Vi è mai capitato di vivere momenti in cui sembra non dobbiate fare alcuno sforzo, perché tutto è dalla vostra parte e ogni cosa va a posto da sola, o vi capitano solo cose buone? Immaginate di camminare con il vento in poppa, un vento dolce che vi sospinge con leggerezza sul vostro cammino...
Come sarebbe la vita se questi momenti diventassero più frequenti? Che cosa accadrebbe se l’intera vita scorresse con leggerezza? Immaginate di scivolare lungo la vostra esistenza con scioltezza, senza bisogno di combattere, senza provare paura, senza scadenze, senza conflitti… un dolce flusso.
Lasciar scorrere la propria vita con leggerezza non significa che tutta l’esistenza sia facile o che fili tutto liscio come l’olio. Muoversi con il flusso non significa nemmeno che non bisogna darsi da fare. Dovete dare il meglio di voi stessi, indipendentemente da quale risultato otterrete.
Lasciar scorrere la vita con leggerezza non significa nemmeno che non si debbano avere obiettivi.
Far scorrere la vita con leggerezza significa credere e confidare nel fatto che, qualunque sia il vostro cammino, quello è giusto per voi, è voluto dall’Universo, sia che lo comprendiate sia che vi risulti a volte oscuro. Per vivere così, si deve credere in questo concetto senza la minima ombra di dubbio.
Ciò significa comprendere le Leggi dell’Universo e allineare a esse il Cuore e la Mente.
Significa accedere alla propria mente superiore e collegarsi all’Energia Universale, diffondendo così i propri pensieri fra le persone che condividono gli stessi valori di fondo in ogni parte del mondo, in modo da arrivare il più vicino possibile ai propri obiettivi.
Significa diventare tutt’uno con me stesso e con gli altri – io appartengo a loro e loro appartengono a me, senza giudizio, confronto o competizione.
Far scorrere la vita con leggerezza non significa nemmeno ottenere tutto ciò che si desidera. Significa soprattutto essere in pace con ciò che si ha.
Significa essere, piuttosto che agire, anche se questo non vuol dire che non bisogna fare nulla. Semplicemente si tratta di intraprendere il cammino opponendo la minor resistenza possibile. Quindi non è necessario lavorare eccessivamente, quanto piuttosto lavorare in modo efficace.
Significa che, se c’è un dolore, sarà un dolore senza sofferenza.
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Se osservo attorno a me qualcosa di molto ‘grosso ed evidente’, posso riuscire a capire se è allineato con lo scorrere dell’Universo? Penso di sì, lasciando la funzione del giudizio e attivando quella dell’osservazione consapevole, ossia quella modalità che fa ‘filtro’ su se stessa con consapevole proporzione o Natura Frattale.
L’esperienza individuale unita alla conoscenza di se stessi e alla consapevolezza, risulta un valido supporto al fine di considerare se stessi come ‘chiave’ interpretativa dei fenomeni che accadono tutt’attorno, molto spesso senza apparente senso, significato, scopo o valenza.
Ognuno di noi è un ‘Uno’ completo non pienamente conscio. Le nostre particolarità costituiscono le differenti capacità di osservare e decodificare gli eventi alla luce del personale livello evolutivo spirituale. Non esiste un punto prospettico migliore dell’altro, ma tutti sono allo stesso tempo la summa contemplativa di essenze in cammino a differenti altezze vibrazionali.
Ognuno di noi matura ‘valore aggiunto’.
Qualcosa di ‘grosso’ che attornia un po’ tutti è il Vaticano e la sua stretta relazione diretta con la Religione:
nello stato vige un regime di monarchia assoluta con a capo il Papa della Chiesa Cattolica…
‘L'Italia riconosce alla S. Sede la piena proprietà e la esclusiva potestà e giurisdizione sovrana sul Vaticano, come è attualmente costituito, con tutte le sue pertinenze e dotazioni, creando per tal modo la Città del Vaticano, per gli speciali fini e con le modalità di cui al presente trattato’…
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La Giurisdizione Sovrana, ossia quello che ognuno di noi ‘è’:
i figli passano attraverso i genitori e non gli appartengono.
I casi di ‘successione’, dunque, sono puramente illusori e fittizi nel dividere i ‘nuovi nati’, facendone differenza inesistente, se non a livello puramente di cammino esperienziale individuale, di cui la biodiversità è garante testimone.
Si definisce legge di successione dinastica il complesso di norme che regolano famiglie reali o dinastie in merito alla successione al trono ed all'appartenenza alla dinastia stessa, dalla quale deriva il diritto ad uno specifico rango, titolo e trattamento, e, conseguentemente, l'idoneità a ricoprire determinate cariche dello Stato, come nel caso della reggenza.
Tale complesso di norme rientra nell'ambito del diritto dinastico e di quello pubblico e si distingue dalla successione civile, regolamentata dal diritto civile.
Le norme di successione dinastica stabiliscono i requisiti per la titolarità dei diritti di accesso al trono:
Le norme di successione hanno come principale finalità quella di facilitare la trasmissione della corona in modo da evitare dispute per la conquista del potere; per questo motivo esse, normalmente, prevedono dei meccanismi automatici, senza che vi sia bisogno di una preventiva designazione da parte del sovrano 'uscente' o di altro organo. Questa automaticità della successione è spesso sintetizzata nella formula 'il Re è morto, viva il Re'.
Le leggi di successione non hanno per oggetto lo Stato, bensì la dinastia che ha giurisdizione sovrana sullo Stato.
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Il ‘travestimento’ pseudo democratico degli Stati, cela questa ampia verità:
le leggi di successione non hanno per oggetto lo Stato, bensì la dinastia che ha giurisdizione sovrana sullo Stato…
Di quale ‘dinastia’ stiamo parlando, nel caso del ‘Mondo’? Questo estratto dalla notizia riportata più sotto, la dice lunga:
prerogative sovrane riconosciute alla Santa Sede dall'ordinamento internazionale…
Non stiamo parlando di ‘riconoscimenti’ da parte solo Italiana o Europea, bensì ad un qualcosa che si colloca molto più in là: un Ordinamento Internazionale che riconosce Sovranità alla ‘Santa Sede’.
Ior, è battaglia su giurisdizione tra Vaticano e Procure Italia.
Le indagini proseguono con 'scrupolo', ha detto oggi il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi a proposito degli interrogatori di Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo del Papa arrestato nell'ambito dell'inchiesta sui documenti riservati trafugati, i cosiddetti Vatileak.
Quello dello scrupolo sta diventando un leit motiv del Vaticano impegnato su più fronti, anche dal punto di vista giudiziario. Venerdì a tarda sera è uscita una nota dai toni insolitamente duri riguardo l'inchiesta della procura di Napoli che ha portato alle perquisizioni di casa e ufficio dell'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi ed alle successive voci di sequestro di documenti riguardanti la sua attività alla Banca Vaticana e sulla sua rimozione.
La nota afferma che è riposta 'nell'autorità giudiziaria italiana la massima fiducia che le prerogative sovrane riconosciute alla Santa Sede dall'ordinamento internazionale siano adeguatamente vagliate e rispettate. La Santa Sede - si legge ancora - conferma inoltre la sua piena fiducia nelle persone che dedicano la loro opera con impegno e professionalità all'Istituto per le Opere di Religione e sta esaminando con la massima cura l'eventuale lesività delle circostanze, nei confronti dei diritti propri e dei suoi organi'.
In pratica il Vaticano ha sollevato il tema della giurisdizione sull'attività di Gotti Tedeschi in quanto presidente dello Ior ricordando che non può appartenere a una procura italiana, così come già sottolineato dalla Reuters in un articolo di mercoledì 6 giugno.
Davanti a una nota tanto dura, la mattina successiva, sabato 9 giugno, la procura di Roma ha dovuto smentire tutte le indiscrezioni che erano state pubblicate dalla perquisizione in poi sui giornali circa i contenuti delle carte 'sequestrate':
La dichiarazione prosegue affermando che 'pertanto è ugualmente priva di fondamento la notizia che sia stata data delega alla Guardia di finanza per - indagare sul contenuto - di tali documenti'.
Come scritto da Reuters, la perquisizione ordinata dalla procura di Napoli nell'abitazione e nell'ufficio di Gotti Tedeschi è stata resa possibile dal fatto che il banchiere non è più presidente dello Ior mentre, in base a una sentenza della Cassazione del 1987 confermata dalla Corte costituzionale nel 1988, potrebbe comunque essere sollevata la questione di giurisdizione sui documenti riguardanti la sua attività fra il settembre 2009 e il 24 maggio scorso quale presidente dello Ior.
La partita tra Vaticano e procure italiane si è arricchita poi di nuovi elementi. Ieri il Corriere della Sera ha pubblicato la prima intervista a Paolo Cipriani, direttore generale dello Ior dal giugno 2007.
Cipriani ha parlato del funzionamento della Banca Vaticana, trasparenza compresa, affermando che su questo 'non c'è mai stato un problema, e neanche in Italia per tanti anni. Poi, curiosamente, ad un certo punto trovano sempre problemi. Bisogna andare in Italia a chiedere perché'.
Cipriani ha fornito indicazioni sul funzionamento della banca:
Duro anche il giudizio sull'ex presidente Gotti Tetedeschi:
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Non voglio sapere, meglio non sapere.
Questa espressione la dice lunga sullo stato dell’arte che vincola gli ‘attori’, mentre recitano le loro diverse parti all’interno della grande e globale Forma Pensiero Vaticana. Stanno emergendo verità molto scomode relative alla presenza del Vaticano nell’usufruizione esistenziale di miliardi di persone. Si potrebbe dire che il Vaticano sia il più grosso ‘Network’ esistente al Mondo, con miliardi di ‘Mi Piace’ espressi per default dalla Massa desiderosa di un ‘Buon Pastore’.
Siamo alle prese con uno Strumento di Potere che ha saputo egregiamente fare ‘surf’ con il Tempo, che ha diffuso un Modello in Codice di Controllo Globale e lo ha ratificato nel Tempo attraverso l’adesione tacita della Massa.
Attraverso il vuoto di potere dello Ior e l’emersione di verità legate a ‘frasi inconsce’ e documenti segreti, è ora possibile dimostrare inequivocabilmente l’indissolubile ‘allenza’ o ‘unica Regia’, che vincola e sottintende l’intero modello di potere e controllo bancario globale, ossia dimostrare e svelare il lato ‘profano’ del Vaticano.
Mi chiedo se questo atto corrisponda al ‘fluire con l’Universo’. Probabilmente sì, visto che il caso non esiste, tuttavia ogni atto concreto nelle 3d equivale sempre alla manifestazione di vere e proprie ‘lezioni di Esistenza’.
Allora sì, che l’azione Vaticana potrebbe essere in linea con il flusso dell’Universo. Il messaggio che si può trarre è che l’umanità avesse proprio bisogno di essere messa alla frusta, vista la condizione raggiunta di lontananza da Se Stessa.
Detto questo, adesso occorre porre un termine a questa azione tanto determinata e totale, pena il continuare a ciclare in eterno nel loop dell’accerchiamento controllato.
Esiste un ‘Dna che governa la volontà spirituale:
Wingmakers
A meno che, uno come te non ci tenga molto, niente andrà meglio o sarà risolto.
Lorax
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com