Fare una “buona azione” è qualcosa di positivo, consigliato, che fa bene all’animo. Aiutare la classica vecchietta ad attraversare la strada? Primo: la vecchietta ti prende a borsettate in testa se ti azzardi ad avvicinarti. Secondo: è più facile che sia la vecchietta a darti - idealmente - una mano, economicamente. Terzo: l’attraversamento pedonale, nelle grandi città sinistre, implica il fare grande attenzione ai prepotenti velocipedi in transito sulle piste ciclabili: sempre più numerose, sempre più larghe, sempre più “inclusive” = se non ti levi ti tiro sotto. Le carreggiate dedicare alle vetture si sono ristrette, come sbagliando candeggio. Oramai, le auto devono camminare incolonnate in fila indiana, laddove “c’era una volta” la seconda comoda corsia di marcia.
Personalmente, dal 2020 tutto questo “sentire civico” risuona alquanto di parte, egoistico. E se una volta si guardava al modello del “nord europeo”, penisola scandinava su tutti, in termini di rispetto, civiltà, progresso sociale, etc. orbene, dal 2020 tutto questo deodora di ben altro: feroce, ma “democratico”, indottrinamento massivo, capace di passare per quello che non è.
Ora, a quelle coordinate l’idea che soffia come vento inarrestabile è più prossima al modello orwelliano. O fai così, e allora ti becchi tutto sto’ “progresso”, oppure ti rovino la vita poiché lo posso fare. Quelle società sono assolutamente fredde: anche la Danimarca (la più calda, insomma, è un budino appena tolto dal frigorifero). Una volta era una cosa. Ora… è quello che conta, perché se vai là, il trattamento ordinario è sempre quello più aggiornato. Se una volta non bastonavano ma adesso sì, sono le bastonate che ti prendi. Inutile vivere sugli allori. Allora, fare del turismo da quelle parti equivale a tutto questo? Non proprio, perché non di sole randellate possono sopravvivere, ancora per qualche tempo.
Il turista è un “animale” particolare:
porta soldi e se ne va con una idea ben precisa,
se è stato bene farà propaganda gratuita
altrimenti distruggerà a raggiera quella destinazione.
Ergo, il turista è “Re” per la durata del soggiorno. Va da sé che la vita, durante quei giorni, non sarà la stessa che lo aspetterebbe se decidesse di trasferirsi lì. Chiedere agli abitanti per rendersi conto sostanzialmente. Allora, l’altro enorme problema sono i residenti: che idea hanno delle condizioni di vita in loco? Bè, una volta abituati, anche le randellate vanno bene: sono “educative”, per chi non ha voce in capitolo. Questo modello fascista è stato integrato nella società democratica, ch’è diventata la pallida figura di se stessa. Ecco la necessità del virgolettare. La “democrazia” è, come già segnalato, una gerarchia orizzontale: l’evoluzione riguarda proprio questi aspetti del potere. Mentre la società d’assieme, consegue ed or dunque, al limite, involve… avendo come riferimento la “utopia (come dovrebbe essere)”. Dunque, il turista trova una situazione che analizza in maniera temporanea e che, ovvio, per un breve lasso di tempo può essere mantenuta (organizzativamente) per fini di ritorno sugli investimenti e pubblicità. Sono i residenti che hanno il polso della situazione, ma costoro sono abituati a certe condizioni che, al turista, non appaiono immediatamente. Quindi, chiedendo ai residenti “come si sta qua?”, gli stessi avranno una idea precisa, frutto della propria esperienza, ma comunque relativizzata rispetto all’esterno del Paese. Così, l’informazione è sempre carente poiché sin troppo inflazionata dalle condizioni particolari del luogo, e dall’aspettativa turistica frutto della propaganda “gli affari sono affari”. Chi fa del turismo e ritorna a casa con una certa idea, avrà di certo preso una cantonata. Troppo bello o brutto, non esiste. C’è una realtà quotidiana ch’è quella che è. Stop. Per decidere di trasferirsi, fuori dal Paese, ci sono molti motivi che vengono ordinati sulla base delle necessità, della propria realtà e del futuro che ci si aspetta Vs quello che tocca rimanendo in loco.
Cosa “conviene” di più? Il mondo è... lo stesso Paese.
Ecco il fulcro dell’auto incanto: in questa “convenienza”, in tale calcolo, si arriva a digerire anche degli aspetti brutali della situazione di papabile accoglienza, se… la situazione di partenza è ancora più devastante. Meglio poco che niente. No? Ma nell’elaborare in questo modo non si tiene conto che ognuno si porta sempre dietro tutto l’irrisolto. Se non sarà più un problema di fisco, si convertirà in un problema di “sfiga” che guarda non caso colpirà con la precisione di una bomba laser. Sì, il “karma”. Per favore. È qualcosa di ingegnerizzato a tal punto da sembrare “fato”. Lor signori sono estremamente abili (“esperti”) nel creare situazioni d’assieme che avvolgono come il package industriale ogni caramella.
Via Montenapoleone è la seconda via dello shopping più cara al mondo, dietro solo alla Fifth Avenue di New York… Con 20.384 euro al metro quadro batte la milanese Via Montenapoleone, che si piazza seconda con 18.000 euro al mq….
Quindi, il turista spaesato penserà che in quella via sono tutti miliardari. Eppure, quella via necessita di personale pagato per lavorare, come per ogni altro individuo. Solo vestito meglio, forse, e con più puzza sotto al naso. Con il valore di un solo metro quadrato potresti viverci un anno intero. Pensa. Ma… un solo metro quadrato non è disponibile al commercio. E poi ogni singolo metro appartiene già a qualcuno. Meraviglioso. Quante attività, inoltre, sono in affitto? Ecco.
Di quanta luce riflessa vive questa strada?
Lì, i residenti proprietari di casa staranno bene? Ecco un tipo di residente che se s’imbatte in un turista, non potrà che parlare in un certo modo, confondendo. Mentre, magari all’angolo, qualcuno è seduto a chiedere la carità. Perché il turista non chiede a costui? Perché è chiaro che è un nullatenente finito in quella situazione per chissà quali motivi non imputabili al turista, che di certo è in una condizione diversa nel relativo Paese. A fondo scala come ci si arriva? Nessuno può mai pensare di arrivare tanto in “basso”. Eppure… anche quella via è sempre aperta: accogliente. Nulla la impedisce. Vedere per credere la società “Usa”. Laddove ogni grande città è dotata di un imponente centro (“city”) tutto impestato di bidonville. Qualcosa che oramai assomiglia sempre più ai tipici enormi agglomerati che sono sorti un po’ ovunque nel mondo, contornati da favelas assolutamente all’ordine del giorno: sopportate sino a quando deve arrivare una celebrità, in visita. Allora, a quel punto, scattano le grandi pulizie “democratiche”. Per qualche giorno la città rimarrà ripulita. Gli individui residenti? Bah, che fine fanno le “cartacce” raccattate per strada dalla nettezza urbana? È uguale. È soprattutto permesso.
La società è “per azioni”.
Se non ne possiedi, sei out, ma, perfettamente dentro, incluso. Cioè, sarà il “tuo” bond a farti comunque ap-prezzare, poiché appartenente a qualche investitore anonimo, in un mercato anonimo, facendo trading anonimamente. A chi giova, ad esempio, comprare all’asta uno dei numerosissimi chiodi della santa croce, al prezzo di ottocentomila Usd? Di certo, giova a chi fa parte di un altro livello della compresenza. La gerarchia non termina nel modo descritto nei libri di testo di educazione civica. Ogni metro quadrato è amministrato da poteri trasversali, sovrapposti, ufficiali e non (soprattutto, non). L’esempio è la “Mafia” che controlla giurisdizionalmente vie, città se non interi Paesi. Mentre allo stesso tempo ci sono i poteri dello Stato, le forze dell’ordine, l’esercito della salvezza e le giovani marmotte. Chi sta giocando una mano a Monopoli e chi sta amministrando la società? Sostanza. Il non esistere della “Mafia” è l’esserci del modello mafioso = l’AntiSistema governato dall’eco-dominante. Il pesce che puzza dalla testa. La frattalità espansa che, volenti o nolenti, anch’essa non esiste; c’è. Come lasciando orme sulla terra, onde nell’acqua, fumo nell’aria, vibrazioni anche solo respirando, etc. La condizione I-Ambientale è il funzionamento:
l’automatismo wireless o “magia”.
I poteri conferiti a “Dio”. Qualcosa che si può intercettare attraverso la propria compresenza sferico sostanziale. Atteggiamento post essersi accorti. Coerenza.
Società che si consegna alla violenza e alla trasgressione della legge non certo per il patriarcato, per fortuna morto e sepolto, ma semmai per la morte del padre o per la sua evaporazione come dice Lacan. Morto il padre, simbolo della legge, tutto diventa possibile, e la libertà viene concepita come abbattimento di ogni tabù e come trasgressione permanente, talvolta con esiti nefasti come quelli della violenza estrema senza regole.
Diego Fusaro
“Gruppi di magistrati contro il Governo…”. L’Anm: “fake news…”…
“Ho visto che alcuni parlamentari, come Della Vedova, mi invitano anche a riferire in Parlamento. Lo farò con estremo piacere, se sarà possibile farlo in commissione Antimafia o Copasir, per la necessità di riservatezza e di verifica delle notizie che ho ricevuto…”.
Guido Crosetto
Ocio:
società che si consegna alla violenza e alla trasgressione della legge…
gruppi di magistrati contro il Governo…
il ministro riferirà
se sarà possibile farlo in commissione Antimafia o Copasir…
C’è un po’ tutto, in queste “tre righe”.
L’ennesimo “albo di categoria” che serve, sinistrorso. In un Paese amministrato da altrove, così come Obama è un cittadino “Usa”. Come avere doppia cittadinanza. Un momento, please:
questo è il livello di competenza se si assume che ci siano due forze in opposizione. Mentre il tutto scorre all’interno dell’essere “fiume”: due sponde che delimitano il letto di tale infrastruttura.
Ecco dove sostanzialmente si va, qua dentro.
La corrente è unica e spinge nella direzione della differenza di potenziale determinata dal “rilievo (gerarchia)”. Gli “Dei” sono in alto, infatti. Anche se abitassero la dorsale oceanica, come Ade. Il sopra è sotto solo quando c’è un’organizzazione che non esiste; c’è. Laddove il depistaggio è totale.
Le puoi pensare tutte, eppure… ogni volta sfuggono.
Quando il controllo della verità è monocorde, allora le “fake news” sono portanti nella misura in cui chi decide cosa siano o non siano, controlla l’amministrazione sociale in toto. Perché c’è chi ha questo potere, mentre la rimanenza deve solo “avere fiducia”? Limitarsi a leggere o sentire tali affermazioni bibliche e poi farsi a sua volta vettore promozionale. Succede quando hai troppo da perdere se non sei nella corrente. Quindi, devi avere da perdere qualcosa, altrimenti… de che. Ecco il perché del binomio denaro-lavoro.
Per avere sempre qualcosa da perdere.
Essere alla mercé. Comprabile, come articolo al supermercato. E nemmeno al miglior offerente, data la grande “domanda e disponibilità” sul… mercato. Un’asta al ribasso. E quando pagano alla grande? Bè, con cosa ripagano? Che cos’è il denaro nella sostanza? Quando c’è la “fiducia”, c’è tutto quello che occorre o “serve”. Anche se quel denaro è una fredda convenzione, anzi, circonvenzione d’incapace.
Lor signori sono riusciti a far abituare. Tutto qua.
Eliminando l’alternativa sostanziale (rimasta però al livello costante di potenziale). Il denaro non cresce sugli alberi poiché artificiale. Te credo. Il denaro è “creazione”. Fantasia al potere. Potere di deciderlo, a differenza del prossimo. Come si è creata questa situazione? Nel “tempo”. Oppure, nativamente. Dalla prospettiva di “Dio”, è tutto un’industria:
la propria società per azioni.
Dove, una buona “azione” non è la buona azione.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3518
prospettivavita@gmail.com
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