Per “combattere” quello che sta succedendo alla società, coronata da continui delitti a sfondo ibrido torbido, “la società civile si mobilita”. In che modo? La proposta è di introdurre nelle scuole:
12 ore annuali obbligatorie tra ragazzi ed “esperti”.
Cioè, l’incontro tra chi “lavora” e chi ancora no. Uno scontro tra titani. Daje a ride, al solito. Questa “violenza di genere” scoppia in “Italia” proprio quando Gaza inizia a divenire insostenibile: il disgusto per quello scempio cresce sempre più a dismisura. Allora che succede, puntualmente? Un colpo al cerchio ed uno alla famiglia tradizionale. I ragazzi “difettosi” si formano prima dei 10 anni, quindi occorre intervenire anzitempo: il disegno è sempre quello, ossia, intercettarli sempre più precocemente. Il contrario del... curare, insomma: prevenire, facendo continui... esami. I “sinistri” avevano proposto addirittura “asili per tutti, gratuiti”. L’uovo di Colombo, per loro. Non avendo Tv, da mo’, quello che va in onda per fortuna è una sorta di vuoto cosmico che, comunque, riverbera “grazie” a tutti i sintonizzati.
Un vero mistero come ancora si riesca ad assistere a questi “programmi”.
Nomi famosi in fase di riciclo (come l’economia) accendono crociate ad ogni cantone, menando il can per l’aia e gli spettatori per il naso. Uno spettacolo davvero indegno per ciò che il Governo attuale annunzia come prossima Nazione. Come sarà mai possibile se… è tutto in mani altrui. Si vede anche senza essere “esperti”. Basta esserci.