio a Laerte – Amleto
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012