Perchè non chiami (“riconosci”) tutt3 ciò - che s-cambi per “realtà (manifest3)” senza alternativa sostanziale - con il termine Anti-Sistema?
Perché ti hanno fatt3 il lavaggio del cervello, nel de-corso del “tempo”.
Dove? (Nel) “qua (così)”, appunto.
Ossia, in ciò che credi riconoscere in quanto a “Sistema”, a cui con-ferisci origine di 1- “natura (Big Bang)” e/o 2- “creazione (‘Dio’)”.
Del resto, quando non ricordi… auto decadi all’interno del “non sapere”, in quanto (a) conseguenz3.
Allora, ecco che c’è come l3 “necessità” di/che qualcun3 ti “in-segni” l3 versione dell’essere “storia” = ciò che sai, poiché te l’hanno dett3.
Dunque, al fine di permettere tutt3 questo, occorre che non esista (ma) ci sia, un’organizzazione dell’ambiente che continua a funzionare ad hoc (seppure contemporaneamente - l'ambiente - rimane registrazione dell’informazione o memoria frattale espansa, appunto, copert3 o rivelat3 dal segnale portante Anti-Sistema).
Tale dis-organizzazione “è” il/al vertice distaccat3 della forma sur/ir-reale “qua (così)”, lasciando(ti) credere che… seppure… Ok?
Ment®e tu/“tu” (ogni volta) muori, tale “team” continua ad insistere, persistere, esistere, etc. nonostante “tutt3”.
Il che significa:
minoranza dis-organizzat3 (non esiste, di fatto; c’è… sostanzialmente)
maggioranza disorganizzat3 (esiste, di fatto; non c’è… in termini di sostanzialità).
Hai voglia, allora, a denunciare tutt3 ciò, poiché – guarda non caso – l3 devi “di-mostrare”, restando alle regole “sociali (legge)”, che non hanno lasciat3 alcunché – appunto – al “caso”, ch’è puntualmente “a Massa”.
Ecco cosa/chi è l’essere ri-velat3 (secondo strategia).
Tale com-presenza eco-dominante si serve del “tutt3”, che auto ivi soggiace, come se fosse “norma(le)”.
Ma... oltre all’essere “a Massa”, è l3 componente o “banda (passante)” sottoDomin3, che funge da pilastro o infrastruttura privat3, pari al grado/livello di servizio che r-assicura ogni impianto sociale, che credi essere solamente ciò che ti sei abituat3 ad auto decodificare in quanto a… “utilità, modernità, interesse, attualità, storia, etc.”.
Ogni sottoDomin3 compie ed assolve 3l “proprio” compito, come un cane difende ciò che crede essere il “proprio” cortile, terreno, spazio, osso, etc.
Or dunque, se (se) accetti di fare tale esercizio (ovvero di immaginare che tutt3 ciò sia sostanzialmente reale), come diamine credi di poter dire, fare, compiere, etc. qualcosa di significativ3?
È, in buon3 sostanza, ciò che “vedi” in molti “film, fumetti, fiction, romanzi, etc.” che non solo distopicamente ti ispirano a… anche se…
Perché qualcun3 dovrebbe fornirti (e/o permettere) un simile warning?
Perché ti dovrebbero sì tant3 facilitare l’opera di accorgerti?
Infatti, a tutt3 serve – tale “sforzo (lavoro)” – tranne che per l'esserti d’aiuto.
Anzi, quando sei essenzialmente “capovolt3” rispetto al punto di sospensione “giustizia sferic3”, allora ti può venir dato di tutt3… in-tanto non te ne farai nulla, poiché auto de-limitat3 (nel/dal) “qua (così)”.
È proprio quando “è già success3”, infatti, che può continuare a succedere come se fosse “natura(le)”. Vero?
Tale “è” l3 chiave per l’auto decodifica ambientale, sostanziale, a partire dall’atteggiamento “formulare”.
Ciò che (ti) permette di accorgerti, ricordare, diffondere = “Fare…”.
Analizza, allora, l3 seguente “notizia”, in funzione di tale forma d’essere (il modo per non farti del male da “sol3”, assorbendo sempre ciò che essenzialmente è già pre-vist3 per “te”, dall’essere eco-dominante + ogni sottoDomin3).
Ponte Morandi a “rischio crollo” dal 2014: il report ignorato da Atlantia.
Una tragedia che poteva essere evitata quella del Ponte Morandi che, il 14 agosto 2018, causò la morte di 43 persone e quasi 600 sfollati a causa del crollo parziale della struttura.
Secondo quanto riportato nell’edizione odierna de La Repubblica... Atlantia sapeva dei danni strutturali del viadotto Polcevera, ma avrebbe ignorato il report del 2014 di Spea, società delegata al monitoraggio della rete autostradale.
Secondo un documento scovato all’interno del registro digitale di Atlantia dagli inquirenti, un report del 2014 parlava di “rischio crollo” per il Ponte, dicitura che poi nel 2017 venne trasformata in “rischio di perdita di stabilità”.
Due diciture opposte tra di loro in quanto, come sottolineato dall’ingegnere Alfio Leonardi “la perdita di stabilità non significa che crolli, ma si può risolvere con una lesione che si apre e che comporta la limitazione del traffico; il rischio crollo comporta invece l’immediata chiusura della struttura…”…
Ad oltre un anno dalla tragedia i finanzieri del Nucleo operativo metropolitano, guidati dal tenente colonnello Giampaolo Lo Turco e del Primo gruppo di Genova, hanno sequestrato il documento nella sede romana di Atlantia.
Un report acquisito dagli inquirenti nel marzo scorso e tenuto nascosto dalla procura per essere utilizzato come “un asso nella manica, da tirare fuori al momento opportuno, in sede di chiusura delle indagini e di richiesta di rinvio a giudizio...” si legge su Repubblica.
Come riportato sul giornale, quel “documento di programmazione del rischio...”, stilato dall’apposito Ufficio Rischio di Aspi, è passato dai vari consigli di amministrazione, sia di Autostrade che di Atlantia per informare gli azionisti e per programmare gli interventi, chiedere consulenze tecniche e studi a ditte esterne, come quello prodotto nell’autunno del 2017 dal Cesi di Milano.
I Pm Massimo Terrile e Walter Cotugno vogliono capire perché il progetto di consolidamento del ponte sia stato sottoposto alla valutazione del provveditorato alle Opere pubbliche soltanto nel febbraio del 2018 e nel giugno sia giunto al Mit, nonostante quel “rischio crollo” fosse certificato già quattro anni prima.
I lavori sarebbero dovuti iniziare nell’autunno 2018, ma il crollo a Ferragosto causò la tragedia che tutti quanti conoscono.
Una parte del ponte, secondo quanto sottolineato dai magistrati, veniva classificato con voto inferiore a 50, oltre questo livello si applicano misure di limitazione del traffico o chiusure.
Gli inquirenti, che sentiranno i 73 indagati per omicidio e disastro colposo, chiederanno delucidazioni sul basso rischio riportato per il Polcevera, anche se dalle intercettazioni telefoniche risulta che i monitoraggi fossero addolciti e alleggeriti sotto le pressioni del responsabile della Manutenzione di Aspi Michele Donferri Mitelli (“Che sono tutti questi 50... me li dovete toglie tutti... Devo spendere di meno…”…).
20 novembre 2019 Link
Già.
Evita di assorbire tutt3 il veleno... Ti fa male, essendo previst3 (è il continua a succedere); è il grado di servizio dell'essere “cronaca”).
È da qualche Bollettino che “ora” sai poter pre-disporre anche del fattore “male-dire”, senza schierare alcun “senso di colpa”.
Semplice-mente, sei in qualcosa (e) all3 prese con qualcun3 che non si fa alcuno scrupolo a… con te.
Dunque, perché evitare di… analogamente?
Perché, forse, ti hanno in-segnat3 che “non è un comportamento tipicamente secondo come ti hanno detto”.
Ecco, allora, a “ch3” cosa/chi serve anche ogni religione, spiritualità, educazione, legge, bon ton, etc.
Di fatto, sei sempre pre-dispost3 a fare “corsi” di ogni tipo per il “miglioramento personale”, ma, nell’auto conv3nzione che sei tu a decidere, quale.
Certamente. Anche se non decidi nulla, poiché ti auto delimiti a… scegliere tra (non venendo da te).
E anche se viene da te, trova il modo di essere consapevole che, allora, nell’Anti-Sistema, viene da “te”.
Se sostanzialmente non “Fai…” nulla, sostanzialmente non succede nulla = sostanzialmente continua a succedere ciò ch3 “è già success3” (come dovresti aver imparato, studiando “storia” – anche se deviat3 – ad/in ogni ordine di scuola).
L3 storia, infatti, cosa/chi concerne, se non proprio l’essere “già success3” e, dunque, ch3 continua a succedere ad immagine e somiglianza = nell’essenzialità del fatto in sé e per sé (che non sei assolutamente, mai, tu… se sempre nell’Anti-Sistema).
Puoi male-dire come se fossi laser, per un bene superiore a tale forma versione del reale manifest3 o proprietà de-privat3 d3 te.
Basta con il restare a guardare l3 vernice che si asciuga sulle pareti. Vernicia, tu.
Ovvero, non per dividerti l3 briciole col prossimo (come sei abituat3 a fare, usualmente). Bensì, nell’atteggiamento del “Fare…”, che ti sostanzia in quanto a Faro, il cui essere è assolutamente “illuminante”.
“Fai… di smuovere tale situazione auto ristagnante. Ti rendi conto di esserci dentro, perfettamente a bagnomaria, ovvero, in soluzione?
No. Bè… quest3 sta veramente a te”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 10-41
“Riproduzione libera”.