Esiste solo ‘ognuno di noi’, ossia una moltitudine di ‘scintille’ co creative. E 'ognuno di noi' è 'tutto e niente':
- frattalmente identificato dalla propria 'ombra' fisica
- frattalmente identificato dall'impronta sociale esistente.
I nostri percorsi sono come le nostre impronte digitali:
Abbiamo solo la parvenza di costruire qualcosa di ‘unitario’; quello che conta non è la specie, ma la nostra identità spirituale. Confondendoci nella specie, confondiamo la nostra univocità, che emerge direttamente dal vasto spettro della biodiversità.
Questo scenario 3d è un substrato nel quale esperimentare se stessi, mentre si è autoinstallati attraverso le singole incarnazioni. Insieme possiamo fare molto, ma in prospettiva, in valore assoluto non a questo livello tridimensionale. Questo spiega l’assenza, nel Mondo percepito, di una maggioranza stabile di persone 'illuminate' e spiega la risultante vibrazionale che caratterizza questo ‘luogo’.
‘Qua’ siamo venuti per ‘divisione’ e abbiamo portato con noi proprio questa dominante. Il riflesso parassita di controllo, non fa altro che rimarcare questa ‘separazione’ di fondo in maniera frattale.
Queste entità non hanno colpe e noi abbiamo quello che abbiamo inteso prima di effettuare il ‘salto’ dimensionale:
L’effetto ‘pratico’, o il 'rischio', è quello di vivere la separazione e di cadere nell’illusione ‘concreta’ della paura e, dunque, di autolimitarsi a sopravvivere, oltre che ad attirare, per polarizzazione, quelle entità negative circostanti ed ‘affamate’ d’energia, a loro volta, autolimitate dal livello di consapevolezza e lungimiranza che le contraddistingue.
La separazione è un illusione a livello sovradimensionale, che diventa però la realtà percepita allorquando ci si limita a sopravvivere nella paura. Detto questo, SPS non intende sostenere che ognuno è sulla Terra 3d per questioni egoiche o similmente inquadrabili, bensì che ognuno di noi è parte di un più vasto complesso esistenziale in evoluzione, che sulla Terra 3d si divide per approfondire maggiormente la conoscenza di se stesso. Il ‘tutto’ che caratterizza il substrato 3d si limita a riflettere la nostra ‘presenza’, caratterizzata dal nostro ‘comportamento’ e anche quello che attiriamo in toto è sempre all’altezza della nostra ‘vibrazione’.
Il discorso relativo all’Uno è il riflesso frattale della nostra ‘risalita’ vibrazionale, che ci porterà gioco forza a ‘ritrovarci’.
Possiamo considerare, dunque, che nella Natura v’è impressa sia la risultante umana presente/passata, sia quella futura, proprio allo stesso modo in cui si registra la simultanea presenza sulla Terra 3d, sia delle leggi Cosmiche che di quelle Planetarie, opportunamente miscelate e diluite, tuttavia sempre ben autodeterminate ed autoinstallate.
È opportuno intendere, allora, in luogo della disciplina, l’autodisciplina, ossia il non aspettarsi nulla dagli ‘altri’ o dal paradigma in auge, bensì cercare di essere i ‘promotori’ di se stessi attraverso un proprio codice di leggi interno, frutto dell’esperienza e della consapevolezza raggiunti, possibilmente secondo principi non lesivi di se stessi (dipendenze) e della ‘comunità legislativa’ (assoggettamenti).
Facciamo sempre ben attenzione a non cadere nel ‘vuoto dimensionale’, di cui avevo già trattato in SPS, ossia al fatto di osservare verità troppo ‘alte’, che difficilmente poi si prestano ad una interpretazione 3d o pratica. Il ‘Conosci Te Stesso’ non è la causa dell’Ego, ma l’Ego è la risposta frattale 3d al ‘Conosci Te Stesso’, ossia il frutto attualizzato di un cammino molto spesso ancora troppo acerbo.
Se non c’è autodisciplina è arduo sperare che una legge sociale la possa conferire al singolo individuo, poiché chi amministra il potere legislativo, data l’importanza dell’ordinamento, è certamente sotto il controllo parassitario, allo stesso modo dell’inconscio.
Borsa: Abete, aderire a codice di autodisciplina in modo sostanziale.
‘Il grado di adesione formale delle società quotate al Codice autodisciplina, secondo i dati Assonine, è al 99%.
Secondo l'industriale romano, ‘l'obiettivo può essere ulteriormente rafforzato e applicato. Siccome è il mercato a stabilire se impresa 'A' o 'B' applica il Codice di autodisciplina, penso che vadano aumentate le informazioni al mercato’. Abete si è anche soffermato sull'importanza della cosiddetta ‘sanzione reputazionale’, una misura che ‘nel nostro Paese non va molto di moda’.
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Sarebbe meglio che al massimo dell'adesione formale corrispondesse il massimo dell'adozione sostanziale. Ecco una delle verità – cartina di tornasole – che caratterizzano la società, ossia la ‘sostanziale’ differenza che esiste tra il ‘dire e il fare’o, meglio, l’apparire e l’essere.
Un esempio valido è quella sorta di ‘sfilata di moda’ che si può osservare alla Messa, la domenica mattina. Quanta ‘verità’ caratterizza tutte quelle animazioni di routine? La verità relativa al frattale che identifica una lontananza da sé, seppure esista quell’Amor proprio che porta ad apparire. Ciò è del tutto ‘normale’ in un luogo 'scolastico' come quello della Terra 3d, in cui, se ci si è installati è perché appunto non si è ancora raggiunto un livello tale di centratura e autoconoscenza da permettere di ‘andare oltre al segnale riflesso, decodificato nella sua prima e più facile lettura:
Il Clooney privato, tra alcol, pillole e Tv sempre accesa.
La difficile vita privata di George Clooney. Con una dipendenza da antidolorifici, un passato da quasi - alcolista, e un presente solitario e insonne:
Una lunga confessione, umana a tratti toccante, quella che Clooney ha fatto a Hollywood Reporter. Un George a cuore aperto, molto lontano dalla star impegnata e sicura di sé che siamo abituato ad ammirare sui red carpet e nelle conferenze stampa:
Feste, presentazioni, giornalisti, interviste. Non sembra una vita solitaria, quella di Clooney:
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- non spengo la televisione, perché mi costringe a pensare.
- per questo dormo sempre con la Tv accesa, che mi aiuta a intorpidirmi
- non c'è nessun posto più brutto dove stare che una relazione che non funziona più.
Le ‘rinunce’ che abbiamo deciso nel ‘passato’, si contano tutte nell’attuale forma d’inquadramento sociale. Per quale motivo questo Mondo ci sembra tanto paradossale? Perché:
non c'è nessun posto più brutto dove stare che una relazione che non funziona più.
Questa ‘relazione’ è relativa all’individuo; al suo smarrimento controllato tramite due vettori:
- Piano Divino
- Piano Parassita.
il Conosci Te Stesso.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com