Sembra questa una verità indubitabile, no?
Ricordiamo sempre che in questo reame della terza dimensione, "tutto" funziona alla rovescia, ossia il “tutto” ha manifestazioni ribaltate rispetto al “senso” più sottile che lo contraddistingue a livello di “storia” animica individuale e, per risonanza, globale. Se queste parole suonano “strane”, allora pensate proprio al Mondo che abbiamo costruito: com’è? Non è esattamente girato al contrario, rispetto ad ogni “buon senso” che, comunque, riusciamo ancora a “percepire” nelle profondità della nostra Essenza?
Non che io abbia le risposte, per carità! Ma il semplice domandarselo, permette di mutare la Prospettiva con la quale si osserva usualmente. Si installa un processo nuovo.
Quando scrivo “Ci parlano” o “Affermano” o altri costrutti che nascono in maniera analoga, cosa significa? Chi è che “parla”, “afferma”, “scrive” e pubblicizza il proprio autorevole “punto di vista”? Chi è o chi sono? Perbacco!
A cosa serve un Telegiornale altrimenti?
Esiste perlomeno una modalità che nega sempre ogni ipotesi, come questa che vado a descrivere io. Ed è giusto che sia così! È giusto per via della biodiversità che ci contraddistingue, della nostra “sfuggevolezza”.
Infatti è pur vero, ed evidente, che è il volere di “pochi” quello che impera. Dunque come si spiega il discorso relativo alla maggioranza che “comanda”?
Ok. Detto questo cosa rimane? Aumentare la nostra consapevolezza al fine di “tirarci fuori” da questo luogo. Sentiremo "ciò", se siamo pronti per essere “estratti”, altrimenti ci rimarremo sino a che non “saremo pronti”. Nulla di male. La “Festa” è solo rimandata, perché nulla è per caso e tutto è opportuno.
In questa ottica, come dobbiamo "vedere" una Glaciazione? Come una linea di demarcazione nettissima. Un grande cancellino che resetta uno “stato”. Un ripartire dopo avere raffreddato i “bollenti spiriti”.
Ecco allora che dopo le invadenti news relative al riscaldamento globale, iniziano a dispensare notizie opposte come questa:
Il mondo verso una nuova glaciazione?
Surriscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, inverni sempre più caldi: è il tormentone degli ultimi anni. Ma a pochi giorni dall'inizio dell'inverno meteorologico, fissato per convenzione il primo dicembre, si fa sentire una voce fuori dal coro: è quella del climatologo Eoberto Madrigali che, preannunciando un inverno "freddo e perturbato", avverte: la Terra si avvia verso una nuova glaciazione. Aiuto!
Le precipitazioni intense e continue che hanno caratterizzato le ultime settimane potrebbero essere un indicatore del mutamento climatico in atto. Secondo Madrigali, per i prossimi mesi dobbiamo aspettarci piogge estese, venti forti, mari agitati e, per la gioia degli sciatori, nevicate abbondanti su Alpi e Appennino.
E in effetti le conferme di questa tendenza al raffreddamento globale ci sono: lo scioglimento dei ghiacciai sta rallentando e anche nell'emisfero sud del pianeta le ondate di freddo sono sempre più frequenti.
Ma è anche questa volta colpa dell'uomo e delle sue attività? No, avverte Madrigali: stiamo solo attraversando la fase finale dei 12.000 anni che intercorrono tra una glaciazione e l'altra.
Ma come si innesca un'era glaciale? Secondo il climatologo inizia con il progressivo raffreddamento delle stagioni calde (primavera ed estate), fino ad un punto di non ritorno. Dal punto di vista climatologico lo stato di salute della Terra è comunque tutt'altro che buono: nel 2005 i ricercatori di Cambridge hanno scoperto che le correnti artiche fredde, che inabissandosi permettono all'acqua più calda di risalire in superficie, sono quasi scomparse. Cosa succederebbe se il mondo dovesse ghiacciarsi nuovamente? Gli unici paesi abitabili sarebbero quelli del "terzo mondo", e probabilmente assisteremmo a fenomeni di immigrazione al contrario…
Fonte: Yahoo
La Terra potrebbe presto affrontare una nuova glaciazione.
Le temperature sulla Terra si sono stabilizzate nei passati decenni, e il pianeta si dovrebbe preparare a una nuova era glaciale, piuttosto che temere il riscaldamento globale.
Lo ha detto alla stampa russa Khabibullo Abdusamatov.
Questi è capo del Laboratorio di Ricerca Spaziale presso l’Osservatorio Pulkovo di San Pietroburgo.
Secondo lo scienziato, “Dati di ricerca russi e stranieri confermano che le temperature globali nel 2007 sono state praticamente quelle del 2006, e, in generale, le stesse del periodo 1998-2006. In definitiva, questo significa che la Terra ha superato il picco del riscaldamento globale nel periodo 1998-2005″.
Secondo lo scienziato, la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre è salita oltre il 4% nel corso dell’ultimo decennio, ma il riscaldamento globale si è praticamente fermato.
Si confermerebbe, quindi, la teoria dello “impatto solare” sui cambiamenti del clima terrestre, perché la quantità di energia solare che raggiunge il pianeta è drasticamente diminuito durante lo stesso periodo.
Se le temperature globali avessero risposto direttamente alle concentrazioni nella atmosfera dei gas a “effetto serra”, si sarebbe avuto un aumento di almeno 0,1 gradi centigradi negli ultimi dieci anni.
Tuttavia, questo tipo di aumento non si è mai verificato, ha continuato Abdusamatov.
Abdusamatov ha detto anche che “Un anno fa, molti meteorologi hanno previsto che livelli più alti di biossido di carbonio nell’atmosfera avrebbero reso l’anno 2007 il più caldo degli ultimi dieci anni, ma, per fortuna, queste previsioni non si sono realizzate”.
Secondo lo scienziato, nel 2008, la temperatura globale dovrebbe scendere leggermente, invece di aumentare, a causa del basso livello di radiazione solare, senza precedenti negli ultimi 30 anni, e potrebbe continuare, anche se la diminuzione delle emissioni industriali di biossido di carbonio dovesse raggiungere livelli record.
Entro il 2041, l’attività solare raggiungerà il suo minimo secondo il suo ciclo di 200 anni, e un profondo periodo di raffreddamento, simile al ‘Minimo di Maunder’, colpirà la Terra nel periodo 2055-2060. Questo avrà una durata di circa 45-65 anni, ha aggiunto lo scienziato.
Il “Minimo di Maunder” si è verificato tra il 1645 ed il 1715, quando solo circa 50 macchie sono apparso sulla superficie del Sole, in contrapposizione al numero tipico che è di 40-50mila macchie.
Esso è coincisa con la parte centrale e più fredda della cosiddetto “Piccola Glaciazione”, durante la quali l’Europa e il Nord America sono stati sottoposti a inverni estremamente freddi.
“Tuttavia, l’inerzia termica degli oceani e dei mari del pianeta ritarderà un ‘profondo raffreddamento’ del pianeta, e una nuova era glaciale inizierà durante il periodo 2055-2060, e probabilmente durerà diversi decenni”, ha detto Abdusamatov.
Pertanto, la Terra sarebbe avvolta da una crescente calotta di ghiaccio, piuttosto dell’oggi paventato l’aumento del livello degli oceani e causato dalla fusione dei ghiacci polari.
Lo scienziato ha concluso indicando che l’umanità dovrà affrontare gravi problemi economici, sociali e demografici e le conseguenze della prossima glaciazione toccheranno direttamente oltre l’80% della popolazione del pianeta.
Fonte: www.fnrmedia.net
Tendenza previsionale stagionale autunno inverno 2010-2011.
Cari amici lettori siamo giunti al termine ultimo per lo sviluppo della tendenza stagionale del prossimo semestre freddo autunno-inverno 2010-2011. Vogliate scusarmi se mi sono permesso di prolungare i tempi per la pubblicazione, ma ho necessariamente dovuto rielaborare la formulazione dei dati sul WPS. Una rielaborazione cercata e dovuta in quanto la risoluzione previsionale, a prima battuta, mi sembrava a dir poco anomala, ma poi con la riconferma della prognosi sono qui per raccontarvela in breve ma cercando di essere il più preciso e chiaro possibile.
Chi mi segue e segue il lavoro di tutti i collaboratori del portale WpsMeteo sa che il processo di generale raffreddamento emisferico è in atto e partito dal 2004. Certo alti e bassi, in fase di cambio climatico, sono inevitabili e naturali e spesso ho dichiarato che le estremizzazioni di caldo o freddo rappresentano la regola nel processo di cambio del sistema climatico.
La finalizzazione di questi processi è rappresentata da uno scopo, del tutto naturale, di catapultare il nostro pianeta in un periodo freddo o caldo. Dunque abbiamo vissuto dal 2004 fino ad oggi, dopo decenni di riscaldamento del pianeta causato dalla forte attività della nostra stella, ad un periodo breve di assestamento alla prossima fase di cambio climatico su scala mondiale.
Ho sempre sostenuto e dichiarato l’anno del 2012, ricordo NON per la leggenda dei Maya, come l’anno del non ritorno, ovvero l’anno dal quale tutti i processi di raffreddamento planetario cominceranno a muoversi.
Confermo tale dichiarazione e vado avanti nell’analisi su larga scala che vede già da quest’anno l’inizio dell’attività di questi processi naturali, dove l’influenza dell’uomo poco può fare se non addirittura il NULLA.
Non mi è dato saperlo e non vorrei essere categorico, ma il tentativo di trovare il modo di comandare il clima su Gaia è risultato vano e inutile e invece di prepararci in maniera adeguata a quello che verrà, abbiamo proseguito a seguire quello che ci veniva propinato dall’ IPCC e senza accorgercene siamo arrivati al capolinea.
Gli interessi economici, l’ipocrisia, l’ignoranza e la politica ci hanno reso succubi del sistema e portato a “credere”. Un credo che oramai sta vacillando in seguito agli ultimi accadimenti su scala mondiale, che manifestano la tendenza ormai conclamata a firma sul processo di raffreddamento ormai confermato.
Molti dei centri di calcolo lo vedono e cominciano a sostenerlo, molti scienziati ora lo vedono, molti media cominciano a chiederselo, molti di noi lo vedono e lo vivono direttamente. Insomma provate a chiedervelo e a visionare le cose in maniera distaccata senza essere influenzati dagli altri, perché da quest’anno comincerete a viverlo su Voi stessi, nella Vostra vita di ogni giorno, sulle scelte familiari e di vita comune e negli anni a seguire dovrete farne i conti.
Ora nel visionare più a stretto giro il probabile andamento del semestre freddo ricordiamo in breve la situazione indici tele-connettivi, per le spiegazioni dei singoli rimando alla meteo-didattica del portale stesso, che vede una nuova fase e accentuazione di negatività dei principali indici che regolano il clima sul nostro continente, ma anche a livello emisferico.
Infatti ritroviamo in forte caduta l’indice ENSO, con relativa fase di Nina che potrebbe risultare molto forte per novembre ( e che risulterà sempre più presente negli anni a venire), l’indice PDO che influenza più direttamente il clima sul continente americano ma che, come l’ENSO, regola le sorti anche sul resto dell’emisfero, il QBO, negativo ormai da circa un anno, il SOI in caduta libera, che influenza anche l’ENSO, l’AMO, con il processo di inversione di tendenza già in atto e che dagli ultimi dati potrebbe divenire negativo già nel prossimo inverno, e per ultimo, ma non per l’importanza che ricopre, il Sole.
La nostra stella, che ricordo, regola il clima sul nostro pianeta, NON L’UOMO, si trova in una fase di profonda crisi ed è inutile che gli enti, che seguono l’andamento dei cicli solari, continuano a propinarci e a continuare a contare inutili plage che solo fino a dieci anni fa neanche venivano considerate.
Tranne la macchia solare 1024, da considerarsi come tale, non ve ne sono più state altre e ritengo molto più che plausibile dire che il massimo è stato già raggiunto quest’anno, se di massimo possiamo parlare rispetto a quello che abbiamo visto nei decenni scorsi, con il flusso davvero da minimo solare.
Il futuro solare vedrà il suo nuovo minimo di Dalton entro 30 anni e l’uomo nulla può fare se non provare ad adeguarsi come ha sempre fatto nel processo evolutivo.
Nelle prossime settimane tutto il compartimento polare e sub-polare artico subirà un deciso raffreddamento, sintomo del cambio climatico in atto, e lo farà in maniera abbastanza veloce con un vortice polare che risulterà molto disturbato per tutta la stagione invernale.
I ghiacci artici riprenderanno ad aumentare esponenzialmente recuperando tutto il gap negativo e rientrando nella media degli ultimi trent’anni, probabilmente addirittura sopra media in primavera e potenti blocchi anticiclonici detteranno legge su tutto l’emisfero boreale, con il vortice polare costretto a frammentarsi in più lobi con conseguenti ondate gelide sui bordi orientali dei blocchi anticiclonici.
Ricordo per inciso che i blocchi anticiclonici fondamentali saranno rappresentati da quello russo-siberiano, da quello azzorriano e da quello aleutinico. Fondamentali per il clima sul nostro continente saranno l’azzorriano e il russo-siberiano, ma il primo segnerà le sorti europee.
L’anticiclone azzorriano sarà quello più vivace e spesso prenderà la via del nord cercando di conquistare l’atlantico prima, in aggancio con il groenlandese, e cercherà l’aggancio con il russo-siberiano verso nord-est, poi.
Infatti se in autunno avremo spesso ondate perturbate di origine nord atlantica o artica, durante il prossimo inverno sarà più sovente una fase di ondate fredde continentali. La causa è da ricercarsi in un anticiclone russo-siberiano che, diventando termico per gennaio, resisterà agli affondi perturbati atlantici, spesso costretti a deviare verso sud fino al core mediterraneo.
Sarà questo il momento delle ondate di freddo, ovvero quando, in seguito agli affondi perturbati, l’azzorriano cercherà di agganciare il russo-siberiano gettando le basi di correnti orientali di spessore rilevante su tutto il compartimento europeo, con l’arrivo del gelo su gran parte del vecchio continente e delle precipitazioni nevose sul compartimento mediterraneo.
Dunque al contrario di quanto una fase di Nina ci ha abituato a credere, ovvero anticiclone delle Azzorre più invadente sul compartimento euro-mediterraneo con conseguente mitezza e poche precipitazioni, quest’anno avremo la riprova che la Nina può essere efficace anche per le sorti del freddo e delle precipitazioni sulla nostra penisola, quando coadiuvata da altri fattori incisivi.
L’autunno sarà del tutto normale dal punto di vista precipitativo, mentre sarà più freddo del normale con un gap negativo fino a 2°C, mentre l’inverno vedrà più precipitazioni del normale e sarà più freddo con un gap negativo che potrà rappresentare lo storico degli anni 2000, catapultando il nostro continente in una primavera perturbata e fredda con il ritorno delle discese artiche in senso meridiano e verso un’estate sempre più breve e con maggiori ondate perturbate.
Ho voluto darvi una breve anticipazione già per la prossima estate per far capire come l’evoluzione al raffreddamento emisferico e planetario sarà eloquente.
Dunque un semestre freddo con i fiocchi e prepararsi sin da ora è fondamentale per non ritrovarsi in crisi energetica poi.
Fonte: www.wpsmeteo.com
Leggendo tra il materiale di Kryon, quindi in ambito “spirituale/esoterico”, cosa è possibile trovare?
Ecco:
I raggi gamma.
I cicli che coincidono in questi anni sono di 2'000, 6'000, 12'000 24'000, 36'000 anni, continuando con questa progressione fino ad un ciclo di 6 milioni di anni, quest'ultimo è un ciclo galattico ed è attualmente di particolare importanza.
Grazie a questa Convergenza Armonica dalle sfere cosmiche giungono ora sulla Terra particelle elettriche che mai vi furono. Esse provengono dalla lontana estremità dello spettro magnetico. Ci troviamo adesso anche più vicini al fuoco, alla parte spirituale della scala elettromagnetica.
Queste particelle elettriche sono minuscole componenti radioattive della vita fisica che dobbiamo ora integrare nel nostro corpo, col risultato che molte persone sono affette da certi disturbi fisici. Per citare un esempio, chi ha disturbi alla tiroide ne risente in modo particolare.
Questa nuova radiazione non è sfuggita ai nostri scienziati che negli anni scorsi hanno registrato una presenza, per loro inspiegabile, di raggi gamma estremamente forti.
La cintura fotonica.
L'intensità dei raggi è in continuo aumento, tanto più che già ci troviamo nel campo d'influsso della cosiddetta cintura fotonica che si trova attorno alle Pleiadi. Gli scienziati hanno individuato questa cintura già nel 1961.
Ci sono parecchie pubblicazioni esoteriche aggiornate che si occupano del rientro del nostro sistema solare nella cintura fotonica. In breve, si tratta del fatto che il nostro sistema solare ruota attorno alla stella Alcyone, il sole centrale delle Pleiadi, in un ciclo di 24'000 26'000 anni. Lungo questa orbita, la Terra capita per circa due millenni, al ritmo di 10'000 12'000 anni, nell'influsso di questa cintura, cosa che suscita ogni volta numerose trasformazioni sulla Terra, per esempio si ritiene che i periodi glaciali e le alluvioni coincidano con quest'avvenimento.
Fonte: StazioneCeleste
Caldo o freddo, non importa: ciò che succederà sarà sempre opportuno.
La Grande Ottava del Piano Divino è Perfetta! È la nostra percezione nel reame del Tempo che la può solo “dilatare” ma non rifuggire. Come si dice: è solo una questione di Tempo, è solo una questione di focus.