SPS

mercoledì 9 febbraio 2022

Un'intenzione detestabile e di parte.



A Me, personalmente, “piace” ricordare i Grandi Alberi della Terra: 

quelli che hanno abbattuto, laserandoli al piede. 

Non quello che sono diventati o sembrano

i rilievi, i monti, l’orografia, etc. 

Trovo che questo genocidio corrisponda ad ogni genocidio successivo, che li riassuma tutti quanti. Lo dico perché ci credo e ne ho “fede”. Inoltre, perché “so (sento)” che l’Ambiente funziona e lo “Fa…” attraverso quello che esteriormente è identificabile o auto decodificabile (sostanzialmente attraverso l’atteggiamento ad hoc) come… frattalità espansa, alias, il potenziale e dunque l’im-possibilità di terra formare l’intero mondo in funzione di chi o cosa ne è il relativo (assoluto) “pilota”. 

Un vero e proprio meccanismo, or dunque. 

Qualcosa che assomiglia alla “tecnologia”. Meglio

qualcosa che anche la tecnologia riflette e, quindi, indica seppure rivelando (poiché qua, così, sei nell’AntiSistema). 

In questo s-contro tra “correnti” presupponi che abbia senso sostenere che sia in corso d’opera la lotta fra “bene e male”. Mentre, altresì, l’una corrente è quella dell’Ambiente che ricorda (in quanto anche memoria) e l’altra è quella dell’Ambiente che si presta e funziona (legge, strumento), essendo in buona sostanza “neutro, neutrale, neutralizzante” o “significato, verità, esperienza”. E, non da ultimo: 

opera, coordina, obbedisce”. 

In tutto questo, ovvio, c’è anche il corrispettivo eco-dominante + sottodomino + “te” Vs Te (dove Te è una condizione che si auto ripete ovunque, essendo Te una molteplice p-arte relativa alla sovrastruttura del mondo o della società, tipo un’etichetta, un contenitore come il generico “madre, padre, genitore, famiglia, etc.”). 

Dunque, Te è una condizione che indica chiunque. 

È il come dovrebbe essere: qualcosa di neutro che non aggiunge altra informazione. Mentre, d’individuo in individuo, il Te assume “Nome + Cognome” oppure il codice fiscale derivante da “COGNOME + NOME” (truffa del “Nome”). 

 

 

Rimane assodato che si tratta, allorquando prendi i grandi numeri, che Te sei “contro” la compresenza eco-dominante + ogni sottodomino + “te” (l’analogo rovescio della medaglia rispetto a Te). Ecco il perché dell’Agente Smith in “Matrix”: 

ogni “te” è sede potenziale immediata di pre-occupazione eco-dominante o qualsiasi tipo di sottodomino. 

Ecco la corruzione, l’essere manipolabile in ogni modo senza minimamente rendersene conto, la dissociazione mentale, il bipolarismo, le varie “sindromi”, la senescenza e l’obsolescenza programmata, l’analfabetismo dis-funzionale, i Dsa ed in generale ogni tipo di “malattia”, etc. etc. etc. 

Ecco anche il calcare, la muffa, la ruggine, etc. Così come l'attrito, la resistenza, il limite. E l'arresto, il fermo, la custodia cautelare...

Gerarchia.


Qualcosa di cui soffre anche la società nella sua sostanziale interezza. Ti basti ri-assumere i numeri della risposta collettiva ai sieri venefici: 

ossia, una pressoché intera popolazione che teme per tutto, che ha paura di tutto, etc. e non esita a fare la fila per farsi iniettare qualcosa di “sperimentale”, assumendosene per intero l’eventuale “colpa” che emerge allorquando si manifesta la “reazione avversa”. 

Un momento

i sieri sono “sperimentali” nella misura in cui non ne realizzi la portata strategico-funzionale. Cioè

Che non sono affatto sperimentali, dal momento in cui vengono “obbligati” non misteriosamente, essendo la longa mano dell’intento di chi o cosa li ha concepiti ad hoc e non a caso. 

Ok?

Continuando; la parafrasi con i Grandi Alberi indica che qualsiasi organismo non solo di tale tipo, anche fra tutti quelli rimasti (seppure in miniatura rispetto ai Grandi Avi), ha programmato in sé il modo per andare a “replicarsi” tutto attorno a sé, proprio come i nonni si circondando di nipotini, quando sono mature le circostanze

Quindi, l’Albero produce “semi”, che provvede a cospargere e non disperdere nell’Ambiente. In gran quantità e numero. In maniera tale che comunque vada qualche seme possa attecchire, sempre. Ebbene, questa non solo metafora indica che anche l’attuale modello morente di sottodomino (il cosiddetto Deep State), abbia in seno una simile proposizione o modalità di funzionamento.

L’Albero ha radici sotterranee che si infiltrano nel terreno, sondandone le caratteristiche in maniera tale da ricavarne qualcosa. Anche se, credo, sia più propizio ritenere le radici come un impianto di comunicazione sottile fra Alberi, un po’ come la Rete. Anche se fra di loro la comunicazione avviene in numerosi modi: 

in superficie ed in altezza, attraverso l’eterico, le foglie, l’intrecciarsi dei rami, etc. 

Qualcosa che ricorda lo scambio di Sms, ad esempio: ritenuto conto che l’Sms è un pacchetto d’informazione che viaggia in qualcosa che rende possibile, appunto, la “navigazione”. Alias

L’Ambiente. 

Ciò che sino al secolo 1800, ad esempio, la scienza riteneva essere l’etere. Ci sei? Mentre ora la “scienza” l’ha rivelato. Allora, questo Sms come può arrivare ad un utente, attraverso qualcosa che èsenza fili”? Sì: 

te lo possono anche “s-piegare”, ma… è deviazione standard, qua nell’AntiSistema. 

La cosiddetta “assenza” di etere corrisponde al non esiste ma c’è, AntiSistemico. Ok

Sostanza. 

Così come la gerarchia è ovunque, ma “niente di serio: è normale”. Come no

così come è “normale” che ogni giorno decine di migliaia di bambin3 muoiano di fame, sete, stenti, inedia, etc. nonostante siano dotati sempre di potenziale, essendo contemporaneo = democratico (e non “democratico”). 

Come fa, allora, l’attuale modello morente a, comunque, rimanere sempre in auge di era in era (nell’era AntiSistemica)? 

Bè; figliando = emettendo “semi”. 

Come fanno gli Alberi e la natura in generale. Ecco la sostanza che puoi “vedere” riflessa ovunque: anche gli “umani” fanno… semi

La discendenza come la crei, altrimenti. 

Prendi l’ambiente politico attuale, ad esempio: se va “avanti” così è praticamente fottuto. Allora, in che modo starà figliando opportunamente?

Generando “radici e semi” idonee al relativo “trasporto”. 

Ecco che quei pochi che fanno “opposizione”, costituiscono la semenza.

Difficile a credersi ma ogni organismo si comporta così, a fronte dell’emergenza. Anzi, prevedendo anche l’emergenza. Di più, il Deep State è un sottodomino e come tale può essere anche tranquillamente tagliato. Da chi o cosa? Dall’imprinting eco-dominante (da cui l’AntiSistema) che, attenzione: 

può persino essersi già estint3. 

Eppur tuttavia essere ancora qua in termini di sostanza o di “inquinante” auto caratteristica. Un po’ come dopo aver programmato qualcosa e, allora, è quel “programma” che va in onda per la maggiore. Trovi? Questa “radioattività” è tale che se non la spazzi via una volta per tutte, funge anche da “radice”: 

da emettitore frattale espanso. 

Ecco l’ad immagine e somiglianza. Ma, ancora più Oltre (Orizzonte) ecco l’Ambiente che funziona e dunque che permette anche questo tipo di “funzionare”. Perché l’eco-dominante ha raggiunto un simile livello di “potere”? Perché è così portante? Perché l’Ambiente ne è come “succube”, riflettendone ovunque la sostanza? 

Perché l’eco-dominante ne è il “pilota”, essendo punto di sospensione = una compresenza talmente “densa/coerente” che diventa “magnetica” nonostante si possa già essere estinta fisicamente. Ecco l’incanto. La maledizione. 

Ciò che va via fisicamente, non è detto che lasci del tutto la f-orma fisica rimanente in termini di spazio terreno su cui edificare anche una intera società

Puoi “andartene via” ma… lasciare una p-arte sostanziale, in termini di condizionamento sociale, mentale, moda, tendenza, etc. Perché? Perché 1- volente o nolente generi o “Fai…” sempre “semi”, 2- lasci sempre “tracce (frattali espanse) e 3- se succede è perché viene permesso dall’Ambiente. 

Senza il punto 3, infatti, non sarebbe possibile un “bel niente”. 

Trova il modo di fissarti in profondità questo non solo concetto, questa non solo legge, questa non solo credenza, questa non solo teoria, questa non solo filosofia, questa non religione, questa non “scienza”, etc. etc. etc. 

Riporta tutto a qualcosa che ben padroneggi. E, poi, espandine la portata ad ogni e qualsiasi livello, non importa se non ricordi, non capisci, non ti senti all’altezza, non ne sei in grado, non ci credi, non sei d’accordo, non te ne frega niente, etc. etc. etc. 

Funziona: stop

Infatti, anche se chiudi gli occhi, per un momento, durante il sonno, durante la “morte”, etc. la realtà manifesta continua imperterrita

questo significa e comporta che se sei “te”, puoi fare tutto quello che vuoi intanto… “niente”. 

Ma se sei Te (come lo “era” l’eco-dominante), allora l’Ambiente riflette in una maniera particolare la tua im-possibilità (potenziale) o “potere”. Anzi:

chiama tutto ciò, Potere. 

Il Potere non è il verbo “potere”, tramite cui “chiedi il permesso di…”. Posso? “Come no: si accomodi, la prego”. Oppure, “ma manco pe’ sogno. Se ne vada via, prego”. 

Così sei alla mercé del “prossimo”. 

Mentre il Potere è essere Te da Te in Te per Te (coerenza), sfericamente = Un Tutt’Uno con Te. Viene “meglio” se - dato l’AntiSistema – l’esempio lo riassumi dal classico “cattivo” da racconto o “film”:

dal Modello Far West, insomma.

Ecco: hai presente quando - all’interno della “città” costituita ancora da una strada rettilinea su cui si affaccia(va)no i vari locali, le attività di base e le case - era già compresente la classica “famiglia predominante”? 

Coloro che controllavano ogni attività cittadina, possedendo il saloon, la banca, l’ufficio postale, lo sceriffo, le stalle, la compagnia delle diligenze, l’armeria, il sindaco, etc. etc. etc.? Ecco

Quel tipo di “personaggio” era ed è totale, seppure dedito al “male” = il proprio bene o ideale.

Un atteggiamento così è punto di sospensione (perlomeno all’interno di quella città) che l’Ambiente deve (deve) replicare, sostenere e sostentare. Sino a quando? Sino a quando non ne compare perlomeno un altro. Allora, all’interno della città il Potere dovrà auto suddividersi

E se ne comparissero altri? 

La città dovrà sempre replicarne sostanzialmente la portata. Sino a “quando”? Sino a quando potenzialmente ognuno sarà tale. Ergo

ecco il come dovrebbe essere, che “toglie tutti i peccati del mondo, dal mondo”. 

Ecco la democrazia. Ecco tutto quello che desideri per Te. Ecco una società che “non deve chiedere mai”, perché “è già successo” che ha tutto quello che attrae in “ferma” coerenza. 

Altro che gerarchia.

Il “magnetismo” del carattere dominante, emerge in qualsiasi situazione qua, nell’AntiSistema. Ma non solo, essendo di più informazione Ambientale ad auto caratteristica frattale espansa. 

Ciò che ti indica la “via”. 

E la via è sempre “aperta”: solo che disti dal potenziale sempre quel “tot”, in grado di mantenerti a debita distanza vibrazionale

Qualcosa di agganciato all’atteggiamento = a quell’amor proprio che ognuno mette in “palio” nell’AntiSistema? No. A quell’essere sempre in Sé, non affidandosi a nient’altro, poiché nell’AntiSistema.

E quando non ti puoi fidare di nulla, allora non rimani che… Te. 

Ma se sei anzitempo, “te”? Ecco la depressione e quello strano sentore di “non posso proprio farcela”. Certo: 

è più forte di “te”, ma non di Te. 

La “Maga Circe” ti ha già trasformato nella macchietta che “sei”, qua nell’AntiSistema. Altrimenti non avrebbe proprio senso l’AntiSistema. A meno che continui a credere che l’AntiSistema sia come una “scuola” oppure un istituto di correzione. Ma quando

Basta con queste fregnacce. 

Nell’AntiSistema ci sei “caduto dentro”. Altro che. Come Obelix nel paiolo di Panoramix. E di cosa stai beneficiando? Stai facendo esperienza, sì… ma, anche no: 

ne potevi fare a meno, sinceramente. 

È l’AntiSistema che ne ha tratto il massimo del beneficio, potendo contare su una serie in-finita di “batterie” per la propria alimentazione. Sì, lo so che sembra qualcosa di scontato. E che sembra anche una barzelletta oppure un’approssimazione infantile. Qualcosa che denota ignoranza e forse anche paranoia o “malattia”. Bah

Il “bello” è che non te ne importa nulla

Se veramente ne fossi interessato, uhm… le giornate e le nottate le trascorreresti in maniera ben differente, perché un simile s-nodo ha il potenziale per auto liberarti da ogni e qualsiasi tipo di catena o “catena”. Figurati. Nell’AntiSistema, o “in società”, nel momento in cui stanno compiendo una strage (vedi ad esempio quello che “è già successo” nella ex Jugoslavia) il dibattito si prende tutto il “tempo” per decidere se quello è tecnicamente definibile come “genocidio”

Secondo le regole e le leggi, la definizione di genocidio o meno cambia qualcosa relativamente alla “sorte” che tocca a coloro che cadono sul terreno come mosche stecchite? No. Certo, “dopo verranno ricordati in quel particolare giorno, ad ogni ‘nuovo’ anno”. 

Intanto, “niente”. 

Ricordo: i “caschi blu” erano pronti ed in attesa di ordini che non arrivarono mai = rimasero a vedere, obbedendo agli “ordini”. Qualcosa che “serve” così, a quanto non pare. 

Come un sacrificio. Un rito. Una carneficina.
Un orrore. L’ennesimo. E non l'ultimo...

Cioè, quando qualcosa continua a succedere, cosa significa: che “serve”. E che sostanzialmente “è già successo”. Ergo: sei nell’AntiSistema. 

Sei in qualcosa che ti prevede e se pensi di porre fine a tutto ciò, ebbene, come puoi anche solo sperare di… se non sei anzitempo Te da te in Te per Te? 

Ecco perché “fallisci” sempre, qua nell’AntiSistema: 

per via dell’AntiSistema. No? 

Non ti stai preparando ad affrontare una invasione: “è già successa”. Ed ora che va in onda persino fisicamente L’Invasione degli Ultracorpi, che “Fai…”? “Non ci posso fare niente, qualsiasi cosa sia, perché… non so perché ma so che è così”. 

Wow: evviva la Repvbblica. 

Evviva la “Italia”. Evviva la “democrazia e la libertà”. E la giustizia dove la metti? Già: evviva anche la “giustizia”

Mentre, “morto un Re se ne fa un altro”. 

È un po’ come il famigerato Schema Ponzi. Non esiti a definire tale una qualsiasi delle Catene di S. Antonio che offre la società, ma… non riconosci che è tutto quanto così: 

ad esempio le “pensioni”.


Il gerrymandering (parola inglese che nasce dalla fusione di due termini, Gerry, nome proprio, e salamander, “salamandra”) è un metodo ingannevole per ridisegnare i confini dei collegi nel sistema elettorale maggioritario…

Inventore di questo sistema di ridisegno dei collegi è stato il politico statunitense Elbridge Gerry (1744-1814), governatore del Massachusetts; egli, sapendo che, all'interno d'una certa regione (dipartimento o Stato), ci possono essere parti della popolazione (ben localizzabili) favorevoli a un partito o a un politico (ad esempio, seguendo le dicotomie centro/periferia, giovani/vecchi, ceto basso/ceto medio o alto), disegnò un nuovo collegio elettorale con confini particolarmente tortuosi, per incorporarvi parti della popolazione a lui favorevoli ed escludendo porzioni a lui sfavorevoli, al fine di garantire un'ipotetica rielezione

Le linee di tale collegio erano così irregolari e tortuose, da farlo sembrare la forma di salamandra (da qui la seconda parte del termine “salamander”, appunto “salamandra” in inglese)… 

Di particolare importanza storica per le conseguenze che ha avuto riguardo ai troubles in Irlanda del Nord, fu il gerrymandering operato dagli unionisti nella città di Derry per garantirsi la maggioranza nel governo cittadino...

Nella giurisprudenza costituzionale.

Il gerrymandering ha dato luogo, negli Stati Uniti, ad uno dei primi casi in cui i giudici abbandonarono la tradizionale deferenza verso il legislatore elettorale, proclamando l'incostituzionalità delle modifiche “motivated by invidious partisan intent” (“motivate da un'intenzione detestabile e di parte”): 

la legge demanda direttamente la competenza ad un collegio di tre giudici… e, in appello contro di esso, alla Corte suprema

Link

Motivate da un'intenzione detestabile e di parte (ma va?).

Eppure, cosa continua a succedere? Questo:

la legge demanda direttamente la competenza ad un collegio di tre giudici… e, in appello contro di esso, alla Corte suprema… (alias?).

Bè: 

è ancora gerrymandering, ma, ad un livello più “alto” o, meglio, in-sospettabile poiché gerarchia. 

Ecco che, allora, se non metti in dubbio sostanziale anche la compresenza sociale della gerarchia, a 360 gradi, va da sé che continuerà a succedere ad libitum.

Ancora una volta viene di-mostrato il moto perpetuo ma “niente”:

non ci sei. Esisti ma non ci sei.

Nonostante rimani sempre potenziale.







Come vincere le elezioni col gerrymandering.

La modifica dei confini dei collegi elettorali può alterare molto i risultati del voto: negli Stati Uniti è un tema di discussione da anni, uno schemino spiega bene come funziona.

Siamo abituati a pensare istintivamente alle elezioni come una cosa che funziona così: chi prende più voti vince. Sappiamo però che salvo poche eccezioni le cose non sono così semplici, e che non è stato ancora trovato un sistema considerato unanimemente il migliore per trasformare i voti in seggi: e infatti ogni paese ha una legge elettorale diversa, e ognuna di quelle leggi è oggetto con una certa frequenza di modifiche o di proposte di riforma. 

E dato che leggi elettorali diverse possono produrre risultati diversi, a volte queste regole possono essere modificate in modo strumentale, per favorire una parte invece che un’altra. Negli Stati Uniti questa pratica ha un nome ben preciso, e piuttosto strano: 

gerrymandering.

Il gerrymandering è la modifica strumentale dei confini di un collegio elettorale allo scopo di ottenere la maggioranza dei seggi in assenza di una maggioranza di voti. Il metodo è piuttosto controverso ed è usato negli Stati Uniti praticamente da 200 anni, approfittando di un sistema elettorale prevalentemente di tipo maggioritario uninominale: 

un sistema in cui ogni collegio elegge un solo rappresentante. 

Un esempio, per capirci: un sistema di questo tipo, in un’area divisa in 5 collegi in cui i candidati dello stesso partito vincono anche solo col 51 per cento dei voti, porterebbe ad assegnare il 100 per cento dei seggi al partito che ha ottenuto il 51 per cento dei voti, e nessun seggio a chi ha ottenuto il restante 49 per cento. Insomma, dato un certo territorio, con una certa distribuzione delle preferenze elettorali, la spartizione di quel territorio in collegi può dare risultati molto diversi: e quindi può anche essere modificata in modo da favorire un Partito. 

Lo schema qui sotto lo spiega meglio delle parole.

Questa immagine, pubblicata su Reddit dall’utente Stephen Nass, mostra bene come a parità di condizioni iniziali (i voti) una differente suddivisione dei confini elettorali può portare a risultati elettorali completamente diversi. L’immagine ipotizza che un collegio elettorale sia composto da 50 votanti: 20 di loro (il 40 per cento) votano “rosso” e gli altri 30 (il 60 per cento) votano “blu”. 

In un sistema proporzionale la vittoria andrebbe al partito blu. 

Anche dividendo in “settori” il collegio si potrebbe ottenere un risultato simile e fedele alle idee dei votanti: è quello che succede nel primo dei tre casi dell’immagine. 

Il secondo caso mostra invece una situazione in cui la suddivisione continua a far vincere il “partito blu”, ma con percentuali esagerate (5 seggi “blu” e 0 seggi “rossi”) “. 

Il terzo caso porta addirittura a un ribaltamento rispetto alle percentuali effettive: con una suddivisione “creativa” del collegio il “partito rosso” arriverebbe, seppur con solo il 40 per cento dei voti, ad avere 3 seggi su cinque (e quindi: il 60 per cento dei seggi, con il 40 per cento dei voti).

Il gerrymandering è insomma l’ultimo di questi tre casi, portato ai suoi estremi livelli e applicato su territori con numeri ben più elevati, in cui i votanti sono sparsi in maniera complessa ma non casuale

Spostando l’attenzione dai rettangoli qui sopra agli Stati Uniti, e trasformando il partito blu nel Partito Democratico e quello rosso nel Partito Repubblicano, è facile immaginare come si possa approfittare di questo sistema tenendo conto, per esempio, che la maggioranza degli elettori Democratici vive nelle città e gli elettori Repubblicani in provincia, oppure che giovani, afroamericani e latinoamericani vivono in maggioranza nelle periferie mentre anziani e bianchi vivono in maggioranza nel centro delle città.

La pratica oggi conosciuta come gerrymandering è stata messa in atto per la prima volta nel 1812 da Elbridge Gerry, al tempo Governatore dello Stato del Massachusetts. Il partito di Elbridge Gerry cercò di modificare i confini dei distretti elettorali dello Stato per favorire la sua rielezione. In particolare i confini di un distretto, il South Essex, vennero ridefiniti e modificati a tal punto da assumere una forma particolarmente irregolare e difficilmente spiegabile. 

Un giornale sostenitore del Partito Federalista (contrapposto, in quegli anni, al partito Democratico-Repubblicano di Elbridge Gerry) pubblicò una caricatura in cui il distretto, con alcune piccole modifiche, assumeva la forma di una salamandra. Unendo il cognome del governatore (Gerry) e la parola salamander, il giornale in questione, il Boston Centinel, creò il nome gerrymander; 

e da lì quindi il verbo, gerrymandering.

Nonostante la messa in atto del primo gerrymandering della storia, Gerry perse quelle elezioni. Ma il gerrymandering continuò a essere praticato, permettendo al nome di diffondersi nella lingua e nella cultura americana. La pratica si è anche affinata nel tempo

17 marzo 2015 Link

La pratica si è anche affinata nel tempo

Ecco perchè sono importanti i tuoi dati.

Attraverso la gerarchia può continuare a succedere tutto questo e di più, essendo informazione frattale espansa o Ambiente che (ti) ricorda = anche memoria (Log). 

Quindi, ti hanno “riconosciuto” il suffragio universale, per poi farti rappresentare in Parlamento dagli “eletti”, che non sono più Te, dal momento in cui “è già successo” che sei diventato “te”, qua nell’AntiSistema. 

Allora sai “tutto” quello che serve, lor signori. E basta. Tutto qua.

Ricorda:

se deleghi permetti a lor signori di continuare a terra formare a loro immagine e somiglianza

se firmi permetti che tali pratiche siano persino legali ovvero consuetudinarie e dunque “normali”

se rimetti attraverso un mandato permetti che qualcuno ti rappresenti, ma diversamente dall’essere Te

sei dai il consenso permetti anche per tacito assenso che tutto questo varrà anche per il “prossimo”, per la prole.

Questi “strumenti” sono reali

E anche se supponi che non ti competono, per ogni motivo che “vuoi”, ricorda sempre che “servono” allo status quo per rimanere sempre tale, come la squadra che vince… 

Hai presente? Ecco. 

Vale anche per “te”, mentre hai solo una pallida idea (forse nemmeno quella) relativamente a chi sei Te. Il potenziale non è qualcosa “tanto per dire”. Il potenziale non è la “fantasia”. 

Il potenziale sei Tu, sempre. 

Il Sole, del resto, che cosa (chi) testimonia, infatti? Te. Almeno, nell’accezione che ti riconosce la “scienza”. Mentre, sostanzialmente, il “Sole” è la Terra, ferma al centro di tutto, con il resto che gira attorno. 

Sei sempre Tu: rifless3. 

Ognuno è un “Pianeta”. Non a caso, ti dicono che l’Universo è in-finito. Meglio: è in-de-finito, proprio per tale motivo. Cioè

Tu sei “tu”, qua nell’AntiSistema… e non ricordi seppure tutto è verità by Ambiente ma, anche rivelazione by AntiSistema. 

La differenza di non potenziale contemporaneo dunque la “Fai…” sempre e “solo” Tu, laddove Tu sei sovrastruttura = chiunque è un Tu. 

Ma nell’AntiSistema sei “tu”.

A meno che ritorni Tu: 

ch’è sempre im-possibile. 

Quando l’elettrone salta di livello?

Non ti resta che “Fare…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-600
prospettivavita@gmail.com