Dopo anni, almeno un decennio, sono tornato a rivedere “2010 L’anno del contatto” di Peter Hyams che fece seguito a quella pietra miliare di “2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick. Parliamo di una coppia di film prodotti nel 1984 e 1968, cioè molto tempo prima della transizione nel nuovo secolo. Quando il 2000 era ancora immaginato con le navicelle volanti come utilitarie per recarsi al lavoro.
È stato piacevole lasciarsi andare sulle ali della trama e di quei silenzi solo “respirati”. Non intendo fare paragoni né esprimere giudizi che classifichino; semplicemente sono rimasto colpito dal finale che non ricordavo più: i due Soli.
Giove si trasforma in un secondo Sole nel Sistema Solare, brillando anche di notte sulla Terra e decretandone con questa attività, profonde modifiche nel ruolo della Vita. Il nuovo sistema con al centro Giove (Sistema Gioviano?) diventa un frattale dei Sistemi più grandi, di cui quello Solare è solo l’esempio più vicino ed evidente. Le sue Lune diventano “pianeti” ed Europa si prepara ad accogliere la Vita organica, infatti l’immagine di chiusura mostra ancora il Monolite nero, i due Soli e l’acqua, proprio come in “2001 Odissea nello spazio” il film iniziava con gli uomini primitivi intenti a “curiosare” ai piedi di un altro Monolite nero.
Il film esprime un concetto ciclico delle “cose” e la loro trasformazione energetica di ciclo in ciclo.
Le immagini degli astronauti “appesi” al nulla sopra a Giove sono mozzafiato. Le emozioni degli stessi sono palpabili e ciò che "succede sulla Terra" solo una immagine sfuocata senza importanza.
Ricordiamo che negli anni 80 la guerra fredda tra USA e URSS stava per sfociare in una guerra nucleare. Il film ricalca questo aspetto, evidenziandolo alla massima potenza per intensità e simbologia, ma poi l’allontana per sempre dalla Vita di bordo delle due astronavi russe e americane, quando un messaggio “alieno” li invita, tra le righe, a collaborare per unirsi e sfuggire all’esplosione di Giove.
“Qualcosa di meraviglioso accadrà”…
In tutta questa faccenda si inserisce, ancora una volta, la presenza "ingombrante" del supercomputer Hall 9000, al quale viene data una seconda possibilità o una seconda “Vita”. È assolutamente da notare come il suo “papà” umano, un ingegnere americano, capisca cosa sia successo all’epoca della sua presunta “pazzia”, raccontata nel primo film: l'Antisistema.
Ad Hall 9000 erano stati impartiti ordini segreti in antitesi, che lo avevano messo in una situazione di "stallo".
Fu istruito per mentire.
Di cosa sta parlando? Io no ho autorizzato nessuno a dire ad Hall del Monolite!
Direttiva NSC… 30 gennaio 2001.
NSC. Sicurezza nazionale… La Casa Bianca!
Non mi importa chi è! Tutto ciò è in conflitto con lo scopo fondamentale del progetto Hall: la ricerca accurata di informazioni senza distorsioni od occultamenti. Restò bloccato! Il termine tecnico è Nastro di Mobius che può verificarsi in computer sofisticati con programmi di ricerca autonoma della finalità….
Ad Hall fu chiesto di mentire… da persone che mentono molto facilmente. Hall non sa farlo! E smise di funzionare. Ed entrò in paranoia”
Ora, perché si è voluto inserire nella trama una “piega” di questo tipo? Perché la “Casa Bianca” deve sempre avere il controllo su ogni tipo di avvenimento, anche fuori dal pianeta Terra? Perché si deve riservare la possibilità di interrompere qualsiasi missione? È stata solo esigenza di trama, oppure c’è dell’altro? Io credo che nell’opera artistica dell’uomo ci sia sempre un “intento” sottile, da leggersi tra le righe.
“La satira, storicamente e culturalmente, risponde ad un'esigenza dello spirito umano: l'oscillazione fra sacro e profano. La satira si occupa da sempre di temi rilevanti, principalmente la politica, la religione, il sesso e la morte, e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità, semina dubbi, smaschera ipocrisie, attacca i pregiudizi e mette in discussione le convinzioni”.
Fonte: Wikipedia
In queste trame di film destinati alla globalità c’è molto di più! Cosi come inserito insieme alla pubblicità c’è molto altro. In questo caso il messaggio è, secondo me, questo:
Accadrà qualcosa di meraviglioso ma qualcuno di molto “vicino” si opporrà senza poter fare molto, in realtà.
Che significa?
Ti prego parlami.
Dave! Dave, sei tu?
Non ne sono sicuro!
Si, ricordo di Bowman… e so tutto di lui!
Dave è morto!
Tutto quello che Dave Bowman era in realtà, è ancora parte di me!
Perché sei qui?
Non lo so perché. Forse per salutarti. Ti sei risposata?
Si.
È un brav’uomo?
Si… si…
Sono contento!
Io ti amo Betty!
Anche io Dave!
Addio Betty.
Non te ne andare.
Sono già lontano.
Non capisco, che vuoi dire?
Accadrà qualcosa Betty e volevo dirti addio.
Cosa accadrà Dave?
Qualcosa di meraviglioso!
È facile fare critica da parte del pubblico e dagli “addetti ai lavori”, eppure in ogni opera umana c’è un significato più profondo che, magari, è solo troppo prematuro per il tempo in cui viene diffuso.
Coloro che hanno sabotato Hall, erano coloro che si nutrivano dell’industria della guerra!
È come a solito un punto prospettico diverso, il reattore capace di accendersi di luce propria… e con questo non intendo che occorre trovarsi nello spazio per sviluppare un simile contesto. Ecco, infatti, che nel finale del film si dice questo a proposito dei due presidenti in contesa:
“E videro un secondo Sole. Capirono il messaggio e forse impararono qualcosa…”.
Il finale apre il cuore e la mente e devo ringraziare gli autori per un messaggio di questo tipo. Molto onorato. Grazie infinite…
“I tuoi figli nasceranno in un mondo con due Soli. Non conosceranno mai più un cielo senza di essi. Potrai raccontare loro di quando la notte era buia come pece e la gente aveva paura della notte. Potrai raccontare loro di quando eravamo soli, quando non potevamo indicare la luce e dire a noi stessi: C’è Vita lassù! Un giorno i bambini del nuovo Sole incontreranno i bambini del vecchio Sole. Credo che saranno nostri amici! Potrai raccontare ai tuoi figli del giorno in cui tutti guardarono in alto e si resero conto che noi siamo soltanto inquilini di questo mondo e che il padrone di casa ci ha fatto un nuovo contratto di affitto ma con il pericolo di essere sfrattati per sempre”.