Anche le “rivoluzioni industriali” sono… fantasia al potere: “creazione”. Decisione unilaterale o a livello di “famiglie”. Tra occupanti e partecipanti che differenza c’è? I “tempi”: chi... ci arriva prima (ideale). Ma non necessariamente “prima nel tempo”. Israele lo dimostra, ad esempio. Arrivato dopo, comunque sia… occupa il territorio. In che modo? Con la forza e coi legami internazionali della forza. La “forza” è con Israele. Una sorta di parentela di ogni ordine e grado, un po’ proprio come per l’esercito. Le famiglie possono essere la… famiglia? Dipende.
Dipende se la famiglia lo decide, lo prevede, lo programma, etc.
Perché la famiglia c’è: magari non esiste, ma c’è. La gerarchia stessa è la famiglia. La storia stessa è la famiglia: la sua storia spacciata per quella del mondo “libero”, che passa dalla schiavitù al salario “minimo”. Sai che evoluzione. Saila menta. Così, di rivoluzione in rivoluzione… la ciclicità. La Terra che gira attorno al Sole, con la Luna che lo fa attorno alla Terra, mostrando però sempre la stessa faccia (paradigma). Il tutto, poi, inserito nella Via Lattea ch’è nell’universo, ora… metaverso.
Che storia!
Come la premurosa mamma che legge la favola della buonanotte al pargolo che si beve l’intera vicenda. Come oro colato o sciroppo dolce per la tosse. Poi, da grande, si drogherà: la società offre anche questo tipo di scelta. L’adolescenza prepara l’individuo predisponendolo per l’apertura ad ogni genere di avventura, esperienza, vicissitudine, etc. Qualcosa di assolutamente “naturale”, in qualcosa che pianifica a tutto spiano, per qualcosa che dir non si può. Il consueto nido di vespe. Il caleidoscopio. Il labirinto. Il fondo cieco che ripiega su se stesso, come nastro trasportatore. Ingannando in una maniera che non sembra nemmeno. Appunto, come le “rivoluzioni”: il salto quantico di ottava del presunto elettrone.
Dove, sono le probabilità a farla da padrone?
Per favore. Tale calcolo è strategia.
Con la quantistica s’avvera un altro giro di vite. Dove mai si troverà l’elettrone misterioso? Dio non gioca a dadi. Allora è ubriaco. Oppure è “Dio” = il Diavolo. Colui che gioca a scacchi in maniera sublime. Colui che manco te ne accorgi. Colui che “de che?”. Però non è cattivo: lo disegnano così. Antesignano del modello Eichmann.
Della, daje a ri/de-programmazione del SO individuale.
Un po’ come essere tutti diversi ed unici, eppure, d’assieme rotolare in compagnia giù per il rilievo. Come destino rio, infame, maledetto… anche se è quello che ti devi tenere, poiché “come diamine si fa a cambiarlo”. E poi, cambiarlo con cosa? Allora, è proprio in questo buco che s’inserisce la “spiritualità” che diventa ariete con la New Age e l’era dell’acquario, dopo aver inondato tutto con il Diluvio Universale, data l’era dei pesci. Or dunque, l’era dell’acquario promette di essere tutto lo spazio necessario per intubare nel metaverso (ecco come il pesce finisce nell’acquario) l’intero cocuzzaro. Ma no. Ma no. Ma no. Già. La lotta tra “il bene ed il male”. Sì. Le leggende metropolitane. Le storie per adulti mai divenuti tali, indottrinati nei salotti dei Media, dai quali nemmeno l’educazione familiare e scolastica si discosta sostanzialmente. Non è un caso se la Tv è spazzatura, come il debito quando raggiunge tale livello, ad insindacabile giudizio di una delle omonime agenzie private di rating, “Usa”. Dove sta l’omonimia tra queste agenzie ed il debito spazzatura? Ecco. È implicito il discorso. Cenere sono e cenere ritornano: facendolo mentre lavorano. Laddove anche la spazzatura diventa cenere se hai sufficiente pazienza per aspettare. Un punto saliente, questo, della pazienza: chi ha così tanta pazienza al mondo? Solo chi non ha nulla da perdere perché ha già vinto: chi? Chi domina. Semplice. Per questa cerchia o vertice gerarchico o, meglio, il motivo stesso fondante della gerarchia, il tempo è spazio quotidiano da occupare, intanto che i frutti maturano sugli alberi. È matematico che lo faranno. Che succederà. Poiché tale potere è incontrastato. Niente può impedire tale accadimento. Quando si inquadra la situazione in questo modo, ecco che il panorama interiore subisce un forte scossone: sarà rabbia, valore aggiunto, un tumore? Bah.
Potrebbe essere addirittura… speranza. Ecco il potenziale.
Qualcosa che non ti uccide… No? Ti rinforza. È proverbiale l’espressione. Conosciuta anche se non riconosciuta. Un po’ di veleno preso tutti i giorni che fa? Ti uccide piano piano. O credi/speri di abituarti anche al veleno. Può essere. L’omeopatia funziona proprio così: diluendo quel principio ad un punto tale da invertirne la portata. Diventando curativo. Una sorta di sublimazione quantica, diciamo così. O, meglio, di sostanza. Ancora il potenziale. Quello che fa andare “avanti”? No. Ciò che ti fa sempre essere Spada di Damocle per qualcosa ch’è qualcuno, che non esiste; c’è. A costoro tutto questo gioca contro perché quel “nulla può rovinare i loro piani”, nella sostanza. Non è vero? Anche se tale pericolo è talmente auto disinnescato da non sembrare mai sufficientemente vero, praticabile, realizzabile. Eppure… Ecco cosa teme allora la dominante: il potenziale che, anche se l’umano fosse una macchina (“creazione”) perfettamente controllabile, niente… non ci si può mai af-fidare del tutto al 100%. L’anomalia. Sì. La rêverie. L’hackeraggio. Quindi, persino qualcosa di interno alla “famiglia”. Come se in tutto quello spazio occupabile, in attesa della maturazione del prodotto, sia la noia a farla da padrone. Gesù, chi poteva essere, ad esempio? Ed Enki? Da chi arriva l’aiuto esterno in Hunger Games? Che cosa rappresenta lo spirito dello scommettere, dell’azzardare previsioni provando il brivido, l’adrenalina, di perdere molti o tutti i propri soldi? Anche di poterli vincere. Ma soprattutto di correre quel rischio così dannatamente vivo, vegeto, totale.
Perdere. Non vincere.
Una situazione valida per chi vince da sempre. Funzionale anche a coloro a cui piace vincere facile. Un momento di debolezza? Uhm. Qualcosa che li mette col culo scoperto come il sostanziale tallone di Achille. Il lato debole è s-coperto. Da proteggere al meglio, ma… con la noia che corrode come ruggine un pezzo di ferro. Pensa: un infinito potere, una storia di successi senza tempo, una serie continua di vittorie, etc. etc. etc. Che due palle per colui che prima o poi arriverà in quella famiglia. Una sorta di neurone impazzito che può manifestarsi tra coloro che non si mischiano mai con il prossimo. Gli “Dei” sono così. Anche se ci sono delle storie che raccontano del contrario, anche se occasionale. Una sorta, però, di seriale che promette una certa inclinazione: come l’essere killer, maniaco, ossessivo possessivo, etc. Tutto quel senso di potere, effettivo, che ti rende così piatto, tanto da provare almeno una volta nella vita cosa provano tutti loro, all’interno delle loro misere r-esistenze senza futuro, anche se dotati del potenziale. Qualcosa di così sepolto in profondità da… “e niente”; ogni volta. Qualcosa che fa sorridere i demoni. Anzi, che li fa tirare un sospiro di sollievo. Perché loro lo sanno cosa vorrebbe dire: la fine di ogni festa, di ogni lauto banchetto. Un po’ come il sopravvivere occidentale sulle spalle di tre quarti di mondo.
Chi vorrebbe mai vedere finire tutto questo ben di “Dio”?
Nessuno. Ad eccezione dell’eccezione, che conferma la regola. Il punto di rottura che nei “film” viene sempre alla fine colpito per affondare tutto. Independence Day docet. Due ore di drammone pazzesco e cinque minuti di lieto fine (anche meno). Ti saresti suicidato da mo’, senza avere la forza di arrivare alla fine. È per questo che si muore? Prima del tempo, allora. Non nel tempo, ch’è spazio percorso Vs lo spazio percorribile. La “fantasia” è al potere, tanto che non appena scoppia uno scandalo, un delitto particolare da dare in pasto alle fiamme popolari, etc. subito dopo viene approvata una legge ad hoc. Un caso davvero curioso. Una scadenza collegata a doppia mandata. Viene prima la serie di efferati omicidi, oppure la necessità di varare la legge? Gallina o uovo? In SPS si è compreso che vengono d’assieme, essendo contemporanei proprio come gli estremi di un progetto.
Unicum. Decisione unilaterale. Potere.
Il cosiddetto “Ddl Roccella”, dal nome del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, dopo il voto unanime del Senato è ufficialmente legge…
Non viene prima un bel niente: il classico “nessuno”, però. Di tutto, di più, ma anche di meno. Nello s-vuoto, si sa, può uscire qualsiasi “cosa”. Come sotto al letto si rivela l’uomo nero. Non sia mai che sia una donna nera, perché altrimenti sarebbe razzismo. Eppure, questi sono Black Days: molto convenienti per fare acquisti. Al mercato nero? No; i neri venivano venduti ed acquistati nel passato. Mentre ora il mercato non disdegna alcun colore della pelle, guardando dentro... agli organi. Non importa nemmeno l’età. Certo: costoro si sono emancipati. Si sono evoluti. Perché limitarsi infatti ad un solo colore. Quando ci sono miliardi di prodotti attivi sulla piazza mondiale. Già. Un mercato davvero fiorente. Vengono alla mente i vampiri. I lupi mannari. I ricchi ed annoiati dalla vita.
Alla ricerca frenetica di vita vera.
Loro che possono, possono. Sono i cacciatori. I migliori. Chi cade sempre in piedi. Poiché hobby. Non delitto. Addirittura: medicina per il proprio malessere. Per soppesare e sostenere tutto ciò, occorre inquadrare la società attraverso il modello Famiglia Adams. Così diventa tutto più “sostenibile”. Una certa “economia” prende in considerazione qualsiasi variante, se giudicata utile alla causa della famiglia dominante. Succede così ovunque, vuoi che non succeda lì, a loro? Il Volador ha dato la sua mente all’essere “umano”. Ad immagine e somiglianza, or dunque. Ecco il debito altrui che passa nelle vene e nel “destino” comune. E poi non si può programmare la società? Non solo genetica. Altrimenti, come avrebbero fatto nel passato. A meno che la tecnologia più evoluta sia già parte centrale della famiglia dominante. Allora sì che la genetica (Pnl), ad esempio, esegue questo lavoro sporco, facendolo da sempre (perlomeno dalla “creazione” a conseguire).
Onde. Vibrazione. Frequenza.
Ecco lo stillicidio, che prende tale tecnologia esclusiva riversandola pian piano nel mondo “reale”: quello manifesto e ritenuto unico ed insostituibile dall’essere a massa, ch’è a massa proprio per questo motivo. L’insondabile, poiché con questo SO l’individuo è come ritagliato fuori, da perfettamente dentro o “incluso”. Ecco perché non lasciano nessuno… “indietro”.
A chi giova se non a loro.
Perché lasciare testimoni in giro per qualsiasi cosa ci sia al di là di tutto questo. Anche se non ci fosse nulla. Il testimone può innescare fenomeni a catena indesiderati, ancora una volta, proprio come raccontato nei “film”.
Quindi, come s’inquadra il “nuovo venuto” olandese?
Chi è Geert Wilders, il “Mozart” di estrema destra, leader del Pvv si definisce “antifascista, filosemita, antislamista, anti-Ue…”…
Vediamo, in soldoni:
antifascista (vabbuò, oramai è un omaggio della casa)
filosemita (ah-ah!)
antislamista (di contrasto)
anti-Ue (interessante questo particolare).
Il Partito anti “Ue” si rafforza, anche se ripensare il potere “Orange”, bah… ce ne vuole. Però, nell’ottica di elezioni europee 2024, l’infiltrazione ci sta tutta. Per questo, poi, dx e sx pari son, nella sostanza. Parassitare è uno sport, per costoro. Un momento: i liberali di destra (Vvd) del premier uscente Mark Rutte… = in “Olanda” era già la destra al Governo. Ma pensa.
Rutte è stato… digerito. Salute!
Come il “Papa” o meglio lo “Apap”, che ha ricevuto una congrega di transessuali in Vaticano, affermando che “mi sono reso conto che queste persone si sentono rifiutate, ed è davvero dura…”. Cosa non si fa per modificare l’opinione pubblica. Vero?
Quando serve, “serve”.
Si è reso conto? E quanto ci ha messo? Ma non è la massima carica della Chiesa? Non dovrebbero essere cose chiare sin da subito? Ma dove ha studiato? Dove si è laureato? Fino a l’altro ieri, dov’è stato? Quelle persone sono state ricevute perché ora fa comodo. Infatti, chi sta soffrendo nel mondo, oltre ai trans? Nessuno.
Nemmeno a Gaza.
“Così si uccidevano i vaccinati. Scrivo dal mio letto di stanchezza, pensando a me stesso. Ma anche alla ragazza di Ancona che si è scoperta anche lei un linfoma e ha seguito la stessa via crucis. Perché la chemio è una via crucis. Il mio di linfoma attacca il midollo osseo, lo riempie di anticorpi malati a seguito del crollo delle difese immunitarie: più evidente di così…”.
Max del Papa
Sì. Max non andrà mai dal “Papa”. Soffrirà in silenzio. Però, potrebbe sempre pensare a “cambiare sesso”.
Funzionerebbe, poiché più… cool.
Oh-yeah! Ci vorrebbe meno Speranza, nel mondo.
Israele, il giornalista ebreo Gideon Levy: “tante occupazioni nella storia, ma mai un occupante si è definito ‘vittima’ come noi…”…
Però: ogni tanto, l’anomalia si ripresenta. Nella strategia che comporta la dissolutezza del pubblico osservante. Affermare oggi, “sì”. E domani, “no”. Poi, ancora “sì”. E di nuovo, “no”. Comporta alfine, l’idea del nulla di fatto che nella sostanza e nella realtà manifesta AntiSistemica, figurati. Le armi sono già in “Ucraina”, ancora prima che vada in onda questo balletto delle parti, balbettante proprio per questo motivo:
un motivo di Intelligence.
Depistaggio. No? Intanto, affermano anche la verità, mentre recitano a menadito. Ma non conta mai, perché i pazienti sono sempre troppo impazientiti ossia occupati a far commissioni, a star dietro alle lancette degli orologi “naturali”.
Tra Liguria e Stati Uniti d’America che c’azzecca?
Negli “Usa” lo sanno dove sta la Liguria? Colombo è stato il segnalibro. Anche se è partito dal Portogallo? È il nome, allora, a far la differenza. Colombo investigò mai su quello che lo aveva spinto a… imbarcarsi per qualcosa di così bizzarro? Come un migrante... Perché le porte gli si aprirono tutte, ad un certo punto?
Ecco un altro “sbarco sulla Luna”.
I reset non si contano. Sono i punti di s-nodo per il “futuro” previsto. Così, per vie traverse, Colombo scoprì le Indie, infatti, popolate da… indiani.
Che ne pensano in India, al giorno d’oggi?
Ruota della fortuna indiana. |
Perché negli “Usa” ci sono cittadine che hanno il nome di qualsiasi località al mondo? Perché sono un mondo in miniatura? Un bonsai. Un frattale… del mondo. Un rito? Diciamo che d’assieme hanno la forma di un tapiro, un formichiere, un maiale rovesciato. Come quel pallone gonfiato che utilizzavano i Pink Floyd. Bah. E Waters gliele sta cantando ancora oggi, infatti.
Sarà l’acqua, sarà il caffè: sarà il caso. Quanta fantasia.
Braccia rubate all’agricoltura.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3514
prospettivavita@gmail.com
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