lunedì 25 giugno 2018

Il passaggio per il nuovo mondo è nell’ascolto e nel sentire (funzionamento ed atteggiamento).



Da qualche parte i ricordi ci sono. Vi puoi accedere…
Non capisci, alla fine, cosa questo posto sia davvero?...”.
Westworld
Quando prepari qualcosa per te (ad esempio, la colazione), sei come chi si professa chimic3 (ma ad un livello altr3); soprattutt3 quando tale “fare” corrisponde a mettere assieme un mix di ingredienti che 1) ripeti ogni mattina, 2) opportunamente ricalibrandoli, 3) in funzione del “come stai (il dato è riferito alla giornata precedente/'ora')”, in maniera tale da 4) giungere ad un livello espert3 che ti garantisca 5) il raggiungimento costante e coerente di uno stato di/in equilibrio
Dunque, puoi “fare” chimica in molte maniere, ossia, agendo nell’infrastruttura realtà ambientale... nello/allo “strato” che puoi meglio riconoscere ed approfondire, senza stravolgere per forza di cose, ciò che intendi andare ad analizzare, ovvero, te. 

Infatti, sei tu che fai da cartina tornasole
È su/in te che quel “mix” lascia degli effetti e delle conseguenze.
Sei tu che fai il test e sei sempre tu che paghi il conto oppure che ne ricavi benefici.
E questo ambito vale sempre (sempre), anche e soprattutt3 quando c’è una classe esperta al lavoro ed industrie, che hanno un certo interesse (vendere sempre di più) e, quindi, pubblicità massive che promettono solamente una “cosa”:
fa vendere sempre di più, a chi le permette, pagando chi le crea.
La verità è, dunque, deviata nell'AntiSistema, pur permeandol3, essendoci sempre...

La forbice si chiude su di/in te, mentre significativamente chi agisce in tal senso è proprio chi ci guadagna oltremodo (orchestrando tutt3 ciò che scambi per le parti in gioco... come la lobby, la politica, la scienza, la ricerca, le associazioni dei consumatori, ed ogni comitato sorto a tal proposito ma sempre in tal contesto interdipendente ed “indimostrabile” se non attraverso il tuo “sentire”).  
Preparando e consumando direttamente la tua “colazione”, per tutta la vita, potrai giungere ad un tale livello di maestria (conoscenza, esperienza, memoria), da far impallidire qualsiasi espert3 di turno. 
Perché... la tua esperienza sarà tale da poter contare anche solo su di te (ovviamente, avrai - nel durante - messo alla prova qualsiasi suggerimento e scartat3 tutt3 ciò che non ha funzionato per te, sulla base del come sei stat3/stai).
E, questa esperienza coerente, significa che potenzialmente puoi auto predisporti in tal senso, praticamente, in ogni campo.
Infatti, la colazione è “solo” un buon esempio, in tal senso sostanziale.
Ma (ma), se - diversa mente – la tua colazione è, altresì, “tua”… di conseguenza (allora), ciò significa che anche la tua vita è solamente “tua” e che, dunque, anche tu sei, invero, “tu”. 
Di più, ciò significa che la realtà manifesta “qua (così)” è… la “tua” realtà manifesta (non a caso sei nell’AntiSistema, dove prevale la proprietà privata nella gerarchia eco/dominante). 

Come puoi essere cert3 che, anche, da un ambito talmente “piccolo/limitato”, si possa estrarre, ricavare, “sentire”, etc. significato portante, centrale e distribuit3, a livello globale, massivo, generale e complessiv3?
Bè… è una questione di “fidarti” ma (ma) non delle apparenze (che, all’opposto, confermano il modello AntiSistemico, “pubblicitario”), piuttosto, d3 ciò che deriva da te, attraverso la tua esperienza/atteggiamento “formulare”.
Ossia, “qua (così)” non ci sarà nessun3 a darti ragione al livello più incisivo possibile, bensì, troverai al limite qualche pacca sulla spalla, dalla valenza più patetica che altr3.
Per cui, ci sei solamente tu e tutt3 ciò che “è” e deriva dalla tua esperienza diretta:
il tuo “sentire”
il tuo atteggiamento “formulare”
tu e solamente tu…
Tu, che hai il potere (potenziale) di… fare la differenza, proprio attraverso/con te (dal momento in cui sei e rimani assolutamente… te, perfettamente ades3 a ciò che ti “è già success3” e per/con ciò continua a succedere sulle ali della tua esperienza/memoria e continuatività coerente, all’insegna dell’interesse della tua “salute intesa sfericamente”).


Qualcosa che, come puoi notare, non corrisponde a nessun altr3 interesse, dalla “natura” AntiSistemica. 
Quando prepari la tua “colazione”, puoi partire da un suggerimento mirato (sincronico), ma poi devi assolutamente andare oltre, evitando di auto decadere nel meccanismo riflesso della ripetizione automatica, che scava solchi all’interno di te/“te”. 
Ed è solo provando su di te quel mix e “sentendo”, che  -nel durante - metti a segno la tua colazione.
Ergo:
se la chimica va a conoscere il “panorama” interno e va a personalizzarl3 (dando nomi e decretando “leggi”, celando verità e propugnando “verità”)
contemporaneamente
tu puoi “fare” al tuo livello “chimica”, assegnando verità che sono tue ma (ma) che hanno delle valenze comuni in termini di funzionamento.
Sì perché, la verità chimica è - per te - il “come ti stai e ti senti”; essendo la verità chimica = a verità industriale che è notoriamente di/in parte. 
Mentre, la tua verità “come stai/(ti)senti” è propriamente tua, ovvero, autentica a livello sferico
Se poi, la tua verità la intendi trasformare in un prodotto, allora (allora), essendo già nell’AntiSistema, anche la tua verità diventerà la “tua” verità (industriale, privat3) corrisposta alla Massa, ovvero, un prodotto acquistabile e vendibile mediante l’assunzione di denaro
Qualcosa (“tu”) che va a stravolgere anche il livello precedente (tu), ricompattando dunque la coerenza ambientale che “qua (così)” è assolutamente AntiSistemica.
Nel fare un simile passo, anche la tua esperienza pregressa va a farsi benedire, venendo meno quello “spirito (atteggiamento ‘formulare’)” che era stat3 in grado di farti fare passi da gigante, in coerenza di/con te.
La tua verità assolut3 è “come stai/(ti)senti”.
La “tua” verità assolut3 è la relatività “industriale (credo)”:
credi nel (in)… sentirti “meglio.
Certo, ma (ma) rispetto a chi/cosa
Ciò significa che “è già success3” qualcosa, che ha dunque delle conseguenze potenzialmente infinite, poiché sempre “qua (così)”. 
Quando asserisci di sentirti “bene”, l3 fai relativamente ad un mix interno di apparenze:
hai trovato lavoro
guadagni bene
hai conosciuto l’anima gemella
hai una bella macchina
farai un bel viaggio
hai un appuntamento che ti rende “felice”, etc. etc. etc.
Ossia, lo stare “bene” è uno stato di relatività, che non ti dichiara ma ti rende dipendente dalla tal “sostanza (forma sociale AntiSistemica)”.



Se ti preparassi la tua colazione “formularmente”, ad ogni occasione che ritorna ciclicamente “qua” (al mattino), dopo svariati tentativi approderesti ad un livello di/in te, tale da renderti “migliore”. 
Immagina, dunque, se un tale atteggiamento lo applicassi a/in te, sempre e comunque.
Chi diventeresti seppure “qua (così)”?
Diventeresti ciò che già sei potenzialmente.
E, d’assieme, andresti a mutare la “forma” ambientale, sociale, umana… che risponde di/in conseguenza, quando tu sei sempre tu, essendo tale “forma” qualcosa che ti riflette, ti ascolta, ti “sente”, ti percepisce, etc.
Dunque, quale è il modo per porre termine all’AntiSistema?
È il modo di “fare”, ovvero, l’atteggiamento “formulare”.
Laddove nella “formula” c’è ogni ingrediente nella percentuale tale da formare quel giusto “mix”, capace di… Ok?
La tua “colazione” è l’esempio che nella caratteristica frattale espansa, ti rende “capace” sempre ed in ogni “caso”, di… Ok?

Quando trovi in qualsiasi ambito il “modo di fare”, che ti fa “sentire bene” – in termini “formulari (giustizia sferica)” – di conseguenza, puoi utilizzare ciò per effetto leva, nell’assoluta certezza di ricordare la “formula (non magica ma che funziona)”, laddove il funzionamento è reale (ambientale e “naturale”) e dunque l’interfacciamento necessita... al fine di riuscire a co-incidere “qua”. 
L’interfaccia è tutt3 ciò che ti appare in quanto a livello sensibile (“materia”). 
E, così come puoi agire dallo/sullo schermo del “tuo” smartphone, e quest3 risponderà di conseguenza (trasmettendo il tocco in comandi “sotterranei”), allo stesso modo il tuo atteggiamento s’interfaccerà con la realtà manifesta “qua (così)” e “qua (potenziale)”, in un assieme che tuttavia è già polarizzat3 e saturat3 AntiSistemicamente.
Nonostante ciò, se il tuo atteggiamento è “formulare”, l’interfaccia “naturale” risponderà ugualmente, di/in conseguenza, perlomeno a livello giurisdizionale (secondo grande concentrazione di massa), con la “promessa” che… andando avanti, secondo tal “modo di fare”, la misura si colmerà, con l’ultima goccia che sarà in grado di far traboccare il “vaso”.

Eventi del calibro… Diluvio Universale, estinzione dei dinosauri, Big Bang, Creazione, etc. “dimostrano” dei momenti (punti) di “grande cambiamento”, in grado di permettere lo spostamento frequenziale (sostanziale) del reticolo ideale (sogno, progetto, intenzione, replica, riflesso, eco, etc.) da manifestarsi (nel) “qua”.
E quando qualcosa avviene a tal livello e con tale “intensità formulare”, in conseguenza di ciò si addensa e condensa la memoria ambientale caratteristica frattale espansa, a livello planetario:
un effetto secondario che avvolge la Terra, così come l’impatto di un asteroide ha permesso l'era glaciale
laddove l’effetto primario è proprio quell’impatto, che scompare alla vista dando luogo all’illusione piroclastica dell’effetto secondario…



“Ora”, un simile “impatto” – dalla deflagrazione globale – a chi/cosa può corrispondere?
Ovvero, i “dinosauri, l’asteroide, l’era glaciale, etc.” che cosa significano = il “modo di fare” che permette alla situazione (non importa quale e quanto sia radicata) di… terminare le proprie trasmissioni, dando luogo alla propria fine (non cambiamento né trasformazione).
Ovvio che non si tratta della fine del mondo, bensì, della fine di un impero (eco/dominante).
Qualcosa che passa necessariamente attraverso la distruzione (violenza, guerra, etc.)? No.
Ma (ma) solo quando avviene attraverso atteggiamento “formulare” nell'automatismo frattale espanso (“risposta” del/nel funzionamento), in leva per delegazione frattale espansa, ad immagine e somiglianza della grande concentrazione di massa (“pilota”), giurisdizionale a livello planetario…
Quando riesci ad agire a tale livello, di conseguenza, il mondo assume una “forma” sostanzialmente diversa:
ciò che “è già success3”…
Tutt3 ciò ti suggerisce che non esiste una soluzione definitiva, essendo l’equilibrio… (in) un mix di potenziali equilibri, che dipendono da chi/cosa agisce in quanto “pilota”, per l’automatismo ambientale “qua”. 
La vero somiglianza maggiore riguarda proprio una sorta di “esperimento”.
Di un ambiente globale che vive nel funzionamento e che l’apparente funzionare non va mai a metterne in dubbio la più che ampia portata e distribuzione non locale, ubiqua, in leva, wireless, etc.
Qualcosa che assomiglia, dunque, a “Dio”, laddove tale forma è un’immagine carica di significato
La realtà manifesta è (un) rifless3. La realtà potenziale è (nel) funzionamento. La realtà “formulare” è… sferica:
qualcosa che vale la pena di andare a manifestare, dal momento in cui potrebbe fungere da “chiave” per l’interpretazione del “momento terrestre”, da parte della macchina “vivente” poiché funzionante “qua”… che non ricordi proprio cosa significa.
Quale tipo di “risposta” potrebbe fornirti, a/in seguito dell’instaurazione della realtà “formulare”
Quando può essere ritenut3 conclus3 un/il… gioco/giogo?
C’è sicuramente un obiettivo stabile da raggiungere e rendere “reale” e non solo realistic3.


La “formula”, quando si può considerare bilanciat3?
Quando è in grado di auto convincere il funzionamento originale della “macchina terrestre”?
Quando sblocca definitivamente la propria “forma”?
Nell’immagine “Dio”, è confluita l’idea (che deodora di paura e ricatto) del giudizio universale = ?
Quale tipo di “giudizio” è quell3 che “conta”?
E per “chi/cosa” conta; ovvero, chi/cosa “è” a… giudicare?
La “risposta” è nell’analogia frattale espansa, con il luogo comune “natura”:
ciò che dai per scontat3 che sia tale
ovvero
persino “Dio”
che è significat3 e non… un essere.

Così come... “naturale” non è ciò che pensi, ma (ma), una forma particolare nella differenza di potenziale tu/“tu” (qualcosa che vale per qualunque singolarità “qua, così”)…
La compresenza della “tecnologia” e del sempre valido termine “modernità”, fanno presupporre che la “risposta” sia/è:
l’ora è = a, sempre vigile (funzionante).
Ciò che funziona non vive ma (ma) “giudica (esiste)”:
una macchina, un dispositivo, la “natura” stess3, etc.
L’IA, il sistema operativo frattale espanso, l’App “Genio della Lampada”, etc.
Qualcosa che ha senso se (se) all’interno di un esperimento, che l’eco/dominante fa passare in secondo piano, essendo “arredamento” però e non muro portante.
L’esperimento è qualcosa, però, ancora al di là del Filtro di Semplificazione, poiché – prima – c’è dell’altr3 da “fare”, come l’accorgerti ed il ricordare (“sentire”).
Fai… di te il segnale portante ‘formulare’, centrale poiché distribuit3”.




Non temere:
non si tratta di imporre alcunché a nessun3.
Non si tratta della riedizione dell’AntiSistema.
Si tratta, piuttosto, di un divers3 tipo di atteggiamento che rende la gerarchia superat3, In Comunione (qualcosa che non è religione, spiritualità, filosofia, politica, etc.):
qualcosa che è atteggiamento “formulare”
e
qualcosa di ricordat3 (significativamente) anche dalla religione, spiritualità, filosofia, politica, etc.
Passare da un mondo all’altro, richiede passi audaci”.
Westworld
       
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2334

Nessun commento:

Posta un commento

"Fai..." un po' Te.