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martedì 23 ottobre 2012

Come Quando Fuori Piove...





Certi mercati non tramontano mai, ma subiscono grandi rivoluzioni.
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Alias: le 3d ciclano.
  
Mantenendo fisso l’orizzonte degli eventi personale, ossia quello che è alla diretta portata in termini di comprensione della realtà, occorre espandere la propria consapevolezza relativa al fatto di essere molto di più rispetto a quello che la Fisica ci fa credere

Noi siamo i 'contenuti' di questo Mondo d'informazione.

Vivere con scolpiti nel cervello i limiti della velocità della luce o il fatto che abbiamo davanti un muro e che lo stesso non si può attraversare, veicola a credere in un Mondo ritagliato da tutto il resto. Infatti, è abbastanza creare un ambiente artificiale senza gravità per poter compiere atti straordinari. Ciò dimostra che le leggi fisiche descrivono solo un ambito del tutto e che rimanere tenacemente agganciati ad un simile ambito conduce ad un impoverimento del proprio spettro del possibile.

Il frattale è la perdita progressiva della vista e l’adattarsi agli occhiali o alle lenti correttive, dando luogo ad un degradamento della stessa, che si protrarrà per tutta la propria Vita. Dicesi ‘abbonamento alla malattia’. Dicesi ‘Eldorado per le case produttrici di occhiali’. Dicesi ‘abbandono delle proprie capacità autocurative e mancanza di fiducia in se stessi’. Il delegare lo stato della propria salute a fattori esterni equivale al mettersi nelle mani altrui, cedendo parte della propria sovranità individuale.

Un conto è mettersi un cerotto, mentre altra cosa è adottare un paio di occhiali da vista in maniera tanto passiva e sterile, oppure prendere una pastiglia per dormire, per la pressione, per la fluidità del sangue, per il diabete, etc. per tutta la Vita che rimane.

L’altra sera avevo mal di collo. Ho preso il mio Cleanergy ed assicuro che è passato in qualche minuto. Quindici giorni fa ho sentito i primi vaggiti di una influenza, allora ho messo 3 gocce di acqua ossigenata per orecchio e tutto è rientrato. Qualche giorno fa ho sentito ancora gli stessi sintomi, ho messo le gocce, però l’influenza mi ha colto ugualmente, ma in maniera molto leggera.

Ok, non mi scandalizzo. I rimedi utilizzati sono 3d, per cui mi aspetto che rispettino le leggi biodiverse, per cui può anche accadere che leniscano invece che guariscano, ma va bene lo stesso

Ottobre è il mio mese, nel senso che mi ammalo solo ad ottobre. C’è qualche ferita o memoria storica che ripropone sempre questo abbassamento immunitario. Sta a me scoprirlo, visto che il medico di famiglia mi proporrà solo l’applicazione del protocollo, ossia… antibiotici.

Cogliere la potenza dell’Analogia Frattale e applicarla con senso, conferisce un progressivo risveglio dell’essere

La D.ssa Mereu, ad esempio, la applica chiamandola ‘pazientese’, ossia la capacità di ogni paziente che si rivolge a lei, per un problema di salute o di comportamento, di utilizzare dei termini che contengono già la descrizione della malattia di cui soffrono. Ossia, indirettamente l’individuo si esprime utilizzando termini che servono per comprendere i motivi che lo fanno stare male.

Il pazientese è un linguaggio emozionale. I termini della medicina ufficiale, con cui il malato esprime la sua patologia, non m’interessano. Molti medici fanno esattamente il contrario: troncano il discorso del paziente quando farcisce i suoi dolori e sintomi con aggettivi e sinonimi, con quelle metafore ed espressioni che, invece, sono importantissimi

Se il malato accenna al linguaggio forbito della medicina ufficiale, lo prego di smettere e di descrivere la sua malattia come se fosse un analfabeta. La malattia non è altro che l’espressione di un’afflizione del paziente che si manifesta in diverso modo: sia nel linguaggio che nella sua espressione fisica

Non si può quindi considerare la malattia a prescindere dalla metafora del pazientese, dalla storia personale del malato, sia attuale che passata. Tutti i malati sono diversi, tutte le storie sono diverse, pertanto il pazientese non ha regole fisse. Vi sono tuttavia delle parole che si ripetono molto più spesso di altre perciò suggeriscono l’impronta collettiva per poter determinare questo linguaggio...

Vediamo degli esempi molto interessanti:
  • costrizione: analoga a questo vocabolo è la sensazione di morsa, di pressione, di compressione: si riferisce al sentimento di essere sotto l’autorità di qualcuno
  • condizionata: si riferisce quasi sempre all’aria. Chi soffre per l’aria condizionata si sente condizionato, cioè non libero
  • l’espressione 'ho un dolore che non mi fa girare' (la schiena, il collo) si riferisce ad un sentimento di impossibilità a ribellarsi
  • dolori come bruciore, punture, fitte, significano rabbia
  • prurito: si riferisce al fatto che una persona vorrebbe liberarsi di qualcuno o di una situazione incresciosa che non sopporta
  • l’espressione 'sento una scossa di corrente' si riferisce alla voce del verbo 'correre' che, secondo il contesto, può significare: 'ho paura di essere abbandonato' oppure 'sono stato abbandonato' oppure 'vorrei andarmene'. Se, invece di  'scossa', sente una 'scarica di corrente' significa proprio che vorrebbe scaricarsi di una situazione che l’opprime. Le affezioni da corrente d’aria o da vento si riferiscono a questi significati
  • ballare: questo vocabolo si trova nelle espressioni 'sento che balla', riferito per esempio ad un occhio o ai muscoli o ad un dolore con sensazione 'come se ballasse', come in certi dolori di testa. Si riferisce spesso a persone che hanno molto il senso del dovere e che, perciò, avrebbero bisogno di divertirsi per dimenticare questa preoccupazione
  • bloccare: l’espressione 'mi sento bloccato' si riferisce a sentimento di mancanza di libertà.  
  • piegare: è un altro vocabolo frequentissimo, si ritrova nell’espressione 'non lo posso piegare' oppure  'migliora o peggiora quando lo piego'. Si riferisce ad un dolore articolare; esprime un sentimento di rabbia-paura perché il paziente è sottoposto ad autorità-obbligo
  • sollevare: si riferisce ad un dispiacere che il paziente sente senza possibilità di rimedio. Per esempio 'ho un dolore alla spalla, per cui non posso sollevare il braccio'.
  • 'non riesco a trovare la posizione': questa espressione si riferisce ad un dolore articolare, che non permette di trovare una posizione giusta per attenuarlo. Si riferisce al fatto che la persona non sa che decisione prendere e come comportarsi in una certa situazione...
Il pazientese è frutto della realtà interna della persona, della sua immaginazione. Questa immaginazione è inconscia: il paziente la sviluppa a partire dalla sua afflizione; mentre il malato descrive i suoi sintomi, rivela contemporaneamente il suo immaginario.

Il processo interno che porta alla malattia è questo: 
  1. emozione negativa
  2. immaginazione
  3. malattia. 

È quindi il pensiero, l’immaginazione, che porta alla malattia.

L’immaginazione sviluppa una metafora, che è la malattia stessa

Questa metafora è spessissimo, ironica e anche tragicomica. 

Esprime l’emozione negativa che ha portato alla malattia, in chiave umoristica. 

Sembra che il paziente si voglia prendere in giro da solo. 

La metafora tragicomica sembra voler indicare, già in sé, il processo della guarigione: trasformare una tragedia in una rappresentazione comica. La risata è la chiave della guarigione, ma la risata che guarisce deve essere la 'risata di cuore', quella che proviene dall’aver capito una verità profonda.

Man mano che dal dialogo si capisce la metafora, iniziare a ridere per poter avviare il paziente alla sua risata e alla fine riderne assieme.

Il fine e la speranza, è che il malato, partendo dalle malattie più lievi, quelle trattate con questo metodo verbale che dà spesso risultati immediati, si renda conto, in maniera pratica, del principio che la malattia proviene da se stesso e dai suoi meccanismi inconsci.  Capisca cioè il concetto di terreno psichico e quindi di consapevolezza che esiste un legame mente – corpo attraverso il quale può e deve curarsi da solo ed estendere questo principio anche alle malattie più gravi.

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Il pazientese o ‘terapia verbale’ è Analogia Frattale in sezione. La sua più ampia famiglia di appartenenza è l’Analogia Frattale. Questo discorso è talmente potente da essere stato descritto anche in questa maniera:

II - Il Principio di Corrispondenza.
'Com’è al di sopra, così è al di sotto; com’è sotto, così è sopra'.

Tra le leggi e i fenomeni dei diversi piani di vita, c’è sempre una corrispondenza.

Comprendere questa regola, significa risolvere molti dei tanti paradossi e dei segreti della natura. Anche se al di sopra della nostra portata vi sono molti piani d’essere: 

con l’applicazione di questo principio della corrispondenza, ne possiamo scoprire molti lati che altrimenti rimarrebbero oscuri. Inoltre, essendo questa una legge universale, essa vale su tutti i piani:

materiale, mentale e spirituale. 

La sua importanza presso gli ermetisti era tale, da essere considerata uno dei mezzi mentali più efficaci per l’eliminazione degli ostacoli che impedivano al nostro sguardo di infrangere i muri del mistero.

Grazie alla sua applicazione, si riuscì ad intravedere il volto dell’egizia Iside e si imparò a passare con intelligenza dal noto all’ignoto; un po’ come accade con i principi geometrici, in base ai quali si possono misurare, da lontano le dimensioni, di stanze e movimenti di soli e pianeti. 

Con lo studio della monade, l’ermetista comprende l’arcangelo.
Il Kybalion

Ad esempio, leggere questa notizia permette di capire che esiste un principio oscuro con una faccia pubblica che induce, polarizza e controlla il genere umano:

il 90% del latte italiano a lunga conservazione arriva dall’estero senza che i consumatori lo sappiano visto che non è ancora obbligatoria in etichetta l’indicazione di provenienza, nonostante la legge che lo prevede sia stata approvata all’unanimità dal Parlamento all’inizio della legislatura…
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Investigare utilizzando le impronte digitali è Analogia Frattale.

Comprendere il carattere di una persona attraverso la sua grafia è Analogia Frattale.

Utilizziamo questo principio in molte maniere, ma non uniamo i puntini in modo totale. Attraverso l’espansione della nostra consapevolezza e la sua integrazione completa, l’individuo può osservarsi da una prospettiva diversa e progressivamente risvegliarsi, ossia prendere atto di sé come entità spirituale in evoluzione.

Cosa rappresentano le analisi del sangue, i campioni di urina, l’analisi del capello, i carotaggi dei ghiacci, l’I-Ching, i proverbi, l’Omeopatia, gli exit poll, etc.? 

Sezioni di Analogia Frattale compresa, rilevata e praticata usualmente, ma sganciata dal contesto superiore...

Un altro uso degli exit poll è quello di ‘votazione parallela’, usata come controllo grossolano di presenza o assenza di brogli elettorali…
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Ok? Controllo… di presenza… di brogli.

Ecco, ancora una volta come non esista una verità ma solo mezze verità:

una critica spesso fatta agli exit poll soprattutto negli USA è che i risultati, che spesso trapelano a urne ancora aperte, influenzano chi deve ancora recarsi ai seggi, e quindi falsino i risultati reali…
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Non importa; la verità è sempre nel mezzo, per cui ciò che si evidenzia è che il tessuto umano è completamente interlacciato, volente o nolente, perché ‘legge’.

La ricerca di Halberg, Persinger, Braud e dozzine di altri, ha mostrato che il campo geomagnetico del Sole influenza il campo geomagnetico della Terra che, a sua volta, influenza il nostro campo elettromagnetico personale, compresi i ritmi vitali del cuore e del cervello

In un prossimo futuro questo si dimostrerà una strada a doppio senso

Questo per dire che gli umani, a livello collettivo – ed energeticamente con il loro irraggiamento emozionale – possono influenzare la Terra e il nostro più vasto Sistema Solare.
Wingmakers

Le nuove province italiane: ecco cosa cambia nella geografia del Belpaese.
Una rivoluzione sta per scoppiare davanti ai nostri occhi... Lo stravolgimento dell’esistente riguarda le nuove Province. Ed è un cambiamento radicale, pronto a partire

Il decreto legge del Governo Monti, che taglia ben 36 Province, infatti, sarà esaminato nel primo Consiglio dei ministri di novembre. Da quel momento, considerando solo le Regioni a Statuto ordinario, nel Belpaese avremo 50 Province, un numero che comprende anche le dieci Città metropolitane. Sarà la ‘morte civile’ per molti enti locali, che possono raccontare una storia lunga almeno quanto l’Unità d’Italia

E le modifiche non finiscono qui. Presto, infatti, al massimo nei prossimi 6 mesi, si aggiungerà una decina di cancellazioni nelle Regioni a statuto speciale, che potranno godere di una maggiore libertà sulle modalità e sulle scelte…
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Il tessuto umano è interlacciato, volente o nolente.

Michele Santoro: ‘Servizio Pubblico’ sarà l’ultimo programma che farò di questo genere.
Michele Santoro Servizio pubblico ‘Penso che questo sia il mio ultimo anno alla conduzione di un programma di questo tipo. Vorrei dedicarmi a progetti più complicati, ma servirebbe qualcuno che me ne desse la possibilità… 

Se la politica vuole mantenere un rapporto con la gente ha l'opportunità di farlo. Oggi con la rete non c'è più una maggioranza silenziosa: quella maggioranza si esprime ed è possibile sondarne le opinioni per tenerne conto… Noi al centro della stagione televisiva di quest'anno faremo un esperimento, quello del partito liquido, per dar voce alla gente’…
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Emotional Target, come colpire il pubblico facendo innovazione.
Certi mercati non tramontano mai, ma subiscono grandi rivoluzioni. E la capacità di intercettarle, con le conseguenti aperture di nicchie di grande potenziale futuro, è spesso la distanza che separa un manager e basta da uno startupper visionario…

I modelli nascono sempre osservando la realtà o una parte di essa. Oppure si cerca di ricreare qualcosa di più o meno artificiale, che si comporti in maniera simile alla realtà.

Nel caso delle audience si parte il più delle volte proprio da un panel (un campione statistico permanente) al quale vengono applicati algoritmi volti a cogliere i pattern (schema ricorrente) di navigazione principali dietro ai quali si nascondono caratteristiche socio-demografiche ben definite. 

È come se questi algoritmi, in qualche modo, comprendessero quello che c’è di fondamentale da sapere per distinguere la navigazione di un uomo rispetto a quella di una donna, ad esempio, o di un giovane rispetto a un anziano, ma anche di diversi gradi di istruzione e via dicendo. Non resta che applicare questo sapere alla realtà'… 

I media tradizionali si stanno digitalizzando…

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Caspita, è così chiara l’esistenza dell’Analogia Frattale, che non resta da adottarla nella sua più espansa capacità di comprendere il tutto e se stessi attraverso il particolare riflesso dal tutto.

Vedetevi 'Paperino e il mondo della matemagica'. I vostri figli e voi stessi apprezzerete molto...

 
 

SPS proporrà un Master in Analogia Frattale. Quando? Quando questa scienza sarà correttamente integrata e trasmissibile in colui che scrive. Non è cosa per questi giorni, visto che questi giorni scorrono ancora lontani dalle rive della comprensione totale, dato che i riflessi che giungono di me corrispondono ad una latitanza concreta della realtà.

Lo capirò quando sarò pronto. Sarò pronto quando i segnali saranno chiari...

Se, nel frattempo, qualcuno si sentisse all’altezza di aggiungere tasselli mancanti, è pregato vivamente di farsi vivo.

Tante grazie.

Dipende da noi.
 22102012 S 0 + 296 Beato Giovanni Paolo II, papa (Uno di noi che abbiamo direttamente conosciuto) -+

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 6 settembre 2010

Allergia al pelo del gatto? Cosa c'è "sotto"?





Vorrei "partire", sottolineando uno spiacevole fatto che coinvolge circa il 3% degli italiani:
 
"L’allergia al pelo dei gatti colpisce in media il 14 per cento dei bambini e dei ragazzi tra i 6 ed i 19 anni e il 3 per cento del totale della popolazione nazionale. È un problema che quindi non può essere sottovalutato, anche perché i sintomi provocati da questa allergia sono molto fastidiosi:
  • lacrimazione agli occhi
  • prurito e bruciore
  • congiuntivite
  • starnuti ripetuti
  • tosse insistente
  • rush cutanei
  • raffreddori persistenti
  • asma.
A causare questa antipatica allergia è un allergene, la proteina Fel D1, prodotta dalla  saliva del gatto e depositata sul suo mantello durante le normali pulizie giornaliere. Quando una persona allergica tocca o inala una di queste piccolissime particelle, il sistema immunitario reagisce espellendo una sostanza chimica chiamata istamina
Fonte:
www.bellisubito.com 
 
Si direbbe che gli amici felini siano un vero e proprio flagello per gli umani, sempre più cagionevoli e delicati. Abbiamo imparato però che tutto ciò che “ci succede” è solo opportuno e nulla è per caso. Il Dr. Hamer ha trovato i nessi che legano le cause “interne” o emozionali allo sviluppo delle malattie, dando ampie spiegazioni sui perché delle conseguenze che derivano da comportamenti non in linea con il processo evolutivo personale. 
 
Il dato di fatto inequivocabile è che il corpo è perfetto! Il frattale, la prova di ciò, direttamente osservabile è la Natura che ci circonda. Noi facciamo parte della Natura, per cui siamo "perfetti", almeno nella bio organicità. Il mio concetto di perfezione l'ho già descritto altre volte. La perfezione a cui intendo, descrive uno stato di "saggezza" naturale dell'organismo, a prescindere dal "tempo" in cui si trova o versa. È insomma una perfezione "itinerante", semovente, una summa che muove i fattori ma non il suo risultato.

Il corpo ha tutte le capacità per guarire se stesso, allorquando l’equilibrio esistenziale viene meno. La perfezione è una frequenza legata al presente che non mina il processo dinamico dell’evoluzione in cui il corpo si adegua di conseguenza, trovando un nuovo “assetto” o una rinnovata perfezione.
 
Bene! Andiamo avanti. Riporto un breve “pensiero” della Dott.ssa Gabriella Mereu:
 
“…Un giorno, durante una visita omeopatica ad un paziente che non riuscivo a curare dalla sua allergia, mi venne un'idea: pensai, se l'omeopatia non è un rimedio ma un principio, io allora questo principio potrei usarlo anche solo verbalmente.
Cioè, se come ho tante volte constatato durante la mia esperienza di medico omeopata, la malattia è sempre, o quasi, di origine psicosomatica, io potrei applicare la legge dei simili (curare il male con lo stesso male), che è alla base della medicina omeopatica, non con un preparato omeopatico, ma con le parole.

Avevo altresì imparato che la malattia è un'espressione che non fa altro che rivelare in maniera metaforica un vissuto emozionale, che ha portato alla malattia stessa.
A questo punto pensai che avrei potuto fare omeopatia verbale se, sciogliendo la metafora, avessi detto al paziente quale era il male morale che lo aveva portato alla malattia…”.
Fonte: www.macrolibrarsi.it
  
E possibile iniziare a notare la convergenza tra rimedio materiale e "parola", ad evidenziare il potere personale di guarigione tipico, ad esempio, degli Sciamani. Senza rituali troppo evidenti, senza necessità di complicate pratiche d’ogni tipo. Una parola capace di introdurre una emozione ha la capacità di instillare il fenomeno della guarigione altrui. Ma la persona che “riceve” deve essere disposta a “ricevere”, deve accettare, fidarsi, volersi bene, volere guarire. Altrimenti il guaritore nulla potrà, perché non è in “casa” sua. A tal proposito è meravigliosa la capacità acquisita dal Dr. Eric Pearl di spiegare questo "meccanismo":
 
“.. Il rituale pervade le tecniche di guarigione. I rituali riempiono una moltitudine di vuoti, compresa la sensazione di non essere abbastanza. Perpetuiamo poi tale vuoto creandogli attorno un rituale, e poi perpetuiamo il rituale creandovi attorno la bellezza… e bellezza attorno a bellezza. Alimentato da tale bellezza, il rituale, in maniera artistica, torna a perpetuare il vuoto
La prima domanda che mi veniva posta era: Stai usando delle protezioni?
Contro cosa? Chiedevo, guardandomi dietro alle spalle. Non lo sapevano. Sapevano soltanto che gli era stato detto di proteggersi da qualcuno a cui era stato detto di proteggere se stesso da qualcuno, a cui era stato detto di proteggere se stesso. Usi e costumi, onorati dal tempo, tradizioni secolari. Ma chi ha iniziato questo processo? E perché?”.
 
Io un nome ce l’ho: Antisistema. Continuiamo.
 
“… Se una verità lampante viene passata attraverso i secoli, e la verità è la verità, allora ci saranno serie possibilità che sia valida ancora oggi. Ma se qualcosa allora era considerata falsa, e la verità è ancora la verità, allora la cosa falsa rimane falsa. Sarà molto più vecchia, ma sempre falsa…”.
 
Ecco spiegato in modo molto semplice come mai le religioni abbiano perso potere, proseliti e credibilità e il perché cerchino di “aggiornarsi” sulle ceneri degli errori del passato: segno di ampia falsità portata avanti con imposizione di verità sulle comunità assoggettate. Come si spiega il gran “lavoro” di Papa Wojtyla se non in questi senso? Egli fu un “timoniere” lungimirante e molto abile.
 
Passiamo tantissimo tempo a proteggerci da qualcosa che non esiste, e quindi non deve destare sorprese se non abbiamo tempo per ciò che esiste… Semplicemente osservavo con la meraviglia di un bambino. Nessun attaccamento, costrizione, rituali o paure. Soltanto pura e semplice guarigione proveniente dall’Universo…”.
Fonte: “La riconnessione” di Eric Pearl
 
Veniamo a noi, ossia all’allergia da pelo di gatto ricoperto da saliva di gatto! Che cosa sia l’istamina lasciamolo perdere, così come il cosa provoca, ma sottolineiamo solo alcuni concetti:

"Dagli effetti dell'istamina sull'albero circolatorio comprendiamo la sua azione nel controllo del volume ematico e, quindi, del contenuto di acqua nel nostro organismo…
Allo stesso modo, capiamo quanto suddetto dall'assunzione del cloruro di magnesio che viene da molti definito "calcio-antagonista naturale" che oltre che favorire la diminuzione della ipertensione fa abbassare i livelli di istamina, riducendo intolleranze ed allergie".
Fonte: Wikipedia

Dunque, stralciando le informazioni che non riusciamo a capire, quelle troppo tecniche, cosa ne emerge? Che esiste qualcosa alla portata di chiunque, ossia il Cloruro di Magnesio, che può dare una mano a neutralizzare gli effetti dell’istamina a livello allergenico

Ma si può fare ancora di più! E per illustrare questo principio, renderò noto quello che ho fatto io. 

Da qualche settimana abbiamo in casa uno splendido gattino nero e da qualche settimana io ho sviluppato la "famosa" allergia. Conscio che in questa maniera non potevo andare avanti, riempiendo tutti i fazzoletti di casa e starnutendo a raffica come una caldaia a vapore, oltre a tossire in maniera pericolosa e sentire una compressione fastidiosissima ai polmoni, mi sono deciso a fare qualcosa. Che cosa? Essendo “allergico” in primis ai dottori, ho consultato la mia sfera magica: internet!  E il responso quale è stato?

Rimedio omeopatico Histaminum 9 CH,  antistaminico naturale che interviene sul sintomo allergico, tubetto con granuli, costo di 4,5 euro Euro nella prima farmacia di zona. 

Per coerenza tengo a precisare che sono anche sotto "copertura" di Vitamina C (Erbamea - Vitamina C 300 - Capsule vegetali - 1 compressa al giorno) da circa una settimana.

Mia moglie mi compra il tubetto e prendo soli 3 granulini dolci da lasciare sciogliere sotto alla lingua: tempo 1 minuto. Mi osservo e cosa succede? Che sono trascorse due settimane e i miei sintomi sono scomparsi
 
Ovvio che rimango meravigliato, perché in Internet si diceva di dover fare anche un vaccino omeopatico e un esame per trovare la giusta dose. Troppe beghe per me. Per cui mi sono messo in testa che quel rimedio acquistato fosse “il rimedio”: stop! E così è stato.

La prassi sembrava essere di continuare a prenderlo come sintomatico, ma probabilmente la “traccia lasciata nel mio sistema immunitario dalla sua prima inoculazione, ha provveduto a “rieducarlo”. Alla base c’era sicuramente una sorta di “trauma” emozionale legato alla mia infanzia.
 
Potrei scrivere che ho anche chiesto alla memoria dell’acqua di guarire, ma non intendo ricadere in ciò che Pearl ha messo in evidenza più sopra. Non c’è stato nessun rituale, solo la mia intenzione di volerne "venire fuori", eliminando alla radice la causa scatenante la reazione allergica.

Faccio notare che mi è successa la stessa cosa quando ho finalmente deciso di guarire dalla tosse cronica che mi affliggeva, come descritto qua.

Veniamo convinti di essere ammalati, allergici, fragili, separati dalla condizione di salute naturale da barriere mentali, credenze, illusioni, incantesimi, ignoranza, etc. Ciò è possibile perché non abbiamo più memoria di noi e le spire dell’Antisistema si possono inserire in tutta tranquillità. Viviamo in una dimensione “polare” che prevede o determina ciclicità. Le regole di ampiezza di questi cicli le decidiamo noi e dovremmo imparare a livellarli il più possibile al fine di acquisire maggiore equilibrio.

"La polarità è uno stato d’essere in cui parte di se stessi e di altri sostengono gli opposti in termini di forma-pensiero e di esperienza e di espressione di vita.
 
Tutti questi tipi di opposti continueranno ad esprimersi ed a rappresentarsi fino a che la polarità non viene unificata al proprio interno nell’atto dell’ascensione; a quel punto nella vostra danza di vita il cerchio si modificherà. Nella padronanza del Linguaggio di Luce, quelli che ascendono unificano i poli fino ad un certo grado. Il Linguaggio di Luce è un linguaggio in ascensione di suono, tono e movimento che mette fine agli opposti ed instaura l’unità, dopo che le polarità sono state integrate al proprio interno. Per ogni opposto che avete nella vostra danza di vita, ne esiste in sé un altro espresso come vite parallele sui piani paralleli e non fisici che circondano la terra. Tale è il motivo per cui ogni persona nella vostra vita costituisce anche uno specchio per un’espressione di vita parallela che state sperimentando in contemporaneità alla vostra espressione di vita fisica.  Perché, per ogni persona per la quale provate antipatia o disprezzo nella vostra circostanza di vita, voi avete delle vite parallele in cui vi comportate in modo analogo. Allorché la vita parallela viene integrata e si perdona l’altro per ciò che disprezzate ed odiate in lui, dentro di voi l’unificazione degli opposti può dirsi completa".
Fonte: Stazione Celeste

Ogni volta che capiamo o ricordiamo e applichiamo quella giusta sensazione, sapore, colore, emozione, proseguiamo verso quello stato di unificazione degli opposti, verso la “terra promessa” della nostra illuminazione.
 
"Cristo è l'essere unificato unitario la cui consapevolezza tutti condividono. È l'essere che ha sacrificato, per un certo periodo, il proprio senso di identità unificata, ricoprendosi della materia di un pianeta affinché una specie potesse condividere la sua vita. Si è addormentato per sognare un processo evolutivo che lo avrebbe lasciato, al suo risveglio, rivestito di un corpo fisico composto di molte cellule umane.
La prima venuta di Cristo si verificò quando, per la prima volta da che la vita era comparsa sulla Terra, la coscienza totale si risvegliò nella struttura di un uomo: Gesù di Nazareth.
Tramite Gesù, il Cristo camminò sulla Terra ed iniziò a preparare la popolazione umana. Insegnò agli uomini dell'Impero Romano, confinati nella materia, ad agire in maniera opposta a tutte le loro inclinazioni abituali: ad amare il proprio nemico, a dar via tutti i beni materiali, ad essere umili e così via. Insegnò alla gente come infrangere uno ad uno i princìpi basilari di cui a quel tempo si serviva Satana per regolare il mondo conosciuto.
Dopo l'Ascensione di Cristo, i suoi seguaci sistemarono in un libro i suoi insegnamenti e la storia della sua vita. Questo libro fu scritto durante un periodo storico in cui gli esseri umani non possedevano alcuna conoscenza scientifica: né il concetto dell'evoluzione, né alcuna teoria ologrammatica, e nessun'altra comprensione se non quella dei fattori più rudimentali dell'esistenza su questo terzo pianeta della stella che si chiama Sole. Ciononostante, esso si dimostrò una terribile minaccia per i governi che erano al potere. Satana sapeva che avrebbe dovuto dedicare ad esso tutto il suo impegno se non voleva risultarne totalmente distrutto. Sapeva che se la gente avesse iniziato a comportarsi secondo le informazioni che quel libro conteneva, la sua influenza avrebbe finito per cessare del tutto. Perciò escogitò un piano ingegnoso, al fine di usare proprio il potere di quelle informazioni per impedire la loro effettiva applicazione.
Organizzò una grossa struttura burocratica intorno ai semplici insegnamenti di Gesù. Mobilitò migliaia di interpreti 'ufficiali' entro un clero elitario e li mandò fra le masse per infastidirle, per confonderle, per ispirar loro pregiudizi di ogni genere verso il messaggio di Cristo. Non si curava di coloro che adoravano Cristo superficialmente, purché continuassero nei fatti ad adorare i loro beni materiali. Non si curava di coloro che si dedicavano al servizio degli insegnamenti di Gesù solo a parole, senza metterli in pratica.
La sua manovra principale per distrarre gli esseri umani dal messaggio di Cristo, fu quella di esaltare il messaggero ed il meccanismo del messaggio, ignorando al contempo la sostanza di ciò che veniva insegnato. Il richiamo ad assumersi personalmente le proprie responsabilità ed a rendere operanti gli insegnamenti di Cristo nella vita quotidiana, si perse nell'adorazione del crocifisso e, più tardi, nell'adorazione delle scritture. Il messaggio di Gesù di liberarsi dall'influenza della materia e di essere colmi di Spirito Santo, fu sepolto sotto un catalogo di verbosità religiose e di interpretazioni dogmatiche. Vennero incoraggiati in nome del Signore il moralismo ed il fanatismo, e molti morirono per difendere interpretazioni che nulla avevano a che fare con le semplici verità di Gesù".
Fonte: Trasmissioni Stellari di Ken Carey

Ecco la spiegazione dell’invenzione della burocrazia e la sua vera “utilità” ai fini dell’Antisistema. Ci terrei a sottolineare che questo messaggio è per tutto il mondo, a prescindere dalla terminologia utilizzata dall’autore. Se inserite i nomi appropriati, relativi ad ogni religione, il succo del discorso non cambia. È andata così in ogni luogo sulla Terra, a prescindere dagli “attori in ballo”. Ad esempio la figura di Satana è quella dell’Antisistema; non lasciamoci prendere dalle sottigliezze perdendo il messaggio “enorme” contenuto tra le righe.
 
Vorrei ribadire allora questo elenco di veloci riflessioni, basato sulla constatazione dei fatti e sulla mia storia personale:
  • non esistono allergie
  • il corpo è sempre perfetto
  • la malattia è dovuta a un nostro errore di conduzione di Vita
  • il corpo si cura da solo ritornando alla perfezione
  • dobbiamo permettere i meccanismi naturali della perfezione
  • il rimedio ultimo è la nostra “voglia” di essere sani
  • siamo solo noi i responsabili della nostra salute
  • non occorre un rituale, nemmeno un guaritore
  • occorre non cadere nel rumore di fondo della "burocrazia" messaci a "disposizione"
 
Un simpatico saluto dal nostro micio tutto nero :)
 
 

venerdì 29 gennaio 2010

Dal giorno della memoria all'ipnosi dell'inconscio.





Il 27 gennaio è il giorno della “memoria”. Si ricorda infatti l’inferno dei campi di concentramento nazisti e la “persecuzione” contro gli ebrei. Si dovrebbe ricordare, secondo me, il dramma di una guerra globale nella quale, gli ebrei, stanno da entrambe le “sponde” del conflitto. Perché scrivo solo oggi di questa commemorazione? Per non cadere nell’abitudine di collegare il cordoglio ad un solo giorno preciso dell’anno. In realtà dovremmo avere sempre presente quello che è successo, soprattutto perché le generazioni che l’hanno vissuto sulla propria pelle se ne stanno “andando”. E quando non è più in Vita la “gente” che può raccontare direttamente quello che ha “visto”, c’è il rischio che le nuove generazioni possano compiere ancora gli stessi errori. Gli errori del passato devono servire a correggere determinati comportamenti in maniera irreversibile e non legata al “breve” respiro di qualche generazione rimasta intimorita dal boato delle bombe. Sulla spinta emotiva della paura si compiono anche grandi “cose”, come ad esempio un periodo di pace che perdura da 65 anni. Ma basterà l’influsso della paura per evitare nel futuro una possibile “ricaduta”? È curioso semmai notare che nei Balcani, nel frattempo, ne sono successe di tutti i “colori”, compreso un vero e proprio genocidio, ma tutto ciò non ha avuto la stessa enfasi con la quale si “dipinge” la tragedia della seconda guerra mondiale. È come se ci fossero differenti pesi e misure anche per le “tragedie”. Da notare che gli eccidi nei territori della ex Jugoslavia sono molto più recenti e, per questo, molto più documentati tecnologicamente; si potrebbe dire che è stata una guerra mandata in diretta televisiva, proprio come le due guerre in Iraq. In Africa, Asia, America Centrale, etc. sono avvenute immani tragedie nel frattempo. Veri e propri esodi di massa, milioni di profughi, bambini calpestati ed usati. Non è mio costume scrivere di questo, utilizzare le tragedie per avere risonanza con il pubblico “dolore”, infatti il mio intento è quello di tentare a mio modo di fare comprendere la modalità con la quale si gettano interi popoli nella disperazione più assoluta, anzi di più; nella mancanza di speranza, nel totale annichilimento. La tragedia africana, in generale, è l’esempio più lampante di una simile modalità; in quelle terre, che è inutile chiamare con i nomi assegnati dai “burocrati”, è stata metodicamente eliminata la speranza nel domani tramite l’eliminazione della capacità di “pensiero”. In quelle persone è scolpito nell’inconscio lo “sgancio” dalla propria anima. La paura del domani che si riveste nell’assenza di cibo, acqua, sicurezza, è utilizzata dall’Antisistema come un coltello molto affilato per tagliare il corpo dall’anima; per togliere la speranza e sganciare la consapevolezza dal ricordo del proprio potere personale di co creazione della realtà. Come al solito l’Antisistema utilizza la stessa “metodica” legata allo sfruttamento e controllo dell’inconscio collettivo, al fine di spianare la strada al proprio effettivo obiettivo: quello di sopravvivere. I popoli dell’Africa sono stati sacrificati sull’altare dell’egoismo dell’intero occidente che, ricco ed opulento, sta ad osservare dalle proprie televisioni commerciali il dramma che si sviscera in diretta. I popoli dell’Africa stanno subendo la stessa medicina di ciò che i roghi del medioevo hanno rappresentato per l’Europa; l’eliminazione della conoscenza antica, della saggezza, del buon “uso” dell’energia della Madre Terra, della figura della donna come guaritrice e di connessione con il grembo del pianeta. I popoli dell’Africa affondano nelle radici di una cultura millenaria non dimenticata, ma solo dispersa nei villaggi che costellano quelle terre tanto energetiche. In realtà la "speranza" non può essere totalmente eliminata:
 
"Nessuna strada porta ad un albero senza frutti" - Proverbio Wolof.
 
Come le culture dei Nativi Americani anch’esse devastate dal potere obnubilante dell’Antisistema. Come la conoscenza senza limiti proveniente dall’Asia e dall’America Centrale e Latina. È in funzione un rullo compressore che sta spianando le coscienze e le sta ammorbando con la stessa ricetta del mangiare tutti i giorni da McDonald’s; in ogni modo si tenta di mantenere staccato l’uomo fisico dalla comunicazione con la propria anima. L’incantesimo globale sembra non avere fine di continuità. Ma non è così. È solo apparenza tanto per cambiare. È uno stato illusorio, nulla di più. Un teatro, una infrastruttura della mente, un retaggio provvisorio, una ragnatela, un palcoscenico che ci vede sia alla regia che nei panni dell’attore. Un connubio atto a fare aprire gli “occhi” dello spirito. Una modalità molto difficile da “sentire” perché molto cruda e basata sulla manifestazione delle proprie paure. Oggi, secondo me, non ha senso aiutare solo ed esclusivamente, questi popoli, mandando loro le nostre scarpe ed abiti fuori moda, qualche scatola di cibo o beni materiali di prima necessità; ha senso aiutarli a capire il “potere” che è in loro, dunque esportare un sistema di pensiero positivo che esprima consapevolezza di “chi si è”. Una volta appresa questa modalità, saranno quegli stessi popoli a rialzarsi con le proprie “gambe”. Ma la domanda che sorge spontanea è: “Come si fa ad insegnare loro quello in cui non crediamo nemmeno noi?”. Ecco il piano perfetto dell’Antisistema. Il dividi e impera. Gli occidentali evoluti portano presso quei popoli bisognosi ed altrettanto dimentichi di chi “essi siano”, un modello contenente lo stesso “germe” infetto che ha annichilito la società da cui essi stessi provengono. È diabolico tutto ciò; un piano che rasenta la perfezione perché parte da un supporto di conoscenza “esclusiva” del come funziona a livello inconscio l’umanità. Quando l’uomo globale si accorgerà che il proprio “centro”, il proprio benessere totale, la propria “salvezza” passerà anche dal modo in cui “vivono” tutti i popoli della Terra, ebbene quel giorno sarà l’inizio della nuova era della “società della Luce”. Nei campi di concentramento, i nazisti, hanno dimostrato che togliendo la speranza, scrivendo direttamente nell’inconscio umano, l’uomo si spegnerà, si avvizzirà perché sentirà un “non senso” dentro di sé. L’uomo non tenterà più nemmeno di fuggire e si lascerà “andare”. È molto triste la profondità oscura che il costrutto umano può arrivare a raggiungere, ed è davvero difficile comprendere questo abisso se non in chiave di aberrazione, di squilibrio totale. È logico che scrivendo che “nulla è per caso” si scrive una ovvietà, però sarebbe interessante che la Storia ufficiale scrivesse nuove pagine sulla modalità di entrata in guerra delle nazioni. Perché la versione attuale riconosciuta dagli storici accreditati è perlomeno fallace. Ciò accadrà solo quando l’Antisistema verrà meno, cioè quando gli uomini “cambieranno”.

È interessante descrivere brevemente la "filosofia" della D.ssa Gabriella Mereu, la quale ha sviluppato un modello curativo a “carico” del paziente stesso. Questa terapia, in linea con l’evoluzione in corso, è particolare e viene chiamata “verbale”; essa prevede che è il paziente stesso, tramite l’utilizzo e la scelta delle parole che utilizza per descrivere i sintomi del proprio malanno, a fare comprendere alla terapeuta il vero motivo scatenante che si nasconde oltre i sintomi stessi. Il paziente usa determinate parole che identificano la causa della propria malattia. Questo meccanismo è sempre lo stesso che viene descritto dalla comprensione delle “leggi” annunciate, ad esempio, dal Dottor Couè. Ossia, è ciò che viene registrato a livello di inconscio che poi farà sfociare il malessere all’esterno della persona. Lo stesso Dottor Hamer descrive il senso biologico della malattia insito a livello dell’inconscio che, ad esempio, uno “shock” inaspettato ed improvviso può arrivare a “manipolare” incidendosi nel “disco fisso” del nostro sistema operativo. Tutto ha un senso ed un perché. Persino le aberrazioni umane. Ecco quello che scrive la D.ssa Mereu nel suo libro “La terapia verbale”:

“Vorrei esprimere un importante messaggio: la terapia migliore è quella che segue tre parametri:
  • agire nel minor tempo possibile
  • essere la meno traumatica possibile
  • la meno dispendiosa possibile
Curano tutti: i medici con i farmaci, gli omeopati con i rimedi, i chirurghi, gli agopuntori, gli sciamani, la medicina popolare. Dietro questo fenomeno c’è un fatto molto semplice: che il paziente si cura da solo. Voglio dimostrare che la medicina ed il medico sono solo dei veicoli e che il medico dovrebbe funzionare solo da guida, perché la guarigione fisica si attui insieme alla consapevolezza ed alla evoluzione del paziente. Ho imparato che la malattia è un’espressione che non fa altro che rivelare in maniera metaforica un vissuto emozionale, che ha portato alla malattia stessa. Occorre sciogliere questa metafora. Curo quasi solamente così tutti i dolori di tutti i tipi: vertigini, parestesie, emorragie, diarree, verruche a altre eruzioni cutanee, rivelando il significato della malattia-espressione-metafora. Questa espressione-metafora me la rivela lo stesso paziente con un suo linguaggio che, come ogni lingua, ha la caratteristica di un parlare collettivo in cui ogni parola ha un preciso significato, simile per tutti gli individui che l’adoperano. Ma il suo significato è celato dietro ad una analogia: quest’ultima manifesta un’espressione emozionale. Il linguaggio metaforico del paziente è bellissimo e commovente e io l’ho denominato pazientese. Questo linguaggio rientra nel concetto di inconscio collettivo scoperto da Jung”.

Devo ringraziare personalmente la D.ssa Mereu per avere aiutato mia moglie e almeno tre amiche; inoltre l’ho conosciuta al Centro Congressi Ighina di Montegrotto Terme; una signora molto “particolare” ma dalle doti sorprendenti.
Dal mio punto di vista la sua “intuizione” è sacrosanta, e descrive un frattale utile per indagare, ad altri livelli, l’opera totale ed ammaliante delle “infrastrutture” erette dall’Antisistema; ossia del nostro utilizzo per “scrivere” il suo desiderio. Un punto caldo, ad esempio, potrebbe essere lo studio del comportamento tipico dei trader, quando parlano di “eliminare le emozioni per una migliore operatività” o di ”controllo feroce delle emozioni”. Attenzione, questo non è il volere dei singoli trader ma il volere dell’Antisistema che, in quella realtà, è sempre all’opera ma sotto altre “vesti”. Scrive un valente trader, a firma Drenaggio, che stimo pur senza conoscerlo personalmente:

È fondamentale capire le proprie reazioni psicologiche Bisogna tenersele ben strette quindi e semmai lavorarci sopra, perchè dall'accettazione di far parte del parco buoi deriva il fatto che le nostre reazioni psicologiche saranno esattamente le stesse che ha il resto della massa, e io amici miei sfrutto anche le mie reazioni per capire lo stato del mercato; non mi voglio estraniare da esse perchè mi sono utili, il passo da fare semmai è imparare ad usarle”

È molto saggio nel descrivere il funzionamento emozionale collettivo. Il frattale rappresentato dalla comunità dei trader e degli investitori della “domenica”, ossia il “parco buoi”, fa meglio comprendere come le dinamiche globali, emanate in questo caso dalle cosiddette “mani forti” che muovo il mercato, si imprimano direttamente o s’interfaccino con gli inconsci delle persone, scatenando reazioni controllate dall’esterno; proprio come se fossimo un modellino di automobile radiocomandata.
Termino qua questo lungo articolo che conduce e spazia nei territori inesplorati o dimenticati delle nostre “terre” più fertili, ossia in grado di dare gli ottimi “raccolti” che tanto auspico per il nostro futuro spirituale e terreno.

La risposta terapeutica più bella è la risata del paziente dopo che gli traduco la sua metafora. Quasi sempre so che guarirà. Con il riso mi dice tante cose: che si è sentito compreso e che ha capito nel profondo del suo animo la terapia, che ha preso le distanze dall'afflizione che l'ha portato alla malattia, che la vede come una rappresentazione, che non ha più paura, ma soprattutto, finalmente, un paziente che si diverte mentre viene curato
Fonte: www.terapiaverbale.it