Che qualcosa sta cambiando.
La percezione del cambiamento è personale, prospettica e mediamente labile, tranne laddove non si scambi il cambiamento per l’emersione di tutti i mali del Mondo: il quel caso è più evidente.
Io mi sono fatto un'idea abbastanza precisa di questa sete di presunta libertà: secondo me stiamo parlando di una ‘cantonata’ pazzesca che i nostri sensi captano di/per noi.
Il solo porsi questa domanda pone l’individuo a schierarsi, ad aprirsi verso un Mondo superiore o non consueto, nel quale gli orizzonti si perdono senza fine di continuità e, da questa prospettiva, risulta tutto quanto sfocato e non immediatamente comprensibile. Sappiamo solo che 'risuona molto bene dentro di noi', come un buon profumo captato dalle narici, capace di introdurre in noi un esempio/frattale, replicabile su diversa scala dalla chimica biologica del corpo umano.
Dunque, quella sete di ‘libertà’ tanto inafferrabile aggancia un punto di innesco in una regione dell’energia inconsueta; un ‘territorio’ non nuovo ma inedito, se osservato unitamente alla nostra rinnovata ‘presenza’. Il cambiamento potenziale, che è sempre stato presente, è entrato in una nuova fase della proposizione, infatti adesso inizia a scorrere ‘bucando’ quel velo di apatia che ci ha sempre separati dal senso stesso della nostra presenza in Terra 3d:
Passare in altra dimensione e distaccarsi dal pianeta che vi ospita è cosa naturale. Voi sapete che il tempo riservato alla Terra per ogni essenza divina è molto breve. La memoria dell’essere nella dimensione materiale è portata a immergersi nel profondo oblio in quanto esiste in una struttura fisica densa con frequenze basse, che causano dolore e sofferenza al corpo e alla mente...
La Terra è una scuola dura per le anime in evoluzione ed è il compimento d’ogni esperienza dopo aver acquisito ricchezza interiore e saggezza. Le prove sono tante e sono quelle che voi stessi avete ipotizzato prima del ritorno alla casa del Padre...
Da Stazione Celeste
Nulla succede senza il nostro ‘permesso’ vibrazionale.
Gli squali 'ricordano' quelle entità parassite che s’evocano quando stazioniamo lontani da noi stessi e ci lasciamo andare alla sensazione dell’abbandono, del tradimento… allora diamo alla luce la figura del ‘vigliacco’, che vende la presenza del proprio Maestro ed, infine, di se stesso alla partecipazione oscura della manifestazione energetica, la quale inganna da subito attraverso la dimostrazione di un percorso facilitato per giungere verso nuova destinazione... verso quel punto di aggregazione fisica in cui smettiamo di essere allievi sul cammino dell’auto educazione, dal momento in cui otteniamo ciò che le 3d mostrano di tanto accattivante: la libertà dal ‘sacrificio’ dell’ottenimento della ‘piena presenza’.
Se fossimo veramente liberi, allora come vivremmo?
Non lo sappiamo, in realtà. Ciò che possiamo immaginare e/o provare, 'cadendo in tentazione' oppure semplicemente ‘facendo esperienza’ è un pallido riflesso di quello che significa essere liberi spiritualmente. La componente spirituale fa la differenza.
Osserviamo con attenzione quello che giunge per noi attraverso anche le infrastrutture Antisistemiche. Abbiamo capito che la ‘verità’ scorre per ogni dove e che non può essere inabissata, perché la legge dell’analogia frattale la ricomprende sempre e comunque, per cui anche attraverso l’Antisistema possiamo assurgere nuovamente alla ‘verità’.
In alcuni articoli tratto delle entità parassite come una sorta di nemico o di maledizione; in realtà tutto è solo opportuno e dipende da noi. La loro presenza indica uno squilibrio presente all’interno di noi, proprio come una emozione indica ‘dove siamo’ e null’altro di definitivo.
Le informazioni scorrono di pari passo al cambiamento e alla nostra capacità di ‘contenerle’, proprio come l’evoluzione delle chiavette USB o della capacità degli hard disk di memorizzazione:
Bere molto fa bene: un falso mito.
Il ‘bianco ed il nero’ ci attorniano e potremmo leggere tutto ed il contrario di tutto. È sarà come viaggiare di notte senza l’ausilio di un faro che ci possa aiutare nel procedere. La luce va trovata dentro di noi.
Non esistono punti fermi ma solo ‘boe’ temporanee a cui fare riferimento ed opera di riflessione. L’evidenza delle ‘cose’ potrebbe anche darci fastidio, come accade se leggiamo questo articolo, tuttavia occorre esimersi dal giudizio e dall’emanazione delle ‘colpe’. Chi è senza 'colpa' a questo Mondo?
Tutto è rispecchiato ‘esternamente’, ovvio, anche le nostre paure:
Rischio default, l’Italia è in buona compagnia.
Default è una delle parole che, volenti o nolenti, abbiamo imparato a conoscere in questi giorni. Sbrigativamente la traduciamo 'fallimento', indotti dal gergo del giornalismo economico; in senso letterale, però, significa 'inadempienza'.
Tuttavia, per una volta il gergo ci ha azzeccato: l'inadempienza di uno Stato è di fatto un fallimento. I giornali delle ultime settimane ci hanno raccontato come, per alcune Nazioni, quest'antipatica situazione sia un'ipotesi non proprio di quelle cosiddette scolastiche. E tra quelle 'alcune', si sa, ci siamo anche noi.
L'insieme ‘default’ è in realtà costituito da due sottoinsiemi. Uno riguarda i Paesi in cui esso è probabile; l'altro, quelli in cui la sua probabilità è sensibilmente aumentata nel corso del 2011. Sembra una sottigliezza, ma non lo è: sapere che solo nel 2010 quel rischio non era così alto significa guardarsi indietro, ricordarsi di una situazione tutto sommato tranquilla e mettersi in moto per farla rivivere...
Da Yahoo
L’economia è molto sensibile al cambiamento spirituale in corso. In lei si sommano vettorialmente tutte le dinamiche e le spinte globalizzate anche ‘non manifeste’. Il ‘nuovo’ che ancora non si vede, ossia che ancora non è emerso alla luce della fisicità, in realtà spinge dai piani eterici o sottili, proprio come la malattia inizia negli stessi livelli che sfuggono alla considerazione della scienza medica allopatica.
Maya o l’illusione sono costituite da una sorta di nebbia che ci offusca la visuale sensoriale. Un oblio che ci ammanta e che ci rende volubili o costanti nell’ambito dell’incantesimo intessuto. Cosa deve succedere per spostare diametralmente l’asse del nostro interesse o della nostra attenzione?
Cosa può provocare il ribaltamento della prospettiva?
Purtroppo, per come siamo divenuti, un grosso shock addizionale, che ci faccia uscire dal semitono mancante della scala d’ottava, dall’insabbiamento della nostra parte divina sepolta dalle interferenze sensoriali scatenate in risposta di un segnale ‘pirata’, emanato dalle entità parassite, utilizzando anche la funzione naturale planetaria di magnetismo e gravità.
Trovo molto significativo il saluto che la ‘Fondazione per la Legge del Tempo’ utilizza per interagire con noi; eccolo:
In Lak'ech (io sono un altro te stesso).
La nuova ‘convergenza armonica’ del 2012 è prossima. Quello che succederà dipende da noi. C’è un ‘gatto sotto al tappeto’ che alza la grande onda ciclica del cambiamento e quel gatto è ‘nostro’, nel momento in cui ‘ci apparteniamo’…
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com