SPS

giovedì 30 novembre 2023

Idiota. In-dio.


Dio. In-dio: colui ch’è con “Dio”. Cioè, “c’era una volta” il nativo che abitava presso “Dio”. Da “Dio”. Il proprio recapito era quello di “Dio”, che ne faceva le veci. L’Adam ed Eva? L’etichetta riporta ancora la traccia fenomenologica. I discendenti furono poi classificati dai “conquistatori”, selvaggi: 

senza “Dio”. 

I-dio-ta:

idiota dal greco Idiotes privato e questo da Idios proprio, particolare. Colui che conduce vita privata facendo a meno della “buona società” e dei pubblici uffici…

Prima ancora di “ignorante”.

Ergo: chi faceva a meno del “progresso” (impero) e viveva del proprio sapere e delle proprie arti ed esperienza. Ovvio che non poteva essere… ignorato. Costui ignorava = era indifferente alla “autorità”. Era pre-esistente (come dicono essere le scimmie da cui deriva l'uomo). E per l’essere autoritario, costui era una sfida in campo aperto. Ne andava della reputazione del Re-ame. E dato che l’autorità è “inclusiva”, non ha mai “lasciato indietro nessuno”. Proprio come ora, ora, ora, ora, etc

Sono i “sinistri”, gli “ambidestri” ed i fedeli “destrieri”. 

Un po’ tutto il cocuzzaro, or dunque.

L’infiltrazione provoca il calcare nel tempo.


O nel... tempio?

Intrattenere in qualcosa comporta una certa attività ed un altrettanto certo interesse. Logicamente, deve esserci qualcuno che ne ha la padronanza. E, all’opposto, una maggioranza dis-organizzata, da circuire. Se tutto ciò viene fatto in maniera non lineare, sostanziale, allora ecco che gli individui manco se ne accorgono: 

democrazia Vs “democrazia”. 

Che fa il Dj ogni mattina presto, quando i pendolari sono in viaggio per recarsi sul posto di lavoro? Intrattiene. In che modo? Allegramente, nonostante l’ora. Sempre raggiante. Con la battuta pronta. A prova di levataccia. Scherzoso, positivo, amicone. Anch’esso lavora, però. Da privilegiato, rispetto a chi si reca in fabbrica, oppure, nel luogo quotidiano ove non è soddisfatto. Che cosa serve per trasformare il grigiore mattutino in qualcosa di più colorato? Ad esempio, un’e-mail con in allegato la fattura del gas, stranamente, a zero. Anzi negativa. Wow: vuoi mettere la soddisfazione? Allora, quel tal Dj, che ti stava sui cosiddetti perché sempre troppo allegro e dunque falso, bè… in quel momento esatto sembra davvero divertente. In fondo lo fa per tirare su il morale alla gente. Non è cattivo. Sta lavorando come chiunque altro. È un grande! 

L’umore varia di pari passo alle “news”. 

Infatti, poi, se viene alla mente che subito dopo il lavoro devi andare dal dottore, uhm… quel Dj ritorna ad essere un po’ meno divertente. Il cielo interno si oscura nuovamente. La musica post Dj porta via, ad istanti. Come navigando per un mare mosso. Ora su. Ora giù. A volte, sotto. A volte, sopra. Figurarsi come si può essere se stessi, in un moto ondoso simile

mercoledì 29 novembre 2023

De pressione.


Si trova, in Rete, questa informativa:

che cos'è una lesione da pressione e come si forma? Dove si sviluppano le lesioni da pressione? Chi sono le persone a rischio di svilupparne una (o più)? Cosa fare quando si presenta una lesione da pressione?...

La pressione esercitata è, ad esempio, quella di un corpo - fermo a letto per molti giorni - su se stesso (sulle parti schiacciate a terra, attraverso coperte, materasso, molle, letto, etc.). Il corpo risulta tra due “fuochi” che lo stringono: pavimento (terra) Vs pressione della colonna d’aria (che rende il corpo fisico il proprio maglio, opprimente gli organi interni e le parti esterne dello stesso fisico, appoggiate ad una superficie di contrasto). 

Come ritrovarsi tra incudine e martello, insomma.

Questo effetto di schiacciamento è al solito compensato dall’entropia interna del corpo: dalla sua pressione interiore. Qualcosa che viene meno, ad esempio, nelle profondità marine dove le pressioni diventano via via insopportabili. Ora, senza entrare nel terreno degli “esperti”, è d’uopo attenersi al discorso sostanziale che s’emana da ogni e qualsiasi condizione, s-oggetto, e-vento, circostanza. E, in sostanza, cosa emerge da questo ambito? Una certa spinta continua, che tiene tutto quanto a terra: appiccicato al suolo. Tanto è vero che per lasciare la superficie terrena occorre una forza spaventosa, del tutto artificiale. 

Ergo: imprevista in “natura”. 

Proprio come in una prigione all’aria aperta per galline felici. La “gravità” della situazione è tale che… “è normale”. Ma guarda un po’. Che combinazione. Come da motto utilitaristico, “se non puoi vincerli, unisciti a loro”. 

martedì 28 novembre 2023

Planeta.


Trilussa, pseudonimo anagrammatico di Carlo Alberto Camillo Salustri…
Ma pensa. Trilussa = Salustri. Codici, questi s-conosciuti. Conosci Salustri? No. Conosco Trilussa. Ah! Capisco. I “massoni” parlano questa lingua, o codifica. Un linguaggio inserito ovunque, a testimonianza che è datato il movimento. Probabilmente, almeno dal reset della Grande Tartaria. Il celeberrimo 1700-1800. Un terremoto con tsunami e smottamenti secondari durati decenni e decenni. Il 2020 è l’ultimo scossone o forse un altro reset vero e proprio. A giudicar dal balzo tecnologico in atto, rispetto al cosiddetto “ottocento”, sembrerebbe davvero un grande reset. Però, occorre non fasciarsi la testa con la tecnologia “moderna”, che per la verità ricorda qualcosa di datato ma rivelato attraverso il mito della “magia”: 

qualcosa ancora in codice

La consueta sostanza è il faro rilevatore, capace di auto orientare senza alcun’altra “necessità”. E la sostanza matura solamente quando l’interlocutore è sostanziale: pilota. Artefice del proprio “destino”.

La corruzione dei politici, il fanatismo dei gerarchi, gli intrallazzi dei potenti sono alcuni dei suoi bersagli preferiti. In alcune sue poesie, come Er venditore de pianeti, Trilussa manifestò anche un certo patriottismo di marca risorgimentale...

Interessante ed assolutamente aggiornato o moderno:

la corruzione dei politici
il fanatismo dei gerarchi

gli intrallazzi dei potenti… (proprio come non oggi, ma ora).

La precisione è portante. Ora è sempre… ora. Adesso. Non oggi, ch’è di 24 ore.

Gira che ti rigira, l'anagramma.


Si parta da una qualsivoglia “news”; ben presto, seguendo il giro del fumo, si arriverà sempre allo stesso punto o s-nodo, da cui si diparte la “verità”: 

quella riportata dai Media Vs “resto del mondo”.

Da quando è partita, Avanti popolo (Rai3) aveva avuto tra gli ospiti personaggi importanti come Fabrizio Corona… e Asia Vitale. La ragazza stuprata a Palermo per la prima volta si è mostrata in volto raccontando la sua verità…

Avanti popolo chiude. E te credo. 

Personaggi importanti: uhm. L’uomo col megafono. La donna dal volto. La “Italia” è terra delle banane probabilmente dalla sua fondazione. Da sempre lo stivale è pieno di carbone, come il sacco della Befana dedicato a coloro che sono stati cattivi. Curioso che la perfida Albione sia ricca di tale materiale nel sottosuolo, motivo per cui s’è inventata tutto quello che più le occorreva per espandersi oltremodo, in luogo di rimanere isolata su tutti quei fossili.

Avanti popolo chiude: ascolti bassi con un 3% dello share medio e costi elevati, 200mila euro a puntata, con la produzione esterna di Fermantle

200mila euro a puntata: un servizio Rai che costa così tanto (tanto c’è il Canone) ma i soldi dove vanno a finire? Immancabilmente là: oltremanica, quando non è oltreoceano. Che due pizze. Il “Belpaese” non è anche la terra della “creatività”? Del genio, sì, ma anche della sregolatezza = il controllo remoto altrui, che così preferisce e allora diventa legge.

Fremantle è una società britannica che si occupa di produzione e distribuzione televisiva di proprietà di Rtl Group. La sua sede centrale si trova a Londra

Te pareva. Londinium. Terra Romana. 

Allora è una vendetta autoctona? Può essere. Oppure, è sempre lo stesso Impero, che colpisce ancora.

lunedì 27 novembre 2023

Relazioni pubbliche.


La Russa: “Io Ministro per aiutare l'Inter? No, per affossare la Juve…”.
La gente - anche i ministri - non si rende conto della valenza sostanziale delle parole; di quello che dicono, affermano, sputano, sussurrano, urlano, etc. Non ci si può nascondere dietro alla “battuta”, perché quel modo di dire implica verità. Quale? Quella che deve essere comprovata in tribunale, qualora qualcuno si pone l’obiettivo di portare la questione sino al livello ufficiale. Altrimenti, rimane tutto in una situazione di chiaroscuro che alimenta leggende metropolitane, proverbi, ingiustizia o “giustizia”, etc. 

Certe espressioni conducono alle “insinuazioni” = a parte ogni sinonimo, al… dubbio, sospetto. Perché, se si può scherzare su qualcosa, allora vale a dire che quel qualcosa è sostanziale, alias, non lineare in una certa società che l’ha soffocato per ovvi motivi, ma sempre non ufficialmente. 

E se in ogni ambito, appunto, ufficiale, il linguaggio diventa irreprensibile poiché il minimo termine fuori luogo dà luogo allo scandalo, alla sconvenienza, allo sgarbo, etc. di conseguenza a maggior ragione quel livello diventa falsità di facciata. Tra diplomatici, ad esempio, si fanno la guerra in punta di piedi. Perché oltre non conviene andare. Il rischio arriverebbe sino alla guerra. Sino al coinvolgimento delle popolazioni che sono indaffarate nel consueto trantran, tra un conflitto e l’altro. 

Questa società, per azioni.


Fare una “buona azione” è qualcosa di positivo, consigliato, che fa bene all’animo. Aiutare la classica vecchietta ad attraversare la strada? Primo: la vecchietta ti prende a borsettate in testa se ti azzardi ad avvicinarti. Secondo: è più facile che sia la vecchietta a darti - idealmente - una mano, economicamente. Terzo: l’attraversamento pedonale, nelle grandi città sinistre, implica il fare grande attenzione ai prepotenti velocipedi in transito sulle piste ciclabili: sempre più numerose, sempre più larghe, sempre più “inclusive” = se non ti levi ti tiro sotto. Le carreggiate dedicare alle vetture si sono ristrette, come sbagliando candeggio. Oramai, le auto devono camminare incolonnate in fila indiana, laddove “c’era una volta” la seconda comoda corsia di marcia. 

Personalmente, dal 2020 tutto questo “sentire civico” risuona alquanto di parte, egoistico. E se una volta si guardava al modello del “nord europeo”, penisola scandinava su tutti, in termini di rispetto, civiltà, progresso sociale, etc. orbene, dal 2020 tutto questo deodora di ben altro: feroce, ma “democratico”, indottrinamento massivo, capace di passare per quello che non è. 

domenica 26 novembre 2023

Cosi.


Incipit:

la vita dei Coso non è così felice: Michele è in debito con un usuraio per dare a Cristina un tenore di vita che il suo stipendio da grafico pubblicitario non può permettersi, mentre Cristina è frustrata perché non riesce a entrare nell'élite della città. Vittorio invece ha un pessimo rendimento scolastico, è tormentato dai bulli e preso di mira dal preside della prestigiosa scuola privata che lui e Fortuna frequentano…

Epilogo:

tutti tornano quindi a disprezzare e maltrattare i Coso più di prima, ma i due fratelli fanno pace e Cristina finalmente accetta le sue origini napoletane facendosi chiamare col suo vero nome, Carmela Cimmaruta.

Un boss in salotto

Ricordo, ai tempi dei subprime o giù di lì, chiamare i clienti di Goldman Sachs “muppets (pupazzi)”. Un dipendente scrive al New York Times: in banca l'ambiente mai stato più tossico e distruttivo come ora. Unico scopo: fare soldi… (2012). Bè, è l’Internet delle “Cose”, dei Cosi. O pupazzi che dir si voglia. Ancora, il famoso carro buoi. Il popolo bue. Le pecore. Il gregge.

Che altro serve per risvegliare qualcosa di sostanziale, che non sia sete di ribalta (ancora “fare soldi”)? Al max, se un individuo vuole vendicarsi, che fa? Finisce in galera. Oppure si mette “a fare soldi a palate”, così poi “gliela farò vedere io!”. 

Il nulla con la mente attorno. 

Lo s-vuoto. I “Cosi” sono… così. Come? Andati. S-perduti. Patetici. Ingranaggi o granelli di sabbia sulla spiaggia, come dichiarava Gurdjieff. In-utili. Da sfruttare oltremodo. Sempre. Ovunque. Comunque sia. Olé.

Segre-gate.


È importante innanzitutto chiarire che i vaccini a mRna non sono considerati organismi geneticamente modificati. A quanto ci risulta, il regolamento era destinato ad altri vaccini, come i vaccini che “contengono virus attenuati o vettori vivi, che possono rientrare nella definizione di Ogm…”…
Firmato Agenzia Europea del Farmaco (Ema)

Che cambia, nella sostanza? Ieri o oggi? 

Non cambia nulla. L’Ogm si è esteso anche all’essere, ch’è diventato “umano”; come Pinocchio:

pezzo di legno, marionetta, bambino
cenere, schiavo, umano…

Il tutto, in “democrazia”. Ovvio. Serve sempre il collante.
Influenza 2023, aumentano i casi: ecco quando sarà il picco…
Come previsione meteo. Ma non si chiamava Covid? Viene alla mente il “caso” Alemanno ed il suo “traffico di influenze”; così simile a… flatulenze.

Fragranze. O flagranze di... reato. 

E, per coniugazione, fialette all’uovo marcio a carnevale, quando ogni scherzo vale. Laddove, se Dalla cantava “sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno...”, or bene, è facile aspettarsi il più classico degli scherzi da prete:

un carnevale, una festa  lunga un anno intero. 

Come a dire, cosa viene dopo un anno? Un altro anno. E ancora, ancora, ancora. Infatti

Viviamo immersi nella menzogna. La Verità è sepolta sotto tonnellate di bugie. La mistificazione è totale. In una propria lettera in data 14 ottobre 2023, inviata all’Eurodeputato Marcel de Graaff, l’Ema (European Medicines Agency) scrive: “You are indeed correct to point out that Covid-19 vaccines have not been authorised for preventing transmission from one person to another. The indications are for protecting the vaccinated individuals only.”…
Alfredo Tocchi

Ok. Usiamo il traduttore automatico in Rete:

Hai infatti ragione a sottolineare che i vaccini contro il Covid-19 non sono stati autorizzati per prevenire la trasmissione da una persona all’altra. Le indicazioni riguardano esclusivamente la tutela dei soggetti vaccinati...”…

venerdì 24 novembre 2023

Qualche battutina su “Dio”.


Quando “Dio” lavorava (quei famosi 6 giorni) quanto prendeva all-ora?
Il giorno del riposo cade ogni settimo giorno. È un giorno santo, destinato da Dio al nostro riposo dalle fatiche quotidiane e alla sua adorazione…
“Dio” si è riposato un po’ troppo. Mentre i suoi figli lo hanno preso alla lettera, o alla lettura: riposandosi ogni 7 giorni, ma lavorando in tutti gli altri.

Anzi, molti lavorano 7 giorni su 7. Altro che giorno santo.
Lavorano anche di notte. 

Insomma, sono proprio industriosi questi figli di “Dio”. Come robot. Chissà perché nelle “sacre scritture” sembra sempre aleggiare l'eco di un programma della Confindustria. Mah.

Dio chiamò l'asciutto terra e le grandi acque mare e vide che era cosa bella…

Definire “bella”, prego. Forse il paragone con l’Eden? Cos’era bello, in quello spazio iniziale? Era tutto… nuovo, semmai. Nuovo fiammante. Il profumo nell’aria deve essere stato identico a quello che si respira all’interno di un’autovettura appena presa dal concessionario. Più che altro, una sensazione molto particolare di “soddisfazione”. Curiosità: se “Dio” chiamò la parte asciutta, terra e le grandi acque, mare… perché il pianeta si chiama Terra, visto che tre quarti sono d’acque? Perché si abita sulla terra?

La “creazione” è un lavoro?

Il primo giorno inizia con la creazione della luce (e, per implicazione, del tempo)…

Il “tempo” emerge nel momento in cui c’è la terra calpestabile, il mare navigabile. Altrimenti, che cosa misuri nell’unità di spazio? Se sei un vegetale, ha senso parlare di tempo? Che cosa misuri? Dato che sei fermo, lo spaziotempo si annulla. Al limite puoi proiettarti in un’altra dimensione: ad esempio, nel mondo digitale Metaverso. In Internet. Grazie alle macchine. E ad una connessione telefonica, un abbonamento, un router. Non c’è soluzione di continuità: gallina, uovo, gallina, uovo, gallina, uovo, etc. etc. etc. 

Dopo la “creazione”, s’intende. 

Fantasie.


Anche le “rivoluzioni industriali” sono… fantasia al potere:creazione”. Decisione unilaterale o a livello di “famiglie”. Tra occupanti e partecipanti che differenza c’è? I “tempi”: chi... ci arriva prima (ideale). Ma non necessariamente “prima nel tempo”. Israele lo dimostra, ad esempio. Arrivato dopo, comunque sia… occupa il territorio. In che modo? Con la forza e coi legami internazionali della forza. La forza è con Israele. Una sorta di parentela di ogni ordine e grado, un po’ proprio come per l’esercito. Le famiglie possono essere la… famiglia? Dipende. 

Dipende se la famiglia lo decide, lo prevede, lo programma, etc. 

Perché la famiglia c’è: magari non esiste, ma c’è. La gerarchia stessa è la famiglia. La storia stessa è la famiglia: la sua storia spacciata per quella del mondo “libero”, che passa dalla schiavitù al salario “minimo”. Sai che evoluzione. Saila menta. Così, di rivoluzione in rivoluzionela ciclicità. La Terra che gira attorno al Sole, con la Luna che lo fa attorno alla Terra, mostrando però sempre la stessa faccia (paradigma). Il tutto, poi, inserito nella Via Lattea ch’è nell’universo, ora… metaverso. 

Che storia! 

Come la premurosa mamma che legge la favola della buonanotte al pargolo che si beve l’intera vicenda. Come oro colato o sciroppo dolce per la tosse. Poi, da grande, si drogherà: la società offre anche questo tipo di scelta. L’adolescenza prepara l’individuo predisponendolo per l’apertura ad ogni genere di avventura, esperienza, vicissitudine, etc. Qualcosa di assolutamente “naturale”, in qualcosa che pianifica a tutto spiano, per qualcosa che dir non si può. Il consueto nido di vespe. Il caleidoscopio. Il labirinto. Il fondo cieco che ripiega su se stesso, come nastro trasportatore. Ingannando in una maniera che non sembra nemmeno. Appunto, come le “rivoluzioni”: il salto quantico di ottava del presunto elettrone. 

Dove, sono le probabilità a farla da padrone? 

Per favore. Tale calcolo è strategia.

giovedì 23 novembre 2023

Le macchine più sorprendenti.


Ho l’abitudine di inserire “segnalibri”, a livello di browser, ogni volta che c’è qualcosa di meritevole, per i più svariati motivi. Il rinnovato modo di “fare l'orecchio” sui testi che sono divenuti digitali. Orbene, la lista che si viene a creare è una lunga ed ordinata sequela di news, curiosità, articoli, etc. Ma la cosa che più colpisce è che, dopo molti anni, questo assieme risuona come diintrattenimento”. Gli incipit, che ricordano di cosa si tratta, sono leggibili senza entrare nel merito pigiando sul relativo link. Così, vedendo sufficientemente da distante, alla luce di cosa continua a succedere, tutto quel materiale è come un gigantesco scaffale di fumetti messi a disposizione per “ingannare il tempo” mentre si aspetta, dal parrucchiere, il proprio turno. 

Sì, c’è sempre sostanza. 

No, non serve a niente, senza essere sostanziali. 

E non sembra proprio che questa società di replicanti discordati differiti indifferenti, eppure che vanno a votare… lo sia. Tutto scorre, passa, spazza. Sembra non lasciare tracce troppo definitive. Cioè, sembra tutto “a posto”. Eppure, la storia è una corrente che trascina con sé l’interezza. Una giurisdizione unica, come longa mano, mafia, potere che se lo è preso, etc. Chi ha iniziato? Chi ha “creato”? Chi ha lottato? Chi ha investito? Chi ha organizzato? Domande. Sempre domande. A cui una risposta proprio non si può dare, perché chi ricorda non esiste anche se c’è, lasciando l’intero carico alla mercé di tale lacuna del tutto artificiale = ad arte, di parte. 

Ma ‘ndo vai qua dentro.


Andando “avanti” così, presto, 1 + 1 ti diranno che fa 3. E sarà normale. Scientificamente comprovato. Una volta che cogli in flagrante lo schema che ricorre, il regolamento, allora lo puoi auto decodificare sostanzialmente. E dal 2020 lor signori hanno fatto il passo più lungo della gamba. Si sono resi evidenti. Manifestati. Da quel momento è stato tutto un valzer di dichiarazioni strampalate e criminali, eppure… diventate la norma, per una società ch’è stata anzitempo preparata ad hoc per assistere impotente o, meglio, depotenziata. Oramai affermazioni di leader pubblici e privati tipo “prepariamoci alla guerra contro la Russia” sono all’ordine del giorno. Sino al 2019 era davvero un altro mondo. Una realtà che, lo hanno detto chiaramente, non ritornerà mai più. Eppure, lato Russia sono certi che passata la bufera, l’Europa ritornerà ad aprirsi verso il dirimpettaio storico. 

Sì, forse l’Europa ma la “Ue”? Se non cambia testa!

Nel 2024 ci saranno le elezioni un po’ ovunque. E saranno portanti per definire le squadre che competeranno per la prossima legislatura. Con la “sinistra” al potere, dal 2020 il mondo è stato resettato. E con il progressivo guadagno della “destra”, cosa succederà? Il potere dei Governi, lo vediamo nella “Italia” ad esempio, conta sino ad un certo punto se a livello di organizzazioni trasversali internazionali la corrente tira in altro senso. Certo, poiché se l’industria de’… Media, magistratura, Ong, Intelligence, Chiesa, mondo dell’arte, intrattenimento, educazione scolastica e non solo, volontariato, dissenso, orientamento sessuale, tempo libero, IA, etc. etc. etc. che ha una “influenza” decisiva nei confronti della società, intercettando l’individuo uno per uno (uguale a tre) – se tale industria – è contro il Governo, ebbene, continuerà a succedere quello ch’è già successo ed è continuamente previsto. Poi, immaginando (calcolando) che i due fuochi (dx e sx) facciano parte del medesimo fornello, allora il giogo è a somma zero: 

1 + 1 = 0. 

Proprio come 1 * 0 = 0. Laddove per “zero” occorre intendere la situazione in toto, l’AntiSistema. Ciò che sembra immutabile all’essere a massa, causalmente. Qualcosa come un fermo immagine appeso sopra alla testa di chiunque, come… firmamento. Inamovibile, tanto che appunto è stato creato appositamente il firewall (guardiano) “Dio” e/o “Big Bang”. 

mercoledì 22 novembre 2023

L'e-vento.


Per “combattere” quello che sta succedendo alla società, coronata da continui delitti a sfondo ibrido torbido, “la società civile si mobilita”. In che modo? La proposta è di introdurre nelle scuole:

12 ore annuali obbligatorie tra ragazzi ed “esperti”.

Cioè, l’incontro tra chi “lavora” e chi ancora no. Uno scontro tra titani. Daje a ride, al solito. Questa “violenza di genere” scoppia in “Italia” proprio quando Gaza inizia a divenire insostenibile: il disgusto per quello scempio cresce sempre più a dismisura. Allora che succede, puntualmente? Un colpo al cerchio ed uno alla famiglia tradizionale. I ragazzi “difettosi” si formano prima dei 10 anni, quindi occorre intervenire anzitempo: il disegno è sempre quello, ossia, intercettarli sempre più precocemente. Il contrario del... curare, insomma: prevenire, facendo continui... esami. I “sinistri” avevano proposto addirittura “asili per tutti, gratuiti”. L’uovo di Colombo, per loro. Non avendo Tv, da mo’, quello che va in onda per fortuna è una sorta di vuoto cosmico che, comunque, riverbera “grazie” a tutti i sintonizzati. 

Un vero mistero come ancora si riesca ad assistere a questi “programmi”. 

Nomi famosi in fase di riciclo (come l’economia) accendono crociate ad ogni cantone, menando il can per l’aia e gli spettatori per il naso. Uno spettacolo davvero indegno per ciò che il Governo attuale annunzia come prossima Nazione. Come sarà mai possibile seè tutto in mani altrui. Si vede anche senza essere “esperti”. Basta esserci. 

Cerchiamo giovani meritevoli, saranno i nostri futuri manager…


Bello, il titolo! Molto bello: come rimirare un’opera d’arte, al museo. Qualcosa che, dopo aver pagato il biglietto d’ingresso, lascia di stucco… soprattutto all’uscita. Che cosa è rimasto di quello “spettacolo”? Una sorta di “natura morta” che ha fatto arricchire qualcuno, spesso, nemmeno coincidente con l’artista. Il visitatore ne paga ogni spesa, però. Certo: l’opera d’arte nutre lo “spirito”, etc. etc. etc. Anche quando è una tela bianca con uno strappo al centro? Oppure, quando è talmente astratta o “moderna” da assomigliare agli scarabocchi di bimbi in età prescolastica.

Chissà mai chi stanno “cercando”, costoro. 

Personalità particolari. Soldatini. Assoldati, incapaci di farsi due domande in croce, sostanzialmente… in nome di Sua Altezza il denaro, la carriera, il futuro. Solo chi è così può emergere, nell’AntiSistema. Differentemente, chi r-esiste si prende tutte le… briciole. Vediamo, ora, com’è? Cosa? L’andazzo. Da sempre. Perlomeno dalla “creazione” in poi. Prendiamo un mito della Tv pubblica degli anni d’oro: Alighiero Noschese. Chi? Certo; per chi non è datato, è difficile conoscere questo personaggio.

Alighiero Noschese (Napoli, 25 novembre 1932 – Roma, 3 dicembre 1979) è stato un imitatore, attore, comico e showman italiano, considerato il più fecondo e popolare imitatore della storia della televisione italiana…

Ok? Non proprio uno qualsiasi. Al “suo” tempo era un pilastro, molto conosciuto. Ora, su quel pilastro i cani ci fanno la pipì. Lasciano il segno. Or dunque, Noschese non era “solo” un imitatore, attore, comico e showman. Fu anche altro e proprio grazie a questo “altro” aprì molte porte, sino a quando qualcosa non si mise di traverso. Di certo, non un caso. Non succede mai niente a caso.

martedì 21 novembre 2023

Cose… dal mondo.


Che dice “l’uomo del monte”? La stessa cosa dello “uomo nella Luna”. Cioè? “Ciak. Si gira!”. La Regia è sempre al lavoro, in azione. Anche quando non si vede, non si sente, non si tocca. Perché a quel tipo di Regia (la Regia) non importano i “riconoscimenti”. Gli “Oscar” li prendono altri f-attori. Magari chi compone la musica. Chi disegna i vestiti. Chi progetta le scenografie. Chi fotografa, etc. etc. etc. Chi ci lavora dentro. Mentre a chi “super-visiona (controlla)” interessa di più l’integrità della propria “privacy”, tanto da giungere a non esistere, seppure c’è. Il fantasma della macchina è il fantasma nella macchina. Non, ad esempio, come quel tristo losco e comprato individuo, “virologo”, che il tennista numero uno al mondo si potrebbe comprare, visto che sono i soldi a fare la differenza.

Del resto…

Javier Milei ha fatto scalpore per essersi dichiarato favorevole alla liberalizzazione del commercio di organi… (in che senso? Davvero si è espresso in tal modo, in campagna elettorale? I cittadini che se so’ bevuti, per andare a votarlo?).

Shakira patteggia una multa milionaria ed evita il carcere in Spagna. La star non avrebbe pagato le tasse per 14,5 milioni tra il 2012 e il 2014… (coi soldi metti una pietra su tutto).

Questa è la “giustizia”. Questo è l’AntiSistema. 

Or dunque, che cosa si premia, nella sostanza? Chi ha sempre pagato tasse e contributi? Oppure, chi ci ha provato ed alla fine “è andata bene”? Quale morale si evince nel mondo alla rovescia che fu in esclusiva per gli Adams? Va “calcolata” da quello che continua a succedere. Ad esempio…

Il popolo argentino ha scelto Javier Milei, pertanto portando il Paese a destra

Il Paese ha svoltato. Ancora una volta. Ma, a destra, in fondo, non c'è sempre la toilette? Oramai è ambidestro, il Paese. La cosa ficcante o piccante è che Milei (un incrocio tra Mal e Robin Williams) è di destra ma si è promesso agli “Usa”, per ora Dem = “sinistrorsi”. Anzi, a Trump ch’è repubblicano. Ergo? Di destra? E vabbè: Trump è filo Israele, ch’è di destra. Ma non è ebreo, anzi sionista? I sionisti di quale sponda sono? E poi, si è mai visto un finanziere finanziare solo uno dei due argini? Rive gauche. Rive droite. Così si vince sempre e non lo si evince mai, se la società ottenuta è sempre a bagnomaria in tale sorta di apparente nonsense. 

Buco Nero Mundi.


Ascoltando la radio, scrollando fra i canali, si percepisce immediatamente che c’è una sola mano in azione. Così come per gli altri Media: Tv, Internet, Smartphone, Stampa. Sì, lo smartphone è un Media. In tale “bio-diversità” l’iter quotidiano è identico. I Dj intonato le loro “ore” tutti quanti allo stesso modo; spesso parlano con le stesse voci di grilli o cicale. Un po’ come gli anchorman nei vari Tg. C’è una vera e propria “scuola” dietro. La stessa. Come a dire, “mi sono laureato nella migliore università del mondo”. Quale mai sarà? È quella che ricorda la famosa isola che non c’è. Non un mistero, per carità. Semplicemente, un luogo privato non per tutti. Non importa se è proprio da lì che viene una delle grandi frecce dell’arco globalista: l’inclusione. Che fanfaluca. L’inclusione è rifiutata addirittura all’ingresso nei predetti canali di formazione, tipici dell’esercito, dell’essere in forza ad apparati militari a cui si deve tutto, non solo la cieca obbedienza. Non a caso l’esercito ha delle accademie di formazione. Laddove le università sono, parimenti, luoghi di indottrinamento camuffati: come i mezzi militari con il fogliame ed il colore stesso delle carrozzerie. Gli “studenti” sono sempre pronti ad essere lanciati nel campo della “protesta”: come corpi scelti, arieti, teste di… ponte, grimaldelli, piedi di porco o ignoranti modello morti sopravviventi. La cosa che lascia di stucco è che questo potere è ovunque e controlla tutto. Anche solo prendendo la “Italia”. Però, si vede molto meglio ad esempio tutto attorno alla Russia (che ha dichiarato illegali certe organizzazioni), laddove è tutto un parassitare e pullulare di “Ong” che predicano bene per poi razzolare male ma più avanti, quando condurranno quegli Stati alla bancarotta, dovendo essere “aiutati” dal solito branco di lupi infami e famelici. 

lunedì 20 novembre 2023

È-senza.


Filo a piombo... mette tutto in riga.

Quando si sente parlare usualmente di “Massoneria”, che cosa significa? Ovvio, non il termine, bensì, il vettore = la sostanza; ciò che indica a livello sottile, non lineare o “superiore”. Il “voi siete qui”. Già il fatto che esiste ed è così popolare, diffuso, tale “gergo”, identifica un certo tipo di situazione e, in sintesi, un certo tipo di “mai passato”. Qualcosa a cui ci si abitua, seppure i contorni sono confusi sfociando nel torbido. Qualcosa a cui si risponde attraverso un comportamento passivo, dovuto al fatto di sentirsi piccoli piccoli al cospetto di una organizzazione la cui tradizione promette di aver dato luogo al corso sociale mondiale attuale, dal 2020 nuovamente in fase di transizione, trasformazione, cambiamento, etc. di certo non sostanziale, poichè immutabile con la squadra che vince sempre al proprio posto. Piuttosto qualcosa che quando lo decide allora diventa pubblico, almeno in termini di effetti sociali direttamente misurabili sulla propria pelle. Mentre, in sostanza, nulla si discosta dal letto del fiume in cui la corrente spinge a livello gerarchico.

Pensare alla vita, mentre tutto è in stasi, viene difficile. 

Al limite ci si riesce sapendo del “letargo” del mondo vegetale, che comunque sia non dorme mai ma irrobustisce le radici al fine di crescere poi più rigoglioso, forte e rinnovato. Perché il mondo degli “umani” è in stasi?

La verità è una.


Si sente che ho la voce impostata, come al “tiggiui”? Ehm; “ed ecco le ultime news”. E vai di notizie ad arte di parte. Ogni giorno, più volte al giorno. Un bombardamento come a Donetsk ed a Gaza, i cui danni non sono immediatamente riscontrabili. E, quindi, non esistono (ci sono). È sempre la solita solfa, ma non occorre mai annoiarsi, perché nella ripetizione (“ciclicità”) s’installa l’abitudine, che se proviene dal decidere imperiale eco-dominante, corrisponderà nel “tempo” ad un altro giro di vite AntiSistemico. Cioè, una sorta di nulla per almeno il 95 per cento della società. O 99. Sì, meglio. Più vicino al quadro reale, sostanziale, della situazione. 

A proposito: 

dal 2020 la “teoria” SPS è sempre più avverata. 

Un unico impero che finge di… essere diviso in più parti contendenti. Ora è il turno del “mondo multipolare” Vs l’egemonia “Usa” o, meglio, la “democrazia occidentale” che affonda e risale dal “passato”, altrettanto teorico. Viene alla mente l’Atene dei filosofi Vs il mondo oscuro che l’attorniava. Salvo poi venire a sapere che in altre parti del mondo pre-esistevano imperi altrettanto lungimiranti, anche se per “Atene” era Atene il vertice della luce nel mondo s-conosciuto. Non solo; ovunque si era manifestata la “civiltà”, quella “civiltà” si credeva er mejo in the world. Rocco Schiavone direbbe, “e sti cazzi”. Già. Saggezza popolare che non si sa da dove viene, poiché il popolo odierno è bue che, per la verità, corrisponde ad un altro luogo comune proveniente dalle anse della storia. 

Quando un Pc, dotato di SO, si aggiorna?

domenica 19 novembre 2023

Energia potenziale di punto zero.


Nel Bollettino L’ospizio “Tempo” è stato illustrato il concetto ch’è tutto spazio, lo spaziotempo; nel senso che il “tempo” non è altro che spazio percorso, nell’unità di spazio. Infatti, cronometrando un qualsiasi spostamento si evince che il “tempo” è quanto ci si mette a percorre un certo percorso spaziale, ergo, il “tempo” è, appunto, uno spostamento nello spazio. Va da sé che con il teletrasporto si annulla il “tempo = distanza”, coprendo lo spazio istantaneamente. È lo spaziotempo che si annulla, ma di spazio se ne percorre eccome. Dunque, anche lo spazio è virtualizzabile, ponendo di essere all’interno di un mezzo senza finestrini od oblò, che “finge di muoversi” ed all’opposto è una sorta di simulatore di volo. Lasciando per ora da parte questa possibilità “digitale dello spazio”, poniamo invece di annullare lo spazio, ad esempio, rimanendo fermi: orbene, in quel punto usualmente si è abituati a ritenere che passi tuttavia del tempo, ma se il tempo è la copertura di una distanza spaziale, allora come può trascorrere del tempo? Lo spazio, di conseguenza, ha una “natura” piuttosto variegata. Ad esempio, lo spazio da cui emerge Tron ha un punto di ingresso pari ad “un Pc connesso a Tron”. Ergo, da un singolo punto spaziale si può penetrare in altre dimensioni/mondi

venerdì 17 novembre 2023

Dannazione.


Siamo tutti quanti con-dannati, visto il menefreghismo sostanziale relativo a Gaza, nella fattispecie, ma non solo. Tutti quei bimbi… E l’amara, scontata, abitudine by Media. Qualcosa a cui ci si fa il callo: è “bene” dirlo, anzi ammetterlo (e non solo in Occidente, questa volta). Ovvio: la “storia” è un continuare a mentire, ricostruendo sopra ad un cimitero sterminato. Per questo, “cenere sei e cenere ritornerai”: chiedere ai palestinesi della Striscia di Gaza. Curioso che i due conflitti più propagandati in corso d’opera, abbiano in comune il termine “striscia”: Striscia di Gaza Vs Striscia di Zelensky. Come dopare le situazioni, controllandone l’iter, dalla sorgente alla foce. E più va avanti, e più tutto si rende ridicolo; che dire della “fratellanza araba” e dei “valori occidentali”? E delle Istituzioni Internazionali, mondiali, universali, etc.? Ridicole. Come minimo, una pagliacciata: come volevasi dimostrare. E la Santa Madre Chiesa, anch’essa universale? 

Israele forse sta commettendo un genocidio, crimini di guerra (!?!).

Questo è il massimo delle “risoluzioni” della cosiddetta “civiltà umana”. E Israele continua. Che altro dovrebbe fare, essendo comandato da pensatori biblici secolari. Il loro “Dio” è guerrafondaio. Terribile. Se te la giura, sei finito. Maledetto per sempre. Più passa il tempo e più tutto è sempre più chiaro: massima esposizione planetaria. Anche se, per chi suona la campana? Per i robot. Gli zombie. I morti sopravviventi. Per gente abituata a bersi le cronache ufficiali e pluriquotidiane: come tam tam. 

Dove, tra Xi e Biden che cosa è successo? 

L’ospizio “Tempo”.


Spazio Sostanza.

Il “tempo” è spazio. Lo spazio-tempo è spazio. Immagina: “quanto ci metti” a lavare i piatti? Ecco, quel “lasso di tempo” è spazio occupato a fare quella operazione. Allora, ciò che è stato indotto a credere essere “tempo” non è altro che lo spazio allocato, utile per portare a termine una data operazione. Il “durante” non è “tempo”, a meno che per tempo si intenda lo spazio occupato per… Molte prestigiose menti non sono forse sempre state occupate a trovare la legge universale che collega d’assieme tutte le altre leggi? Allora, si inizi a semplificare ogni variabile o costante, riconducendo tutto quanto all’unità, al principio, alla sorgente, al “perché”. A “Dio”, a Dio piacendo? A chi o cosa comanda questo spazio chiamato Terra. Allo stesso modo, infatti, se il “tempo” è sempre spazio, va da sé che la “Terra” è spazio occupato per…, da… Logico. Sostanziale: come “Big Bang”. Il fulcro portante della confusione deriva dal non ricordare l’inizio. Stop. Questa lacuna blocca l’intero processo, al solito, avendo sviluppato menti lineari, sequenziali, temporali, etc. Ecco che, di conseguenza, semplificando la questione “tempo”, è lo spazio che si riunifica rasserenando il paesaggio o meglio il panorama. Facendo elevare la propria capacità di espandere la prospettiva, piuttosto che specializzarsi sempre più in… auto segregazione “volontaria” (per dirla alla Israeliana). 

Venendo meno l’inizio, si sopravvive.

giovedì 16 novembre 2023

Realtà fantasma.


La problematica dei cosiddetti contributi silenti sta nel fatto che l’Istituto non rimborsa la contribuzione versata, anche se non concede il diritto ad alcuna pensione. L’unica via possibile è rendere utili questi contributi, alla pensione…”.
È “divertente” trovare tracce, in qualsiasi ambito, relative al medesimo “target” = essere dentro all’AntiSistema:

ovvero, comprovare l’AntiSistema.

I furfanti sono AntiSistema. Così come lo sono anche coloro che vestono altri panni. È tutto AntiSistema, nell’AntiSistema. Tutto. Davvero. Un mondo artificiale, semmai costruito sopra ad uno naturale o spontaneo, è tutto della stessa risma. Come a dire che se si nasce tondi non si può morire quadrati: al limite, s-quadrati. Però, questo è vero nella sostanza. Ma non è detto che sia così chiaro all’evidenza persino “intelligente”, allorquando il piano diventa strategia e, allora, l’essere a massa non è previsto che lo sappia (ad esempio, i nativi sterminati in ogni parte della Terra, lo sapevano eccome, dovendo combattere per sopravvivere all’invasione). A questo giro, invece, è stato giudicato più profittevole e sicuro far su la società, sviluppando ed introducendo valori (utility) da parassitare poi, nel prosieguo. Cosa che dal 2020 è talmente evidente, avendo saturato i vertici gerarchici, dopo il periodo di incubazione sottile o sotterranea. 

Se non si capisce, non so che dire, dopo quasi 4000 scritti quotidiani e 14 anni di attività (pause comprese). 

Nell’AntiSistema tutto èfra virgolette”. Ossia, esiste la giustizia (e c’è sempre un periodo utile, ogni tot, per potervi seriamente contare) ma c’è soprattutto la “giustizia” = non importa se la società la pensi in un modo, perché le cose vanno trasversalmente, essendo i punti gerarchici che decidono, mentre a tutto il resto non rimane che scegliere sempre fra… 

Che non è proprio la stessa cosa, sostanzialmente. 

L'espressione magica è “in sostanza”. 

Azazel.


Pensierino “figo” del giorno:

la costante azione erosiva dell’acqua sugli scogli di arenaria è tutto quello che serve”.

Lo dice il saggio. Ma potrebbe anche dirlo il… seggio: laddove la popolazione italica votante è 1- sempre più datata, ma non per questo saggia e anche se va al seggio è 2- sempre più in-sensibile, ergo, bovina. Per la serie, “a me che me frega”. Ma in questa salsa, “però mi sta a cuore l’ambiente ed il prossimo”. Allora, a che o a chi o a cosa serve la costante azione erosiva? Cos’è l’essere “acqua”? Oppure, chi è che anche l’acqua ricorda, facendo funzioni naturali? Di quale situazione generale fa le veci anche l’azione erosiva dell’acqua? Chi sono gli scogli di arenaria? Tutto ritorna. Tutto è verità, anche se fa male o si preferisce non saperlo. La società è divisa in:

anziani, giovani, me(ri)diani.

Gli anziani dipendono in toto da ciò che pensano di aver meritato durante la vita lavorativa (pensione e frutti delle loro fatiche). I loro diritti rientrano in ciò, soprattutto. Mentre i Tg scandiscono qualsiasi tipo di news, a loro importa che non possano mai perdere ciò che hanno guadagnato, costi quel che costi: a costo di andare a votare, ogni volta, per chi promette “meglio” durante la campagna elettorale de noantri. I giovani sono imbevuti di qualsiasi interferenza studiata ad hoc per… prepararli opportunamente all’auto assuefazione ed all’accettazione supina di ogni nuovo step gerarchico previsto da un piano di erosione di lunga o lunghissima data. E questo nonostante i giovani si credano migliori, rivoluzionari, attivisti o quello che gli si è infilato in testa e nella coscienza. Per loro conta il futuro, motivo per cui si preparano ad affrontarlo con tali armi del tutto inadeguate “lato loro”, perché ciò che credono di combattere è ciò che li “arma”, guarda non caso. I mediani sono coloro che lavorano e pensano a tirare sino alla pensione, il massimo traguardo ammissibile, se prima non si arricchiscono a dismisura (la carota più bella e splendente, che rende tutti quanti precisi meccanismi ordinabili ed infilabili al guinzaglio). Per costoro andare a votare equivale a… farsi i cavoli propri. Ancora una volta. Altro che coscienza civica o spirito nazionale.

mercoledì 15 novembre 2023

Gaza.


Perché non si oda grida di gioia, e che con speranza non guardi più al cielo l'uomo, e maledetto sia questo giorno da noi, pronti a evocare… il Kraken…”.
Davy Jones

Thunder - Imagine Dragons 

Perché non si capisce un gazo, di Gaza? È-voluto. È sempre semplice la decodifica. Così è… anche se non vi pare. Quando succede questo senso unico nemmeno alternato? Quando c’è un potere più grande all’opera, che considera tutto il resto terra bruciata e carne da cannone. Qualcuno abituato a fare così da chissà quando, quanto. Dal 2009 mi sono sentito di dover manifestare il mio particolare status di individuo sostanziale, che “sente” più che vedere. Per questo motivo non c’è necessità di essere presente in loco, anche se fosse una location. O se fossi considerato… loco. Ho colto semplicemente l’occasione, porca l’oca. E se sono capitato nell’occidente, accidenti: questa è la missione. Trovare l’orco cattivo che nel frattempo si è evoluto, lasciando tutto il resto al tempo delle caverne, nonostante ogni consolidata apparenza. Basta togliere la corrente elettrica per comprovarne ogni effetto. Qualcosa che avrebbe un effetto immediato. Hai voglia ad andare a celle solari, batterie, o pedalare in bicicletta. 

Che razza di situazione vige a Gaza? 

Armi non convenzionali.


Che dire? L'angoscia è reale, come la... fantascienza. Brividi. A Gaza è arrivato un demone volante. Fredda tecnologia d'altri tempi. L'im-possibile (potenziale). Non è vero? 





La f-orma dice tutto.

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3499
prospettivavita@gmail.com