“La stessa luce che si accende quando nasce un Re…”.
Vent’anni – Massimo Ranieri
Andrà tutto bene...? Ma certo.
Nel Modello Far West, c'è quello “metti l’olio di palma, togli l’olio di palma” = “è già successo”, continua a succedere, come se niente fosse (anzi: sempre “meglio”).
Se “prima”, qualcosa non ti andava, “dopo” ti andrà bene.
In automatico.
Ossia, il “prodotto (lo status quo)” rimane sempre sostanzialmente quello, ma, sembrerà molto “meglio”, poi. Quando? Quando – dopo un certo trattamento speciale – farai tutto da solo nel sostenere ciò che era un peso.
Ad esempio, prima del lockdown ciò che facevi era noioso? Bene. Ora è una figata.
Dopo due mesi di clausura forzata, tutto sembra sempre “migliore”. No? Anche andare a lavorare.
Tuttavia, ora è entrato di prepotenza lo smart working. Rullo di tamburi:
la novità
è che potrai lavorare “comodamente” da casa
e questo farà sì che la prossima pandemia non potrà “fermare” proprio nulla.
Nel frattempo, tutto sta per essere elettrificato, digitalizzato, virtualizzato, etc.
Cioè? Il lockdown non si chiamerà più in tal modo, bensì, verrà ripresentato abitudinariamente... di modo che sarà “normale”:
lavorerai da casa
facendo tutto quello che “una volta” necessitava di vita all’aria aperta (o perlomeno di riuscire da casa).
Ogni tipo di “servizio” sarà sempre disponibile attraverso la Rete e ogni dispositivo tecnologico, che non potrà mai proprio mancare a casa “tua”.
Un po’ come auto realizzare il famoso “motto”:
se… non va alla montagna
allora
è la montagna a raggiungere…
La “montagna” è l’Anti-Sistema. Meglio:
ogni volta che ritorna a succedere
è sempre un “nuovo” sottodomino ad immagine e somiglianza.
Così va il mondo, nell’Anti-Sistema.
Tutto va da sé, come funzionando.
O come per “magia”, o meglio, per mezzo della tecnologia disponibile.
Ora, immagina di essere un moscerino sullo schermo di un Pc:
sul display si susseguono immagini diverse e variopinte e filmati di vario tipo.
Per quel moscerino, quegli sfondi statici o persino “in movimento”, a cosa equivalgono?
Non è dato sapersi, ma… certamente, quel “dato” andrà a costituire anche parte della realtà che, per quell’essere, funge soprattutto da solida percezione (da cui estrarre input che diventano automaticamente movimento, “lavoro”, impiego del tempo, etc.).
Se “scorre” un video, sul o nel display, ecco che il moscerino potrà “immaginare” di essere, ad esempio, sopra al letto di un fiume, seppure i propri sensi non potranno essere ingannati relativamente al fatto che, del fiume, quel tipo di “fiume” non ha nulla in termini di odori, sapori, umori, etc.
Ossia, quel tipo di vita è “vita” o artifizio.
Chi lo sa, però, dopo un “tot” d’abitudine, che cosa potrà mai manifestare il moscerino, se… potendo sempre contare su detto sfondo o dato di fatto.
Già.
Che cosa potrà manifestare?
Bè… lo si può più che immaginare, andando ad auto analizzarsi in profondità, poiché sostanzialmente “è già successo” proprio all’essere “a Massa” o ognuno di noi, nell’Anti-Sistema o sull’Anti-Sistema, che funge da “display” di riferimento, non importa se ciò che propone è naturale oppure “naturale”:
per la mente non fa minimamente differenza
soprattutto se
avendo già dimenticato sostanzialmente…
Che cosa? Chi? Chi… lo può dire, dal momento in cui è tutto interamente dimenticato.
Che cosa “resta”? Frammenti. Briciole. Flash.
Sensazioni apparentemente slegate. E, la cosa più portante:
la dimenticanza della proprietà ambientale “frattalità espansa”
o
il fatto che sostanzialmente l’ambiente “è” proprio tale forma di memoria
che, quindi
non può proprio estinguersi
tuttavia
può darti la sensazione che sia successo.
Ecco, allora, la verosomiglianza tra l'esperienza del “moscerino” e l'esperienza dell’essere “a Massa”:
in “buona” sostanza.
Mentre, è “di fatto” che nell’Anti-Sistema si richiede il dialogo, la comunicazione, il senso di appartenenza, etc.
Andrà tutto bene...? Pensaci:
è andato tutto bene, ora che si è nella “Fase 2”?
In cosa sei auto ripiombato, dopo aver riconquistato la “libertà”?
Ne eri sostanzialmente mai riuscito, a dirla tutta? Assolutamente, no.
Ma… lo devi “provare”. Per cui, campa cavallo che l’asino ricasca (sempre).
Il “virus” ha mutato gli animi? Ora ci si vuole tutti bene?
Covid, quanto ci costi… Il caffè sale a 1,30. Andare dal parrucchiere costa di più. Tutti i rincari…
Adalgisa Marrocco HuffPost Italia 19 maggio 2020 Link
Al contrario; coloro che hanno “registrato” delle perdite (facendo: “cosa non ho incassato” meno “qualsiasi somma ricevuta in quanto ad aiuto” = sono incazzato nero) sono sul sentiero di guerra.
Altro che…
Allora, in quale versione del mondo ti stai per rituffare?
Credi che i continui “cambiamenti” notturni di scenario reale cittadino, che puoi vedere nel “film” Dark City, siano solamente… fantasia?
Qualcosa di scollegato da ciò che “è già successo”? Ovvero, l’informazione ambientale che (ti) ricorda tutto, nonostante “tutto”.
Il denaro resta lo scopo principale del cybercrimine.
Il guadagno economico rimane lo scopo principale per il crimine informatico, con quasi 9 violazioni su 10 (86%) fra quelle analizzate motivate da finalità finanziarie…
Red Askanews 19 maggio 2020 Link
Quando qualcosa “deve” succedere, allora succede.
La “tendenza” è come la corrente, in un fiume:
differenza di potenziale da cui lo scorrimento.
E… laddove nulla succede per caso, ma, devi continuare ad ignorar la gran parte del sostanziale, allora, vuoi che anche il cybercrimine… sia in una funzione f(x) del solo dominio del denaro?
No.
Semmai, nel sottodominio del denaro.
Infatti, il denaro è un mezzo per…
Non è, quindi, il mezzo attraverso cui controllare anche il denaro.
Hai mai visto qualcosa che serve per auto controllarsi, a parte il racconto romantico della mente nell’accezione da self control?
Certo, puoi sempre prendere un “tranquillante” o drogarti direttamente, ma, non è il modo sostanziale per giungere a “spiegarsi” a che serve anche il cybercrimine, nell’Anti-Sistema.
Ecco il punto:
se eviti di aggiungere anche lo “stato” in cui sei sostanzialmente (sei nell’Anti-Sistema)
allora
sarai sempre “fuori strada”, ovvero, perfettamente “in carreggiata”, ma, nell’Anti-Sistema (che non esiste; c’è… proprio in tale accezione o forma di strategia eco-dominante, in gerarchia oppure in “democrazia, libertà e uguaglianza”).
“Rischio basso…”, così l'Europa due giorni prima di Codogno.
L'hanno visto arrivare, ma pensavano che avrebbe investito l'Europa più avanti.
Gli esperti che compongono l'Advisory Forum, il comitato dei consulenti scientifici, dell'Ecdc, lo European Center for Disease Control and Prevention, si sono riuniti a Stoccolma il 18 e 19 febbraio, a una manciata di ore dalla scoperta del presunto “paziente uno”, il 38 enne trovato positivo al coronavirus Sars-Cov-2 a Codogno, nel Lodigiano.
Dal verbale di quella riunione, di cui dà conto oggi El Paìs in chiave spagnola e di cui l'Adnkronos ha copia, emerge un quadro che, letto con il senno di poi, può portare a gettare la croce sugli esperti.
Ma vale sempre l'avvertenza che nessuno è in grado di predire il futuro…
Il delegato francese, Bruno Coignard, spiega che la Francia ha fatto un'analisi per scenari.
Risultato, “il quarto scenario, che comprende una trasmissione diffusa, la quale ha un impatto diffuso e importante sul sistema sanitario, è ritenuto il più probabile…”.
Aveva ragione, come l'Italia prima, e l'intera Europa poi, avrebbero sperimentato sulla propria pelle di lì a poco.
Adnkronos 19 maggio 2020 Link
Doveva succedere. Perchè serviva.
Che altro.
Infatti, se ragioni sul “è già successo”, non c’è nessuna capacità di predizione in gioco, bensì, rimane “solamente” il fatto sostanziale in se stesso:
il giro di vite che funge da apripista per ciò che è previsto venir “dopo” = “ora”.
Ti ricordo che si è nel pieno dell’avvento della 4° Rivoluzione Industriale. Vero?
Quindi? Che cosa “serve” di più a chi decide la “sorte” del globo, senza eccezione alcuna?
Covid-like, i misteriosi casi con polmonite e tampone falso negativo.
Si chiamano Covid-like:
sono pazienti che risultano negativi al tampone e hanno sintomi lievi, ma che dopo una Tac rivelano di avere polmoniti interstiziali molto simili a quelle dei pazienti Covid…
“Questi pazienti sono del tutto simili a quelli di Covid-19, ma senza che il virus emerga dal tampone. Talvolta lo scoviamo solo nel liquido di lavaggio bronco-alveolare.
Il virus è sceso, lo dobbiamo cercare più in profondità…”…
Mario Balzanelli
Yahoo Notizie 17 maggio 2020 Link
Il “virus”, dopo essere stato tanto aggressivo (come lo può essere un cane o un gallo, se gettati nella mischia dei combattimenti nel giro delle scommesse clandestine), ha “capito” che non era più aria, per cui, che cosa sta facendo?
Per sopravvivere, si sta rintanando in profondità, proprio come per rivelarsi all’ispezione altrui.
Tale micro organismo è “intelligente”, quindi.
Come lo può essere un programma, però.
O come lo è qualcosa che è costretto a scappare, dopo essere stato “liberato” al fine di essere sfruttato per…
In tutto questo c’è come un certo “nontiscordardime”, che significa… piuttosto di... voler dire qualcosa.
Infatti, se “cerchi” nell’enciclopedia troverai solamente “etichette” lineari e, non, significato sostanziale (che non trovi nemmeno in termini di filosofia).
Il vertice è distaccato, poiché ti mantiene in un livello lineare della percezione, mentre è non lineare o sostanziale la “via” per il ritorno e l’accesso a detto “vertice”.
Quando sei nel vortice del vertice, il vertice non esiste; c’è.
Che cosa vuoi scavare? Dove vuoi scavare? Cosa continui a scavare? Non c'è da scavare...
“Fai… di non venire meno proprio ‘ora’”.
È “in profondità” la questione essenziale e portante.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-164
“Riproduzione libera”.