Il film racconta le gesta di Tristan che si avventura alla ricerca di una stella cadente da donare all'amata Victoria attraverso il regno magico di Stormhold, popolato da unicorni, streghe e pirati e separato dal mondo ordinario semplicemente da un muro”.
Da Wikipedia
Da Wikiquote
Ciò che ci serve è osservare le “cose” in un’altra maniera. Da sopra o da sotto, fate voi, ma l’importante è spostarsi dal consueto piano di percezione degli eventi. Perché?
Ecco cosa ho percepito negli ultimi giorni. Ciò che mi ha portato ad un simile “disegno” è stata la mia volontà immaginifica di provare a cambiare l’ordine con il quale percepisco il mondo reale; per fare questo ho chiesto una modalità diversa di visualizzare il mio mondo interconnesso con il vostro e miscelato con il tutto.
Lo scrivo per punti, così è più semplice da seguire.
Il processo mentale circoscrive un muro attorno a noi (infatti come si chiama il villaggio degli umani descritto in Stardust? Wall)
I Veda, e molti altri, hanno “investigato” attorno al vuoto che esiste tra un pensiero e l’altro, determinando che, proprio in quegli “spazi” vuoti, c’è la possibilità di passare ad un livello diverso della mente e, dunque, anche di trascenderla.
Il “muro” cresce con noi e ci caratterizza, come una serie di incredibili circostanze tutte insieme, ma non per caso, lo hanno determinato
In Stardust come appare il “muro”? Come un cerchio che racchiude l’intero villaggio. Come un destino che circoscrive ogni singola molecola d’aria. Infatti il film si apre con Tristan che lavora a bottega, piegato dalla necessità pratica della Vita e della consuetudine.
Il “muro” appare anche in un altro modo, però. Come?
Abituandoci alla consuetudine, il fisico diventa la mente. La realtà diventa l’abitudine.
Non crediamo che siano solo favole per bambini. Cosa hanno visto Tolkien, Lewis, Dante, J. K. Rowling, H.P. Lovecraft, George Lucas, etc.? Hanno visto mondi paralleli a questo e li hanno descritti. Hanno visitato altre dimensioni.
Come avranno fatto? Ognuno certamente in maniere diverse così come la biodiversità ci contraddistingue. Ma, allo stesso tempo, avranno tutti quanti trasceso il piano della mente. Sono “usciti” dal canonico punto di osservazione.
Mi rendo conto che questo articolo verrebbe molto lungo se non controllo la mia modalità di scrittura e di “download”, per cui vado al sodo.
Ancora una cosa, però. Nel mondo tecnologico è stato introdotto e creato il concetto di interfaccia d’utente. Cosa è?
Ecco: queste interfacce esistono anche nel mondo “reale”. Cioè?
La tecnica è questa. Un momento: tecnica per fare cosa? La tecnica per immaginare ciò che vogliamo e desiderare ciò che vogliamo, al di fuori del Controllo. Eccola:
- Ad occhi chiusi, visualizziamo un muro attorno a noi (Quel muro è la rappresentazione fisica, l’interfaccia che rende visibile il nostro circolo di pensieri e di abitudini che non è semplice oltrepassare. Abbiamo due dimensioni adiacenti, collegate dal “muro”. Dall’altra parte c’è la quinta dimensione, dove ogni nostro desiderio si avvera immediatamente per magia. Al di qua c’è la terza dimensione, lo scenario 3D, dove non è affatto semplice manifestare i nostri desideri. Che fare allora? Utilizziamo il potere della musica e mettiamo una bella sonorità tipica da colonna sonora di film fantasy. Un esempio? Il prologo di Stardust di Ilan Eshkeri - Prologue/Through the wall)
- Ad occhi chiusi, visualizziamo un muro con una breccia attorno a noi (Quella breccia è il punto da attraversare per raggiungere l’altra dimensione e corrisponde al vuoto che esiste tra un pensiero e l’altro. Dobbiamo attraversare la breccia per desiderare, immaginare, visualizzare i nostri desideri, al di là del guardiano della breccia. Il guardiano è tutto quello che vi trattiene, compreso lo scetticismo che adesso sentite! Al di là è molto più semplice. Questo meccanismo corrisponde alla riprogrammazione dell’inconscio che si esegue nella tecnica della PNL)
- Ad occhi chiusi, varchiamo la soglia e trasferiamo la nostra consapevolezza al di là (Da quel punto, che immagineremo come vogliamo, eseguiamo la nostra visualizzazione. In quel mondo è più facile. In quel mondo pieghiamo la nostra realtà tridimensionale).
- Accettiamo di rinvigorire la nostra facoltà di pensare ancora come fanciulli: desideriamo il meglio.È nostro diritto.
- Poi, torniamo indietro sereni e tranquilli. Giorno dopo giorno la realtà 3D muterà.
Ricordiamo sempre che:
“Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto” - H.P. Lovecraft
Ma che il nostro CuoRe è in grado di illuminare con il suo AmoRe ogni singola via che abbiamo percorso, oltre l’ignoto.
Perché, è sempre più evidente, che “oltre l’ignoto” ci siamo già andati da tempo e non è più sensato avere paura nell’Inferno. Noi siamo una parte del Creatore che porta la luce per ogni dove…
Davide Nebuloni /SacroProfanoSacro 2010