Si de-scriveva della “gallina”. Eccone il testo, di Cochi, Renato e Jannacci.
“La gallina non è un animale intelligente
lo si capisce, lo si capisce
da come guarda la gente.
Infatti all'inizio del mondo essa veniva chiamata volpe
Perché volpe?
Volpe per le sue belle piume.
Ah sì, sì, volpe.
Mentre l'asino non era ancora in commercio perché non era diventato ruota.
Io ho visto un incidente dove c'era un camions carico di lavabos
che si è centrato con un pullmans con su tutta la gente che mangiava i sandwich.
E ha perso una ruota
ma del resto tutta la vita è una ruota.
E la gallina seduta nella via
ripete, ripete, ripete il suo gesto.
La gallina solo di piume è ricoperta
e sta sempre rinchiusa all'aria aperta.
E non prova invidia né avversione neanche verso le pecore
che le passan davanti col maglione.
Tutte le pecore nella loro superiorità superba gli passan davanti
con un maglione di cachemire e con un bottone proprio qui, sul collo.
L'unica cosa calda che ha sono le uova che ci dà sempre fresche…
Così pensammo di aiutarne una.
Una bella gallina tutta ricoperta di piume
e di sotto aveva un magazzino di scarpe
e dietro un tugurio dal quale uscivano le uova
e così scoprimmo che la gallina ama molto il caldo
e che denudata, oliata per evitar le scottature e messa a 120 gradi
essa perde ogni scontrosità
e diventa molto buona…
È buona, la gallina.
La gallina è molto buona ma non è intelligente…”.
Terribile! Di questa canzone, che canzona la gallina, confesso che sino ad oggi ho avuto nella mente l’imprinting originale degli anni ’70. Ovvero: sono sempre stato certo che il testo recitasse, “la gallina è un animale intelligente”. Forse ho fatto confusione facendo mix con “Canzone intelligente”. Bah!
So solo che per decenni ho pensato alla gallina intelligente, non al contrario.
È stato una sorta di shock, perché… se è successo con questo testo, chissà quante volte si è replicato l’impasse. Roba che se ci andavo a scommettere… No?