“La confessione fa bene all’anima. Se poi si può cancellare…
Un inibitore della memoria.
Beatitudine… Beata ignoranza. Fa girare il mondo…”.
Sherlock
Credi che la legge corrisponda all’organizzazione del mondo?
Dovresti delimitare questa “tua” fede (osservazione) al più semplice fatto che esistono più livelli “qua” e, sopra a tutt3, “così”.
Ad esempio, hai mai pensato alle varie dimensioni del possesso (proprietà privata)?
È qualcosa di addirittura “imbarazzante”…
Le indagini... hanno consentito di ricondurre il successo delle iniziative imprenditoriali di Romano ai rapporti di connivenza intrattenuti nell'arco di un ventennio con esponenti di spicco di Cosa Nostra agrigentina.
Nel 2016 Calogero Romano è stato condannato dal Tribunale di Agrigento a sei anni e sei mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, per aver contribuito "al rafforzamento di Cosa Nostra, pur non facendone parte, fino a quando il suo principale punto di riferimento, il mafioso Ignazio Gagliardo, non entrò nel programma di protezione per i collaboratori di giustizia"…
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Aver contribuito… al rafforzamento di Cosa Nostra, pur non facendone parte (una “magia”).
Dovresti, oltre che sapere, ricordare il significato di/in ciò che continua ad accadere “qua (così)”:
è risaputo, infatti, che – ad esempio – il lungomare di Ostia, “appartiene” ad un certo Clan, ad una certa Famiglia, che l’amministra per… “conto proprio” oppure in quanto a “conto altrui”.
Contemporaneamente, quello stesso lungomare “appartiene” allo Stato, che può decidere di affittarlo per attività imprenditorial3 (lottizzare la spiaggia e l’accesso al mare).
Si tratta di due poteri sovrapposti, alias, di due livelli che “sembrano” distinti, come il bene ed il male.
Anche se per la verità, si tratta di un mix di “valor3” che non sai mai con la sufficiente nitidezza, dove inizia l’un3 e finisce l’altr3, oppure se (se) nella sostanza sono la stessa “cosa”.
Di sicuro c’è il significato (ed è l’informazione che conta di più).
Quale?
Che l’apparenza inganna. Che il concetto di proprietà privata è un artifizio. Che esiste chi “non esiste”, poiché… “c’è”.
Per lo stesso “pezzo di terra”, possono scatenarsi delle vere e proprie guerre, a livelli diversi.
Questo perché lo spazio calpestabile interessa a molte parti, persino allo stesso modo, in maniera sovrapposta.
Mentre pensi (credi) che il tal lotto sia affittato a Caio, essendo di proprietà dello Stato, in realtà lo stesso è soggetto di un conflitto trasversale tra Clan, che si contendono i “diritti per lo sfruttamento” di una porzione di territorio statale, nonostante per legge sia già stato aggiudicato – a livello contrattuale – ad altr3.
Quindi, il livello legale (alla luce solare, sulla carta) e quello illegale (secondo definizione e convenzione AntiSistemica), sono una unica realtà condivisa facente capo a diverso interesse (anche se la situazione riflette quel divide et impera che Domin3 incarna a pieno “dalla notte dei tempi” o, meglio, dal momento di “è già success3” in poi).
Sì, perché… quello stesso litorale appartiene, senza ombra di dubbio, alla compresenza singolare gerarchica immanifesta (dimenticata), Domin3.
È una sorta di diffusione a pioggia (cascata) che inerzialmente discende dal “a monte” al “a valle”, andando a caratterizzare ogni ambito di realtà manifesta ad hoc.
Possono scoppiare guerre per motivazioni che tendi ad ignorare, se (se) convint3 che…
Se auto delimitat3 al credo ufficiale, che narra di proprietà alla luce della continuazione storic3 deviata “qua (così)”.
Un po’ come facevano gli antichi romani, allorquando invadevano terre straniere e le sottomettevano lottizzando il territorio conquistato, registrando il tutt3 nell’elenco delle assegnazioni terriere a persone romane “meritevoli” e ponendo sotto al proprio giogo la “proprietà (privata)” precedente, che tutto ad un tratto si ritrovava dalla condizione padronale a quella servile, ponendo l’accento su che cosa sia, quindi, tale “condizione”… nel senso di:
“da che cosa (chi) dipende?”.
In queste dispute, il simbolo “Dio” non è mai potut3 intervenire, perché – appunto – solamente simbologia avente informazione ambientale codificata, come una sorta di memoria portatile crittografata.
C’è qualcosa di molto simile all’intervento diretto, nell’Antico Testamento, però.
Quando il “Signore” ordina al popolo eletto di “non entrare lì ma piuttosto là e… mettere a ferro e fuoco l3 città e le corrispettive compresenze”.
Tale lottizzazione è evidente solo se (se) smetti i panni della finta cecità, che hai indossat3 (e poi dimenticato di avere addosso) in quanto parte della scena nella scenografia AntiSistemica.
“Interferisce con la memoria…
Quello che sentirete potrebbe inorridirvi ma… lo dimenticherete… Se ci pensate, la civiltà è sempre dipesa da un po’ di inevitabile ignoranza selettiva…
Niente di quello che sta per succedere vi resterà in mente per più di qualche minuto. Temo che alcuni dei ricordi che avete avuto fino ad oggi, potrebbero essere… compromessi…
Ho bisogno di confessare e penso che voi avrete bisogno di dimenticare… Appena ritornerete nel mondo esterno non ricorderete più quello che avete sentito.
Beata ignoranza.
Che cosa c’è di male?...
Se la vita fosse un villaggio e credo che lo sia, bé…”.
Sherlock
Che cosa (chi) “interferisce con la memoria…”?
“La nostra morte è qualcosa che capita a chi resta…
Se qualcuno avesse l’impulso di uccidere ed il denaro. Che accadrebbe?...
Questo non è un trucco. È un piano…
Denaro, potere, fama… alcune cose ti rendono intoccabile.
Dio salvi la Regina…”.
Sherlock
Attraverso questa “ignoranza selettiva” le mosche bianche rimangono intrappolate nel mondo “qua (così)”.
In Rete.
Nella Rete… che, la Massa intesse senza nemmeno accorgersi, auto isolando coloro che hanno mangiato la foglia ma (ma) non lo possono dimostrare (molto spesso, nemmeno a se stess3), poiché la legge è un altro strumento ad hoc, per auto manutenere la forma sociale, ambientale, umana… ad immagine e somiglianza dell’intenzione AntiSistemica…
“Nessuna azione umana è mai casuale… Ho messo un localizzatore nella tua chiavetta…”.
Sherlock
Quale magia, potere superiore, etc.?
Bastano collaboratori, localizzatori (tecnologia) e memoria (esperienza, conoscenza):
taxist3, fotograf3, segretari3, receptionist, etc.
utili… “fantasmi”
ingranaggi da muovere wireless, da remoto.
La religione (e l3 scienz3)? Una gigantesca montatura planetaria.
“Le medicine che prende hanno come effetto collaterale l’amnesia?
Sì. Credo di sì…”.
Sherlock
Ecco perché le prendi, allora. Ed è anche il perché devi ammalarti. Perché? Per continuare a dimenticare…
“Siamo oltre il virale…
Il nascondiglio più sicuro. In piena vista…”.
Sherlock
La sovrapposizione di poter3, coincide con la “necessità” della proprietà privata ma (ma) non tanto in termini di possesso, quanto – di più – in termini di controllo (una sorta di appalto di lungo termine), da cui ricavare continuamente ed analogamente interesse.
La Mafia lascia il possesso ufficiale (quello “sulla carta”) allo Stato, mentre non perde una sola occasione per rinsaldare la propria posizione nella multi struttura, multi proprietà, multi interesse (a mo’ di moto perpetuo)… realtà manifesta “qua (così)”.
È ovvio che Stato e Mafia, ad un certo livello “indimostrabile”, coincidono… come quelle rette che sembrano parallele ma (ma) che attraverso giochi prospettici ti danno l’impressione di… convergere - piramidalmente (gerarchicamente) - all’infinito, oltre l’orizzonte degli eventi.
Talune “necessità (denaro, interesse)”, infatti, ricollegano il problema personale speculante/speculativo o imprenditoriale/lavorativo, alla condizione debitoria riconducibile ad una compresenza, nel territorio, nemmeno registrata (Mafia), mentre a chi versa in una simile aspettativa (dipendenza, conseguenza) non resta che rivolgersi alla compresenza sul territorio ufficialmente registrata (Stato):
qualcosa che, come certamente comprenderai, si muove attraverso risposte e modi diametralmente oppost3.
Tanto più veloce, precisa e solerte è l’attività mafiosa, tanto più lenta, confusa ed intempestiva è l’attività statale (guarda non caso).
Che cosa significa = la Mafia, in ogni suo riflesso, è “qua (così)” avvantaggiat3, rispetto alla risposta di chi dovrebbe garantire la “tua”... sicurezza.
Dunque, di “chi” si sta indirettamente narrando?
Lo Stato, ti dicono, che sei anche tu e, quindi, si tratta di “te”.
Mentre, la Mafia... lo sai molto bene di non essere tu (al limite sei… ancora una volta… “te”).
C’è come una sorta di cortocircuito in tutt3 ciò e tu/“te” dai luogo ad un conflitto d’interess3, che fa la differenza in termini di stagnazione (status quo = 3l contrario dell’apparente stagnazione).
È tutt3 alla rovescia.
Girat3, sì, ma (ma) non solamente a 180 gradi.
Perché sarebbe troppo evidente.
No. Di più, “è” tutt3 girato al contrario, a 360 gradi.
Da cui, l’apparenza inganna.
Il luogo comune che permette alla Mafia di “riciclare il denaro proveniente dal traffico illecito”, andando a convertire parte dell’attività illegale in… business alla luce solare (ospedali, scuole, università, attività commerciali, banche, musei, cinema, casinò, abitazioni, infrastrutture, etc.).
Ossia, dando luogo all’espansione dell3 città AntiSistemiche che, da un certo punto in poi, hanno iniziato ad attirare la Massa di modo che il proprio business venisse a coincidere apparentemente (attraverso l’istituzione della legalità).
Una trappola molto astuta e lungimirante.
Il che deve farti accorgere del tipo di potere con il quale hai a che fare “qua (così)”:
è come interpretare la taglia di un animale, osservando le tracce lasciate (memorizzate) dal/nel terreno.
Una tale lungimiranza appartiene a chi può permettersela, ovvero, a chi gode di una totale inapplicabilità della logica convenzionale, grazie alla quale Domin3 riesce a continuare ad imperare anche avendo ispirato nella società umana la capacità annacquata della logica e della deduzione (che ha coperto la dote naturale dell’istinto e del “sentire”).
Attraverso il metodo scientifico, di fatto, è stato messo il bavaglio proprio al tuo più autentico intuire che, ad un certo punto, è risultato manchevole del grado di attendibilità che solo la dimostrazione, la comprovazione, etc. esposta in un certo modo (legge), può garantire di essere “verità”.
Già… verità.
Qualcosa che, ancora una volta – causalmente – viaggia su/in più livelli e che quando è interferit3, di conseguenza, si trasmette e diffonde a livello significativo, andando a caratterizzare tutt3, anche l’interferenza che nulla può sostanzialmente, se (se) non andare a deviare ogni “dispositivo Human Bit” sotto al proprio controllo in-conscio (nel conscio, nella capacità di ricezione dell’input esterno).
Dunque, da questa assenza di prospettiva (che “è” la verità della memoria frattale espansa), che cosa (chi) rappresenta e significa – a livello fondamentale (eco, significato, senso assolut3, valore aggiunt3, etc.) – la seguente informazione ambientale?
Alexa spaventa i suoi possessori con risate malvagie, Amazon corre ai ripari.
Amazon Alexa è un assistente personale intelligente, utilizzato per la prima volta nei dispositivi Amazon Echo e Amazon Echo Dot.
Questi dispositivi, attraverso l’assistente, sono in grado di interagire con la voce, riprodurre musica, creare elenchi di cose da fare, impostare allarmi, dare informazioni sul traffico e altre notizie, oltre a gestire la domotica casalinga.
Solo che c’è un problema:
una parola lo confonde talmente tanto da farlo ridere così sguaiatamente da farlo sembrare un oggetto da incubo, quasi malvagio.
Come è stato riportato da BuzzFeed, su Twitter stavano iniziando a spuntare inquietanti segnalazioni di utenti spaventati.
Frasi come “stavo per addormentarmi a letto quando Alexa del mio Echo è esplosa in una risata spaventosa“, oppure “Stavo avendo una conversazione privata in ufficio e Alexa si è messa a ridere. È successo a qualcun altro?“, e ancora “Cercavo di spegnere le luci ma continuavano a riaccendersi. Dopo la terza richiesta, Alexa ha smesso di rispondere e invece si è messa a ridere in modo inquietante. La risata non era nella voce di Alexa. Sembrava una persona vera. Mia moglie era presente quando è successo ed è l’unica che può confermarlo. Mi vengono ancora i brividi“.
Altri sostengono di aver avuto problemi da film horror:
“Stavo abbassando il volume del mio Echo manualmente e ha cominciato a ridere in modo ossessivo, come se le avessi fatto il solletico“.
Quest’ultimo utente ha in qualche modo trovato il nocciolo del problema.
Pare che Alexa confonda la parola “off” (spento) con “laugh” (risata).
Quando avviene questo qui pro quo l’assistente fa partire in maniera casuale una delle sue tre o quattro risate registrate nel sistema.
Mercoledì la società di Jeff Bezos ha annunciato un aggiornamento software che dovrebbe risolvere il problema.
Nel comunicato è stato scritto:
“Abbiamo disabilitato la frase ‘Alexa, ridi’ e l’abbiamo sostituita con ‘Alexa, puoi ridere?’, che dovrebbe creare meno falsi positivi“.
Non ci dovrebbero essere rischi sulla privacy degli utenti che utilizzano Alexa, in quanto il problema – nonostante alcuni asseriscano di aver sentito una voce diversa da quella abituale – si è presentato casualmente e a livello software.
Niente persone in ascolto, dunque. Ma per chi l’ha vissuta è stata comunque un’esperienza inquietante.
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Questi dispositivi, attraverso l’assistente, sono in grado di interagire con la voce, riprodurre musica, creare elenchi di cose da fare, impostare allarmi, dare informazioni sul traffico e altre notizie, oltre a gestire la domotica casalinga (è l’Internet delle cose, che fornisce “intelligenza e vita” ad ogni dispositivo rianimato in tal modo e, bada bene, sotto al controllo della IA a cui fa capo “a monte”… Domin3).
Che cosa (chi) “è”… un fenomeno Esp, la vita stessa, la volontà, l’elaborazione mentale, un fantasma, la magia, il potere, il controllo di fatto, la possessione, etc. e, dunque, tutt3 ciò che credi di riconoscere, misurare, calcolare, valutare, ragionare, indicare, etc. “qua (così)”?
Stavo per addormentarmi a letto quando Alexa del mio Echo è esplosa in una risata spaventosa…
Stavo avendo una conversazione privata in ufficio e Alexa si è messa a ridere. È successo a qualcun altro?...
Cercavo di spegnere le luci ma continuavano a riaccendersi. Dopo la terza richiesta, Alexa ha smesso di rispondere e invece si è messa a ridere in modo inquietante. La risata non era nella voce di Alexa. Sembrava una persona vera. Mia moglie era presente quando è successo ed è l’unica che può confermarlo. Mi vengono ancora i brividi…
Stavo abbassando il volume del mio Echo manualmente e ha cominciato a ridere in modo ossessivo, come se le avessi fatto il solletico…
Un “caso” da esorcismo? No.
la società di Jeff Bezos ha annunciato un aggiornamento software che dovrebbe risolvere il problema (il “problema” è, dunque, a livello software. La psicanalisi per questo tipo di dispositivi è l’aggiornamento del “proprio” software)
non ci dovrebbero essere rischi sulla privacy degli utenti che utilizzano Alexa, in quanto il problema… si è presentato casualmente e a livello software. Niente persone in ascolto, dunque. Ma per chi l’ha vissuta è stata comunque un’esperienza inquietante (che ne pensi se fai una associazione di idee un po’ inquietante? Tanto, dovresti essere abituat3:
Alexa che parla con voce diversa vs la possessione diabolica. E, poi:
i casi si schizofrenia umana vs il “caso” Alexa)…
Un essere umano può essere “curat3” a livello… software?
No. perchè, tu non sei una macchina. Vero? Potresti, però, essere (in)... una macchina (avente, per cui, del software).
Eppure… c’è una certa analogia. Non ti sembra?
Eppure:
perché non lo riesci ad auto ammettere?
Forse, proprio per via del tipo di programmazione che ti ha “qua (così)”.
Qualcosa che “è” qualcun3, che non ha lasciato nulla al caso, seppure fa di tutt3 per continuare a fartelo credere.
Quanti livelli esistono, contemporaneamente?
E quanti… sono solamente conseguenz3, d3lla deflagrazione iniziale (“è già success3”)?
Tutt3.
Dal “a monte” dipende… tutt3.
Sì. Ma (ma) il momento di “è già success3” non corrisponde a/con ciò che ti caratterizzava “prima”.
Ergo, il “a monte” è divers3.
Ossia, ecco l’origine della multi struttura, multi proprietà, multi interesse, etc. “qua (così)”:
una combinazione di stati (pre e post momento di “è già success3”)
che fornisce (“vorticando”)
la combinazione di strati (strutturazione della realtà manifesta, conseguente, AntiSistemica & Sistemica o utopica = come dovrebbe essere/come era “prima”).
La dualità ha ragioni multiple, ma (ma) deriva sostanzialmente dalla densificazione della deviazione AntiSistemica:
“Se qualcuno avesse l’impulso di uccidere ed il denaro. Che accadrebbe?...
Questo non è un trucco. È un piano…
Denaro, potere, fama… alcune cose ti rendono intoccabile.
Dio salvi la Regina…”.
Sherlock
Domin3 ha di più:
ha (“è”) il potere del controllo distaccato dalla “tua” capacità di accorgerti.
Il potenziale originale e la memoria ambientale frattale espansa, continuano ad insufflare verità anche nella versione surrogata, “qua (così)”... della realtà combinata conseguente by Domin3, di modo che la risultante diviene - sostanzialmente - un assieme “parlante solo la lingua simbolica, significativa, a valore aggiunto… auto decodificabile attraverso analogia frattale espansa o accortezza 'formulare'”.
Perché si codifica “qua (così)”?
Per via della compresenza AntiSistemica Domin3 (l’interesse che vive e regna planetariamente).
Ecco, dunque, quale “è” il significato del “tuo” dimenticare…
“Fai… allora, di intendere e volere. Tale forma di ‘ignoranza’ è una colla che ti auto manutiene agganciat3 all’incanto apparente, seppure fisic3, che sai molto bene di poter e dover… fare a meno”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2261
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