SPS

giovedì 11 gennaio 2024

Gallina (non) intelligente e-Dna.


Si de-scriveva della “gallina”. Eccone il testo, di Cochi, Renato e Jannacci.

“La gallina non è un animale intelligente
lo si capisce, lo si capisce
da come guarda la gente.
Infatti all'inizio del mondo essa veniva chiamata volpe
Perché volpe?
Volpe per le sue belle piume.
Ah sì, sì, volpe.
Mentre l'asino non era ancora in commercio perché non era diventato ruota.
Io ho visto un incidente dove c'era un camions carico di lavabos
che si è centrato con un pullmans con su tutta la gente che mangiava i sandwich.
E ha perso una ruota
ma del resto tutta la vita è una ruota.
E la gallina seduta nella via
ripete, ripete, ripete il suo gesto.
La gallina solo di piume è ricoperta
e sta sempre rinchiusa all'aria aperta.
E non prova invidia né avversione neanche verso le pecore
che le passan davanti col maglione.
Tutte le pecore nella loro superiorità superba gli passan davanti
con un maglione di cachemire e con un bottone proprio qui, sul collo.
L'unica cosa calda che ha sono le uova che ci dà sempre fresche
Così pensammo di aiutarne una.
Una bella gallina tutta ricoperta di piume 

e di sotto aveva un magazzino di scarpe
e dietro un tugurio dal quale uscivano le uova
e così scoprimmo che la gallina ama molto il caldo
e che denudata, oliata per evitar le scottature e messa a 120 gradi
essa perde ogni scontrosità
e diventa molto buona…
È buona, la gallina.
La gallina è molto buona ma non è intelligente…”.

Terribile! Di questa canzone, che canzona la gallina, confesso che sino ad oggi ho avuto nella mente l’imprinting originale degli anni ’70. Ovvero: sono sempre stato certo che il testo recitasse, “la gallina è un animale intelligente”. Forse ho fatto confusione facendo mix con “Canzone intelligente”. Bah!

So solo che per decenni ho pensato alla gallina intelligente, non al contrario. 

È stato una sorta di shock, perché… se è successo con questo testo, chissà quante volte si è replicato l’impasse. Roba che se ci andavo a scommettere… No? 

Un’altra scommessa che perderei senza dubbio è quella relativa all’altezza di Sua Altezza... Benito Mussolini (per non parlare del Re) che, per la verità, sembrava molto più alto a “sentirlo parlare”, rispetto a quello che era. Ossia, 1,69 metri. Anche qua conta tanto l’apparenza, la gestualità, il portamento, la grandeur, la storia, etc. Inoltre, le inquadrature, la fotografia, gli accostamenti, etc. Insomma, non era affatto alto per il leader ch’è stato. Poi, se consulti un po’ la “sfera magica” ti accorgi che Napoleone (ritenuto un nano da giardino) era in realtà alto tanto quanto Mussolini. Gasp

Per la serie, “se scommetti perdi sempre”. 

Viene buono per lo “zio” Gerry. Churchill era 1,67. E lì ci sta. Stalin e Lenin, 1,65. Poffarbacco! Francisco Franco, 1,63. Ma pensa. E poi, l’assurdità: 

Hitler era 1,75

Incredibile: sembrava piccolo a vederlo nel materiale di repertorio. Non so; Mussolini lo ritenevo alto, mentre Hitler piccolo. E invece era (è) vero il contrario. Vabbè, sono solo 6 centimetri. 

E quando leggi che Bin Laden era alto 1,95? Che te possino. 

Sembrava così piccolo. Bah. E Pietro il Grande (il nome è un presagio)? Nomen omen: 2,03 metri. Wow. Chissà con la corazza addosso che “granatiere”. 

Tutto questo per concepire che spesso la realtà inganna. Oppure, è una realtà ingannevole perché riflette qualcosa/qualcuno dall’atteggiamento simile? O, anche, il riflesso è relativo a Te che sei diventato “te” e allora de che. 

L’inganno è servito appena sfornato, bello fresco. Un po’ come i non solo giochi di parola:

la gallina solo di piume è ricoperta e sta sempre rinchiusa all'aria aperta
l'unica cosa calda che ha sono le uova che ci dà sempre fresche

Segnati:

sta sempre rinchiusa all'aria aperta…
l'unica cosa calda… le uova che ci dà sempre fresche…

Questi sono inganni sostanziali.
Come questo:

abbiamo capito molto presto che dovevamo autocensurarci, altrimenti saremmo stati chiusi… Facebook e Youtube ci censurano…”.

Come possono “operare” in questo modo? Solo essendo in “democrazia = nazismo” è possibile continuare in tale sorta di paradosso, che… paradosso non è. Sostanza

Sono le persone che rendono possibile questo (“te”). 

Ad esempio, sto’ tipo... a cui viene difficile persino augurare il “riposo eterno”. Del resto, si trovava già allo “Inferno”: 

era qua, così, nell’AntiSistema. E, a proposito di cordate...

Ortu negli ultimi anni è stato anche protagonista di diverse invettive contro i medici “no-vax”, che secondo lui sarebbero dovuti essere “allontanati”. In particolare, lodò la provincia dell'Aquila dove era presenteun solo medico ‘no-vax’”. Ortu era anche un fervido sostenitore del vaccino Covid, appoggiando l'obbligatorietà
Così lo ricorda il senatore Guido Liris: “un amico personale e di famiglia, da medico il mio presidente dell’Ordine, una persona discreta, un professionista esemplare. È riuscito a sposare il prestigio del ruolo all’affabilità e all’affetto nei confronti di tutti i colleghi, in particolare i più giovani. Un addio che peserà tantissimo, Maurizio lascia un vuoto incolmabile. Mi mancherà la sua chiamata puntuale per ricordarmi le scadenze, gli impegni nei confronti dell’Ordine, gli spunti e gli stimoli, le sollecitazioni rispetto alle tematiche sanitarie che mi ha sempre rivolto nei miei diversi ruoli istituzionali. Invio un abbraccio sentito ai familiari a cui sono particolarmente legato”…

Ecco. Di certo fu “un professionista esemplare” nel ricordare “le scadenze, gli impegni nei confronti dell’Ordine…”. E che dire del suo particolare “affetto nei confronti di tutti i colleghi, in particolare i più giovani…”? Brutta roba. Davvero degno di un “fervido sostenitore del vaccino Covid, appoggiando l'obbligatorietà…”. 

C’è da chiedersi seriamente “su cosa ha giurato questo ‘medico’”. Oppure, soffriva di amnesia generale? Gli fu fatto il lavaggio del cervello e della coscienza? Il reset ne ha risparmiati davvero pochi. Tanto che ora fanno finta di lamentarsi della “carenza di medici… (nella provincia dell'Aquila è presente… un solo medico, ad esempio)”. 

Pagliacci assassini. Servomeccanismi. 

Ingranaggi della macchina, nella macchina. 

Il numero chiuso nelle facoltà è stata la disgrazia di questo Paese, rivedere test d'ingresso medicina…”.
Luca Zaia

Come no. È-voluto. Le “disgrazie” non vengono mai da sole, ma sono sempre “accompagnate”. Occorrono e dunque arrivano, accadono. Come al solito, “Dio” conosce sempre il perché e soprattutto il percome. Ma per “te” deve sempre rimanere un “mistero”, il segreto inconfessabile perché altrimenti “li metteresti tutti al muro”. Essi si difendono in codesto modo:

evitando che Tu sia Tu. 

E infatti sei “tu”. Il… senza vergogna, come lor signori del resto. Ad immagine e somiglianza. No? E chi si somiglia, si piglia. O… se lo piglia(no)… 


Ritorna al testo della “gallina”: i “comici” non lo sapevano e non lo sanno ma… hanno sempre avuto il ruolo di guastatori dei valori della tradizione, degli usi e costumi dei popoli, luogo comune by luogo comune, ovunque, da sempre. 

Al di là di “fare satira” o quello che vuoi/sai, costoro distruggono, fanno a pezzi, facendo auto decadere nel ridicolo. Molti, attraverso il loro essere distaccati, freddi, lasciano (tracciano) davvero un vuoto incolmabile. 

Proprio quello che intercorre fra Te e “te”. 

Un’eternità sempre così… poco distante, essendo una questione di “vibrazione” = atteggiamento, coerenza, totalità. Ecco perché potresti viaggiare “più veloce della luce”, ma… niente: ti devi sempre munire di mezzi che neanche il Professor Nefarius. Ok? Te li devi far bastare, anche se sono buoni per andarci a fare la spesa, come l’utilitaria che già hai in garage. 

Sulla “Luna” come ci vai, da Te? 

Ma quando mai, pro-cedendo in tal modo così… stra-ordinario. Come non avvedertene? Solo se sei in un vero e proprio “incantesimo”. Laddove, in effetti… manifestarsi, andare a scuola e poi al lavoro per tutta la “vita”, embè… Sì, il divertimento. E sti cazzi! 

Il testo de’ “La gallina” è il frutto di un acido, di un abbonamento a vita alla cannabis, di un “viaggio” che non finisce mai sovrapponendosi all’esserci, che ne paga ogni spesa alfine. Col risultato che certi “testi” co-incidono con ben altri “programmi” di destrutturazione cerebrale, per così dire. Erano gli anni ’70! Pensa da quanto dura il trattamento speciale. Il cui inizio di certo non è stato negli anni ’70. 

Chi educaoramai?

Finora ministro dell’educazione, ha cominciato il suo cammino in politica con il Partito socialista, poi è diventato uno dei fedelissimi del Presidente francese, a cui è legato dal 2017. Attal ha due primati: è l'uomo più giovane della Quinta Repubblica a ricoprire l'incarico di premier ed è il primo gay dichiarato in questo ruolo
Dopo aver avuto una relazione con la cantante Joyce Jonathan, si è sposato civilmente con il deputato europeo Stéphan Séjourné, ex consulente di Macron al ministero dell’Economia, oggi segretario del Partito presidenziale Renaissance e presidente del gruppo parlamentare europeo Renew…
Nel momento in cui veniva ufficializzata la sua nomina a premier, Attal era in collegamento con i 14mila presidi francesi per ringraziarli e incoraggiarli a continuare “la più bella missione del mondo”, ovvero educare e costruire le nuove generazioni di francesi

Ti rendi conto, oltre che ad ar-renderti ogni volta? 

Queste “nuove schiere” di giovani individui pronti a…, come si inseriranno nel tessuto sociale, nella struttura ossea della società? Come mai tutto d’un tratto un po’ ovunque ai vertici arrivano così tanti Lgbtech? Vedi che a livello % sono una estrema minoranza. Uhm. Vuoi vedere che si tratta di razzismo al contrario, questa volta? Cioè, tocca all’etero, ora? Dove siamo, allora: alla “Corrida”? Costoro sono così validi da assumere tali cariche in maniera così numerosa, manco fossero una sola famiglia? Quando mai. In “Francia”, Macron tira la volata al proprio gruppo. Macron che a sua volta fa parte del Wef: la fonte della creazione del movimento Lgbtech. Così influente da aver “influenzato” tutto e, probabilmente, da avere anche pensato e fornito la relativa “cura”. 

Dem”-One

Esistono due modi di filosofare. Il primo consiste in una dimostrazione a priori, che va dalle cause agli effetti. Il secondo in una dimostrazione a posteriori, che risale dagli effetti o dai fenomeni alla causa che può averli generati”.
Thomas Hobbes

Hobbes faceva le cose per “hobby”? Questa sua massima è una grande verità, che in SPS è stata espansa sino a diventare praticabile (anche se non te ne sei accorto):

una dimostrazione a posteriori
che risale dagli effetti o dai fenomeni
alla causa che può averli generati

Alla ragione fondamentale!

Ecco come puoi sempre “sgamare” ciò che è già successo: attraverso il continua a succedere.
Tuttavia Hobbes, che fa rima anche con lobby, oltre che con hobby, poi si metteva al sicuro, al riparo da ogni tipo di “intemperia”.

Secondo Hobbes dall’ambito della filosofia esulano sia Dio sia le cose incorporee, in quanto rappresentano delle realtà di cui non è possibile addurre la causa generatrice”.
Thomas Hobbes

Et voi-là! Mentre Io rimango qua: certo del mio. Decodificando anche hobby lobby Hobbes. Il quale ha “portato fuori” cose che voi umani manco immaginate. Ecco perché c’è SPS, tra l’altro! Pensi che si possa creare un “gruppo di studio” sulla sostanza, prima della mia dipartita? Non so; è dal 2009 che attendo. Toc. Toc. Anche se dal “2020” è arrivata la “tua” risposta:

oltre il 90% di “code alla vaccinara”. 

E di quel 10% va calcolato al max, l’1%. E nei 9 mesi di latenza personale (2023), il nulla totale. Devo ringraziarti per esserti, così, reso evidente, manifesto. Oppure, pensavi che il silenzio non fosse un tipo di risposta! Suvvia. Il tacitare è assenso, è consenso. A chi? A cosa? Bè, di certo non a ciò che ho da dire Io. Al contrario, semmai. Ho il dente avvelenato? Mah; vedi un po’… Chi? Te o “te”? 

Chi sei ora

Con il mondo intero messo così, “è andato tutto bene?”. Sì, ma sta cambiando. Vero? Il famoso “cambiamento climatico”. Ciò che devi combattere, arrestare. Dopo secoli di inquinamento ad opera loro? Dopo secoli di vere proteste, ora arrivano belli belli e d’un colpo hanno ragione solo loro, ergo, se non sei d’accordo scattano le sanzioni “democratiche”, quelle per il bene di tutti, dell’intera comunità. 

Vedi che se si sono manifestati, ancora una volta, un motivo di fondo c’è: era tutto pronto! Il “2020” è stato il 2012: la “fine del mondo”. Il tempismo è tutto. Motivo per cui ti aspettavi il 2012 e allora è arrivato nel “2020”, tra l’altro testimoniando a favore del “ritardo” di cui s-offri. 

Nella differita AntiSistemica che non esiste anche se c’è. Sì, al solito. 

Ci sono Lgbtech ovunque che si pre-occupano di “educare” e… niente? 

Poi, si parla di “crisi culturale” e di mancanza di nascite. I valori sono stati “grattati via” progressivamente, fra l’altro, a furia di riderci sopra. Ecco chi sono i “comici”. Anche se non lo sanno, essendo sempre tra virgolette. E poi tutta questa tecnologia sempre più spinta: t-ren-ologia che va dritta al punto.

Quale? Appunto

Il T-Rex non si manifesta più in quanto tale: si è “travestito”. Si è messo la parrucca. Non solo da clown. Nel mentre, compare It. La verità spinge sempre per…, ma non c’è rosa senza spine, per cui… ti pungi ogni volta, anzi, non ti pungi affatto, vieni (al) punto ogni volta.

Conservazione delle impronte.
All’interno del microchip della Carta di Identità Elettronica sono memorizzati in maniera sicura i dati personali e biometrici del titolare: la foto, le impronte digitali e le informazioni che ne consentono l’identificazione online. La presenza delle impronte digitali è importante per accertare in modo univoco l’identità del titolare del documento, questo rende la Cie uno strumento sicuro e protetto da ogni tentativo di contraffazione o furto d’identità. La rilevazione delle impronte digitali è prevista per ciascun cittadino che abbia almeno 12 anni di età. A differenza degli altri dati presenti sul microchip, le impronte digitali sono accessibili solo alle Autorità di controllo che abbiano specifiche autorizzazioni. Non c’è modo di leggere le impronte digitali né tramite un computer collegato a un lettore di smartcard né attraverso uno smartphone. Le impronte digitali, registrate in sicurezza all’interno della Cie e non memorizzate in altre banche dati, non rappresentano un sistema di schedatura, ma una forma di tutela dell’identità fisica e digitale del cittadino, con l’obiettivo di contrastare il rischio di sostituzione di persona e il furto d’identità…

Ci sei? Ti “prendono le impronte” così… per utilità “tua”. Le dai di tua sponte, addirittura. Anche se è il solito obbligo mascherato. Una volta, per avere le impronte digitali doveva esserci un valido motivo. Ora no. 

Pensi davvero che le impronte digitali non possano essere “copiate”? 

Le vie di lor signori sono infinite. Clonano tutto! E l’informatica riserva sempre sorprese, soprattutto se chi l’ha concepita e creata ha predisposto “cunicoli sotterranei” per… Ok? Non solo a Gaza è pieno di tunnel sotto alla superficie terrena. La tecnologia ti è stata “data (te la devi comprare)” proprio per spiarti. 

Tutto ha questo compito primario. 

Qualcosa che inserito a livello commerciale, hai voglia a come si diffonde. Altro che il “virus”. Una sorta di “come volevasi dimostrare”. Nulla che qualsiasi legge fisica non sappia spiegare, sostanzialmente. Dunque, sei oramai abituato ad essere consapevole che semmai una “tua” impronta digitale venisse trovata sul luogo del delitto, “saresti nei guai”. Vero? Quindi, con le “tue” impronte digitali in giro per l’ambiente informatico del “tuo” cellulare, credi di dormire davvero sonni sereni? È un attimo che ti trovi incolpato di qualcosa che manco, appunto, ti sognavi.  

Se poi la questione “Dna” viene espansa, chiuditi o cielo. Le “tue” tracce possono inchiodarti alla croce, senza che hai mai nemmeno pensato a…; cioè, siamo oltre a Minority Report

Anche se a livello di “minorati”, ci siamo. 

Dna, lo studio: può essere individuato anche nell'aria.
Un esperimento pratico ha dimostrato che è davvero possibile raccogliere il Dna disperso nell'ambiente da animali ed esseri umani.
Il Dna “ambientale” si può estrarre da suolo, neve, acqua e aria…

Si chiama Cgi:
Computer generated imagery… significa “immagini generate al computer…”.

E con l’avvento dell’IA, boom!


Cgi è un po’ comeCgil. Effetti speciali! Uguale, nella sostanza. Ovvero, con questa tecnologia lor signori ci hanno disegnato lo “universo”, lo “spazio”, i “virus”, i “vaccini” m-Rna, gli “alieni”, la “storia”, la “Terra a palla”, etc. etc. etc. ed ora anche il “Dna”, oltre che raccogliere le “impronte digitali”. 

È “tempo” che la tecnologia di-mostri davvero che cosa è, nella sostanza, nelle mani AntiSistemiche.

Immaginate cosa riuscirebbero a inventarsi gli sceneggiatori di “Csi” con questa informazione. Gli scienziati della Queen Mary University of London hanno dimostrato che è possibile raccogliere e analizzare il Dna disperso nell'aria dai mammiferi, esseri umani compresi. In futuro si potrebbe arrivare a determinare “dal nulla” se una persona fosse presente o meno in una stanza dove si è consumato un delitto. Ma oltre alle indagini criminali della polizia scientifica, da questa tecnica trarrebbero vantaggio anche l'ecologia, l'archeologia, l'antropologia e la medicina, ad esempio per studiare come si propagano i virus.
Cos'è il Dna ambientale.
Quando un organismo vivente interagisce con un ambiente, lascia sospese dietro di sé tracce di Dna ambientale (eDna, da enviromental). È un ambito di ricerca ancora piuttosto nuovo, che negli ultimi anni gli scienziati stanno applicando per identificare le specie di animali, magari difficili da avvicinare, presenti in un luogo. L'eDna si può ricavare da varie “fonti”: suolo e neve, ad esempio, anche se finora in gran parte dei casi ci si è concentrati sugli ambienti acquatici. I chimici e i biologi della Queen Mary volevano verificare se la stessa procedura fosse applicabile anche all'aria, e infatti il loro studio è presentato come un proof of concept, ossia una “prova di fattibilità”.
Uomini e talpe.
I ricercatori hanno aspirato campioni di aria da una stanza dove erano state tenute delle talpe, e anche dall'interno delle loro tane, dopodiché li hanno analizzati con le tecniche normalmente impiegate per la ricerca di filamenti di Dna e sono effettivamente riusciti a identificare quello delle talpe. Non solo: in entrambi i campioni è stato rilevato anche del Dna umano, che non era frutto di una contaminazione come temuto in un primo momento, ma che risultava invece riconducibile ai tecnici che si occupavano dei roditori (le uniche persone che avevano avuto accesso alla stanza).
Insomma, l'eDna può essere davvero estratto dall'aria. Siamo solo ai primi passi in questa direzione e serviranno molti altri esperimenti e approfondimenti, ma la sensibilità mostrata dalla tecnica di campionamento fa ben sperare per un'ampia gamma di applicazioni future.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PeerJ. 

Era il 2021. Sei rovinato. Lo sai

Anche solamente a livello di continua a succedere, lo sei. Soprattutto perché manco te ne accorgi. Te la fanno sotto al naso ma, “figurati”. Sei “tu” del resto. Che cosa ci si dovrebbe aspettare diversamente.
In futuro si potrebbe arrivare a determinare “dal nulla” se una persona fosse presente o meno in una stanza dove si è consumato un delitto… (wow: pensa se fossi estraneo alla vicenda eppure fossi giudicato colpevole grazie al “tuo” eDna).
La “legge è uguale per tutti”. Nella misura in cui “la legge non ammette ignoranza”. Uhm. E quindi? Se ignori la legge, la “legge” non ignora Te. Figurati se sei “te”, la “legge” va a nozze. Qualcosa che non hai deciso affatto, viene a giudicarti e ti sbatte in galera a vita, perché le “prove sono tutte a tuo sfavore”. 

Se l’eDna lo ricavano anche dall’aria, di conseguenza… una volta “preso”, poi lo possono spargere ad arte ovunque, laddove “serve”. 

Chi ti dà la garanzia che non lo faranno? Chi? Lor signori? Apposto. 

Hanno tutto di “te”. E se sei ancora libero è perché essenzialmente sei “libero”. È già successo. Continua a succedere.

La non appartenenza partitica di Draghi, “ostacolerà” la corsa di quest'ultimo alla presidenza, secondo quanto riferito da un diplomatico…

Cosa ci vuole ad “incastrare” qualcuno, in maniera che ai vertici risiedano sempre gli stessi, sostanzialmente? Vedi i Lgbtech, ad esempio. Un po’ come a San-Remo oramai vinci solamente se sei della “famiglia”. E se hai delle chance, bè… basta far trovare il “tuo” e-Dna da qualche parte dove non dovrebbe esserci affatto e… il dado è es-tratto, come al giogo del Lotto. Inoltre, le “tue” impronte digitali sono alla mercé informatica e allora sei fritto, potenzialmente. Ecco perché a decidere sono sempre loro. Perché “lì” non ci arrivano che solo loro. Se sei “diverso” ma non sei Lgbtech, niente. Nella “Francia” qualcuno ancora si distingue? 

Poco male: non durerà oltremodo.

Dati sanitari segreto di Stato… La denuncia del vicepresidente di Bonsens: “l'Unione Europea ha rinnegato tutti i suoi valori democratici, ma i francesi stanno imparando a dire no ai diktat ingiusti…”…

Davvero i “francesi” hanno imparato questo? Chi li ha “educati” in tal senso? Lady Gaga?  

Il Governo non è e non sarà mai ostaggio di nessuno. Ci assumiamo la piena responsabilità delle scelte che facciamo e delle decisioni che prendiamo. Le posizioni del Governo, così come ribadito dal Presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno, anche in ambito sportivo, non potranno essere condizionate dalle lobby, né indirizzate e influenzate da nessuno, questo vale naturalmente anche per le deleghe che mi sono state affidate…”…
Andrea Abodi

I “Governi” sono preda di “qualcosa/qualcuno” perlomeno dalla resa incondizionata post “fine” II Guerra Mondiale, per così dire, perché in realtà la “Italia” non è mai (mai) stata Italia. Nemmeno quando c’era lo “Impero Romano” che infatti era romano, non italico. 

La “Italia” è al pari delle immagini Cgi. 

Uguale. Idem. Stessa cosa. Luogo comune da imparare a memoria o a menadito. Altrimenti, ti bocciano o ti rimandano a settembre. Sino a quando impari la lezione. Loro ti preparano ad affrontare la “vita”… di lavoro, sacrifici e allineamento. Sempre serrato tra i ranghi. Tra le fila. Con-vinto, del contrario, tanto ti basta anche un tatuaggio. 

Sei ancora con l’anello al naso, infatti. 

Vaccino Covid, “un errore iniettare quel veleno, cure presenti da 17 anni…”: lettera del Dott. Citro della Riva al Ministro della Salute Schillaci… Nella clip, il dott. Citro legge una lettera aperta rivolta a Schillaci: “commessi gravi errori durante la pandemia Covid, vogliamo una medicina lontana da interessi privati…”…

A Citro; vedi che non sono “errori”. 

Sono orrori che ancora difendono perché si tratta di una cordata. Così come non si tratta di “vaccino”. 

È la IV Rivoluzione Industriale. Tutto qua. 








Gli individui non hanno mai contato niente

Le “rivoluzioni” non sono mai state le Rivoluzioni: quelle accadono solo quando “serve”. Come per cambiare scenario a teatro. Non c’è nessuno a cui ti puoi rivolgere se non sei d’accordo. 

Anche il Gabibbo è parte in causa. 

Dissociazione ele-mentale. Cgi... Sei tu la... gallina.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3583
prospettivavita@gmail.com


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