Il piano duale è la quintessenza di questo concetto.
Scoprire una legge fisica, all’interno di un mezzo sottile come l’etere, non riconosciuto, comporta ‘lo scoprire una mezza verità’, come appunto la conclusione affrettata che la velocità della luce sia insuperabile. È insuperabile a ‘bocce ferme’, ma è questa una condizione non definibile in un contesto ‘vivo’ come quello della struttura Universale.
In ogni secolo gli esseri umani hanno pensato di aver capito definitivamente l'universo e, in ogni secolo, si è capito che avevano sbagliato. Da ciò segue che l'unica cosa certa che possiamo dire oggi sulle nostre attuali conoscenze è che sono sbagliate.
Isaac Asimov tramite Saggezza&Consapevolezza
Invece che usare il termine ‘sbagliate’, utilizzerei ‘temporanee’, ossia relative al livello di comprensione evolutiva inerente all’entità che intende chiedersi il perché di taluni fenomeni che lo circondano.
Esistono, o sono esistiti, esseri umani innestati in una struttura temporale difforme dal proprio livello conoscitivo; persone più ‘avanti’ rispetto alla massa e persino rispetto al livello scientifico affermato in un dato ‘presente’. Queste individualità non hanno mai avuto Vita facile in un ‘luogo 3d’ in cui si teme il ‘diverso’, perché il reame instaurato sulle note della paura è sempre un ‘luogo chiuso’ e poco ricettivo.
Nella seconda metà dell’ottocento vi è da registrare la storia di un certo John Worrel Keely, inventore di una serie di apparecchiature in grado di sollevare in aria gli oggetti e disintegrare la pietra. Keely utilizzava il suono prodotto da strumenti simili a canne d’organo, o da corni di ottone, propagato attraverso un filo metallico composto da oro, argento e platino (come alcuni gong tibetani), o da un semplice filo di seta e sollevava sfere, composte dai tre metalli, al solo suono di una nota…
Inventò anche uno strumento che doveva divenire l'elemento principale di un nuovo motore meccanico: l'arcolaio. Centinaia di sfere, tamburi e ruote, che producevano una potenza inaudita che impressionava le persone che assistevano ai suoi esperimenti…
Ridusse le dimensioni del suo Liberatore, rendendolo grande quanto un orologio da taschino, ma era il procedimento che complicava la realizzazione fuori del suo laboratorio. Era necessario trovare l'accordo di massa, ossia trovare la giusta intonazione fra le vibrazioni corporee di Keely, di risonanza della stanza, degli apparecchi e quelle emesse da eventuali visitatori. Quindi tutto doveva essere preventivamente sintonizzato.
Scoprì anche che le vibrazioni per simpatia erano in grado di disintegrare il quarzo e altri tipi di roccia dura usando la nota giusta. L'accordo di massa sulla prima ottava produce 42.800 vibrazioni al secondo sufficienti allo scopo.
Ideò quindi un disintegratore che poteva venire impiegato nell'industria mineraria. Gli imprenditori minerari dell'epoca finanziarono ulteriori ricerche e Keely modificò di nuovo il Liberatore. Rifiutò comunque di rivelare la natura della forza 'eterea' utilizzata e il conflitto che si venne a creare con i suoi finanziatori, lo spinse, in preda all'ira, a distruggere parte di quanto aveva scoperto e creato. Morì povero e dimenticato.
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Il ritornello è sempre quello, no? Keely nasce quasi vent’anni prima di Tesla e rappresenta quel filo di continuità che unisce la ricerca e la comprensione evolutiva portata avanti in maniera sottile da una certa categoria di individui, al di fuori di ogni dogma imposto dal modello imperante globalmente. È la Vita che pulsa e che non può essere mantenuta in ‘cattività’ per troppo tempo.
Dopo aver stabilito che tutti i campi come la forza gravitazionale e quella elettromagnetica sono semplicemente differenti forme di etere/ZPE in movimento, abbiamo una sorgente attiva per la gravità, e una semplice e chiara ragione per la quale essa dovrebbe esistere. Osserviamo che ogni molecola di un intero corpo planetario deve essere sostenuta da un continuo flusso interno di energia eterica.
Quasi tutti gli scienziati occidentali ritengono che le teorie della relatività di Einstein, la generale e la ristretta, eliminino la necessità di fare riferimento all’etere – e, invece, Einstein sosteneva il rifiuto dell’etere nel 1910, che è l’anno in cui la scienza ufficiale ritiene conclusa la riflessione di Einstein sull’argomento. Tuttavia, nel 1920 Einstein afferma in realtà che 'l’ipotesi dell’esistenza dell’etere non contraddice la teoria della relatività ristretta'. E nel 1924, scrive:
... nella fisica teoretica, non andiamo da nessuna parte senza l’etere, cioè un continuum di proprietà fisiche definite, in quanto la teoria generale della relatività (…) esclude un’azione diretta a lungo raggio; e ogni teoria a breve raggio assume la presenza di campi continui, e, conseguentemente, l’esistenza dell’'etere'.
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Un stella o un pianeta deve continuamente ricavare energia dal suo ambiente per riuscire a mantenersi in vita, ossia frattalmente ogni ‘entità vivente’ sfrutta l’ambiente che 'emerge' da lei e, che a sua volta, è sfruttata dal livello successivo nella scala evolutiva. Questa ‘scala alimentare’ è un ritornello esistenziale.
Il termine 'latente' vuol dire 'lasciato in sospeso', e Kozyrev osservò certi effetti che si manifestavano per un certo periodo di tempo dopo aver interrotto la formazione di onde torsionali e/o disturbi agli oggetti misurati. Si ricordi che Kozyrev dimostrò come il semplice scuotimento di un corpo su di una striscia di gomma ne avrebbe incrementato il peso, e che esso sarebbe lentamente tornato alla normale massa a riposo dopo averlo sistemato sulla bilancia a gioghi.
In questi esperimenti certi oggetti aumentano e diminuiscono di peso più velocemente di altri. Kozyrev concluse che la percentuale alla quale un oggetto aumenta o diminuisce di peso si basa sulla sua densità, o spessore, e non sul suo peso complessivo. Egli mostrò che la perdita di peso si verifica ad indice esponenziale, e che più è elevata la densità del materiale, più velocemente le forze residue scompaiono. Ecco alcuni esempi:
• Il piombo, densità 11, perderà le forze latenti in 14 secondi;
• L’alluminio, densità 2.7, in 28 secondi;
• Il legno, densità 0.5, in 70 secondi.
L’effetto Aspden.
Un altro esempio di forze latenti presenti in un sistema si trova nel cosiddetto effetto Aspden, scoperto dal dott. Harold Aspden della Cambridge University. Questo esperimento si basa su un giroscopio il cui ingranaggio centrale viene attratto da un potente magnete. Il normale quantitativo di energia richiesta per rotare il giroscopio ad una velocità massima data è di 1.000 joule. Come un bicchiere d’acqua che viene agitato con una spugna, la rotazione del giroscopio fa sì che l’energia eterica contenuta nell’ingranaggio centrale inizi a muoversi a spirale, e questo movimento agitatorio continui nell’oggetto anche dopo aver arrestato il giroscopio.
Sorprendentemente, fino a 60 secondi dopo che il giroscopio finisce di ruotare, basta un’energia dieci volte inferiore affinché esso ritorni alla stessa velocità ottenuta la prima volta, ossia solo 100 joule.
La nuova visione della relatività in Ginzburg.
I primi concetti chiave che desideriamo esplorare sono da collegarsi all’opera del dott. Vladimir Ginzburg, nato a Mosca e trasferitosi negli USA con la famiglia nel 1974. Dopo la laurea in scienze tecniche nel 1968, egli si trovava certamente nella migliore posizione per conoscere le scoperte di Kozyrev, uno dei maggiori astrofisici russi. Come detto, nell’ex-Unione Sovietica esisteva un forte desiderio del regime di stendere un velo di segretezza su questi argomenti, infatti Ginzburg stesso non menziona Kozyrev nelle sue opere.
La teoria della relatività afferma che un oggetto aumenta gradualmente la sua massa una volta che è stato sottoposto ad accelerazione. Secondo il pensiero scientifico convenzionale, nessun oggetto può superare la velocità della luce, perché appena esso raggiunge tale velocità, secondo le equazioni l’oggetto diventerebbe infinitamente grande. Allora, in termini approssimativi, Ginzberg trovò che era possibile invertire completamente queste equazioni senza violare alcuna regola scientifica.
- Sia la massa gravitazionale che quella inerziale di una particella decrescono quando la sua velocità aumenta.
- La polarità elettrica di una particella decresce allo stesso modo quando la sua velocità aumenta…
Come si vede, la massa (peso) complessiva di un oggetto è rappresentata sia dalla massa gravitazionale che da quella inerziale, le quali sono semplicemente misure del comportamento della gravità e dell’inerzia su di un oggetto. Curiosamente, sia la gravità che l’inerzia manifestano essenzialmente effetti identici sulla materia; ciò è noto come il 'Principio di Equivalenza' di Einstein. Tale principio ci mostra che la gravità e l’inerzia sono due forme della stessa energia di uguale forza, una (la gravità) che si muove verso giù, e l’altra (l’inerzia) che provoca la resistenza al movimento nello spazio.
Ginzburg poi continua:
Potreste non essere preparati ad abbandonare subito le vecchie equazioni relativistiche. Ma quando lo sarete, scoprirete molte cose interessanti:
- Solo quando una particella è a riposo può essere considerata come materia ‘pura’. Appena la particella comincia a muoversi, la sua massa gravitazionale e la polarità elettrica inizieranno a decrescere, in accordo con le nuove equazioni relativistiche, così che una parte della sua materia sarà convertita in un campo. Quando la velocità della particella diventa uguale all’ultima velocità di campo a spirale 'C', la sua massa gravitazionale e polarità elettrica diverranno uguali allo zero. A quel punto, la materia sarà completamente convertita in un campo ‘puro’.
'L’ultima velocità di campo a spirale ‘C'' menzionata da Ginzburg è leggermente più alta della normale velocità della luce, a causa del percorso a spirale che egli ritiene ogni energia debba seguire. Questo semplice cambio nelle equazioni della relatività base porta quindi ad una nuova fisica quantica della trasmutazione, contenente il concetto che un oggetto può sparire completamente dalla nostra realtà fisica conosciuta. E questo conduce dritto ad un nuovo interrogativo: 'Sparisce per andare dove?' .
Ginzburg asserisce che un oggetto diviene ‘campo puro’ quando la sua velocità si avvicina a quella della luce.
Alcuni scienziati come Mishin, Aspden, Tesla e Keely hanno scoperto, indipendentemente gli uni dagli altri, che l’etere è suddiviso in differenti livelli di densità. Apprendiamo da queste scoperte che le qualità della materia e dell’energia saranno differenti secondo la densità, cosa che comporta un cambiamento nelle leggi-base della fisica per ogni livello di densità raggiunto. Parleremo brevemente delle loro scoperte per inserire le loro argomentazioni nel giusto contesto.
Prima di tutto, il dott. A.M. Miskin di S. Pietroburgo, Russia, ha condotto misurazioni molto approfondite per lunghi periodi di tempo nel suo laboratorio, ed ha dimostrato che l’etere esiste simultaneamente in diversi stati, e che lo stato che si rileverà dipende dal tipo di turbolenza disturbante che si crea.
- La ‘temperatura’ dell’etere, ossia la quantità di disturbo vibratorio contenuto in esso;
- La direzione e la polarizzazione dell’etere;
- I movimenti fluenti, o ‘flussi’ dell’etere.
Mishin ha numerato le differenti densità dell’etere come segue:
- Ether-1 che funziona come un corpo solido;
- Ether-2 che funziona come un denso liquido superfluido;
- Ether-3 che funziona come un corpo gassoso, connesso con il moto molecolare;
- Ether-4 che è lo stato osservabile a livello di energia del plasma stellare;
- Ether-5 che corrisponde ai processi galattici.
Come possiamo vedere, ogni livello di etere scoperto da Mishin possiede un differente livello di densità rispetto agli altri, più chiaramente visibile nei primi tre, che sono ovviamente in ordine decrescente di densità. Dobbiamo ricordare che Mishin non è l’unico scienziato ad avere scoperto le diverse densità dell’etere.
Tutte queste ricerche ci permettono di introdurre il concetto che questi differenti livelli di densità di energia eterica corrispondono a differenti ‘dimensioni’ o piani di esistenza.
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Ho lasciato intenzionalmente tutto questo materiale citato in maniera continua, perché apre davvero gli occhi. L’etere è diviso in ‘frazioni’ come ogni altro aspetto della creazione. In Italia Zamperini ha creato il suo Cleanergy anche e proprio su questo principio di differenze eteriche.
Tutte queste ricerche ci permettono di introdurre il concetto che questi differenti livelli di densità di energia eterica corrispondono a differenti ‘dimensioni’ o piani di esistenza.
È sempre più chiara l’impronta Antisistemica di veicolazione e controllo delle ‘informazioni’, al fine di poter sopravvivere all’evidente cambiamento che intercorrerebbe se l’umanità fosse lasciata libera di… ‘andare avanti’. È solo una questione di tempo e di… frequenza vibrazionale.
L’ascensione è la chiave per ‘rinascere’ liberi dal 'peso' di un ‘Mondo’ non più in linea con il proprio livello esistenziale.
Oltre ad ogni sbarramento, oltre le stelle e via…
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com