Il secondo protocollo esiste, perché non sappiamo cosa c’è al di là del secondo protocollo…
Automata
È di ieri, in SPS, l’accensione della “spia” dell’attenzione sul termine “release” (versione, rilascio) e sulla relativa analogia con il termine “reale e progresso, nell’ambito del reale”.
In informatica, nell'ambito dello sviluppo software, la release è una specifica versione di un software resa disponibile ai suoi utenti finali…
La release è univocamente identificata da un numero in modo da distinguerla dalle precedenti e future altre release del software.
Convenzionalmente si distinguono release maggiori, dette major release, quando le differenze dalla release precedente riguardano sostanziali evoluzioni delle funzionalità del software, e release minori, dette minor release, quando le differenze riguardano principalmente correzioni di malfunzionamenti del software (bug).
La convenzione per la numerazione di una release di un software prevede un numero di versione, un numero di revisione ed un numero di release.
Ad esempio per il kernel linux distribuito come archivio compresso linux-2.4.31.tar.bz2, il primo numero si riferisce alla versione, il secondo indica la revisione ed il terzo la release.
Una nuova release di un software comporta piccoli cambiamenti, bugfix principalmente, mentre una nuova versione implica un cambiamento radicale della struttura del software.
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La release è univocamente identificata da un numero (ecco anche l'autentica forma di necessità della tua "diversità", nonchè motivo di vanto).
Sì. Tutto ciò è molto curioso e SPS percepisce nitidamente una forte analogia con il modello di reale (ri)emerso (paradigma) e con il funzionamento e amministrazione (legge) dello stesso.
Esiste, dunque:
- la versione
- la revisione
- la release.
Insieme, formano i cosiddetti “aggiornamenti” che, ad esempio, comprendi molto bene in ottica di software installato nel tuo computer, smartphone, tablet, notebook, etc.