sabato 7 agosto 2010

Etereo come la libertà.





Mi trovavo alla ricerca di una porzione di me, sparsa per il web e dunque nell’etere; un riflesso che mi suggerisse, attraverso una luce di “seconda mano”, su cosa fosse meglio inquadrare e, leggermente, focalizzare. 

In un pomeriggio misteriosamente caldo, seguito ad un giorno di autunno smarrito nel tempo, nel vento della trasformazione, mi sono sentito molto vicino all’amico Proust, il quale mi viene a trovare quantisticamente molto spesso; sempre più propenso a suggerirmi “pezzi” di saggezza oltremodo preziosa. 

Cocci di me sparsi ad arte nel passato

Non c'è idea che non porti in sé la sua possibile confutazione.
Marcel Proust

Perfetta serie di costrutti atta ad annichilire il proprio e medesimo potere sulle menti indiavolate a pontificare e a scontrarsi apertamente per un pubblico senso di altezzoso contrasto.

Cercare il consenso del pubblico?
 
La volgarità di un'idea si misura dal suo bisogno di proselitismo.
Mario Andrea Rigoni

Sto bene da me, arrotolato in stretti giri di potenziale non inespresso ma libero di spaziare.

 

2 commenti:

  1. Ben detto!
    Questo post è stupendo...
    Seguirò il consiglio...
    Grazie
    Un caro saluto dalla Montagna

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  2. Cara Amica,
    grazie di cuore :)

    Francamente ritenevo questo post tanto ermetico da risultare persino indigesto, invece tu hai squarciato il mio timore...

    C'è sempre speranza!

    Un abbraccione e buona continuazione...

    Aloha

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"Fai..." un po' Te.