I “Fichi D’India” te lo cantavano, anni fa, questo “sonetto”. E giù a ridere, ogni volta. Poi, ti chiedi perché ci sia chi non vuole “vaccinarsi”.
Bah: “vuoi vivere in eterno?”.
“Poretti, se sposta la lingua riesco anche a passare…”.
La banda dei Babbi Natale
Ecco la “responsabilità”, in una battuta.
Ecco come ti comporti se dai del “negazionista” a qualcun altro, giudicandolo (da quale pulpito, poi)… in qualcosa dove “scagli la prima pietra chi è senza peccato”.
A tal pro, SPS_IO ripropone uno stralcio da un famoso “discorso”, mai passato di moda. Anzi:
tra le righe, prendine atto, si parla ancora di “oggi”.
Espandine la portata ed applica la sostanza anche alla situazione “pandemica” ed all’atmosfera da caccia alle streghe ancora in atto. In un mondo dove si protegge e si va sempre fieri della bio-diversità, ecco che nella sostanza ti è impedito di essere te stesso, ovvero, bio “diverso”, nel pretesto di qualcosa di più “grande e superiore”, come la questione della “sicurezza pubblica/planetaria”.
Da che mondo è mondo, infatti, è sempre stata la bio-diversità a garantire la vita sul pianeta. Anche se l’unione fa la forza, se tutti rimanessero dei soldatini obbedienti all’unica “autorità”, qualora quest’ultima impazzisse si porterebbe con sé tutti quanti.
Di questo famoso “discorso”, c’è un particolare riassunto che si trova in Rete: se fosse anche solamente “vero a metà” e se la traduzione fosse anche minimamente fedele all’originale, bè… la risultante è quantomeno sempre attuale e significativa (fossero anche frasi fake, la verità è sempre una, essendo sostanza, così come… “generato, non creato, della stessa sostanza del Padre…”).
“Signore e signori, la parola “segretezza” è ripugnante, in una società aperta e libera. E noi come popolo, ci siamo opposti, intrinsecamente e storicamente, alle società segrete, ai giuramenti segreti e alle riunioni segrete. Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti, per espandere la sua sfera d'influenza, sull'infiltrazione anziché sull'invasione, sulla sovversione anziché sulle elezioni, sull'intimidazione anziché sulla libera scelta. È un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, operazioni economiche, scientifiche e politiche. Le sue azioni non sono diffuse, ma tenute segrete. I suoi errori non vengono messi in evidenza, ma nascosti, i suoi dissidenti non sono elogiati, ma ridotti al silenzio. Nessuna spesa viene contestata, nessun segreto viene rivelato…”.
John F. Kennedy – 1961
Osserva a tal pro il simbolo dell’Onu:
quelle due ali di alloro, non ti ricordano la corona che cingeva le teste degli antichi imperatori romani?
Simboli = significato.
Essenza. Comunicazione non comunicata, se non per chi ne riesce ad auto decodificare la portata o la sostanza. Mancanza di “prove”.
Il “segreto”, da Presidente Usa, non puoi proprio ignorarlo, perché la “storia” affonda nel segreto.
Al limite allora lo puoi denunciare, ma… in che modo, senza rischiare oltremodo la vita? Comunicandolo in codice. Il problema è tuttavia sempre l’essere che è “a Massa”, anzitempo e preventivamente. Risultato? Kennedy è già morto e defunto:
assassinato pubblicamente. Ancora una volta.
Eppure, da un Presidente Usa che cosa ti aspetti? Che sia come un antico imperatore: che sia l’uomo più potente della Terra. Bè, che fine ha fatto Giulio Cesare, ad esempio? La storia continua sostanzialmente a ripetersi. Ergo, la classe degli imperatori e presidenti s’illude di essere come “Dio”, ma a comandare essenzialmente è qualcosa o qualcun altro. Infatti, la successione del potere è sempre un fattore “di sangue” collegabile alla “famiglia”.
E la “linea di sangue” non passa da famiglia a famiglia, nel “tempo”.
No. Davvero: l’eco-dominante è tale e non ha mai “mollato il potere”. Altrimenti, sarebbe anche minimamente mutato qualcosa nei secoli dei secoli, amen… E invece, la storia si ripete sostanzialmente:
sempre, nell’AntiSistema.
Ciò significa che non ne sei mai riuscito e che non è mai cambiato nulla, nell’essenza delle cose.
Usa, rivelazioni su droni killer…
Hale era accusato di avere sottratto 36 documenti da un terminale del Governo, di cui 23 non collegati al suo lavoro, e di averne consegnati 17, inclusi 11 “segreti” o “top secret”, al giornalista di The Intercept, Jeremy Scahill. Ben lontano da essere un crimine, il gesto di Daniel Hale permise di conoscere alcuni dettagli esplosivi di un programma di assassini mirati che l’amministrazione Obama aveva intensificato enormemente soprattutto in paesi come Afghanistan, Pakistan e Yemen.
La nuova strategia dell’allora presidente democratico era stata propagandata come una svolta nella “guerra al terrore”, in grado di superare gli eccessi del suo predecessore. Hale aveva invece toccato con mano la realtà della nuova campagna di morte, decidendo di rischiare carriera e libertà per fare arrivare alla stampa i documenti che potevano testimoniare quanto accadeva sul campo. Tra le altre rivelazioni pubblicate da The Intercept grazie a Daniel Hale c’era in primo luogo quella che dimostrava l’esistenza di un vero e proprio elenco segreto di bersagli da eliminare “extragiudiziariamente” con i droni.
Inoltre, il materiale riservato dimostrava che, nonostante la pretesa ufficiale dell’amministrazione Obama di utilizzare un programma di bombardamenti mirati con precisione “chirurgica”, circa il 90% delle vittime dei droni erano civili che non facevano parte della lista degli obiettivi da colpire. Il governo Usa si era auto-assegnato la facoltà di uccidere in questo modo anche cittadini americani, nei paesi teatro di guerre e non solo, calpestando completamente i diritti costituzionali.
I criteri con cui le direttive di Obama stabilivano i requisiti che facevano di un determinato individuo un obiettivo da essere eliminato sono stati resi pubblici sempre grazie a Hale. Su questo punto l’ex analista militare si è soffermato in una toccante lettera indirizzata al giudice che ha presieduto al suo processo nei giorni precedenti la sentenza. Nel ricordare il lavoro svolto in Afghanistan nell’ambito del programma di bombardamenti con i droni, Hale parlava della depressione che questa esperienza gli aveva causato, dovuta all’impatto emotivo delle scene a cui era stato costretto ad assistere.
Secondo le regole di ingaggio stabilite dal Governo, infatti, praticamente qualsiasi maschio adulto che veniva a trovarsi nelle vicinanze di un sospetto terrorista sotto sorveglianza poteva essere legittimamente assassinato. In questo modo, le statistiche ufficiali dell’amministrazione Obama indicavano un numero estremamente ridotto e falsato di “vittime collaterali” civili.
Nella lettera di Daniel Hale emergevano drammaticamente le implicazioni di una guerra combattuta davanti a uno schermo, con la morte di civili innocenti decisa premendo un pulsante. A questo proposito, Hale scrive del peso della responsabilità di far parte di un programma che provocava l’assassinio in modo raccapricciante di “uomini la cui lingua mi era sconosciuta, i cui usi mi erano incomprensibili e i cui crimini non ero in grado di identificare”.
Nella stessa lettera appaiono chiare anche le sue conclusioni più generali su un conflitto a cui ha partecipato attivamente. Hale si chiedeva come “si possa credere ancora che per proteggere gli Stati Uniti sia necessario uccidere persone [in Afghanistan] che non hanno avuto nessuna responsabilità negli attacchi dell’11 settembre [2001]”.
La tesi dell’accusa nel processo a Daniel Hale è consistita nel dimostrare che le sue azioni avevano messo a rischio la vita di militari e funzionari di governo, nonché la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. In particolare, secondo il dipartimento di Giustizia, due dei documenti che Hale avrebbe passato a The Intercept sarebbero finiti in una “compilation” pubblicata su internet dallo Stato Islamico contenente consigli destinati ai propri combattenti per evitare di essere individuati e colpiti dalle bombe americane. Secondo i legali di Hale non sono state invece presentate prove che il comportamento del loro assistito abbia avuto conseguenze negative di qualsiasi genere. Se anche così fosse, va sottolineato, la responsabilità sarebbe da attribuire a un governo che conduce operazioni illegali dietro le spalle dei propri cittadini e non certo a chi ha contribuito a rivelare pubblicamente questi stessi crimini…
31 luglio 2021 Link
“Di fatto” Vs sostanziale: questa è la “morale della storia”.
“Legge” Vs Legge. “Verità” Vs Verità. “Giustizia” Vs Giustizia. “Libertà” Vs Libertà. “Diritto” Vs Diritto… e “Responsabilità” Vs responsabilità.
Accorgerti sostanzialmente fa la differenza e ti mantiene collegato al potenziale contemporaneo, laddove sembra egoismo ma è “egoismo” = non lo è per nulla.
Mentre lo è, eccome, lo “stile di vita” che ti fai andare bene (bene, se non ti capita di patirne la consolidata “ruvidità”). E questo sì che è egoismo e “cecità” e sempre sopravvivenza (mors tua vita mea).
Ha voglia allora a crederti “diverso, migliore, professore...”.
L’esigenza prima e di tutti è di riuscire a sfamare se stessi e le proprie famiglie, di poter avere accesso a una vita decorosa e se possibile godere un’esistenza tranquilla. Vi è un nucleo di intellettuali che nelle dittature soffre anche altrimenti, oppresso perché non può arrischiare forme di espressione che non sono in consonanza con il pensiero e la propaganda del regime…
Nei rapporti sociali pesa… una coltre di sospetti e diffidenze magari ingiustificate, ma sufficiente per avvelenarli. Parliamo però sempre di una minoranza insofferente al giogo e alle sopraffazioni…
È vero, il nostro sistema nelle sue diverse tonalità è imperfetto, incapace di risolvere con soddisfazione generale i numerosissimi e difficili problemi della convivenza. Da noi però non vi è ormai più la povertà assoluta, quella di chi sta veramente male, vi è purtroppo chi sta bene e chi sta meno bene in una realtà meno drammatica. La ricchezza che il sistema produce permette che ci si possa occupare, magari insufficientemente, ma comunque occupare di chi sta meno bene.
Grazie alla possibile formazione di ricchezza, alla realizzazione di progressi tecnologici, sviluppo di iniziative, abbiamo creato e creiamo benessere del quale per finire approfitta l’intera società…
Fortunatamente per i cinesi è arrivata l’intelligenza di Deng Xiaoping che ha capito che il pesce pescato dallo Stato non sarebbe mai bastato a sfamare tutti ed era opportuno insegnare ai cinesi a pescare, anche se nella pesca qualcuno ha più talento di altri. Questa iniezione di capitalismo è alla radice del successo economico odierno della Cina. Con tutti i possibili difetti e difficoltà per finire è innegabile che nelle democrazie è dove sotto tutti gli aspetti ci si nutre meglio.
Tito Tettamanti Link
Un vero e proprio orrore. Ma non un errore, non visto che...
trattasi di lucida strategia.
Miron Zownir: “tolleriamo o istighiamo le guerre e non ci sentiamo responsabili di nulla…”…
Il post comunismo cosa ha tolto e cosa ha aggiunto?
È difficile da dire. Non ho mai sperimentato il sistema comunista ma sicuramente non mi sarebbe piaciuto. Per la maggior parte delle persone probabilmente la situazione ora è migliorata, ma ancora troppi vivono una vita difficile. Oligarchi, corruzione e un capitalismo spietato che flirta con il fascismo non possono essere la risposta al comunismo...
Tolleriamo o istighiamo le guerre e non ci sentiamo responsabili di nulla…
La maggior parte di noi vive in uno stato mentale duplice ed è ugualmente attratta dal bene e dal male e alle volte non sa tra cosa scegliere. A seconda della tua educazione, istruzione ecc., conosci i valori etici che dovresti rispettare in futuro. Il male è un taboo mentale, ma ha un finale aperto…
La pandemia cosa le ha insegnato?
Che la natura è più forte di noi e che non possiamo fidarci dei Governi. Siamo governati da banchieri privi di etica, ipocriti, tecnocrati e informatici. Il capitalismo imperversa e non c’è un’opposizione con cui potersi schierare. Siamo stati così presuntuosi nel paradiso della nostra sana democrazia e ora sembra che tutti si stupiscano del fatto che abbiamo perso il controllo. Tutto accade contro di noi, siamo solo una minoranza e nessuno di noi conta davvero.
Il futuro?
È più cupo che mai.
HuffPost Italia Giuseppe Fantasia 1 agosto 2021 Link
Allora?
Difendi ad oltranza questa “roba”. Che altro. No?
Limitato a sopravvivere, anche se non sei limitato affatto, a livello di potenziale ch’è contemporaneo. Ogni “muro” fa p-arte di una sola strategia, che non ti viene comunicata ma che sostanzialmente puoi “sentire”. Laddove il problema sono però gli altri, se mai “tu” ritornassi tu, nonostante l’AntiSistema.
La “Rete” pesca dal basso, ma è “tirata dall’alto”. Nel nome dello spauracchio generale, “passa di tutto” con l’ausilio dei replicanti “umani”.
Il nuovo piano del Veneto per contenere la variante Delta e incentivare i vaccini anti-Covid.
In Veneto la variante Delta del Covid-19 è diventata ormai dominante, provocando un aumento dei contagi. Nonostante i tassi di ospedalizzazione rimangano tra i più bassi dall’arrivo del virus, la regione vuole quindi incentivare la popolazione a vaccinarsi. Secondo il nuovo piano per il contenimento della variante Delta del Sars-CoV-2, nei casi in cui venga scoperto un nuovo contagio dovuto alla mutazione la sanità potrà mettere in atto un severo processo di tracciamento dei contatti, coinvolgendo il condominio, il quartiere o il distretto di residenza della persona infetta.
L’obiettivo è di individuare coloro che non sono ancora stati vaccinati e di proporre loro, nel rispetto della privacy, l’immunizzazione…
Notizie.it 1 agosto 2021 Link
Nei casi in cui venga scoperto un nuovo contagio dovuto alla mutazione la sanità potrà mettere in atto un severo processo di tracciamento dei contatti, coinvolgendo il condominio, il quartiere o il distretto di residenza della persona infetta… (tutti spie, tutti untori, tutti a giudicare, tutti delatori, etc.).
L’obiettivo è di individuare coloro che non sono ancora stati vaccinati e di proporre loro, nel rispetto della privacy, l’immunizzazione… (nel “rispetto della privacy”, quando ti denuncia il vicino di casa?).
È come se fossi un appestato.
La “storia” è sempre quella. Ancora una volta. Mentre “sulla carta” è una figata.
E mentre ripassi l’alfabeto greco…
Ore 22 - Iss: balzo dei contagi nei maschi under 40 è anche effetto degli Europei.
Secondo il report “Epidemia Covid-19” dell'Istituto superiore di sanità, l'aumento dei nuovi casi a luglio in Italia, soprattutto tra i maschi under 40, è da individuare anche “nelle feste e negli assembramenti per Euro 2020”. Dalla fine di giugno, l'incidenza nei maschi fra i 10 e i 39 anni risulta essere sempre maggiore rispetto a quella osservata nelle donne…
Dunque?
Chi ha autorizzato gli Europei, in un simile “momento”?
E quale responsabilità si è preso?
L'Italia campione d'Europa ha spinto i contagi. L'Iss conferma l'effetto Europei…
HuffPost Italia Ilaria Betti 31 luglio 2021 Link
“Responsabilità”. No?
Tra Europei, Olimpiadi (anche se blindate), vacanze, etc. per far “ripartire l’economia”, come si può poi parlare di… responsabilità?
Era proprio il “caso” di…?
Hai così paura? Stattene a casa...
I luoghi di vacanza dove il Covid ha colpito di più…
Notizie.it 31 luglio 2021 Link
“L'uomo agisce spesso senza riflettere…”.
Conan il Barbaro
Già… Per dar la colpa, in seguito alla propagazione dei “contagi”, a chi non intende vaccinarsi e comunque ha assunto un comportamento del tutto sicuro, pur rimanendo deciso a non vaccinarsi:
mascherina, distanziamento e disinfezione delle mani, non sono più misure di prevenzione valide?
A quanto pare, no: perché “serve” il Green Pass = obbligo indiretto del “vaccino”.
Per colpa di qualcuno, non si fa più credito a nessuno.
Proprio così. Ergo, sei considerato per default una sorta di menefreghista, imbecille, becero, troll, ignorante ed assolutamente incurante del “prossimo” così come di “te stesso”. Stop.
Tu sei “Tu” nell’AntiSistema.
Nella gerarchia che non hai idea da dove provenga (inizi) e figurati allora dove va (finisce, continuando).
“Magia, mistero, apparizioni, sparizioni. Sono Mister Tarocco con l’accento sulla Q che la magia la fa una volta e poi non lo vedi più…”. Ricordi? In piena epoca “industriale”, sei troppo inquinato per essere rimasto in te.
Rizzoli sui negazionisti: “carenze cognitive, si chiama effetto Dunning-Kruger…”.
Melania Rizzoli si scaglia contro i cosiddetti “negazionisti”: “gli ignoranti pensano sempre di avere ragione, e più il loro livello di ignoranza è alto, più tendono drammaticamente a sovrastimare quello della loro conoscenza…”…
Federico Garau 3 Gennaio 2021 Link
Eccone n'antro che, dopo Burioni, ti conferisce Honoris Causa il titolo di... ignorante, così: a gratis.
Se c’è qualcuno, in società, che “le sa tutte” e che “ha sempre ragione”, questo davvero non è il “negazionista”, bensì… scienza (deviata), politica e compagnia cantante.
Ovvero, proprio chi ti “obbliga a…” anche se indirettamente, salvo dichiarare tutti in “democrazia e libertà”. Si potrebbe allora pensare e dire che “il loro livello di ignoranza è talmente alto, da essere assoluto”.
A Cinecittà nascondevano i nazisti facendoli recitare da nazisti.
Che nel Dopoguerra Roma pullulasse di nazisti in fuga verso il Sudamerica o il Medio Oriente lo si sapeva. Che nella loro permanenza fossero aiutati e sostenuti da importanti pezzi delle gerarchie vaticane pure lo si sapeva. Che tutto ciò avvenisse con il beneplacito dei servizi segreti americani - che utilizzavano le ex prime linee di Hitler in chiave anticomunista - è ormai verità storica conclamata. Che invece tanti di loro, almeno tre ma forse di più, sbarcassero il lunario recitando in ruoli minori in importanti film italiani - come Una Vita difficile di Dino Risi o La caduta degli Déi di Luchino Visconti - questo è meno noto.
O meglio:
è noto per lo più a storici e addetti ai lavori.
Che poi le parti a loro assegnate fossero autobiografiche - soldati tedeschi cattivi e senza cuore - beh, questo è il classico caso in cui la storia diventa farsa. O più precisamente, visto che parliamo di Cinecittà, è il caso in cui il confine fra finzione e realtà più che superato viene completamente abbattuto…
HuffPost Italia Gianni Del Vecchio 31 luglio 2021 Link
Ecco.
Davvero: non ti puoi permettere di fare perbenismo.
Con questa “storia (deviata)” per niente mai alle spalle, non puoi proprio nemmeno immaginare che sostanzialmente sia diverso, “ora”.
“Cosa” c®edi di difendere, comportandoti come le pecore?
Quali interessi ti spingono soprattutto ad auto sopravvivere (abituandoti a qualsiasi “misura”)? L’amore verso i cari o il “prossimo”? Quante persone genuine ci saranno al mondo? È paura e ricatto, quello che va in onda. Laddove la responsabilità è molto più “a monte” rispetto a quello che puoi mettere a punto, “te” nell’AntiSistema (se non sei sostanziale).
Oltre al Green Pass c’è di più: decidere.
Invece di scegliere sempre fra… Anzi, neanche quello:
se te lo impongono, che cosa puoi scegliere.
Figurati, allora, se puoi decidere.
Un ristorante italiano in California vieta l'ingresso ai vaccinati…
Agi 31 luglio 2021 Link
Decidere. Ok?
Sollo pubblicità? Chi lo può dire: la verità è sempre tale. Fioccheranno allora multe (ricatto). Perché “devi obbedire”; del resto il ritornello della formazione degli Stati non è, forse, stato “Patria o morte”.
“In quel tempo” sembrava giusto, per il contesto storico vissuto. Inoltre, non sapevi a cosa stavi andando incontro, sostanzialmente:
la Patria è un “recinto (per dirla alla Biglino)”.
Un luogo comune. Una scatola. Una galera a cielo aperto e via via sempre più grigio o azzurro a strisce biancastre.
Italia, Francia, Spagna, etc. sono sempre divide et impera.
Non registri la “cosa” perché non te ne accorgi a livello sostanziale, nonché perché ti viene impedito: da chi? Da “cosa” rappresenta di volta in volta la “commissione urgente ed importante che assolutamente devi fare”.
Non importa cosa siano tutti questi “momenti”:
è portante che “ti portano via” continuamente.
Covid, Mattarella: “Vaccinazione dovere morale e civico…”…
Adnkronos 28 luglio 2021 Link
Per la “Patria” questo e altro.
Soprattutto altro: nell’immediato dopoguerra (certamente già durante la guerra), rimanendo anche solo in Italia, la classe di chi è diventato, poi, per decenni e decenni politico o comunque persona influente… si è persa da qualche parte, perché quale tratto comune insiste tra quelle persone che hanno lottato per la “libertà” e, in seguito, le stesse persone che hanno condotto la Repubblica nell’abisso di Tangentopoli (tanto per dirne una)?
Che cosa “è già successo” loro?
A prescindere, si spiega tutto in questi termini: responsabilità o “responsabilità”. Un immane giogo di abbacinante, baluginante, stralucente, abominevole, etc. effetto speciale. Per cui, aumentando il livello di conoscenza e cultura media, è diminuito quello della consapevolezza collegato all’aver vissuto sulla propria pelle l’esperienza della guerra.
Un freddo distacco.
Ecco a cosa ha portato, ed è “servita” la… “pace”, che dura da oltre settant’anni in Italia (rimanendo nel “Bel Paese”).
Qualcosa di formato da:
chi non ha preso né il “virus” né farà il “vaccino” (condizione precedente alla pandemia).
chi ha fatto il “virus” ma non farà il “vaccino” (condizione mista tra risposta del sistema immunitario e danni collaterali).
chi non ha fatto il “virus” ma farà il “vaccino” (condizione di c®edo post pandemia).
chi ha fatto il “virus” e farà il “vaccino” (nuova condizione post pandemia).
Questo è un vero e proprio “reset”. Trovi?
Come cambierà il “sangue” delle persone? Quale tipo di “evoluzione” si innescherà, in ogni “caso”? La coesistenza della nuova “variante” con coloro che conservano le stesse caratteristiche ed il “potenziale futuro” di prima, come si integrerà e a cosa darò luogo e f-orma? È ovvio che la sproporzione andrà via via aumentando, arrivando a lasciare in larga minoranza coloro che sono sospesi tra la condizione precedente e quella attuale.
Ergo?
Discriminazione e razzismo sono sempre dietro all’angolo. Le “leggi razziali”, che entreranno in vigore il 6 agosto in Italia, non lasciano alcun dubbio sostanziale a tal proposito. A nulla servono le “spiegazioni” di chi sta facendo di tutto per convincere chiunque a “vaccinarsi”:
un atteggiamento assolutamente AntiSistemico, perché la difesa ad
oltranza è della “normalità”... come se si volesse proprio conservare qualcosa di
unico e prezioso. Per chi?
Qualcosa che consiste nel modello strategico “metti l’olio di
palma, togli l’olio di palma” = tra prima e dopo non v’è alcuna differenza
sostanziale, poiché “normalità” era e “normalità” rimane. Almeno eri più bio-diverso.
Dunque, a chi giova tutto questo?
L’esperienza delle persone è individuale, dunque, relativa… a ciò che hanno “visto” e provato sulla pelle, in termini di sofferenze dirette o morti di cari, etc. Qualcosa di sufficiente però a “credere di avere capito tutto”, cedendo alla paura più infima ed al ricatto più becero che deriva dall’artificialità del “virus”, a prescindere se sono stati gli Usa o la Cina.
Ok?
“Cosa” viene prima, or dunque, in termini di responsabilità e “responsabilità”? Se il “virus” è artificiale, va da sé che la massima responsabilità va posta in seno a chi l’ha inteso. Ossia, tutto quello che ti viene richiesto “dopo”, per la sicurezza nazionale se non planetaria, è “responsabilità”.
È portante questa connotazione persino logica. Invece, nell’AntiSistema sai cosa continua a succedere? Che… nel pieno del “problema” ti richiedono di dire “sì” a qualsiasi “risposta gerarchica sociale”, e solo dopo (forse) i nodi salteranno al pettine, ma… ab urbe condita = quando sarà “già successo” e non potrai farci più nulla. No? Quando passeranno quelle generazioni che avranno vissuto direttamente l’emergenza. Quando nessuno potrà più obiettare di propria sponte “sapendo, conoscendo, sentendo, provando, etc.”. Quando, insomma, non interesserà più a nessuno, sostanzialmente.
E qualcuno lo farà solo per... lavoro. Hai voglia.
Mentre la responsabilità rimarrà del tutto insondabile e soprattutto sempre pronta all’azione, avendo come obiettivo la manutenzione dell’AntiSistema potenzialmente in eterno.
Le persone che via via perdono cari, diventano baluardi della “responsabilità”. Le persone che via via si “ammalano”, diventano cardini della “verità”. E anche se la verità è una (quella sostanziale), di “verità” te ne puoi fare a bizzeffe, essendo tutto relativo nell’AntiSistema (seppure l’AntiSistema è assoluto).
Allora, il confinare in una minoranza sempre più marcata coloro che “non sono d’accordo”, seppure ne hanno tutto il diritto, diventa la prassi nell’AntiSistema.
“Tempo al tempo”, insomma.
Man mano subentra l’egoismo de noantri, che ragiona così: “se ho dovuto fare io questa cosa, allora lo dovranno fare tutti…”. Almeno un angolo giro ti fa distare dal come dovrebbe essere, nella “normalità” che allora sembra normalità, ma assolutamente non lo è, sostanzialmente. Laddove v’è in giogo la condizione di verità, di assoluto, di uguaglianza, di giustizia, di sovranità, etc. etc. etc. che non esiste ma c'è, auto coincidendo in termini di come dovrebbe essere.
Qualcosa che allora sfugge di mano, come una saponetta bagnata, sembrando che non è possibile o che addirittura non esiste, da cui la relatività l’alea, la sorte, il destino, la fortuna, il caso, etc. che comunque nell’AntiSistema trovano tutti posto all’interno della gerarchia che ti ha e, dunque, trasforma tutti in “fra virgolette” o, appunto, una serie di anelli aperti, senza apparente “spiegazione”, aleggiando allora il “mistero” a cui l’elite degli “esperti” cerca di dare una spiegazione, mentre tu sei “tu”, nell’AntiSistema.
“C’era una volta…” un amico che aveva un problema e tu gli davi un consiglio spassionato ma essenziale, come fosse per te stesso. “Ora” lo stesso amico va dallo psicologo, a pagamento, che gli trova una “psicosi” o una “malattia della mente”, come fosse un alienato. Se avevi - una volta - un problema (dovuto alle varie tappe del crescere e dell’esperienza) venivi consigliato attraverso la saggezza di qualcuno di cui nutrivi stima e fiducia.
“Ora”, sei preda di qualche “sindrome”. Ok?
E l’anamnesi ti viene impartita da un perfetto sconosciuto ma “esperto del settore”. Laddove la “responsabilità del professionista” si ferma nel momento in cui sei tu/“tu” a 1- non farcela (non avere fiducia in te stesso), 2- non seguire la “cura” o 3- essere “cronico” ormai.
Ossia, la chiave d’interpretazione per qualsiasi “corso” dove 1- io ti dico quello che serve e che devi sapere e mettere in pratica, ma poi 2- dipende esclusivamente da te/“te” il risultato:
qualcosa su cui il “professionista” non può garantire nulla...
dopo che hai pagato.
L’unica cosa certa è il “tariffario” che comunque devi pagare, essendo un lavoro. Mentre l’amico saggio ti dava una mano direttamente, l’esperto ti chiede innanzitutto la “ricompensa per il tempo dedicatogli e tolto ad altri importanti impegni (o la resa dei conti per i tanti anni impiegati a studiare)”.
Del resto, nell’AntiSistema “il tempo è danaro”.
E come ben sai… di “tempo” ce n’è sempre troppo poco, quindi scarseggia e allora ha “valore” che devi ripagare allorquando “ne togli al professionista”. Il clou è quando durante una seduta per curare l’ansia, “finisce il tempo a disposizione”: mamma mia che stress…
Nell’AntiSistema sei “(al)la frutta”:
ti spremono come un limone.
Ma… è quando ti succede qualcosa che fa la differenza, perché diventa esperienza: qualcosa che si fissa, ancora una volta, a vari livelli, però. Quindi, è sempre possibile che l’esperienza sia limitata, di p-arte, ad arte, selettiva, procurata, e allora “artificiale” = che “serve”.
Ad esempio, ammalarti col “virus” comporta che diventi molto probabilmente un “paladino della sua esistenza”. No? Cioè, diventi testimone diretto che… e allora ne “trasmetti” la relativa esperienza, che pesa nell’interno del tessuto sociale. Anche se tale esperienza è parziale, poiché non l’hai vissuta a pieno, essendoci tutta una serie di livelli o stati/strati, sino al significare assolutamente “qualcosa”.
Più semplicemente:
ti sei “ammalato e guarito” in periodo di Covid, che ti è stato diagnosticato (o “tamponato”) e allora esiste anche se non c’è (laddove non c’è nella misura in cui è artificiale = voluto o creato).
Ecco che esiste per “te”, ma non c’è in termini di verità assoluta come dovrebbe essere. E questa “situazione” permette di comprendere, afferrare o “sentire” che: è dal potenziale contemporaneo che viene estratta ogni “variante” da manifestare nello scenario reale disponibile a fungere da display per l’esperienza a tutto tondo della vita o, nell’AntiSistema, sopravvivenza.
Il “virus” penetra ovunque in te/“te”, andando a s-combinare le carte, accorgendosi dei punti deboli che rende accessibili ed affondabili in seguito, nel “tempo”, di modo che sembrerà del tutto “naturale”. Poni attenzione a tal pro, a quante persone “ex Covid” - “guarite dal virus” - poi non sono più state se stesse in termini di “salute”.
Vedi che anche limitandoti alla sola “cronaca”, ce n’è una miriade, sia tra i più anziani che tra atleti e/o giovani artisti. Una categoria di individui che, a prescindere dall’età, diventano “fragili”. Se poi un infarto, una polmonite, una caduta rovinosa a terra, etc. o qualsiasi “complicazione”, cronicità, ineluttabilità decorso della “malattia”, etc. ti “porterà via”, il tutto verrà registrato come processo del tutto “naturale”. Stop.
Il “virus”, dunque, esegue il lavoro sporco, come spie che si paracadutano oltre le linee nemiche per accorgersi e segnalare ogni punto debole delle linee difensive o le carenze strutturali. In seguito, accadrà l’attacco che mirerà proprio in tal punti di de-pressione causale.
No? Ci sei?
Qualcosa che sembra avere iniziato le operazioni con una “malattia” modello Aids che, analogamente opera in tal senso, però abbattendo le difese immunitarie e dunque facendo rimanere “nudi e inermi” a fronte anche di un semplice “raffreddore”. E poi l’Aids te lo devi “andare a cercare”. Mentre il “virus” ti viene a trovare, essendo contagioso. Tuttavia, sembra che con l’Aids la “malattia” abbia compiuto un salto “evolutivo”. La peste, ad esempio, ti uccide(va) direttamente. Mentre l’evoluzione di tali armi di distruzione e distrazione non convenzionale di massa… no:
essendo indiretta o non lineare la ragione fondamentale.
È come sostenere che un “virus” in un Pc sia naturale. Suvvia: è chiaramente una strategia del tutto artificiale. Oppure, credi che un computer si possa “ammalare”. Ecco, questo esempio anche da solo già “te la dice tutta”, sostanzialmente però.
Il che prevede che tu devi essere tu e rimanerci.
Ciò apre la via a questa riflessione: quando sei veramente “egoista”, e, quando invece lo devi essere davvero (sostanzialmente), ma…?
Altra cosa:
il “sentire” è una spinta, un’immagine, una proiezione, etc. caricata automaticamente nella f-orma di atteggiamento.
Alias, non implica alcuna necessità di “energia”.
Se ti “senti” di essere fortunato, ad esempio, non ti costa nulla (la mente funziona comunque e “brucia” quello che brucia di solito, quindi se respiri puoi immaginare e allora “sentire”, usufruendo del moto psicofisico che comunque percorre “km” anche in assenza di tale trasmissione di “valore”).
È come allora essere in una vettura, che sta bruciando benzina per andare da qualche parte e, contemporaneamente pensare/immaginare mentre sei in moto. No? Quello che elucubri in tale situazione non richiede uno sforzo aggiuntivo alla quantità di “moto” che comunque la macchina dovrà completare.
Ecco che, di conseguenza, se “senti” qualcosa, lo crei e proietti all’istante senza alcuna richiesta “energetica”, perché è una sovrapposizione di stati, come passare da una diapositiva all’altra ma senza il meccanismo fisico che, quello sì, richiederebbe “energia”.
Ok? Allora, cosa implica tale potenziale del tutto free energy (che non richiede alcun apporto di tale “benzina”)?
Che... quando sei “fragile (sia giovane che anziano)”, puoi tranquillamente affrontare la “malattia” dal punto di sospensione del “sentire”, che non ti costa niente, anche se ti permette di attingere sempre dal potenziale contemporaneo.
Questo è portante.
Il “sentire” è come lo scenario che puoi “calare” istantaneamente in un teatro, mente la rappresentazione o “spettacolo” va continuamente in onda.
Se, in te, lo proietti, ti “sentirai” subito… diverso.
E dato che per la mente “non fa alcuna differenza (immaginare è come essere reale per la mente)”, di conseguenza puoi sempre agganciare intenzionalmente il potenziale contemporaneo e, dunque, “Far…” accadere anche… “miracoli”. Il tutto senza richiesta “energetica”.
Quando “speri” hai forse bisogno di “energia”?
E allora. Che aspetti.
Bergamo, familiari delle vittime di Covid scendono in piazza…
L’avvocato e l’intero gruppo di manifestanti sceso in piazza contesta la commissione d’inchiesta, “che è diventata una farsa, con l’approvazione dei due emendamenti abrogativi che hanno limitato l’indagine della commissione al 30 gennaio 2020, prima della dichiarazione dello stato d’emergenza e soprattutto a Paesi da cui ha avuto origine il virus…”, così dichiara Locati.
Notizie.it 31 luglio 2021 Link
Ti rendi conto, sostanzialmente?
L’approvazione dei due emendamenti abrogativi che hanno limitato l’indagine della commissione al 30 gennaio 2020…
Barillari e il vaccino-pistola al braccio: “non è gesto folle, leggete rapporto Aifa…”.
Il consigliere regionale del Lazio Davide Barillari nella bufera a causa della simulazione in diretta streaming della vaccinazione come una “roulette russa” con tanto di pistola puntata sul braccio. “Questa è una roulette russa e sei proprio tu a premere il grilletto. Se sei fortunato hai solo febbre e mal di testa. Se sei sfortunato ictus cerebrale, trombosi e morte. Vogliamo verità sul vaccino sperimentale. Informarsi è un dovere morale e civico…”, il Tweet che ha attirato critiche da parte di tutti gli schieramenti…
“Tutti i giornalisti e i politici dovrebbero leggere l'ultimo rapporto di Aifa. Chiedo a tutti di leggere gli ultimi numeri e ragionare sulle reazioni avverse…”, ha commentato all'Adnkronos Davide Barillari. “Non mi sono inventato nulla né ho fatto gesti di follia… sono pienamente consapevole che i numeri pubblici che esistono sono gravi e dovremmo fare un dibattito pubblico, ma c'è una censura sul tema dei vaccini…”.
Adnkronos 30 luglio 2021 Link
Ha ragione:
come già espresso anche in precedenza, “si tratta proprio di una roulette russa”.
Buona fortuna, allora. Intanto, “i benefici superano i rischi…”.
L'Italia campione d'Europa ha spinto i contagi. L'Iss conferma l'effetto Europei.
Gli assembramenti, le feste, i bagordi dovuti agli Europei hanno davvero causato un’impennata dei contagi? L’Istituto Superiore di Sanità prova a fornire una risposta, a qualche settimana dalla conclusione degli Euro 2020. Secondo i dati riportati, pare che a luglio si sia registrato un aumento di casi tra gli uomini rispetto a quelli tra le donne nelle fasce di età tra i 20 e i 39 anni. La crescita inizia una decina di giorni dopo la prima partita giocata dall’Italia…
Da fine giugno si è osservato un aumento dell’incidenza settimanale sia per i maschi sia per le femmine nelle quattro fasce d’età considerate. A partire da fine giugno l’incidenza nei maschi di età compresa tra i 10 e i 39 anni risulta essere sempre maggiore rispetto a quella osservata nelle femmine. Verosimilmente questo cambiamento può essere dovuto a cambiamenti comportamentali transitori (es. feste e assembramenti per gli europei di calcio Euro 2020)”.
HuffPost Italia Ilaria Betti 31 luglio 2021 Link
Tu, da me, che cosa vuoi?
“Non c’è problema. Tu mi dici quello che devo fare e io lo faccio…”.
Pino e gli anticorpi
Con chi ce l’hai, novello Don Chisciotte. Con i fantasmi del Natale mai passato, probabilmente. Ma… “chissenefrega”. No? L’importante è la salute.
Appunto.
“Fai…”. Che cosa? Tutto quello che fai, al solito, ma alla rovescia sostanzialmente (il rovescio della medaglia è ad angolo giro)…
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-466
prospettivavita@gmail.com