lunedì 20 novembre 2017

Quando lo scandalo emerge è troppo tardi.



Vedo sì, Prometeo, e voglio darti il consiglio migliore, anche se tu sei già astuto. Devi sempre sapere chi seie adattarti alle regole nuove:
perché nuovo è questo tiranno che domina tra gli dèi.
Se scagli parole così tracotanti e taglienti, subito anche se il suo trono sta molto più in alto, Zeus le può sentire:
e allora la mole di pene che ora subisci ti sembrerà un gioco da bambini…”.
Eschilo, Prometeo incatenato
devi sempre sapere chi sei
e adattarti alle regole nuove
perché nuovo è questo tiranno che domina tra gli dèi…
Ossia, devi sempre ricordarti di te. 
L’auto adattamento è sopravvivenza, però. 
Fai attenzione alle “regole nuove...” ed al “nuovo... tiranno che domina...”: 
la particella “nuov3” è causale, gerarchica e singolare
Tale ammonimento ha un senso, una origine (“è già success3”) e una morale, ma (ma) di tutt3 ciò non rimane altro “qua (così)” che… parole svuotate dentro, erose AntiSistemicaMente (anche se sempre significative a livello di accortezza e potenziale).
L'invito a "stare al proprio posto", a non "sconfinare" in ruoli che non... sono propri, a conoscere i propri limiti è quello mosso da Apollo a Diomede… e ad Achille… nell'Iliade; in quanto, come rammenta Apollo allo stesso Poseidone, gli uomini non sono altro che “dei miseri mortali che, come le foglie, ora fioriscono in pieno splendore, mangiando i frutti del campo, ora languiscono e muoiono…”… Iliade XXI…
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L'invito a "stare al proprio posto", a non "sconfinare" in ruoli che non… sono propri (quale più efficace “invito” è la minaccia malcelata? Quella che trasborda sottilmente e che puoi proprio solamente comprendere).
Conoscere i propri limiti (nel proprio potenziale non ci sono limiti).
Quindi, quale è il proprio posto? Il “tuo” ruolo?
Nell'AntiSistema è tutt3 ciò che ti auto delimita passivamente... laddove nemmeno il denaro fa l'autentica differenza, dato che è sottodominante sotto (alla) dominante ed è una... invenzione (di parte), uno strumento, un riflesso, una leva, per...
Doukoure segna ed esulta chiedendo la libertà degli schiavi neri in Libia
Oltre ad aver portato in vantaggio i suoi, il giocatore africano si è però reso protagonista di un bel gesto subito dopo:
Doukoure ha infatti esultato mimando due mani incatenate per chiedere la liberazione degli schiavi neri in Libia.
L'Onu ha denunciato infatti nei giorni scorsi come nel Paese nordafricano si pratichi la vendita all'asta dei migranti come veri e propri schiavi.
Prassi dimostrata anche in un recente reportage della Cnn.
Doukoure… ha voluto così mandare un messaggio forte di libertà, chiedendo con la sua esultanza la liberazione di tutti gli schiavi neri detenuti nelle prigioni libiche…
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La schiavitù non si è mai estinta. Anzi
È il pilastro su cui si regge l’AntiSistema “qua (così)”. Con ogni bella parola a fare solo da sfondo, da cornicetta elegante...
Coperta (e permessa) dalla legge, “ora” si chiama, in quasi tutto il mondo… “attività lavorativa”. 
Qualcosa che in alcuni Stati è, tuttavia, ancora schiavitù alla luce del Sole. 
L’attività dell’Onu e quella del giornalismo internazionale, è rispettivamente 1) fumo negli occhi e 2) (ancora) lavoro. 
Per cui, nulla che deriva da questi due fulcri mediatici è in grado sostanzialmente di mutare gli equilibri. 
La realtà manifesta di ogni giorno (e notte), che conosci e caratterizza da quando ti sei manifestat3 in Terra, è come un manto di catrame che lastrica la strada maestra, già compresente ed auto indicante la “via”. 
Una realtà terribile e vergognosa che ti fai andare bene, istante dopo istante, senza significativamente mai (mai) fare nulla, dato che il processo decisionale non è più nelle tue “mani”, nonostante tutt3 ciò che ti dicono e ti fanno credere, “crisi dopo crisi”. 

“Qua (così)”, la Massa non crede mai che esistano situazioni inqualificabili, nonostante l’intero corso della storia deviata testimonia proprio l’esatto opposto. 
Al fine non c’è mai peggio. 
E quando lo scandalo emerge, è perché deve emergere
È perché... va tagliato via il ramo secco, dopo averlo sacrificato sull’altare della perpetuazione della compresenza gerarchica singolare immanifesta sotto (alla) dominante:
la componente principale del “virus” mentale, alias, della riprogrammazione della singolarità umana, verso la forma sempre attuale di auto possessione “qua (così)”. 
Questo Spazio (Potenziale) Solido insiste sempre (sempre) su questo “tasto”, poiché è… alla base dell’accorgerti
Quando lo scandalo emerge è troppo tardi. 
Ergo: 
lo scandalo AntiSistemico è ancora al di là dell’emergere e prima che sia troppo tardi, accorgiti “ora”
Fai che non sia solo perché deve emergere
Perché, a quel punto, l’AntiSistema avrà assunto una “nuova” forma, mentre la tirannia dominante rimarrà sempre (sempre) la stessa, dato che ha già, persino, organizzato anche il proprio funerale (apparente)”. 

Come consideri un virus? 
Come minimo, “sfuggevole”. 
Infatti è così, dato che gioca costantemente d’anticipo, andando non paradossalmente a dettare le regole che sono alla base della sua “ricerca”.
Quando lo scandalo emerge, ciò che è stato è stato e “scurdammoce o passato…”. 
A quel punto, a nulla serve tutto l’abbaglio mediatico, ogni processo, ogni colpa, ogni bailamme e ogni convinzione che “giustizia è fatta”, ogni putiferio, ogni apparenza, ogni recita, etc.
L'esistenza delle Case Magdalene non fu tenuta di gran conto fino al 1993, quando un ordine di suore a Dublino vendette parte del convento a un imprenditore immobiliare.
I resti delle 155 pazienti, che erano stati tumulati in tombe anonime all'interno della proprietà, furono esumati e, fatta eccezione per un corpo, cremati e seppelliti in una tomba comune nel cimitero di Glasnevin.
Questo scatenò uno scandalo pubblico.
Nel 1999 Mary Norris, Josephine McCarthy e Mary-Jo McDonagh, pazienti della Casa, fecero un resoconto del trattamento ricevuto nella Casa.
Nel documentario "Sex in a Cold Climate" del 1998 furono intervistate ex detenute delle Case Magdalene, che riferirono di aver subito abusi sessuali, psicologici e fisici continuati sia dalle suore sia dai preti e di essere state completamente isolate dal mondo esterno durante il periodo di detenzione.
Maggiori informazioni sulla vita nelle Case Magdalene sono raccolte nel film Magdalene di Peter Mullan…
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A questo punto che resta da fare se non di piangere per quelle “anime”? 
Prostituirsi è, forse, un’autentica scelta? No
“Qua (così)” nulla lo “è”. 
È tutt3 una imposizione che respiri insieme all’aria, che devi per forza di cose “mandare giù e fare entrare dentro a/di te…”. 
Che cosa c’è da capire? Che cosa c’è che non capisci? 
È una questione di giustizia universale e di giustizia di parte. 
È una questione di atteggiamento e di libertà autentica di poter essere se stessi. 
È una proibizione di fatto
Qualcosa che sembra altr3, ma non lo è, essendo – prima – intenzione sotto (alla) dominante.
L'invito a "stare al proprio posto", a non "sconfinare" in ruoli che non... sono propri, a conoscere i propri limiti (altro che "conosci te stess3")...



Le Case Magdalene erano istituti femminili che accoglievano le ragazze orfane, o ritenute "immorali", per via della loro condotta considerata peccaminosa o in contrasto con i pregiudizi della società benpensante.
La maggior parte di questi istituti furono gestiti da suore che appartenevano ai vari ordini, per conto della Chiesa cattolica.
Nella maggior parte di questi istituti femminili, le donne, per lo più ragazze adolescenti, erano trattenute spesso contro la loro volontà;
questo avveniva anche grazie alla complicità dei familiari delle ragazze, preoccupati di mantenere integro l'onore e la reputazione della loro famiglia:
così, per evitare un pubblico scandalo, le giovani erano condotte in questi conventi con l'intenzione di far espiare loro quelli che erano comunemente considerati gravi peccati.
Essere madre nubile, essere troppo avvenente o troppo brutta, essere rimasta vittima di uno stupro, erano alcune tra le cause più frequenti per cui si decideva di affidare le donne alle Case Magdalene.
Una volta accolte, le ragazze erano impegnate quotidianamente in estenuanti lavori, come lavare il bucato a mano:
il duro lavoro, le privazioni e la preghiera erano la condotta che bisognava tenere e che costituiva il cammino verso la redenzione dei peccati del passato.
Per via delle dure condizioni di vita e delle rigide regole imposte alle donne che vi vivevano, molto spesso sono state mosse critiche contro queste istituzioni, paragonandole in definitiva a delle vere e proprie lavanderie industriali, dove la manodopera delle operaie, non essendo retribuita, permetteva proficui guadagni agli istituti.
In Irlanda, questi luoghi erano conosciuti come Magdalene Laundries (Lavanderie Magdalene).
È stato calcolato che circa 30.000 donne furono ospitate nel corso dei 150 anni di storia di queste istituzioni.
L'ultima Casa Magdalene in Irlanda è stata chiusa il 25 settembre del 1996. A tutt'oggi non esiste una statistica esatta di quante donne siano state ospitate complessivamente…
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Secoli fa era alla “moda”, essere intolleranti, perchè non si poteva non fare nulla a fronte di una condotta altrui, al di fuori delle regole. 
Il non fare nulla, il non essere intolleranti, corrispondeva al condannare all’inferno i “malviventi” e anche chi non ricorreva al “fare qualcosa” nei confronti del “peccato” che avveniva di davanti ai propri occhi.
Ora, la pratica si è invertita, almeno sulla “carta”. 
La tolleranza è di moda (a livello di "predica"), ormai, ma (ma) nulla cambia a livello sostanziale
A quel livello che decide anche per te, senza che tu abbia deciso di affidare la tua decisione in tal senso. Sì, perché… non è a livello politico che si decide. 
La politica serve come cuscinetto e la compresenza delle lobby, presso la politica, la dice lunga relativamente alla forma gerarchica vigente “qua (così)”
Anche in “natura”, non sembra ma… esiste raffigurata la medesima forma gerarchica:
pesce grande mangia pesce piccolo.
Mentre, tra gli umani esiste la religione che insiste sul “Piano di Dio”, che narra di una “bontà celeste” mai pervenuta “qua (così)”
E nonostante la realtà manifesta “scandalosa”, tale spiegazione regge e sorregge tutt3, dato che ormai è più un incanto (una palude) piuttosto che un piano dove ancora accade di essere “svegli”.
Papa Francesco ricalca il limite che divide scienza e religione, "la vera misura del progresso, come ricordava il beato Paolo VI, è quella che mira al bene di ogni uomo e di tutto l'uomo…"…
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A parole non faceva e non fa una grinza: 
a parole (e, poi, esiste il genere umano, non solo gli... uomini).
Si narra, tra le righe, della giustizia ad angolo giro.
Già, ma (ma) per mezzo di un pulpito che non è degno di pronunciarle.
Una infrastruttura auto paralizzante, costituita da persone che lavorano e non da individui che sono quello che esprimono pubblicamente.
Resta il vuoto da colmare, che le spiegazioni scientifiche non riempiono… esse da sole non bastano a dare tutte le risposte.
Oggi ci rendiamo conto sempre di più che è necessario attingere ai tesori di sapienza conservati nelle tradizioni religiose, alla saggezza popolare, alla letteratura e alle arti, che toccano in profondità il mistero dell'esistenza umana, senza dimenticare, anzi riscoprendo quelli contenuti nella filosofia e nella teologia…
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Questa è “pubblicità”
Questo è AntiSistema. 
Ciò che ti dice quello che vuoi sentirti dire, salvo poi “rimanere tutt3 perfettamente immutat3 e senza risposte, ugual mente”.
Francesco ha messo in guardia contro il pericolo che la ricerca sia portata avanti a beneficio di pochi, se le decisioni sugli investimenti non saranno presi dall'insieme delle società:
"il progresso scientifico e tecnologico serve al bene di tutta l'umanità e i suoi benefici non possono andare a vantaggio soltanto di pochi. In tal modo, si eviterà che il futuro aggiunga nuove disuguaglianze basate sulla conoscenza, e aumenti il divario tra ricchi e poveri.
Le grandi decisioni sull'orientamento della ricerca scientifica e gli investimenti su di essa vanno assunte dall'insieme della società e non dettate solo dalle regole del mercato o dall'interesse di pochi...".
Così Papa Francesco durante l'udienza ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura…
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Belle parole, soprattutto, significative
Ma (ma) lasciate orfane del movimento reale successivo, che non è previsto assolutamente “qua (così)”. 
Quindi, tale “critica” è valida e mette allo scoperto ciò che succede sulla scorta del “è già success3”, senza per/con questo andare a cambiare rotta alla direzione del bastimento unico “umanità ‘qua così’”.

"La medicina e la genetica ci permettono di guardare dentro la struttura più intima dell'essere umano e addirittura di intervenirvi per modificarla.
Esse ci rendono capaci di debellare malattie ritenute inguaribili fino a poco tempo fa; ma aprono anche la possibilità di determinare gli esseri umani 'programmandone', per così dire, alcune qualità... 
Infine, i progressi incredibili delle macchine autonome e pensanti, che sono già in parte diventate componenti della nostra vita quotidiana, ci portano a riflettere su ciò che è specificamente umano e ci rende diversi dalle macchine"…
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Altre “parole sante”, e sempre prive di conseguenz3
Se (se) “apri gli occhi”, puoi accorgerti che anche il Papa è “alimentato” da più forze, una delle quali è quella della memoria frattale espansa, che dona la possibilità del significare, anche in una situazione estremamente impaludata e cementata.
I cambiamenti legati alla tecnologia e alla scienza "inducono alcuni a pensare che ci troviamo in un momento singolare della storia dell'umanità, quasi all'alba di una nuova era e alla nascita di un nuovo essere umano, superiore a quello che abbiamo conosciuto finora.
Sono in effetti grandi e gravi gli interrogativi e le questioni che ci troviamo ad affrontare… in parte anticipati dalla letteratura e dai film di fantascienza, fattisi eco di paure e di attese degli uomini…"...
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Il “momento” è certamente “singolare”. 
Infatti, il “qua (così)” narra della vicenda della singolarità dominante e del Dominio che, a turno, si avvicenda ad essere la sua (della dominante) “casa”. 
L’edificio fisico del potere e l’inquilin3 intern3/interiore. 
La “fantascienza” anticipa, poiché è basata sull’osservazione del “dove porta la via intrapresa d’assieme”.
Non occorre avere particolari poteri, per prevedere il futuro più probabile. No?



Occorre "superare la tragica divisione tra le 'due culture', quella umanistico/letteraria - teologica e quella scientifica, che conduce a un reciproco impoverimento, e incoraggiare un maggiore dialogo anche tra la Chiesa, comunità dei credenti, e la comunità scientifica..." ha aggiunto il papa aggiungendo che "la Chiesa, da parte sua, offre alcuni grandi principi per sostenere questo dialogo. Il primo è la centralità della persona umana, che va considerata un fine e non un mezzo…".
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la tragica divisione… conduce a un reciproco impoverimento (e al terzo incomodo, che gode, di conseguenza nell’ombra dell’indifferenza causale conseguente. Non il Diavolo, che è un simbolo di ciò che continua a succedere, bensì… la compresenza fisica del controllo “a monte”)
la centralità della persona umana, che va considerata un fine e non un mezzo (certo: come dimostra anche il “caso” Magdalene, ad esempio).
In ogni epoca “ricordata storicamente o persino leggendariamente”, la struttura sociale era (ed è) sempre suddivisa gerarchicamente, in ogni ambito
E la gerarchica singolare non è altro che la “dimostrazione” di quella scala del potere (“valore”) che esiste nonostante la “tua” ottusità, causale, “qua (così)”.
L'organizzazione templare risultava articolata:
i sacerdoti… di Apollo erano due e venivano nominati a vita, essi avevano cura del culto al dio e conservavano la sua statua; seguivano gli hósioi… in numero di cinque, nominati anch'essi a vita… controllavano il rispetto dei riti lì celebrati; i prophétes… assistevano invece la Pythía… seguiva altro personale addetto ai sacrifici alle pulizie, all'amministrazione
La personalità più prestigiosa era la Pythía, la profetessa, scelta tra le donne di Delfi senza alcuna selezione in base all'età e nominata a vita.
Potevano esservi più profetesse, fino a tre, la loro esistenza sacra era regolata dalla purezza rituale e dalla continenza, condizione esibita anche per mezzo di un preciso abbigliamento… e per un'alimentazione regolata…
La Pythía viveva nel santuario...
Nel caso delle consultazioni ordinarie (mensili), chiunque poteva chiedere responsi e il sacrificio che precedeva i riti era offerto dalla città di Delfi;
per quanto attiene invece le consultazioni "straordinarie", il sacrificio che le precedeva era a spese proprie del consultante il quale, se straniero, poteva procedere solo se accompagnato da un prosseno di Delfi...
L'ordine della consultazione seguiva secondo alcune rigide regole:
i Greci avevano la precedenza sui barbari e tra i Greci, i cittadini di Delfi avevano la precedenza; a seguire, i cittadini dell'anfizionia pilaico-delfica.
Nel caso si fosse presentata la condizione di uguale diritto, si tirava a sorte.
La città di Delfi si riservava comunque il diritto di riconoscere per decreto la promanziaovvero la possibilità offerta a un consultante di essere ricevuto dall'oracolo prima di altri
Prima di ogni singolo oracolo, il consultante doveva offrire… una libagione in natura, e pagare una tassa il cui ammontare si differenziava in base al fatto se il consulto atteneva alla sfera privata o a quella pubblica
Non si sa dove il consultante si collocasse, né se la sua domanda venisse o meno trascritta, ma questa domanda era proposta per mezzo di un'alternativa a cui la Pythía rispondeva
Link 
la città di Delfi si riservava comunque il diritto di riconoscere per decreto la promanzia… ovvero la possibilità offerta a un consultante di essere ricevuto dall'oracolo prima di altri
prima di ogni singolo oracolo, il consultante doveva offrire… una libagione in natura, e pagare una tassa il cui ammontare si differenziava in base al fatto se il consulto atteneva alla sfera privata o a quella pubblica
Già, a quel “tempo”, la disparità regnava sovrana. 
Per cui, l’oracolo rispondeva solo a chi poteva permetterselo. 
Nel caso delle consultazioni ordinarie (mensili), chiunque poteva chiedere responsi e il sacrificio che precedeva i riti era offerto dalla città di Delfi (questa era, ancora, "pubblicità" per ottenere e controllare il "rispetto delle regole").
Così come “oggi” c’è chi può permettersi il “miglior” avvocato, e chi no… in un modello legislativo che prevede proprio che il “miglior” avvocato abbia sempre (sempre) la meglio. 
Ergo:
che il “proprio” cliente può regolarmente contare su detta “copertura assicurativa” contro ogni tipo di comportamento.
Basta pagare
Alias:
basta avere denaro
Quindi: 
basta approfittarsi del prossimo, schiavizzandol3 al fine di ricavare guadagni e sempre maggiori… guadagni (dato l’elevato interesse sempre alla moda). 

Il Bollettino si conclude con una “lista della spesa, che viene riportata 1) per fissarla e 2) per un approfondimento successivo.
Salta pure questa parte, dato che è scritta in “geroglifico”.
Eterico.
Dimensione parallela.
William Buhlman (ha visto una “immagine” dell’infrastruttura del mondo).
Stranger things = il dietro alle quinte, la struttura sotto alla città, etc.
Dorsale oceanica (via di collegamento sottosopra).
Modello Far West.
Significato.
Forma completa del mondo apparente/non apparente.
Singolarità (universo, realtà manifesta “qua, così”, AntiSistema).
Dominio + dominante.
Sottodominant3 sotto (alla) dominante.
Te, “Te” = differenza di potenziale.
“Io”, “Ia”, “I3”.
Sistema operativo frattale espanso (intelligenza artificiale adattabile).
Equazione verificata per l’eguaglianza “uguale a”, schema fisso, costante, incognita e variabile.
Seconda Persona Singolare (Tu).
Generazione di 7 anni dedicata alla “formula”.
Supervisione della Bce, ad immagine e somiglianza del sistema operativo frattale espanso (una compresenza artificiale adattabile e riprogrammabile nella quale è riversata una volontà, una strategia).
Sottosopra Stranger Things e Inferno, Lucifer (stessa luce e "fiocchi" che cadono).
“Fai… di essere in te. Vale a dire: deve succedere qualcosa, poiché tale condizione non esiste ancora…”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2186

6 commenti:

  1. Credo che "i geroglifici" abbiano tutti qualcosa in comune e rappresentino tutti lo stesso frattale.
    Se ho indovinato allora ci potrebbe stare anche il termine "retroscena" e tutti i sui sinonimi come “antecedente”, “intrigo”, “macch-in-azione”, “quinte”, “trama”.

    A proposito di scandali, proprio ieri ho riscontrato la seguente “analogia frattale” a proposito dello scandalo degli abusi sessuali nel mondo del cinema.
    Questo scandalo (ormai troppo tardi per essere riparato) si è manifestato quasi contemporaneamente, sia in America ad Hollywood che in Italia, coinvolgendo qua e la registi e attori in proporzione di notorietà, quantità e importanza uguali.
    Sarà un caso? Credo di no. In sostanza quei 2 eventi comparsi in quel periodo erano la rappresentazione frattale, la manifestazione, di qualcosa “altro”, che ancora non riesco a cogliere.
    Una riflessione balenatami alla mente mentre scrivevo.
    Gli scandali sono il prodotto della conturbante regola “Il fine giustifica i mezzi”. Lo scandalo lava via, sciacqua, gli effetti collaterali causati dai mezzi usati per raggiungere il fine.
    Per questo ritengo che “il Fine mai deve giustificare i mezzi” utilizzati per raggiungerlo, o se si preferisce: “I mezzi utilizzati, mai devono essere giustificati dal fine” che si intende raggiungere.
    Il ciclo di “produzione” mezzi-fini/fini-mezzi deve chiudersi a cerchio e non a spirale, altrimenti non si chiude, e lasciamo dietro dei "residui", scandali.
    Solo quando il cerchio sarà chiuso sarà possibile “passare in qualche modo” al cerchio successivo più ampio, evoluto.
    In questo modo non lasciamo indietro scandali che dovranno essere ripuliti da chi rimane.
    Ciao e Grazie
    Dario

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    1. Caro Dario, certamente. Infatti "è già success3".
      Il "lavaggio" è una costante del Bollettino :)
      Sul perchè si sia aperto il "vaso"... è perchè "era (è) tempo di...". Sarà utile evitare di cascare nella trappola che prevede positività, in conseguenza degli scandali. E' come al solito una valanga che parte piano e poi ingrossa, scendendo a valle raccogliendo consensi e scheletri negli armadi (sempre pieni). Ma tutto ciò non è un lavaggio sostanziale. E' come per le banche e le "loro" sofferenze, che nel tacito assenso generale (che non riesce nemmeno a fare Npl = sofferenza bancaria = lascito dell'ultima crisi/truffa in termini di residuo = status quo "qua, così"), sono ripulite come denaro sporco, proveniente da traffici illeciti. In che modo? Impacchettandole in prodotti altri e svendendole ai privati o vendendole alla Bce, che ha il potere di farle sparire nel nulla della propria "pancia". Lo scandalo sessuale in corso d'opera è una messa in scena, che segue alla perdita di potere del produttore di Hollywood. E tolto il tappo... Non appena la "cosa" rientrerà, tutt3 continuerà come prima. Nel frattempo, qualcun3 potrà vendicarsi, approfittarsi, togliersi qualche sassolino dalla... scarpa, etc. La solita guerra tra impoveriti dentro. E qualcun3 entrerà nella faccenda solo per farsi maggiore pubblicità...
      Prosegue

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  2. Curioso. Le Case Magdalene erano di fatto delle "grandi lavatrici" ... lavavano panni, ma anche, a loro giudizio, lo "sporco", l'onta, la vergogna attribuita alle (secondo loro) peccatrici lì rinchiuse.
    Proprio come detto sopra (ma notato dopo) erano uno scandalo, ch "lava via, sciacqua, gli effetti collaterali causati dai mezzi usati per raggiungere il fine".
    Ciao
    Dario

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    Risposte
    1. Eccomi.
      Ho provato una profonda "tristezza" per queste donne. Come se avessi vissuto io, la vicenda. Qualcosa da togliere il fiato. Una simile intensità ha un significato, certamente. Una connessione particolare, come la modalità che mi ha attirato verso questa bieca realtà: il commento di qualcun3 ad una notizia. Si potrà pensare al caso, ma... il caso non esiste. La storia deviata umana, è un abominio. Il libro è talmente grondante sangue, che basta aprirlo anche a "caso", purtroppo.
      Ancora grazie. Ti abbraccio.
      Sincerità

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    2. Anche io ho provato una profonda tristezza per quelle donne ... poi oggi scopro che c'è di peggio, e molto più vicino a noi nel tempo.
      Per esempio:

      Il blocco della Striscia di Gaza è il più grande crimine di guerra che sia mai stato commesso ... ma ci si occupa dello "scandalo" di violenza sessuale al giornalista televisivo Alex Gilady.

      ... Mansour ha raccontato che oltre un terzo dei bambini che ha incontrato nel campo profughi di Jabalya è stato vittima di ..... I genitori devono pensare alla guerra per la sopravvivenza, soffrono di depressione e non sono capaci di proteggerli.
      A Gaza è impossibile evitare che bambini e genitori vivano questo trauma perché questo trauma non finisce e non finirà. Adulti e bambini vivono in mezzo ad un dolore terribile, nessuno è sano di mente a Gaza.
      Caos, questa è la parola.
      https://comedonchisciotte.org/distopia-sulla-striscia-di-gaza/

      Provo molta compassione per questa gente. Sia per le vittime che per i carnefici.
      Tutto questo deve avere senso, ma Io non lo so trovare.
      Ciao
      Dario

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    3. Ciao Dario, ce n'è per ogni gusto, "qua (così)", certamente. Tuttavia, non si può dire che "c'è di peggio" di fronte ad eventi (abomini) di questo tipo. C'è un livello massimo che raccoglie tutt3 ciò che termina con la terminazione di una vita. A quel punto, non c'è la possibilità di andare oltre: è stata tolta una vita. Cosa c'è di peggio? Che siano piccol3 o grand3, non c'è differenza in termini di "delitto".
      E' il mondo intero (al 99 per cento) che è in questa condizione, e SPS ha evidenziato ed approfondito il "perchè". Per cui non posso accettare la tua espressione "tutto questo deve avere senso, ma Io non lo so trovare...". Non è che dev3 avere ragione per forza, ma... trova allora una spiegazione altra (cosa che non puoi fare, per tua stessa ammissione). Scusami ma, è portante e centrale che segnali la questione. Senza SPS il "senso" quale è? Forse, non ha senso?
      Allora è come girare di notte coi fari spenti...
      In amicizia, mi raccomando :)
      Ti ringrazio e abbraccio.
      Sincerità

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