A Me, personalmente, “piace” ricordare i Grandi Alberi della Terra:
quelli che hanno abbattuto, laserandoli al piede.
Non quello che sono diventati o sembrano:
i rilievi, i monti, l’orografia, etc.
Trovo che questo genocidio corrisponda ad ogni genocidio successivo, che li riassuma tutti quanti. Lo dico perché ci credo e ne ho “fede”. Inoltre, perché “so (sento)” che l’Ambiente funziona e lo “Fa…” attraverso quello che esteriormente è identificabile o auto decodificabile (sostanzialmente attraverso l’atteggiamento ad hoc) come… frattalità espansa, alias, il potenziale e dunque l’im-possibilità di terra formare l’intero mondo in funzione di chi o cosa ne è il relativo (assoluto) “pilota”.
Un vero e proprio meccanismo, or dunque.
Qualcosa che assomiglia alla “tecnologia”. Meglio:
qualcosa che anche la tecnologia riflette e, quindi, indica seppure rivelando (poiché qua, così, sei nell’AntiSistema).
In questo s-contro tra “correnti” presupponi che abbia senso sostenere che sia in corso d’opera la lotta fra “bene e male”. Mentre, altresì, l’una corrente è quella dell’Ambiente che ricorda (in quanto anche memoria) e l’altra è quella dell’Ambiente che si presta e funziona (legge, strumento), essendo in buona sostanza “neutro, neutrale, neutralizzante” o “significato, verità, esperienza”. E, non da ultimo:
“opera, coordina, obbedisce”.
In tutto questo, ovvio, c’è anche il corrispettivo eco-dominante + sottodomino + “te” Vs Te (dove Te è una condizione che si auto ripete ovunque, essendo Te una molteplice p-arte relativa alla sovrastruttura del mondo o della società, tipo un’etichetta, un contenitore come il generico “madre, padre, genitore, famiglia, etc.”).
Dunque, Te è una condizione che indica chiunque.
È il come dovrebbe essere: qualcosa di neutro che non aggiunge altra informazione. Mentre, d’individuo in individuo, il Te assume “Nome + Cognome” oppure il codice fiscale derivante da “COGNOME + NOME” (truffa del “Nome”).