La tecnologia va di pari passo all’universo alternativo, parallelo (sostanziale), della “tecnologia”. Qualcosa “in proiezione” a partire da… qualcosa di assodato ed ormai popolarmente accettato, in quanto ad essere “utilità” e dunque “necessità” o meglio… moda, tendenza, “scelta”, etc.
Un po’ come ti hanno fatto non solo vedere in Matrix o Avatar:
la “proiezione” del complesso corpo-mente, in qualcosa d’altro e in un’altra versione del mondo (metamondo).
Ciò che l’intercisione de’ La Bussola d’Oro indica, fra le righe, in termini di “taglio con il passato” o Re-Seth. Una “soluzione” ideale per chi la cova in seno ed or dunque la progetta ad hoc, per “te”, però. Per chi ambisce a divenire o essere il “Dio del prossimo”.
O il prossimo... “Dio”.
Laddove la tecnologia viene introdotta in termini di è-voluto (infatti “te” non ne sai nulla, essendone il consumatore in-diretto), come dimostra Non ci resta che piangere, ad esempio.
Tecnologia che, poi, nel durante, si trasforma in “tecnologia”.
Come da progetto “denaro”, causalmente. L’assodato è che Te sei “te” (Qua, AntiSistema) = “è già successo” che sei stato interciso ed intubato in predetta f-orma versione della realtà manifesta, ad immagine e somiglianza di chi non esiste (per “te”) nonostante c’è, secondo strategia della dis-at-tensione, da cui la “energia (lavoro)”.
Il “Qua” è ciò che funge da base portante per la manifestazione. Il “Qua” rientra quindi in una funzione d’onda che collassa in una delle in-finite versioni “XX”.
Ergo, ecco il “famoso” (Qua, XX) che ti vede “f-attore non protagonista” nella relativa assoluta f-orma (Qua, AntiSistema). Cioè, il “Qua” o Spazio Sostanza (onda) ch’è stato “colonizzato, polarizzato, saturato” o terra formato nella risultante “particella” relativa, “AntiSistema”.