mercoledì 20 maggio 2015

La ruggine corrode: l'investitore... investe.


La (di)pendenza del "cammino".
Nel cratere Yökull dello Snæffels che l’ombra dello Scartaris tocca alle calende di luglio, scendi, viaggiatore coraggioso, e raggiungerai il centro della terra. Io l’ho fatto.
Arne Saknussemm
Jules Verne “Viaggio al centro della terra”
Molti anni prima di SPS, quando il sottoscritto era “ragazzo” (diciamo, verso l’età della prima superiore, forse… un anno prima), si fece largo in me – assistendo educata(mente) alla visione dei Tg, leggendo qua è là dei quotidiani, sentendo ciò che si diceva nei miei dintornila percezione, sempre più allargata e… quasi tattile, che il Mondo intero fosse come “girato al contrario”.

Perché… troppi “Capi di Stato” erano sempre sospettati di qualche comportamento “malsano” e troppi “ex Capi di Stato”, venivano accusati, arrestati, messi sotto processo, indagati, etc., subito dopo alla fine del loro mandato.
Ovvio, era una visione che si allargava a macchia d’olio, continuando a notare certe caratteristiche comuni… del “fare business, politica, sport, religione, socialità ,etc.”.
Tutte attività accomunate da uno strano “destino comune”:
finire “sotto processo”.
Era, forse, “invidia”? Qualcuno dava sempre fastidio a qualcun altro?
Era solo questo? Una lotta fratricida pratica(mente) distribuita dapper(tutto)?
Sembrava che nulla, relativa(mente) alle caratteristiche “uniche” di una Nazione Sociale, (ri)uscisse ad avere la meglio sulla vera ed unica “caratteristica tipica”, che affliggeva le alte cariche di qualsiasi raggruppamento sociale.
Non (ri)usciva l’Islam, né i vari tipi di religione cattolico cristiana, né “tutto quello che credi di sapere”.
Cambiavano le caratteristiche “geografiche” di un luogo, ma la “sovranità regnante” era sottoposta o cadeva sempre sotto al medesimo tipo di “contesto”:
il potere della “magistratura”, che interveniva a giudicare.
Ciò che si fece largo in me, a quei tempi – diciamo così – “ingenui”… fu una vera e propria illuminazione:
il Mondo intero è ribaltato.
La “delinquenza”, i “malavitosi”, i “poco di buono”, i “disonesti”, etc. erano al potere, al Governo, a capo delle Istituzioni di qualsiasi tipo.
Tutto il resto (la Massa) arrancava sotto all’illusione di uno sviluppo sociale, che prometteva sempre qualcosa che regolar(mente)... non cambiava, in realtà, mai. Qualcosa che non è cambiato nemmeno "oggi", dopo oltre trent'anni di "sviluppo sociale senza precedenti". He He...
  
L’unica cosa che ispirava a “notare bene” quello che continuava a (ri)ac(cadere), era il peso della storia. Ciò che era successo nel passato.
Una storia che non si discostava di una virgola, nella sostanza, da quello che personal(mente) notavo io, molto tempo fa.
Un sostanziale “gran nulla di fatto”, (tra)vestito sempre da altro.
Di Fatto, la “mancanza di valori” continua(va) a regnare, in(vestendo) la società "col gran abbaglio della modernità e dello sviluppo sociale".
Ero tentato di/a pensare che… l’evoluzione fosse una chimera.
Che tutto fosse (in)giusto. Che non ci fosse, quindi, nemmeno un “Dio” al proprio posto ma che, anche questo, fosse “ad immagine e somiglianza” di quello che accadeva nell’ambito sociale per intero.
Questa lunga (pre)messa, di tipo personale, serviva quest’oggi – a distanza di più di trent’anni da quella precisa percezione – a (ri)marcare il fatto che “avevo ragione”.

"Ruggine" - Luca Morandini

"Ruggine Universale".
“Oggi”, come allora, questo percepire/sentire/odorare… è più che mai forte.
Nel frat(tempo) è giunto anche SPS, e tutto ciò si è trasformato in un acuirsi dei sensi, sempre meno irretiti da ciò che “è qua, così”.
Sino a… (di)venire certo che il Mondo è dav(vero) girato a 180 gradi (rispetto a com'è SPS), ma pur sempre dotato di un "senso di lettura"...

Al contrario rispetto a(1)... ma non al contrario rispetto a(n)...

Però, a differenza di “ieri”, “oggi” la visione Globale del Mondo è, dal punto prospettico di SPS, spiegabile/(ri)comprensibile... mettendo “i puntini sulle ‘i’”, ossia “dando a Cesare quel che è di Cesare”:
  • la presa in esame (l’accorgersi) del Nucleo Primo (il Principio del Dominio unico)
  • rende tutto il reale, una sua (con)seguenza.
E, ciò, (in)fonde maggiore speranza nell’animo, perché “tutto ha, allora, un senso compiuto”. E, non più, l’individuo nota le “cose” per lasciarle subito dopo, per mancanza di “attendibilità” (credo).
Il passaggio dal “fato” (caos o destino sfuggevole) al “progetto” (ordine o intento altrui) (ri)porta (d)entro al visibile, l’artefice di questa (f)orma di reale manifesto e (s)cambiato sempre per unico e senza alternativa.
L’intento che “scrive il/nel reale”… attra(verso) di te (per mezzo tuo).
Si passa, così, dal concetto di “Dio” a quello di “Principio Primo”, che ti anticipa ma che è esatta(mente) come te:
umano.
Qualcosa che gode di un vantaggio, non solo temporale, ma di/in tutto ciò che ti (ri)guarda.
A partire dalla memoria o dalla capacità di non perdere l’esperienza (pre)gressa.

Tutto è, seppure “qua, così”, chiaro... se solo te ne sai accorgere.
Ogni (f)orma di mascheratura (nel) sociale è, allo stesso tempo, una (com)prova a livello frattale, del “come stanno le cose”.
La firma del principio del Dominio è, pratica(mente), ovunque, come del resto ti è sempre stato raccontato a proposito di quel “Dio”, che ha tra le sue caratteristiche, ap(punto), quella di essere ubiquo.
Il Mondo è alla rovescia, ma questo (di)pende da come lo osservi, ossia, (di)pende dalla tua “inclinazione”.
Da una prospettiva del Dominio, il Mondo è perfetta(mente) (ri)orientato!
Il fatto che tra i “regnanti/potenti” (a qualsiasi livello) ci sia sempre una caratteristica (ri)corrente – diciamo perlomeno in una percentuale del 80/20, più prossima però al 90/10 e tendenzial(mente) orientata al raggiungimento della proporzione finale del 99/1 – di “malaffare”, indica solo che:
  • il Dominio ha una (f)orma simile
  • il Dominio te lo puoi raffigurare, così.
Ora, puoi anche pensare che il Dominio abbia dei “seri problemi” e che te li passi, come se… fossero tuoi.
E, (in)fatti, sono diventati “tuoi”.
Ogni forma di investimento è corrotta.
Calcio - Diritti tv: la Finanza indaga su Sky e Mediaset
Link
Questo è certo, perché “vero”.
Dopo il nuovo scandalo scommesse il calcio italiano rischia grosso
"Ora diventa più difficile convincere russi, cinesi e arabi a investire nel calcio italiano. E noi italiani non abbiamo più risorse per andare davanti da  soli"...
Link
L’operazione è partita da un’indagine su un esponente della ndrangheta, Pietro Iannazzo, che aveva interessi sulla squadra di calcio del Neapolis:
da lì, gli investigatori avrebbero scoperto un giro enorme collegato a scommettitori italiani ed esteri (Malta, Kazakhistan, Russia, Cina, Serbia) che avrebbero truccato decine di partite con la compiacenza di giocatori, allenatori e dirigenti delle squadre coinvolte.
La nuova "cupola" avrebbe cercato anche di truccare partite di campionati superiori, e per questo motivo gli inquirenti stanno indagando sulla regolarità di alcuni match di Serie B…
Link
  • ora diventa più difficile convincere russi, cinesi e arabi a investire nel calcio italiano…
  • gli investigatori avrebbero scoperto un giro enorme collegato a scommettitori italiani ed esteri (Malta, Kazakhistan, Russia, Cina, Serbia) che avrebbero truccato decine di partite con la compiacenza di giocatori, allenatori e dirigenti delle squadre coinvolte…
  • convincere russi, cinesi e arabi a investire nel…
  • scommettitori italiani ed esteri (Malta, Kazakhistan, Russia, Cina, Serbia) che avrebbero truccato…
Quale è il concetto di (in)vestimento, per la maggioranza delle persone, che hanno i mezzi per farlo, ossia… che sono già avvezzi all’(in)vestire?
Non c’è da (con)vincere nessuno, perché “sono già qua”.
Come funzionano i fondi internazionali che scommettono/(in)vestono sul calcio?
Funzionano “legal(mente)”, solo perché la legalità è un punto di vista, (de)scritto dalla medesima mano... che ha interessi dapper(tutto).

Sulla strada (per)corsa dal "treno". Se non ti sposti, vieni (in)vestito.
Lavoriamo entrambi per la stessa causa. Per una buona causa. Ma tu hai il tuo fronte ed io ho il mio…”.
“Ogni potere viene da Dio. Dove c’è il potere c’è la forza. Se tu sei il potere, nel territorio di tua responsabilità, risolvi i tuoi problemi da solo, con le tue forze. Non cercare la difesa altrove. Altrimenti il nemico penserà che ti sei indebolito”…
Leviathan
C’è una struttura d’insieme, che non sembra af(fatto) unica, ma è così.
L’illusione della separazione, ti rende cieco/a.
(Ri)fletti:
non c’è ambito immune da una “corr(u/e)zione dei valori” (i “valori” sono intesi da SPS, come un "Codice Comportamentale tra Cavalieri", di antico stampo).
E se ne trovi uno, allora ti muovi solo nella (p)arte che “(con)ferma la regola”.

Leggi questo commento, che puoi (ri)trovare in Rete:
Egregio dottore,
la mobilità "perfetta" del lavoro è un modello economico vissuto da una minoranza che ha assunto e imposto, in nome di tutti, la legge del proprio profitto.
Perché molto spesso codesti predicatori parlano (come lei afferma) da contesti blindati:
cattedre universitarie, consigli d'amministrazione di grande azionariato, gruppi parapubblici, sovrastatali.
Contesti spesso conquistati in forma... sprint.
Talvolta confusa col tanto osannato… merito.
La maggioranza vive altrimenti
In un contesto specifico con valori e priorità spesso contrapposti ai valori e alle priorità dei guru dell’economia globalizzata. Ma la maggioranza è anche consumer addicted di cose e di informazione-propaganda e quindi “condivide” con l’intellighenzia piccole/grandi responsabilità.
Una maggioranza col body, con le canotte stretch, con le running-shoes, col push-up al wellness town; tutti striding indoor a fare lo spining col personal trainer; tutti coi tricipiti lucenti, i quadricipiti scattanti, col tatuaggio soft; tutti col suv, la city car e l’e-bike; tutti low cost, con la borsa griffata, col micio gourmet, col pinscher-chihuahua; con le earphones dello smartphone; col megaspritz-al-bar-delle-happy-hour; tutti ai corsi d'inglese, tutti creativi, tutti artisti, tutti tennisti, tutti col metro/city/direct news; tutti col whatsapp, tutti col telecomando, tutti col plasma; tutti a cinguettare: tutti "liberamente”… identici.
Liberi come un ingranaggio di un orologio, già qualcuno si è spinto a chiosare.
E le …”riforme”? Le “controriforme” le si stanno facendo a senso unico in un quadro politico succube delle liberalizzazioni senza ritegno. Che di nuovo favoriscono il finanziamento dei mercati... finanziari e riconsegnano il potere gestionale ai grandi azionisti.

Come prima del famigerato 2008.

Pronti per un’altra bolla.
Il finanzcapitalismo.
Per concludere.
La realtà contraddittoria contemporanea sta in un immensa maggioranza di persone sconvolta da (e)venti cosmopoliti/ci, immersa nel consolidamento della deregolamentazione, delle delocalizzazioni, dell’uso di manodopera sottopagata figlia di un insano sviluppo dell'industria del consumismo e soprattutto soffre della sparizione di una vera alternativa, con l'evidente declino del dissenso che costringe i salariati a dover accettare solo due delle eventuali tre opzioni possibili.
Quindi esclusa la "negoziazione" (concetto oggi drammaticamente obsoleto) ecco che le possibilità si riducono a due:
sottomettersi o dimettersi.
“La schiavitù è ovunque”, ha dichiarato il direttore esecutivo di Slavery Footprint, Justin Dillon.
“È in ogni prodotto” che entra a far parte della vita quotidiana di tutti.
Link
E, poi, leggi anche l’articolo a cui il commento fa (ri)ferimento.
Un articolo che ti fa capire che anche la “neutrale” Svizzera, a (pre)scindere da quello in cui credi, non versa in condizioni (di)verse rispetto a quelle che caratterizzano la rimanenza dei territori emersi.
La Svizzera è già un asset Ue, nonché, un asset Usa, perché… asset dell’impero (Anti)Sistemico del Nucleo Primo (il Pianeta intero).
Tutto il resto, ossia, ciò che vivi giorno dopo giorno… è solo una recita di (p)arte, che (s)corre insieme a te... verso quella direzione (im)pressa nel reale manifesto.
Tutto ha una corrente di spinta. Tutto ha un “verso e un senso”.
Tutto, anche, se… il terzo stato è una condizione centrale, che chiunque può (ri)configurare in se stesso/a.
Dal tuo terzo stato, la corrente unica del Nucleo Primo, diventa neutra, rispettando la (com)presenza “equalizzata” dell’individuo accorto, fermo nel proprio centro, che diventa una grande concentrazione di massa, che la frattalità espansa deve tenere in considerazione ed onore, (re)distribuendola nel reale manifesto, che cambia (con)seguente(mente).
Backstage della superficie emersa (reale manifesto). Uno scenario (ri)programmabile.
La caduta del “segreto bancario” segna con grande evidenza che, i tempi sono maturi… per la manifestazione dello step successivo:
una sempre più grande ed affermata “Ue”.
Un blocco continentale che apparente(mente) si opporrà al potere delle altre realtà. E lo farà per il bene comune dei cittadini europei uniti.
Una recita nell’ampia scenografia del Teatro Realtà/Mondo, caratterizzato dalla regia del Nucleo Primo.
Una “tragicommedia” (de)scritta per filo e per segno, in maniera tale da non sembrare mai… quello che “è”.
Un gigantesco auto (in)trattenimento, condotto in porto per quali scopi?
He He.
Che cosa (im)porta “qua, così”?
Pensa solo che, coloro che sono abituati ad essere degli “Dei”, non rinunciano più ad un simile trattamento.
Tu lo faresti?
See…
Pensa anche solo ai cosiddetti “nobili”:
  • il loro “lignaggio” è continuo
  • nonostante quello che puoi pensare.
Se nasci in un casato “nobile”, sei un “nobile”.
Se nasci al di fuori, sei… al di fuori… ossia, “servi”
.
Ora, il nobile non è il Nucleo Primo. Nulla di quello che (ri)conosci nella realtà manifesta è il Nucleo Primo.
Il Nucleo Primo lo vedi d’insieme
È anche il nobile, ma senza che il nobile ne sia consapevole.
Terzo stato. (Ri)cordi?
“On e Off” assieme.
Questo “assieme” è una caratteristica che (in)fonde al reale (con)seguente, una “falsa polarità apparente”
Qualcosa che ti (con)fonde, visto che te stesso/a sei divenuto/a “polare”, continuando ad osservare polar(mente) tutto ciò che sembra solo essere polare.
(In)fatti, “non c’è alto o basso… c’è un (di)pende”.
"Mille chilometri" è tanto o poco?
(Di)pende. Con cosa metti in relazione l’oggetto di (ri)ferimento?
Al confronto della grandezza della Terra, mille chilometri è poco…
Ma diventano tanti, quando li devi percorrere, anche se sei in "utilitaria".
Con un aereo diventano pochi.
Con una macchina che fila a 400 all’ora, sono pochi.
Il terzo stato è paragonabile al “teletrasporto”:
  • non esiste poco o tanto
  • esiste solo l’intenzione di…
  • il resto (con)segue.
Manipolazioni valute, domani patteggiamento banche e governo Usa.
È atteso per domani l'annuncio da parte del Dipartimento americano di Giustizia del patteggiamento con varie grandi banche in materia di manipolazione dei mercati valutari.
Lo dice Cnbc. A dichiararsi colpevoli potrebbero essere Citigroup, Barclays, JP Morgan Chase e Royal Bank of Scotland. I gruppi pagheranno complessivamente miliardi di dollari di multe.
Link
Manipoli, patteggi e paghi la multa (la differenza è il tuo "utile netto").
Sì, perchè lo puoi sempre (ri)fare, vista la sostanziale impunità della quale godi...

Tutto è corrotto, perché tutto è reso corruttibile, da un Principio che corrompe.
In sé e per sé… la corruzione non ha senso.
Il “senso” deve essere dato/(im)presso…
E non si (f)orma certo da solo, anche se il “clima” te lo fa pensare.
La “(pre)visione del tempo” indica, frattal(mente), che:
esistono correnti, pressioni, etc.
Che, prese d’insieme, sembrano esprimere grandezze naturali (clima).
Ma ti (s)fugge, ad esempio, che l’attività umana viene “sentita” dalla naturalità climatica.
Ossia, che cosa significa a livello di frattalità?
Che il clima è paragonabile ad una “moderna” App:
  • il clima è un insieme di regole, una utility
  • qualcosa di programmabile, che poi “funziona in automatico”.
Il "funzionare in automatico (il naturale)" è solo l'effetto di una corrente (senso), che non "(ri)sali mai a sufficienza", (con)seguendo nell'effetto stesso della causa non (ri)levata (ribaltamento dei piani, per via della percezione invertente effetto-causa).

Nulla di più. Nulla di meno…
Ubs pagherà sanzioni per 545 mln e chiude vicende Libor e cambi.
La banca svizzera Ubs ha patteggiato con le autorità Usa il pagamento di 545 milioni di dollari complessivi per chiudere le vicende su manipolazioni cambi e Libor.
Nel caso riguardante le manipolazioni sui cambi le autorità Usa hanno accettato di chiudere la causa in cambio del pagamento di 342 milioni di dollari, che verranno versati non sotto forma di multa.
Sulla vicenda dello scandalo Libor Ubs si è invece dichiarata colpevole e ha accettato di pagare una multa di 203 miliardi di dollari.
"La condotta di un ristretto numero di addetti - hanno dichiarato in un comunicato l'amministratore delegato di Ubs, Sergio Ermotti e il presidente Axel Weber - è stata inaccettabile e abbiamo preso le azioni disciplinari appropriate".
Link
"La condotta di un ristretto numero di addetti… è stata inaccettabile e abbiamo preso le azioni disciplinari appropriate".
Ma chi ci crede ancora?
Tranne la “legge”, nessuno (hai detto niente!).
Troppo è stato già (de)scritto dal comportamento delle persone, (ri)unite sotto ad un unico interesse.
Le persone (a vario livello), cavalcanti i vari colori societari, appena possono stringono cartelli, pagano mazzette, lucrano su tutto e tutti, si approfittano delle situazioni, mentono attraverso la finanza e la pubblicità, deviano gli studi scientifici, ispirano la legge, etc.
E... tutto è corrotto!
Sono le persone, prima ancora delle eggregore (a Filtro di Semplificazione attivo).
Rimani... alla realtà (ri)emersa “qua, così”.
L’interesse può essere anche una malattia. (In)fatti, “chi più ha, più vuole”.

Che cos’è “questo”, se non uno stato totale di malattia?
E quale “virus” è all’origine di una simile realtà?
Il Nucleo Primo, dal quale tutto (de)riva, sino a quando (per)siste lo status quo, ossia:
la sua (f)orma d’onda, in auto proiezione sul reale, che (ri)emrge (con)seguente(mente).

Usa: Jeb Bush e l’eredità irachena
In definitiva, l’intera controversia scatenata dalle dichiarazioni della settimana scorsa di Jeb Bush è servita a mettere ancora una volta in luce come nei circoli del potere di Washington e, in larga misura, nei principali media la versione ufficiale accettata pressoché universalmente della guerra in Iraq del 2003 continui a essere quella dell’errore dell’intelligence Usa nel collegare il regime di Saddam alle “armi di distruzione di massa”, così come ad al-Qaeda.
Secondo questa versione, se solo i servizi segreti americani avessero fornito informazioni più precise all’amministrazione Bush, l’immane tragedia che ha vissuto la popolazione irachena sarebbe stata risparmiata.
In realtà, i presunti “errori” dell’intelligence americana servono a nascondere quelle che erano le intenzioni del presidente Bush e della sua cerchia di “neo-con” guerrafondai, a cominciare dall’ex vice-presidente Cheney…
Link
Come può continuare a (ri)ac(cadere) che, in una “democrazia”, una famiglia (sempre la stessa famiglia) sia (in)caricata più e più volte di “guidare una Nazione”?
La famiglia Bush è “attiva, ad altissimo livello” almeno da un secolo e non ha intenzione di “cedere il passo”, nonostante tutto quello che puoi “capire” tu.
Il loro operato è “discutibile”. Ma non conta.
E non conta perché… ti sembra che anche gli altri Presidenti Usa non siano (di)versi.
È un peso che ti schiaccia. Non è complottismo o chissà che cosa.
È un effetto voluto e precisa(mente) (in)scritto nel reale (ri)emerso “qua, così”.
Tu sei sepolto/a vivo/a, sotto alle macerie “tra la differenza del tuo potenziale e di quello che reciti nel reale dell’attuale status quo”.
Jeb è un esponente della famiglia Bush:
è infatti figlio del 41° presidente degli Stati Uniti George Herbert Walker Bush e fratello minore del 43° George W. Bush
Link
Poverino:
adesso è giusto che tocchi anche a lui, "a fare il Presidente".
Ciò che è “oggi”, lo è per merito di “ieri”.
Le “cose” si preparano per tempo e, dunque, non sono mai casuali.
Prescott Sheldon Bush (Columbus, 15 maggio 1895 – New York, 8 ottobre 1972) è stato un politico e banchiere statunitense.

Rispettivamente padre e nonno di due presidenti degli Stati Uniti, George H. W. Bush (1989-1993) e George W. Bush (2001-2009), fu senatore in rappresentanza del Connecticut e fondatore, con Brown Brothers Harriman, nonché direttore, della Union Banking Corporation…
La politica moderata di Bush si complicò nel tempo.
Spesso fu d'accordo col governatore di New York Nelson Rockefeller, ma non gli piaceva personalmente e politicamente ne era avversario, nonostante la stretta amicizia che suo padre aveva con la famiglia Rockefeller.
Durante le elezioni presidenziali del 1964, Bush denunciò Rockefeller per aver divorziato dalla prima moglie per sposare una donna di 20 anni con la quale ebbe una storia mentre era ancora sposato.
Bush fu anche in fiera e leale amicizia con la famiglia Kennedy, in particolare col nonno materno immigrato irlandese del presidente John F. Kennedy, John "Honey Fitz" Fitzgerald…
La Harriman Bank era il principale partner di Wall Street per molte aziende tedesche e i diversi interessi economici negli Stati Uniti di Fritz Thyssen.
Thyssen fu uno dei primi finanziatori del Partito Nazista, ma nel 1939 denunciò fortemente la politica di Hitler e fuggì dalla Germania. Fu in seguito incarcerato dai nazisti per la sua opposizione al regime.
Le transazioni d'affari con la Germania non furono illegali fino a che Hitler l'11 dicembre 1941 non dichiarò guerra agli Stati Uniti, ma, sei giorni dopo l'Attacco di Pearl Harbor, il presidente Franklin Delano Roosevelt firmò il Trading With the Enemy Act, dopo che fu reso noto che le aziende americane facevano affari con i nemici dichiarati degli Stati Uniti
Toby Rogers ha affermato che i legami di Bush con l'azienda Silesian-America Corporation (e con Thyssen e Flick) lo rendono complice della riduzione in schiavitù di molti uomini ai fini del lavoro in miniera in Polonia, nel campo di Auschwitz.
Tuttavia il fatto che Thyssen fuggì dalla Germania prima che Hitler invadesse la Polonia ed organizzasse i lavori forzati in miniera rende molto difficile la sostenibilità dell'affermazione di Toby Rogers.
Alcuni documenti nei National Archives, inclusi dei documenti di Harriman, dimostrano la continua relazione tra Brown Brothers Harriman e l'esiliato antinazista tedesco Thyssen, e alcuni dei suoi investimenti in Germania furono attivi fino alla sua morte del 1951.
Due ex-deportati nei campi di lavoro polacchi citarono in giudizio per danni a Londra il governo federale degli Stati Uniti d'America, per l'ammontare di 40 miliardi di dollari.
Il giudice Rosemary Collier chiuse una azione legale di gruppo aperta negli Stati Uniti nel 2001, citando il principio della sovranità dello Stato.
I legami di Prescott Bush con l'industria delle armi deriva dal padre Samuel P. Bush, che lavorò per la Buckeye Steel Castings Company che fabbricava binari per le ferrovie, canne di fucili e pistole, e rivestimenti per granate per la Remington Arms
Il 23 luglio 2007, il canale 4 della radio della Bbc, in un episodio della serie Document, riferisce del cosiddetto Business Plot e dei documenti ritrovati negli archivi nazionali americani durante le indagini del McCormack-Dickstein Committee.
La trasmissione accenna alla direzione di Bush della Hamburg-America Line, un'azienda che il comitato investigava per attività di propaganda filonazista, ed al presunto complotto del 1933, presumibilmente guidato da Gerald MacGuire, per organizzare un colpo militare contro il presidente Franklin D. Roosevelt con l'obbiettivo di forzarne le dimissioni (o, in caso di mancata presentazione delle dimissioni, di assassinarlo), ed insediare una dittatura fascista negli Stati Uniti…
Link
E, prima ancora:
•  Samuel P. Bush... Uomo d'affari
•  data di nascita: 4 ottobre 1863, Orange, New Jersey, Stati Uniti
•  data di morte: 8 febbraio 1948, Columbus, Ohio, Stati Uniti...
Storia della famiglia Bush (tra l'altro)...
Link
Una storia che nasce dalla vendita di “materiale rotabile” e che passa per il potere delle armi e quello bancario. Una storia "leggendaria" anche se, tuttavia, ancora molto presente... perchè ben radicata nel tessuto sociale fonda(mentale) Usa (e Mondo).
   
Geronimo fu circondato tra i Monti di Sonora, in Messico, e si arrese. Era il 1886.
L'Italia era un regno unificato da venticinque anni, Roma la capitale da ormai sedici, mentre l'ultimo Apache si arrendeva.
Fu chiuso in un campo di concentramento per indiani riottosi. Ne fuggì. Fu di nuovo inseguito e catturato. Lo rinchiusero nel forte militare di Fort Sill, in Oklahoma, ancora oggi sede della scuola di artiglieria dell'esercito, costretto a fare il contadino, a coltivare un orto, sotto i fucili dei soldati.
Addomesticato e vecchio, a settantasei anni, fu trascinato a Washington, nel 1905, per sfilare, come i sovrani barbari nei trionfi imperiali romani, nella parata inaugurale dietro a Theodore Roosevelt, tra gli uh, ah, oh del pubblico che finalmente vedeva, sdentato e inoffensivo, l'Apache del terrore, il "feroce" Geronimo.
Tirò il suo ultimo sbadiglio nel 1909, soffocato dalla polmonite.
Eppure, la sua storia non finì con la sepoltura nel cimitero di Fort Sill. Per un secolo, e ancora due anni or sono, qualcosa di lui è tornato ad agitare la memoria e la cattiva coscienza dei conquistatori bianchi.
La sua tomba fu violata.
Il suo teschio asportato da Samuel Prescott Bush, studente a Yale e tra i fondatori della società segreta "Teschio e Ossa" in quella università, e trafugato.
Samuel Prescott Bush era il padre di George H Bush e il nonno di George W Bush, entrambi membri della società del teschio.
Una leggenda, probabilmente, che di tanto in tanto riaffiora, ma che nessuno ha mai confermato o smentito in maniera convincente, perché i miti esisteranno per sempre e il nome dell' ultimo spartano arreso allo strapotere del nuovo impero d' occidente non morirà mai.
Di lui,e del suo nome, come dei nomi di quelle nazioni guerriere divenute sistemi d'arma nell'esercito Usa - "Apache" è il nome del più formidabile elicottero militare - si sono ormai appropriati i vincitori.
Cucito sulla giubba di chi lo sconfisse.
Link
Antica(mente), i romani erano "famosi per adottare" (in segno di "civiltà") le divinità dei popoli conquistati, conquistando sia gli uni che gli altri (Dei e fedeli), per mezzo dell’ingabbiamento in templi, creati ad hoc.
Una pratica ad alto contenuto strategico (come il raggiro dei Druidi, ad opera di Giulio Cesare).
  • qualcosa che by passa la sacralità inviolabile del “Dio” di turno, "incontrato lungo la propria via"
  • qualcosa che “usa tutto come una (con)seguenza, utile al proprio interesse”.
Non è certo, una (f)orma di rispetto, bensì, una (f)orma di controllo, che passa dapper(tutto) e sopra a tutto (investimento).
  • qualcosa che viene e(seguito) dall’alto della certezza che... gli “Dei” erano/sono una invenzione, che “serve”
  • qualcosa che si muove da una simile certezza, perché è esso stesso la fonte che, a monte, emana simili luoghi comuni ed apparenze, lungimiranti nel chiudere sempre la visione e la visuale.
Se tu abiti in una prateria, lo sguardo è abituato a vedere per grandi vastità. Colui che cavalca verso di te, lo vedi molto prima che ti raggiunga.
Se tu abiti in una città, lo sguardo si infrange sul muro della casa del vicino. Colui che cavalca verso di te, non lo vedi... se non quando “ti è già entrato in casa”.
Continui a non prendere atto della vera natura della realtà (ri)emersa, perché “qua, così”.
Tutto è corrotto. (Ri)compreso tu ed ogni "tuo" buon proposito.
Anche tu sei cor(rotto/a)…
Perché “se vai con lo zoppo, impari a zoppicare”.
Se tu diventi un “im(prendi)tore”, (in)vesti il denaro (che ti presta la banca e che devi ripagare) in che maniera? Nella maniera più profittevole e veloce.

Dunque? In quale modo (in)vesti?

Beh… in quale modo, se non “(in)vestendo” gli altri.
Tutti coloro che ti capitano davanti.
Lungo la tua marcia, nulla può interferire.
Questo è quello che sei (porta)to a pensare.
A (pre)scindere da tutto quello che pensi di te, prima di assumere i panni dell’imprenditore.
Prima che qualcosa ti metta le “mani” addosso.
Prima che ti accorgi di esserci, ormai, (d)entro e che è, allora, “troppo tardi, per pensare in maniera diversa o… per come la pensavi prima di rimanere invischiato”.

Provare per credere”…

La lunga mano di chi è arrivato prima di te, ti (pre)cede sempre.
La sua ombra diventa il tuo destino
Ti guida:
  • non local(mente)
  • ubiqua(mente)
  • immediata(mente).
È la “tua” mente, il ricevitore ed eseguitore del segnale (im)portante.
E, poi, ti chiedi come mai l’industria dei droni, ad esempio, si sta così tanto sviluppando.
È “solo” frattalità, (d)ove nulla è per caso.


Finanza e società giusta.
Al tempo stesso pragmatico e visionario, Shiller ci spiega quanto ha fatto il capitalismo finanziario per la società e quanto di più potrebbe fare se indirizzato al bene comune...
Quale che sia il discredito di cui è fatta segno oggi, la finanza rimane un’istituzione essenziale, necessaria per gestire i rischi che permettono alla società di trasformare impulsi creativi in prodotti e servizi vitali:
pensiamo al miglioramento dei protocolli chirurgici, alle ricerche scientifiche più sofisticate, ai più avanzati sistemi di welfare pubblici.
È quanto afferma Shiller, l’unico economista ad aver predetto sia la bolla del 2000 sia la successiva bolla dei mutui subprime, e che dunque non può essere certamente additato come apologeta della finanza e delle sue virtù.
Finanziare un’attività significa creare l’architettura per raggiungere un obiettivo, ma la finanza di per sé non incorpora uno scopo, è una scienza funzionale che esiste per assecondare altri fini, quelli della società.
Se i suoi meccanismi falliscono può sovvertire tali intenti, come è accaduto in questi ultimi anni, ma se correttamente regolata la finanza può contribuire alla realizzazione di una società giusta.
Robert J. Shiller è professore di Economia alla Yale University.
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Quante parole "sprecate", visto che non usi la tua facoltà frattale.
Da questo punto di vista, Shiller ti dice tantissimo. Ma SPS si aspetta che ormai tu sia in grado di decodificare in autonomia!
La provocazione.
L'anima della finanza e i paradossi di Wall Street.

Il provocatorio saggio di Robert J. Shiller, che insegna economia a Yale, è in difesa dei banchieri.
Si intitola "Finanza e società giusta" edito da Il Mulino e ha creato molte discussioni per il suo messaggio davvero controcorrente:
quella dei broker non è una corsa al profitto ma un'attività artistica
Per Schiller (con la c) l'uomo è veramente uomo solo quando gioca, per Shiller (senza c) solo quando gioca in borsa.
In Finanza e società giusta... Robert J. Shiller... difende la moralità della finanza in un mondo che non l'ha mai amata, e che ora la ama meno che mai.
L'impresa è importante:
una finanza screditata non è mai una buona cosa, come si è potuto verificare nella crisi del '29, quando la rivolta contro i "Banksters" (Bankers + Gangsters) fu una delle origini dei movimenti di estrema destra che culminarono nel nazismo.
Tuttavia Shiller, già autore degli Spiriti animali, adotta una strategia quasi provocatoria:
la finanza non persegue il profitto, è una attività artistica che "permette di sfogare l'aggressività in modo sostanzialmente costruttivo e senza perdite di vite umane"…
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La finanza non persegue il profitto, è una attività artistica che "permette di sfogare l'aggressività in modo sostanzialmente costruttivo e senza perdite di vite umane"…
Terribile. Vera(mente)… terribile.
E, questo e molto altro, viene (in)segnato a livello universitario, fucina del "domani, che rimane sempre un oggi (in)vestito da un Tir, che proviene da... ieri".

Accorgiti...
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com


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