È dal 2020 che, si sono ri-messi la “divisa” e dunque si sono resi manifesti:
anche con il Multiverso.
Ci ritorneremo dopo. Infatti, prima, si passi da qua:
l’individuo compie qualche funzione di tipo “alchemic3” (ora involontario), molto simile al respirare automatico, oppure al battito cardiaco. Una sorta di “muscolo” da sviluppare, qualora sia avvizzito? Bah:
vedi che è sempre in funzione.
Cioè, l’assieme viene generato o lavorato da qualcosa, che poi va Oltre Orizzonte: come il “lavoro” testimonia e va a finire all’imprenditore, che vende i prodotti al Mercato, etc. etc. etc.
L’energia è un concetto fuorviante, quando è infinita.
Mentre diventa “energia” quando è in-de-finita.
La “industria” ha certamente uno scopo. Tutto quello che va in onda sulla Terra, a livello convenzionale o “reale” è la parodia ad immagine e somiglianza di ciò che avviene sostanzialmente.
L’individuo è una “centrale” che cammina (come testimonia e ricorda un Amico)…
6 aprile 2022 Link
Ecco che, oggi, l’Amico “misterioso” ritorna, assolutamente in f-orma.
Grazie Amico.
“L'altro giorno… ho avuto proprio una illuminazione frattale espansa. Vedendo i video di Ultra Ω Horos e altri, mi è venuto automatico il collegamento tra le strutture energetiche Tartare o comunque di un tempo e l'uomo.
Il collegamento parte dai cosiddetti ‘archi di trionfo’ che, come ben sappiamo sono ovunque nel mondo. Sono ovviamente dei magneti con i poli (+ e -) per lo scarico a terra o sotto terra dell'energia. Bene.
L'arcata dentale nelle nostre bocche ha il medesimo scopo.
Tant'è che basta portare la punta della lingua appena sopra gli incisivi, contro il palato, per sentire l'energia scorrere, pizzicare diciamo. Proprio come viene insegnato nello yoga e nella meditazione. Scendendo dalla bocca (il cosiddetto quinto chakra bocca-gola) si passa al cuore (quarto chakra), che nelle mappe delle città o nelle costruzioni energetiche Tartare era costruito sempre come un cerchio con 6 o 8 spicchi, una bobina in tutto e per tutto, proprio come il cuore di Tony Star-k!
Procedendo ancora si arriva al terzo chakra, il fallo nel corpo umano e l'obelisco o le Torri Tesla in ‘borghese’, che vediamo oggi in tutte le città del Pianeta. Se prendete la pianta di Parigi e partite dall’Arc de Triomphe c'è una linea retta che porta all'obelisco in Place de la Concorde.
Arcata dentale = Arco di “trionfo”
Chakra cuore = raggiera
Chakra “Fallo” = obelisco o Torre Tesla.
In mezzo c'è il cuore con i sei settori conici. È lampante.
Come in alto così in basso.
Siamo produttori energetici che camminano.
Almeno in questo livello, veniamo usati per produrre e dissipare energia conto terzi. Ecco i mantra, ecco i chakra, ecco il tantra. La Terra è un sistema industriale energetico e noi la stessa cosa con una taglia più piccola.
D'altronde non viene detto che ognuno di noi è un universo?”.
Molto bene.
Ognuno di noi è/ha un pezzo del mosaico:
dell’assieme.
Anzi, molto probabilmente ognuno di noi auto coincide con l’intero. Con la discriminante, però, che non esiste ma c’è qualcosa/qualcuno che non è poi così tanto d’accordo.
Il “male”, in-somma. L’avversario.
O l’alter ego. Il frutto di una divisione sulla scorta di quella cellulare? Mumble. Mumble…
Tutto riflette. Tutto si riflette.
Tutto viene riflesso. Tutto è riflessione.
Ergo? Tutto è or dunque, volente o nolente, verità. Ma c’è sempre il terzo incomodo, di mezzo. L’interferenza. Perché? Bè, è la conseguenza della divisione. L’interesse. Ciò che cova anche sotto alla cenere.
L’individuo è una sorta di “centrale semovente”? Bene.
Ma chiunque lo è, motivo per cui è assai inflazionata la “cosa”. Perchè dovrebbe interessare? Perché la “cattività”? Perché l’AntiSistema? Uhm, per tagliare la testa al toro ed andare/rimanere al sodo, va da sé che “si fa prima” ad auto ritenere tutto quanto, tutto questo come… un artifizio, assai “fatto bene”.
Del resto, si tratta di riflettere. No?
Ovvero, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria = il meccanismo o funzionamento dello specchio. Laddove, allora, la simmetria è il punto di equilibrio tra le forze, che si riflettono o vengono riflesse.
L’immaginazione persegue f-orme di ogni tipo, ma il “bello” o la cosiddetta “arte” mira sempre ad una sorta di perfezione stilistica che la simmetria incarna alla perfezione.
In ultima analisi, la “casa” è quasi sempre simmetrica, non tanto perché “stile” bensì perché “portante”. Infatti, per implementare lo spazio per una porta o una finestra, ci vuole sempre uno spazio diviso simmetricamente:
due “colonne” che sorreggono o delineano quello spazio dedicato o preservato.
Le famose “due colonne” che un po’ ovunque ridondano, in ambito “antico (anche se mai passato di moda)”. L’individuo è dotato di simmetria = la linea centrale del corpo. Con le due p-arti assolutamente “uguali” anche se shiftate (nel) di-verso.
Destra e sinistra = le due “colonne” sacre, attorno, dentro, sopra, Oltre, etc. le quali si sviluppa il mondo intero.
Qualcosa che “come sta in piedi” se non in termini di “energia”, essendo tutto quanto AntiSistema. No? Ecco che l’individuo, replicato allo “infinito” = oltre otto miliardi di volte, diventa perno “centrale” in tale f-orma di auto organizzazione che, bada bene, potrebbe assumere qualsiasi manifestazione anche fisica, eppure “niente”:
qua sembra sempre “solo” AntiSistema, sostanzialmente.
Ecco perché a “te” risuona tutto diversamente: rullo di tamburi e “niente”, la “normalità”. Oppure, l’a-normalità. Ancora:
l’essere a n-orma(le)
Qualcosa che lascia proprio orme, ovunque. Come Dna, ad esempio, dimostra. O come le impronte digitali. Ciò che sfugge è che “tu vali”, ma nel grande numero il “valore” scema (per “inflazione”), dunque, se “tu vali” ma sei qua in così gran numero, di conseguenza l’interesse altrui potrebbe ri-assumerti sotto ad altra valenza:
se ognuno, mentre ha la “propria” vita, contemporaneamente facesse p-arte di una sovrastruttura parallela (come lo Stato) perfettamente rivelata ed assolutamente adesa sia all’individuo che alla società (assieme)?
Come una seconda pelle.
Come le due colonne, “diritto-dovere”. Come da simmetria. Ecco che la “centralità” diventerebbe decentralizzazione o Blockchain, guarda non caso.
Ovvero, anche “tu” sei lo Stato, anche se lo Stato non è Te.
Ci sei? Ad un in-certo “punto”, al solito, qua nell’AntiSistema smarrisci il senso ultimo di quello che “stavi” facendo.
L’industria è proprio questa:
tutti al lavoro, anche quando sono a “riposo”.
Anche quando si dorme. Per questo “nessun dorma”. Or dunque, ognuno è “una centrale energetica semovente”. Ognuno.
Altro che “merito, elite, gerarchia”.
Tutti uguali non solo potenzialmente. Ecco la democrazia, il comunismo e tutto quello che proclama l’uguaglianza sulla base di essere vivi = qua nell’AntiSistema (laddove si sopravvive secondo obsolescenza programmata). Fabio ha auto decodificato proprio questo, fermo-impresso anche nella “città” di Parigi.
Non solo simbolismo, please.
È un mix, piuttosto che qualcosa di nitido. Per cui, occorre accorgersene e rimanere poi in coerenza. Qualcosa che nell’AntiSistema non è proprio semplice, perché l’intero campo è continuamente spazzato dal firewall “Ambiente”, ch’è legge, strumento… epperò, anche memoria (ecco perché tutto è riflesso).
Se ognuno è una centrale autonoma, è vero che l’essere è “a Massa” (nell’AntiSistema) motivo per cui la centrale è costituita da ogni individuo, alle dipendenze di tale simmetria o punto di sospensione.
Anche se non lavori, per inciso, sei sempre nell’AntiSistema.
Certo, perché va Oltre la dipendenza, nell’essere gerarchia. Ricordi che Einstein “invitava” a riflettere in questo modo:
“non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato...”.
Certo; anche se, essendo almeno al corrente sia del “problema (interesse altrui)”, sia della “mentalità che l’ha generato (AntiSistema)”, allora lo puoi sostanzialmente trascendere.
Mentre, al contrario, rimane tutto “filosofia” o potenziale contemporaneo in-espresso. Ricorda che ogni volta che ti cimenti in qualche “volo”, è contemporaneamente che occorre svilupparlo, nel senso che quello che avviene continuamente è il meccanismo “destra-sinistra” Vs simmetria (punto di sospensione).
Qualcosa che ti ha, Vs… “mentre sopravvivi”.
Ecco perché sopravvivi. Perché sei qua nell’AntiSistema:
l’essere “già successo”.
Ciò che ti ha “assunto (pre-visto)” all’interno della propria “macchinazione”, formandoti in gerarchia come manovalanza di vario livello, poiché ognuno è una centrale di ri-produzione:
ed il “fermo” interesse altrui per tutto questo è assoluto e dunque assolutezza (coerenza).
E veniamo, allora, alla questione Metaverso.
In altri Bollettini s’era già più che ipotizzata l’intubazione nel Metaverso.
Ma ora la situazione è molto più nitida, poiché tutto spinge in tale direzione.
Ovvio: è una sos-pinta.
Lo “chiederai” in-direttamente “tu”. Come qualcosa che prima è un’ipotesi, poi uno spiraglio di luce manifesta, pubblicità, poi diventa “figo”, gioco, utilità, hobby, divertimento, tendenza, servizio, lavoro… vita (sopravvivenza). Ok?
Gerarchia docet.
Dunque, il fatto che ognuno è una centrale semovente, comporta l’auto alimentazione dell’individuo stesso (device) nonché di tutto quello a cui “aderisce”. Nell’AntiSistema il funzionare diventa “energia”, proprio come avere a disposizione la free energy, non dirlo a nessuno ed, al contrario, “infilarci dentro due fili e…” asserire di avere “scoperto l’elettricità”.
Ci sei?
Ti vendono qualcosa di assolutamente immanente, libero ed abbondante. Tanto abbondante che ognuno è in grado di auto rigenerare da sé.
Eppure, tant’è:
te la devi “comprare” ogni volta, seppure sei proprio “tu” che alimenti tutto questo “mercato”.
Con l’interesse che è “superiore” rispetto a ciò che ritieni di avere “capito” oppure di “sapere”. Immagina che il farmaco sperimentale che ti “offri” di ospitare, non è affatto sperimentale. Bensì, come supportato dalla sentenza del 2013 della Corte Suprema Usa, una volta che dentro di Te c’è del Dna artificiale, allora diventi “te” = appartieni alla multinazionale che detiene il brevetto oppure che ti ha iniettato tale “marchio registrato”.
Organismo Ogm. Ibrido o posseduto.
Continua a succedere, allora. Perché Tu sei già “tu” qua nell’AntiSistema. E, allora, è sempre come avere le “ali ai piedi” se sei sempre a “favore di corrente”, Anti-Sistemica.
Infatti, sono sottodomino costoro:
il Deep State è sottodomino.Non eco-dominante. Quindi?
“Niente”. No?
Il “virus” e la pandemia hanno creato ed offerto questo “nervo s-coperto”, motivo per cui gli individui stanno venendo “arricchiti o impoveriti” dentro, proprio come la famigerata “realtà aumentata (o impoverita)” che dipende dall’interesse altrui per Te.
Alla via qua, così… ti aspetta, nemmeno tanto distante, il Metaverso, alias:
l’ennesimo “mondo in bottiglia”
appartenente all’ennesima “compagnia internazionale”
secondo il consueto o solito interesse “superiore”
in gerarchia.
La bizzarria assoluta (la “tua” curiosità cardine) è quasi certamente questa:
può il corpo fisico morire e la relativa “mente”, sopravvivere?
Sì, quando la “mente” è, nella sostanza, proiettata:
ricorda che per la mente non c’è alcuna differenza sostanziale fra “realtà manifesta” o fisica, e, “immaginazione”. È sempre segnale che stuzzica la mente e per la mente “fa uguale” = cor-risponde di conseguenza.
Inoltre, ogni individuo è “auto alimentato”:
l’energia per il mantenimento del corpo fisico è propria.
Mentre, la proiezione mentale può essere mantenuta “in vitro”, esercitando l’alimentazione fisica individuale. Non solo: qual è l’interesse di chi non esiste anche se c’è?
Approfittarsi della situazione assolutamente causale o provocata ad arte. Dunque, una volta “intubato” nel Metaverso, il corpo fisico può essere distaccato dalla macchina, quando la proiezione mentale ha sviluppato sufficiente “auto determinazione” in termini di memoria di sé collegata agli e-venti esperimentati nel Metaverso stesso, laddove dopo “un tot” acquisisce quell’auto adattamento necessario a sviluppare “senso di sé” all’interno di quella dimensione, tornando a dimenticare tutto il pregresso, ancora una volta.
Quando sei nel Multiverso da un certo “tempo”, allora avrai sviluppato tutto quello che “serve” per il distacco del/dal corpo fisico che, ormai, produce energia non per alimentare la proiezione mentale ma per alimentare la scena stessa.
Qualcosa che, dopo, alimenterà l’interesse del punto di sospensione, di questo “castello di carta” che rimane in piedi grazie a “te”, nella miliardaria duplicazione individuale terrena.
Ripeto:
quando la proiezione mentale raggiunge il punto di equilibrio “Intra-Metaverso”, è pronta per essere scollegata dal corpo fisico, perché ormai coinciderà con quello che “ti hanno fatto vedere, ad esempio, in Altered Carbon = il corpo sarà secondario rispetto alla ‘pila corticale’”.
Quando la proiezione mentale sarà dotata di “corpo digitale” o memoria software, di conseguenza si doterà di un nuovo corpo ad immagine e somiglianza della struttura tipica digitale della dimensione Multiverso. Il corpo fisico verrà letteralmente dimenticato:
ecco cos’è la “Anima”.
La vecchia “custodia” lasciata indietro,
ovvero nel mondo “prima di questo”, nella dimensione antecedente. Il “vecchio
mondo” Vs… il “nuovo mondo” o s-coperta delle nuove terre abitabili, viste dal... “mare”.
Vedi che “è già successo” e allora continua a succedere se sostanzialmente la “musica non cambia”, anzi, non viene trascesa.
Allora, tutto è artificiale, essendo sempre di p-arte ad arte (come la “Creazione”).
Immagina a partire, ad esempio, da Avatar:
il protagonista (il “gemello-fotone” sopravvissuto) che ha perso l’uso delle gambe, prende il posto del fratello morto e… “entra nel programma Avatar”, ovvero, scopre che può ritornare a camminare con gambe “proprie”, anche se lì dentro (Pandora è una dimensione del Multiverso).
Ok?
E cosa succede dopo “un tot”? Che… “la storia è talmente avvincente da convincerlo a lasciare il corpo fisico, a favore del nuovo guscio o esoscheletro”.
E tale è la “fine” del primo episodio.
Risultato? Uhm: il vecchio Sully (quello originale) muore fisicamente, ma… a favore di un nuovo Sully, che continua a sopravvivere nel corpo “digitale” dell’avatar, in quella che è la trama del “film” più avvincente e con più “futuro” rispetto al… prima.
Bah.
Continua a succedere = “è già successo”. Trovi?
Ecco perché qua, ancora in questa “dimensione” o versione di realtà manifesta, “non sai una mazza del pregresso” e allora “ti auto delimiti a sapere quello che ti dicono gli esperti”. Ecco perché hai una sorta di “spleen” relativamente a qualcosa che hai come “perso” oppure “ti manca”.
Quel “non so” che ti appesantisce l’animo, perennemente alla “ricerca di un senso che sfugge” Oltre Orizzonte.
Ecco tutto il... mistero.
Ecco quello che ricordano lor signori.
Ecco:
questo è quanto, anche se “buttato giù a mo’ di… appunto”.
Ap-punto.
Ciò che ti si prospetterà nell’imminente “futuro (destino)” sarà l’immagine di qualcosa di estremamente accattivante, che nel “tempo” avrà la forza di attrarti “dentro”.
Come se ti mangiasse, ti “divorasse l’anima (alias il corpo fisico)”, lasciandoti con la proiezione mentale assolutamente sedotta ma non abbandonata da quell’insieme o “nuova veste” o arredo dello scenario reale manifesto.
Con al posto della fisica, il digitale.
Qualcosa che si forgerà attorno a ciò che c®ederai, rimanendoci dentro per tutto il “tempo (abitudine)” necessario. Dopo di che, “ciaone”.
Sarà bene? Sarà male? Bah: dipende.
Figurati che sei già “te”, qua nell’AntiSistema.
Quindi, sarà come un piano inclinato o un nastro trasportatore che ti porterà o guiderà “dentro”. Come pianta carnivora in-segna: bella ma letale. Ma non ti preoccupare:
non sarà come pensi che sia il programma “morte”.
Sarà rinascere sotto ad una diversa “luce”. Nel Metaverso, allora. Oppure, del Metaverso? Dipenderà ancora da Te, anche se sei “te” già da ora.
Certo, perché Te sei per sempre (potenziale contemporaneo) nonostante “tutto”.
Ricordi che Neo padroneggiava il “codice” della Matrix?
Ecco. Nel digitale... “viene meglio da pensare” o rielaborare, auto decodificare sostanzialmente. Il corpo fisico in questa dimensione è un impiccio, ormai. Troppo ar-reso inerme/inerte, da tutto lo “inquinamento” = dall’interferenza AntiSistemica, che spinge come corrente verso la “nuova” terra promessa, laddove il “Signore” è sempre… lor signori (gli “Dei”).
Tron.
Il “tuo” nuovo corpo sarà fatto d3l digitale:
pixel.
Codice. Bit. 1 e 0. Ma, soprattutto, 1 e 0. Ok? È portante, questo:
davvero.
Qualcosa che puoi “Fare…” già da ora anche qua nell’AntiSistema. Anche se… “ti viene più difficile” o pressoché im-possibile (potenziale).
Sono commosso. Tutto ri-torna, anche grazie all’Amico Fabio.
Antichità, compresente, passato, futuro, destino, orbita, fato, ciclicità, energia, anima, corpo, dimensione, universo, etc. etc. etc. Reincarnazione?
Ora sai (ricordi?).
Immagina com’è essere nel Metaverso, e… vien da sé. Altro che.
Ti stanno proprio “prendendo in giro”. Trovi?
Sul Metaverso “oh, come ci si ritornerà”, nel senso che il target l’ho prefissato e i Bollettini faranno centro come missili intelligenti.
A costo di diventare “noiosi”.
Le dimensioni in-de-finite del Metaverso son il… festival del “niente”.
Quel “nulla” da cui ti dicono - “ed ora te ne puoi ‘Fare…’ qualcosa, sostanzialmente” – proviene la “vita”:
da quella esplosione di luce.
Bene:
come te lo fanno vedere nei “film”, il viaggio interstellare?
Proprio così: come uno sciame luminescente o un viaggio nella luce o di luce.
Proprio com’è il “manifestarsi (nascere)” qua, nell’AntiSistema.
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-642
prospettivavita@gmail.com