Potrei affermare che, frattalmente, il pensiero, che si alimenta di tutto il resto ed in definitiva, persino di se stesso, ricorda l’eco della società dei consumi in questo scenario 3d.
Ciò afferma sottilmente che, ogni nascita rappresenta un nuovo inizio; una ripartenza sulla scorta di un risultato intermedio dal quale trarre sostentamento in ogni senso. La figura del Karma ricorda un po’ quella di un seme; nel seme è contenuta la replica energetica della ‘forma’ che potenzialmente può vedere la luce.
Nel seme convive il passato ed una traccia iniziale di futuro, sull'onda di quel passato.
una traccia convenzionale e biodiversa per un’intera specie.
Le due facce viaggiano sempre insieme. Il terzo stato quantico dell’essere, determina la leggera preponderanza dell’una sull’altra. Come dentro a dei giroscopi, viaggiamo alla ricerca di quell’equilibrio sostenibile, che ci permetta di procedere senza troppe cadute e ricadute.
Come si spiega questa società 'made in Mister Scrooge'?
Affermando che, ‘io non c’entro niente’, ‘l’ho trovata così’, ‘che cosa ci posso fare’, ‘chi se ne frega’?
Osserviamo il caso comune, che unisce un avvocato, al dibattimento di un processo:
come si esprime lo stesso avvocato nei confronti del proprio assistito? Come al proprio cliente.
Una qualsiasi persona, che si trova a doversi ‘difendere’ in un processo di qualsiasi tipo, necessita di un avvocato, ossia… l’individuo è un cliente. Sino a quando la ‘difesa personale’, in un contesto simile, si baserà su un concetto affaristico, la società sarà preda dell’attaccamento e della supremazia del denaro.
La giustizia dovrebbe essere un ‘affare d’altro tipo’.
Sino a quando i termini, coniati appositamente per disegnare un simile ambito, saranno l’equivalente di una guerra giocata su un altro terreno di scontro, dove vorremo andare?
Il cliente e l’avvocato: un Karma ben evidente di struttura piramidale irrisolta.
Abbiamo preso visione, nell’articolo di ieri, che:
Secondo uno studio dell'università di Stanford, l'uomo ha smesso di progredire cerebralmente ben 2000 anni fa, ovvero quando l'evolversi della società e, quindi, della sicurezza, hanno causato una sorta di impigrimento dell'intelletto.
Paradossalmente più l'evoluzione 'sociale' avanza, meno il nostro intelletto lavora.
Secondo Gerald Crabtree, genetista dell'università di Stanford, progresso tecnologico ed evoluzione neurologica hanno fatto impigrire le abilità cognitive mano a mano che la vita è diventata più comoda.
L'interessante tesi scientifica, pubblicata su Trends in Genetics, abbraccia appieno le teorie darwiniane sostenendo che l'essere umano, prima del benessere sociale, pagava con la vita il prezzo della sua stupidità e di conseguenza l'evoluzione ha fatto sì che solo gli individui più furbi e capaci siano sopravvissuti.
Oggi, invece, grazie proprio al progresso, le possibilità di sopravvivenza ai nostri errori sono praticamente infinite e, di conseguenza, la nostra mente è meno stimolata allo sforzo, motivo per cui l'evoluzione dell'intelletto è praticamente annullata dal progresso sociale.
L'essere umano, secondo il parere del genetista, ha un sistema cerebrale molto fragile, che ha 'raggiunto il suo picco di intelligenza tra i 6000 e i 2000 anni fa'...
Link
Attenzione a:
l'uomo ha smesso di progredire cerebralmente ben 2000 anni fa, ovvero quando l'evolversi della società e, quindi, della sicurezza, hanno causato una sorta di impigrimento dell'intelletto.
Ciò mette in evidenza un processo inverso o, meglio, percepito inversamente, visto che il punto prospettico dominante è quello della Massa. Massa che, occorre ricordarlo, è stata invasa e conquistata nell’inconscio, per cui il proprio punto dominante e co creativo è preda di un potere di Natura diversa.
Progresso tecnologico ed evoluzione neurologica hanno fatto impigrire le abilità cognitive mano a mano che la vita è diventata più comoda.
Lo vediamo e capiamo molto bene, osservando e osservandoci attorno. No?
L'evoluzione ha fatto sì che solo gli individui più furbi e capaci siano sopravvissuti.
Accidenti, che ‘sassata’. Seguite bene questo discorso, che tiene molto bene anche in assenza di reincarnazione. L’evoluzione umana ha prodotto progressivamente una società di individui ‘furbi e capaci’ che, allo stesso Tempo, hanno creato una società in cui qualcosa d’altro si è arrestato:
il processo di progressione cerebrale? No. Il processo di co creazione basato sul Cuore.
O, forse, è meglio dire… che quel processo non c’è mai stato e non è/era ancora pronto.
Sembrerebbe, dunque, che il processo di ‘raffinamento’ dell’individuo e della società conseguente, sia indipendente da quello cerebrale. A livello di logica e raziocinio, per come li intendiamo oggi, prevale l’ottica radicale, ossia proveniente dall’eredità genetico/karmica da cui proveniamo.
L'evoluzione dell'intelletto è praticamente annullata dal progresso sociale.
Ecco perchè abbiamo conosciuto 'progresso sociale'. Siamo così prevedibili. Ma, non tutti i mali vengono per nuocere. Visto che il caso non esiste… i casi sono due:
- o stiamo per estinguerci
- o stiamo per conoscere un gradino inaspettato dell’evoluzione, che non dipende dalla ingombrante presenza della scatola cranica.
Non che la testa debba sparire, però… che il tutto si riequilibri in maniera diversamente funzionale, ossia, un grande cervello al servizio di un grande Cuore.
Occorre la Fede nel Cuore; non la speranza ma la lucida certezza.
L'essere umano, secondo il parere del genetista, ha un sistema cerebrale molto fragile, che ha 'raggiunto il suo picco di intelligenza tra i 6000 e i 2000 anni fa'.
È ‘semplice’ ritenere la storia umana come piena di paradossi, che la ‘storia deviata’ tenta goffamente di spiegare, non trovando gli 'anelli di congiunzione'.
Ma quanto stupore di fronte a certi monumenti o artefatti del Mondo Antico, del Mondo scivolato nel Mito e nella Leggenda.
L’affermazione di Crabtree ‘prova’ che l’umanità moderna deriva da un influsso genetico, accaduto nel passato ormai cancellato dalla memoria collettiva. Inutile scomodare Sitchin, vero?
Abbiamo capito a cosa alludo.
Gli individui Antichi furono il risultato 'primo' della miscelazione genetica con esseri extraterrestri. Noi siamo il risultato 'secondo' di quell’opera d’ingegneria:
Come ogni processo derivante da miscelatura, c’è un ‘Primo Tempo’ e un ‘Secondo Tempo’. Il ‘Terzo Tempo’ lo dobbiamo ancora conoscere.
Ciò che aveva impattato fortemente con gli umani del Tempo, inducendoli alla saggezza del lato positivo, ha poi veicolato il lato negativo ad emergere gradualmente, progressivamente, mentre gli umani abbassavano la guardia.
Era tuttp premeditato e noi abbiamo proprio dimenticato tutto.
Non solo; gli umani hanno anche ereditato il Karma degli esseri che si sono miscelati a noi. Ricordiamo cosa riporta Castaneda a proposito dei Voladores:
la loro più grande strategia è stata quella di darci la loro mente.
Cioè; si sono miscelati a noi; e noi abbiamo ereditato il loro passato, lo abbiamo contestualizzato e ripristinato in Terra 3d e adesso lo stiamo perpetrando nei millenni… sino a quando?
SPS crede fermamente nell’evoluzione originantesi dal Piano Divino.
Stiamo vivendo solo una tappa del cammino.
L’inversione a cui ci siamo prestati è di Natura temporanea e relativa alla progressione e filtraggio del lato oscuro; al suo progressivo riassorbimento.
Per diventare Stelle si deve brillare di luce propria e per generare una simile 'combustione', è necessario tutto il proprio 'carburante', in termini di potenziale riunificato. La tappa umana serve per questo.
Vediamo un esempio d’inversione:
- Roma
- Amor.
Roma è uno dei luoghi di filtraggio e scrematura.
Certamente, Roma è sorta in una coincidenza programmata di date, eventi e geografia, del tutto dedicati alla sua funzione Chakra/Karmica collettiva.
Avrei ancora molto da scrivere, tuttavia mi fermo qua per oggi.
Il puzzle si va componendo sempre di più, in SPS.
C’è qualcuno oltre la linea web? Mi rivolgo a chiunque possa aggiungere particolari a questa cronaca della Terra 3d.
Che altro?
Dipende da noi.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com