Dopo l’invenzione della plastica, ch’è p-arte dell’inquinamento globale, quale responsabilità si è presa (ha “pagato” per…) l’industria? Vedi un po’ che si ripete sempre, nel “tempo (abitudine, decisione altrui, proprietà privata, etc.)”, come un motivetto portante…
“Da psicologo dello sport penso che i team forti neanche guardino il tabellone. Vanno avanti regata per regata, bolina per bolina. I team forti sono concentrati sulla prestazione, non sul risultato. Anche se sei avanti 4-0, continui a regatare come sai, senza pensare al punteggio. Si eliminano tutti i pensieri disturbanti…”…
Roberto ferrarese
Oasport 11/02/2021 Link
L’industria (l’atteggiamento relativo, che corrisponde all’assoluta proprietà esclusiva e responsabile per ogni proprio “affare” globale) osserva, inizialmente, e propone “soluzioni”; dopodiché, “esagerando (strategicamente)” ovvero inducendoti ad esagerare (fare il passo più lungo della gamba, cedere alla tentazione, dipendere, “scegliere fra…”, etc.) - magari auto convinto che è stata una decisione tua (“consumismo e democrazia” = il “tuo” stile di vita, la tradizione, gli usi e costumi, la storia, etc.) - procura “guai all’ambiente, alla società, a te” e, in quale maniera si “sdebita”?