Che cosa sai? Quello che ti dicono. Ossia: (con)segui.
Tu non sei (non ti credi) un “esperto”. O, forse, credi di esserlo in qualche materia che hai studiato e che “eserciti nella tua professione”. O, forse, credi di esserlo per via della tua “esperienza”…
Ma, in realtà, credimi… (con)segui, solo e sempre. C’è qualcosa che ti (pre)cede e che gode di un vantaggio incolmabile, procedendo su questa “via”.
Qualcosa che ti controlla in maniera wireless.
E... tutto ciò che ti circonda e che ti caratterizza (quello che sai) è solo una facciata di comodo.
SPS sa molto bene che fatichi ad accettare la (com)presenza di un altro tipo di umano, attorno a te. Bada bene:
- SPS non allude ad alieni od a nessun’altra forma di entità
- ma
- SPS allude solo ed esclusivamente ad un’altra specie di umano.
Un lignaggio nascosto tra le pieghe di quello che sai, perché ti dicono che…
A chi giova la “forma” di questa realtà/Mondo?
A te? “Ma mi faccia il piacere!” – direbbe il buon Totò.
Perché non “vedi”? Beh, per molti motivi ma, sostanzialmente, “perché hai dimenticato”. O, meglio, “perché ti sei abituato/adattato a vivere secondo ritmi/abitudini, che avevano lo scopo di indurti uno stato di rimozione di un certo tipo di (ri)cordi”…
Tratta(si) di un “lavaggio del cervello”.
A cosa equivale, frattalmente, la possibilità per un arto di atrofizzarsi?