lunedì 11 aprile 2011

Il nostro 'avversario'.





Quanto siamo consci di quello che ci circonda, di quello che 'accade'? Normalmente come osserviamo gli eventi che fanno da corollario alle nostre giornate? Con quale senso interiore li accogliamo dentro di noi?  In che maniera prendiamo le decisioni? Ci sentiamo delle vittime o dei centri di potere? È importante capirlo

Per iniziare sarebbe già un grande passo capire ‘cosa succede in noi mentre viviamo e respiriamo gli eventi’. 

Il passo successivo verrebbe di conseguenza: cosa spinge gli eventi a ‘caderci sulla fronte’? Per oggi vorrei analizzare la strana miscellanea che si plasma nella terra di mezzo della nostra percezione filtrata dall’Antisistema. Partiamo da un evento globale accaduto settimana scorsa: l’ennesima forte scossa di terremoto accaduta in Giappone

È in Internet la misteriosa luce che, di notte, si è creata in cielo mentre le telecamere riprendevano a getto continuo immagini della skyline della città. Che cos’era quella luce? Un esplosione naturale o artificiale? Una emissione di plasma che risale dal centro della Terra, come suggerisce David Wilcock, riprendendo gli studi di scienziati russi del XX secolo? Fenomeni alieni? Che altro? Diciamo che qualcosa ha causato quella estremamente visibile emissione luminosa. A prescindere dal ‘cosa’ l’abbia originata, che cosa procura dentro di noi quella visione misteriosa? Chiediamocelo osservandoci. Come ci sentiamo mentre vediamo il filmato in Youtube? È importante: dicesi consapevolezza...

In psicologia biologica, con il termine consapevolezza (inglese awareness) si intende la percezione e la reazione cognitiva di un animale al verificarsi di una certa condizione o di un evento. La consapevolezza non implica necessariamente la comprensione.
Il concetto di consapevolezza è relativo. Un animale può essere parzialmente consapevole, oppure può essere consapevole a livello subconscio o anche profondamente consapevole di qualcosa. La consapevolezza può essere individuata in uno stato interno, quale ad esempio una sensazione viscerale o la percezione sensoriale di eventi esterni.
La consapevolezza fornisce il materiale "grezzo" a partire dal quale gli animali possono sviluppare delle idee soggettive circa la loro esperienza, il passo successivo alle idee è arrivare a scoprire la parte inconscia, diventando totalmente conscia, questa è l'illuminazione. L'uomo è l'unico animale che può raggiungere questo stato (il picco più alto di consapevolezza).
Da Wikipedia 

C’è qualcosa in noi e qualcosa fuori di noi. Questo ‘qualcosa’ è energia vivente. Forme di Vita, solo vibrazionalmente ‘lontane’ da noi. 

Rudolf Steiner parlava di 'influssi Luciferici, Arimanici, Asurici'.
Malanga parla di ‘mente condivisa’ con alieni.
Yehuda Berg, nel suo splendido saggio ‘Il potere della Kaballah, una tecnologia per l’anima’, narra: 
 
Secondo la Kabbalah tutti noi nasciamo con una benda sugli occhi. Prima di poter approfondire le regole del gioco della vita e agire davvero in base a esse, dobbiamo toglierci la benda dagli occhi e scoprire una cosa fondamentale. Chi è il nostro avversario?... Una vera trasformazione è così ardua perché, come in ogni altro gioco, nel gioco della vita siamo costretti a confrontarci con un nemico che, incessantemente, fa di tutto per influenzare il nostro comportamento e metterci a soqquadro l'esistenza… 

Duemila anni fa lo Zohar ci ha rivelato chi è l'Avversario. 

Ha addirittura individuato le diverse tecniche, le strategie e le armi di cui egli si serve. L'Avversario è la causa recondita del caos che fagocita il mondo e lo spirito umano. È quella voce che ci sussurra: 'Adesso mangia la torta. La dieta la cominci lunedì!'.  È lui che fa nascere in noi disperazione, pessimismo, paura, ansia, dubbio e incertezza. Così come scatena arroganza, spietatezza, avidità, gelosia, invidia, rabbia e sete di vendetta. 

L'Avversario è la voce che dice: 'Dai, fallo!', anche se sappiamo che non dovremmo. L'Avversario è la voce che dice: 'Fregatene! Non farlo!', anche se sappiamo che dovremmo. E - quel che è ancora peggio - anche quando vorremmo opporre Resistenza e vincere il nostro comportamento reattivo il nostro Avversario ci dissuade!

Nel film ‘Luther’, a chi egli si rivolge con parole forti e frasi altamente emotive? A chi dice ‘vattene’, ‘lasciami stare’, etc.? Le sue ‘crisi’ si ripetono con grande assiduità, come se fosse preda di una qualche entità a lui ‘riservata’, di una forma di oppressione che scaturiva ogniqualvolta egli si prestasse a prendere decisioni diverse dal consueto. Una specie di stop ad un certo tipo di ‘creatività’. Cos'è, similarmente, un esorcismo?

Vengo al dunque. Quando parlo di Antisistema, io non so cosa i Lettori possano pensare, ma so quello che alberga molto chiaramente in me. Che cosa? Una vastissimo movimento di energia che scende a cascata dalle dimensioni più elevate, dal Creatore stesso. In questo viaggio, in questa apparente caduta, l’energia si solidifica sempre di più. Ciò che acquista in termini di fisicità lo perde in termini di consapevolezza, in termini di vibrazione, più precisamente in termini di velocità di vibrazione. Si direbbe che la velocità di caduta aumenti in maniera direttamente proporzionale alla perdita di velocità vibrazionale. 


Questa è fisica multidimensionale o adimensionale: raccoglie gli effetti degli ‘estremi’. 

L’energia Antisistemica è presente ad una certa nota vibrazionale. Quando la raggiungiamo, siamo da lei avvinghiati, proprio come cadendo in una palude. L’Anima che veicola un proprio mezzo nella densità ne perde progressivamente il controllo, come una sonda a cui venga a mancare il collegamento con la base o la nave madre. L’Anima lo sa che succederà questo, ma deve proseguire ugualmente. Lo deve fare perché ha una missione da compiere. Una missione assegnatagli dal Creatore in maniera frattale: conoscere se stessa

Dove andare per meglio osservare i moti che albergano nascosti nella ‘pace’ illusoria della vibrazione accelerata dello Spirito? Nella densità! Nella densità più assoluta, ossia nel regno tridimensionale dell’Antisistema. L’anima si limita a ‘guardare giù’ non avendo più accesso a quella parte di sé che è andata in esplorazione. La parte andata in esplorazione è quella parte che si ammanta di fisicità e che prova l’esperienza di vivere, di gonfiare i polmoni, di mangiare, giocare, provare ogni sorta di sensazione, etc.  

Tutto molto bello ed impagabile, se non che, ad un certo punto, succede qualcosa: il territorio sul quale siamo scesi è vivo. Il Pianeta è vivo ed è ammantato di condizioni particolari, come espresso molto bene in Avatar. Ha una atmosfera ed un campo magnetico caratteristico:

Il campo gravitazionale terrestre è un fenomeno naturale presente sulla Terra, per il quale il pianeta esercita un'attrazione sui corpi che si manifesta attraverso il peso. La forza attrattiva del nostro pianeta, rispetto ad un altro corpo, deriva dalla sua massa e dalla distanza, secondo la legge universale di Newton… Caratteristica unica della forza di Gravità è quella di essere sempre attrattiva e di non conoscere ostacoli, anzi un ostacolo diventa un potenziamento e una sommatoria al vettore iniziale. Inoltre la forza di Gravità come il campo elettromagnetico agisce a distanza infinita per cui si tratta la Gravità come una forza elettromagnetica considerando la quasi totale analogia matematica.
Da Wikipedia 
 
Queste forze agiscono da ‘inibente’ naturale, contribuendo al distacco, sempre più marcato, dalla consapevolezza del ‘chi si è’. È un taglio netto che agisce tra il collegamento animico e quello fisico, come ben espresso, ad esempio, nella ‘Bussola d’Oro’. La ragnatela che accoglie la caduta animica, il suo viaggio esplorativo, è magnetica ed altamente attrattiva. In questo reame ci si accorge ben presto che ci si muove a fatica, tutto è più pesante e difficile. 

In più esiste qualcosa d’altro che contribuisce a schiacciare al suolo: la paura.

Nella famiglia della paura si annidano le entità più diverse e disparate. Entità interne ed esterne a noi. Apparentemente, non tutto nasce da noiEsistono forme di Vita che hanno necessità di noi, quanto noi l’abbiamo del cibo per sopravvivere in questa dimensione. Le forze dell’Antisistema sono state chiamate nei modi più diversi. Esse descrivono una forma globale di schiacciamento al suolo attraverso la fruizione indotta della propria smagnetizzazione originale: l’oblio. Un oblio che è mutato più volte nel corso del tempo, sino a diventare quello odierno, costituito da un harem di emozionalità negative che impregnano il veicolo superiore che è preposto alla fase di Ascensione. Un esempio tangibile? Eccolo:

C’è un veleno nella vostra alimentazione...
Nel 1870 le persone si limitavano ad un consumo di zucchero di 7 Kg. all'anno per persona. Nel 1900 il consumo era già salito a 20 Kg. Prima dell'ultima guerra era di 44 Kg. ed oggi, 1963, siamo arrivati a una media di oltre 50 Kg.! 7 Kg. contro 50, vale a dire 7 volte tanto, ossia il 700%. Anche se gli Svedesi i Danesi e gli Americani ci superano ancora con i loro 80 Kg. È forse un onore marciare alla testa di tutte le 'stupidaggini', come ad esempio per il consumo di alcoolici? Con gli Italiani abbiamo già raggiunto il 2° posto fra i popoli europei. 

So bene che il mangiare e il bere rappresentano per l'uomo la bussola della vita, ma a me interessa soltanto rendere accessibili queste cognizioni a tutti quanti le cercano a beneficio della loro salute, e dire: 'Lo zucchero industriale danneggia molto di più dei soli denti, e divora molto di più del solo calcio'.

Scienziati consapevoli della loro responsabilità hanno da molto tempo espresso il loro punto di vista: 'Il deterioramento precoce dei denti non è un processo isolato, bensì il sintomo di una malattia generale molto più grave, un segnale d'allarme che il ricambio è compromesso e la salute in genere è minacciata'. Perchè il mondo scientifico e medico non danno l'allarme e non organizzano una campagna di divulgazione? Certamente può contribuire molto l'ignoranza, l'indifferenza, la rassegnazione, ma la dichiarazione del Dr. Steiniger appare rivelatrice:

'Lo scopritore di un microbo patogeno d'infezione può essere sicuro di incontrare riconoscimenti ed onori, ma lo scopritore di una causa di malattie da civilizzazione può contare, per prima cosa, sulla querela per danni agli affari dei produttori'.

Ci comportiamo noi diversamente? Siamo noi migliori? Non consideriamo forse chiunque ci ammonisca come un 'guastafeste'? Siamo noi sufficientemente grati ai pionieri della scienza, assai spesso bollati per la loro ricerca della verità, mediante una coraggiosa imitazione? Dottoressa M. Muller (tratto da Kultur und politik, N° 3 Autunno 1964)
Da www.veganitalia.com  

Pazzesco, e consideriamo che sono concetti e dati relativi al 1964! Lo zucchero bianco agisce da ‘lama’ verso il nostro sistema ghiandolare, il quale non riesce più a connetterci ai nostri corpi superiori sottili. La mancanza di consapevolezza dipende anche da questo fenomeno mondiale. Le ghiandole sono etericamente ingolfate, bloccate… L’energia è tagliata fuori. Il contatto è silente, la trasmissione è out. Questo è solo ‘uno’ dei motivi per cui ci siamo smarriti nel tempo, che non corrisponde più nemmeno al flusso del tempo originale. 

Questo è un articolo molto ‘duro’, lo so, anche se non ho scritto ancora 'nulla'.

Esiste 'qualcuno o qualcosa' che ci sussurra strane frasi, strane cose, strani comportamenti. Chi è? Guardando il film ‘The Presence’ sono rimasto allibito nel constatare che l’Universo mi stava molto chiaramente parlando. Quella ‘voce’ era diversa da quella che usualmente sento. Quella voce era più ‘sottile’, occorreva fare silenzio dentro di sé per sentirla.

Nella visione di un film solitamente mi immergo molto in profondità e puntualmente ‘mi metto da parte’. Quel film stava narrando di strane presenze che albergavano in una casa isolata nei boschi americani. Alla prima presenza mi ci ero quasi abituato, tanto sembrava stranita e confusa, ma alla seconda presenza non ero proprio preparato. La seconda presenza era molto più antica ed ‘esperta’ e portava avanti il disegno del proprio 'Maestro'. Questa seconda presenza era vestita di nero ed era solita sussurrare strani ammonimenti nell’orecchio della protagonista del film, una donna che viveva sola, seppur temporaneamente, in quella casa, e che soffriva di uno strano Karma di violenza relativo agli uomini della sua famiglia. 

Questa presenza era in grado di 'perseguitare' un individuo incarnato e di renderlo una sorta di robot programmato. Il principio è molto simile a quello dell’abitudine e della programazione dell’inconscio espresso, ad esempio, con le tecniche ipnotiche o della Pnl. Non intendo in questa sede raccontare tutto il film, ma riferire come una voce molto sottile mi suggerisse che esistono entità in grado di esprimersi in quella maniera. Era un messaggio sottile ma molto chiaro. Perché? Perché stavo vivendo, e sto vivendo, un periodo molto particlare della mia Vita, in cui faccio delle cose in maniera usuale o estemporanea di cui non mi sembra di conoscere la paternità. 

Il mio comportamento varia in maniera bizzarra e molto strana, improvvisa, intollerante per un altro mio punto di osservazione. Non trovo coerenza molte volte in me. Questo film, o il messaggio subliminale contenuto, mi stava apostrofando come una sorta di ‘addotto’. 

La libertà ha un prezzo’, diceva la presenza nera alla presenza silente e, dunque, a me. Sì, ma quale prezzo? Penso io. Se il prezzo per una libertà solo illusoria, come la Vita moderna, è quello della rinuncia a se stessi… ebbene, non ci posso stare. Quale è la conseguenza a cui si va incontro? La sofferenza relativa al vivere le proprie paure che erano state insabbiate sotto la pesante coltre della rinuncia alla consapevolezza. Il genere umano ha preferito rinunciare a sapere che egli fosse, come viene ben espresso in Matrix, quando l’equipaggio di Morpheus viene tradito da uno dei loro membri liberati, il quale chiede agli Agenti di essere rimesso nella Matrice in cambio di una Vita 'su misura'

Questo patto con il Diavolo è insito nella storia umana. 

Il Diavolo è l’Antisistema e noi siamo in un territorio molto simile ad un Inferno camuffato da altro scenario. L’illusione è totale. L’oblio è massimo. La rinuncia è globale. Perché manca una alternativa. La gente non può scegliere. Come si può scegliere tra ‘questo e questo’? Non c’è scelta! 

Come si può parlare alla massa di fenomeni ‘magici’ come quello dell’Ascensione, quando la massa non ha più orecchie per sentire? L’Ascensione è un termine che non c’entra niente con la religione: esso descrive la nostra capacità di ‘fuga’, di lasciare la terza dimensione, l’Antisistema. Ma come possiamo ‘volare’ se siamo tanto appesantiti? Se non crediamo di poterlo fare. Se non prendiamo nemmeno in considerazione il poterlo fare. 

C’è qualcosa ‘sopra’ di noi:

Le maree sono spostamenti di masse oceaniche che si verificano al passaggio, sul meridiano del luogo, del Sole o della Luna, tutte le altre componenti astrali di fatto non hanno nessuna influenza e questo perché, secondo la formula dettata da Newton, la distanza incide molto più della massa nel generare la forza di marea. Lo spostamento della massa liquida non avviene per diretto sollevamento, questo sarebbe molto esiguo, ma per scivolamento degli strati più superficiali dell'acqua… È come se la massa fluida cercasse di seguire lo spostamento apparente del Sole o della Luna. I dislivelli di marea si possono considerare come un insieme di movimenti periodici che a volte si sommano e altre volte si compensano. Dal punto di vista matematico una marea è la sommatoria di tante onde
Da Wikipedia 
 
In questo frattale c’è la spiegazione del come le dimensioni siano tutte presenti allo stesso tempo: Lo spostamento della massa liquida non avviene per diretto sollevamento, questo sarebbe molto esiguo, ma per scivolamento degli strati più superficiali dell'acqua
Lo spostamento per scivolamento degli strati più superficiali. È un movimento orizzontale che crea il fenomeno. Il fenomeno rimane circoscritto a quella dimensione e non salta di livello, pur avendone il potenziale. Potenziale che dipende dalla vibrazione, la quale non dipende invece dalla distanza ma che crea la distanza percepita illusoriamente

L’illusione è distanza vera, concreta, fisica; ma non esiste in termini vibrazionali, se non  in una differenza di oscillazione, di punto prospettico.

In questo senso si parla di realtà illusoria. Una realtà illusoria è ‘vera’ per coloro che la vivono attraverso la coerenza vibrazionale. In quella sintonia esiste tutta la 'storia' del percorrere un lungo tragitto di sofferenza. Esiste qualcosa:

Capitolo iv
Altra formula per traversare la strada che è sopra la terra.
Il Libro dei Morti degli Antichi Egizi.
 
Si parla di una ‘formula’, ma intendiamo piuttosto un innalzamento vibrazionale attraverso un certo rituale. Parlando di Egizi, viene subito in mente il loro spiccato senso estetico. Ma cosa è l’estetica in un certo ambito vibrazionale? 
 
Estetica trascendentale.
Kant usa il termine 'estetica' intendendo il suo significato etimologico: aisthesis in greco significa 'sensazione', 'percezione'. Infatti, in questa parte della Critica, Kant si occupa della sensibilità e delle sue forme a priori. La sensibilità svolge due ruoli nel processo conoscitivo. Il primo di questi è recettivo (passivo) ed è il procedimento attraverso cui prende i propri contenuti dalla realtà esterna. In seguito la sensibilità svolge il suo secondo ruolo (attivo) e cioè riordina le informazioni empiriche tramite le forme a priori. Queste sono lo spazio e il tempo

Lo spazio è la forma del senso esterno e si occupa dell'intuizione della sola disposizione delle cose esterne. Il tempo è la forma del senso interno e regola la successione delle cose interne.

Spazio e tempo, secondo Kant,
•    sono forme 'pure' a priori dell'intuizione, che sussistono prima di ogni esperienza, entro le quali connettiamo i dati fenomenici; sono quindi 'funzioni', ovvero modi di funzionamento della nostra mente;
•    sono trascendentali, in quanto, pur acquistando senso e significato solo se riferiti all'esperienza, tuttavia non appartengono a quest'ultima poiché esistono, come a priori, prima dell'esperienza;
•    sono inoltre necessari, dato che neppure se volessi potrei farne a meno nella conoscenza empirica;
•    sono infine universali, poiché appartengono a tutti gli uomini dotati di ragione.
 
Spazio e tempo hanno quindi natura intuitiva (cioè non subiscono la mediazione delle categorie), e non discorsiva in quanto non concepiamo lo spazio attraverso le percezioni sensibili dei diversi oggetti spaziali, ma intuiamo i vari spazi, riferiti agli oggetti, come un unico spazio (dimostrazione metafisica dell'apriorità dello spazio e del tempo).
Secondo Kant la matematica e la geometria sono sintetiche e a priori, in quanto la loro validità è indipendente dall'esperienza e aggiungono qualcosa di nuovo al soggetto. La geometria usa intuitivamente lo spazio e la matematica fa lo stesso con il tempo, basandosi sulla successione dei numeri, senza ricavarli da altro (dimostrazione matematica dell'apriorità dello spazio e del tempo).
Di conseguenza, essendo aritmetica e geometria basate su spazio e tempo, così come la sensibilità umana, esse possono essere applicate al mondo fenomenico.
Da Wikipedia 

Ognuno tragga le proprie conclusioni su questo splendido passaggio di Kant. Vorrei concludere, per oggi, introducendo il soggetto principe di cui avrei voluto scrivere da subito: Carlos Castaneda

Devo ringraziare l’amico Francesco di avere scritto e pronunciato quella parolina magica ‘voladores’. Domani approfondirò il soggetto a tema, il che significa entrare in quella dimensione che altri hanno già, in qualche modo, tentato di descrivere, ammonendo l’umanità risonante ad aumentare la propria consapevolezza in maniera tale da divenire inaccessibili a tutte quelle entità che si nutrono di essi. È un discorso che esula dalla violenza religiosa indotta nei secoli e che percorre la via della saggezza delle antiche civiltà precolombiane:

Carlos Castaneda rivela perché l’essere umano è uno schiavo. Esseri Oscuri posti sullo sfondo del Campo Energetico Umano. Perché desideriamo che qualcuno ci guidi quando possiamo fare da soli?

Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita' don Juan Matus
’. Carlos Castaneda, Il Lato Attivo dell'Infinito  

Vogliamoci bene. Alziamo la nostra consapevolezza e l’energia divina.

Davide Nebuloni /SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com