Pensate in “Looking Glass Mode”…
Cosa?
Sai, ci sono video, in giro per la Rete, che riportano questa modalità di scrutare nel “tempo”, che non è altro che girare nei meandri dell’im-possibile (potenziale). Qualcosa di prossimo alla “statistica”. Un po’ come “ragiona” un antivirus in termini di analisi predittiva.
E un po’ come un “sensitivo”.
Alias, attraverso l’atteggiamento sostanziale (coerente, totale), quando confidi che l’Ambiente sia anche memoria e allora tutto è ad immagine e somiglianza, permettendo di seguire “piste” del tutto inconciliabili con la logica de noantri, qua.
Un sesto senso?
Di più: il “sapere (sentire)” che la frattalità espansa auto caratterizza tutto, a prescindere da ogni e qualsiasi f-orma di realtà manifesta che, persino, può giungere a negare anche l’evidenza più assoluta (proprio come sta continuando a succedere dal 2020 e soprattutto dal 2021).
Cosa significa = tutto è verità.
Anche quando non lo sembra affatto. Ma, un momento, pensaci bene: se tutto è menzogna, allora è sempre vero che ti stanno mentendo.
Hai forse bisogno che ammettano che sia tutto falso? No: se te ne “Fai…” qualcosa. Ergo:
la gerarchia, che permette a pochi di dominare i tanti, deve venire meno.
In che modo? Attraverso la trascendenza della stessa. Il superarla a più pari, nell’assoluta e certa convinzione di esserne capace ed in diritto. Perché? Perchè la gerarchia è il “megafono” attraverso cui questo “tutto” agisce e si auto trasmette nel “futuro”, ogni volta.
Davvero: la figura piramidale è una trappola per l’essere che, nel “tempo”, si ritrova “a Massa” senza nemmeno averne sentore. E soprattutto senza più provare alcuna recriminazione, poiché non ricorda e dunque viene meno il termine di paragone con il dovrebbe essere (che rimane in pianta stabile, utopia).
Ora, il termine “cancel culture” ti dice niente? Il reset...
La locuzione cancel culture (in italiano cultura della cancellazione o cultura del boicottaggio) è usata per indicare una forma moderna di ostracismo nella quale qualcuno diviene oggetto di indignate proteste e di conseguenza estromesso da cerchie sociali o professionali - sia online sui social media, che nel mondo reale, o in entrambi…
Davvero non ti dice niente, sostanzialmente?
Bè, non ti sembra che stiano per essere “cancellati” milioni di individui contrari all’inoculazione obbligatoria del siero? È una speciazione, oppure una più “semplice” apartheid?
Una “selezione della specie”, forse?
O qualcosa di molto più specifico ancora? Natura oppure “natura”? Ecco. Non dovrebbe essere difficile dare una risposta sensata, man mano che i dati sanitari comprovano il “fallimento” di tutta questa strategia dell’at-tensione.
Ma, “tu” dirai, “quali dati?”. Già.
Quali dati… se non lo sai, perché esisti ma non ci sei. Se sei sempre “tu”, di conseguenza aspetterai – sempre – che la decisione sia ufficiale = che provenga dai “piani alti” della gerarchia. E se costoro non ne volessero sapere? Aspetterai per… quanto?
Per sempre, probabilmente.
Sì, andando ad auto resettarti, dimenticandoti persino che stavi aspettando una decisione molto importante da p-arte di chi… “Boh: non ricordo. Mi sembrava che… Bah. Si vede che non era così importante…”. Vedi? Che ne sarà di Te?
Che ne è stato, per la verità.
“È già successo”, sai. Sia che sei nell’AntiSistema. Sia che ti sei liberato. Contemporaneamente “è già successo”. E se ti spingi ancora più “avanti” o dentro, allora potrai sondare attraverso altri “occhi”. Ecco il pensare in “Looking Glass Mode” o a livello frattale espanso, essendo e rimanendo dall’atteggiamento sostanziale, sferico, coerente, totale.
“Come faccio ad essere totale. Proprio io?”.
È semplice: hai presente quando sei onesto sempre e lo rimani? Bene: si “Fa…” così. Inossidabile a qualsiasi “intemperia”. Come quelle strutture tartare dei “fari”, nell’oceano, che resistono a qualsiasi tipo di forza d’urto, tanto sono piazzati e ben radicati/collocati.
C’è un video in cui un presunto “agente” afferma di far p-arte di un progetto simile. Costui afferma che andando avanti nel “tempo”, ormai tutte le im-possibilità convergono presso un unico punto di approdo… Egli ha “visto” e conferma. Quale sia questo punto di arrivo garantito, non si sa. Eppure, puoi ugualmente intervenire. In che modo?
Decidendo perlomeno per Te, da Te, in Te.
Sei cioè nella condizione di “gatto vivo e morto, contemporaneamente”. Nella sovrapposizione di stati che quando un s-oggetto si cristallizza in realtà manifesta, si perde… collassando in una singola probabilità che si trasmuta in fisicità palpabile.
Due anni, ormai, di psico/pseudo “pandemia, virus, siero” credi che non abbiano già fatto sfracelli nelle teste delle persone? Svegliati: le “leggi razziali” sono ritornate ancora una volta, e sono ormai una realtà acquisita. Il processo è oltre alle intenzioni:
è già qua in pianta stabile.
E non importa se la Costituzione ti difende, perché la Costituzione è già stata abbattuta, proprio come quelle statue eliminate attraverso la “cancel culture”. Hanno cancellato Te, addirittura. E sai chi l’ha fatto? Sei stato “te”, prendendo il sopravvento su Te Stesso, “grazie” all’aria che respiri all’esterno, portando dentro ed accumulando cariche imp-regnate di ben altro.
Questo potere che non esiste ma c’è, è ora alquanto evidente se non “nudo” o denudato. Lo hai proprio davanti e tutto attorno e persino dentro.
Te ne accorgi, ora?
Non è una questione politica o chissà cosa. È, piuttosto, una modalità dell’essere: quella che ti ha come se non ci fosse domani. Paura. Sì, questo programma che autorizza (come se fosse l’Onu) “risoluzioni” definitive verso presunti problemi, gestiti sempre attraverso la relativa gerarchia (la via per l’assoluto).
Allora, la Pfizer continua ad affermare di produrre sieri “aggiornati”, costantemente in ritardo, e la struttura gerarchica o geriatrica affonda il colpo, mediante il “sì” di Fda, Ema, Aifa, etc. Così, fra qualche mese, quando il “virus” con il caldo diverrà latente, come sempre, ti obbligheranno ancora a sierarti con qualcosa di oramai datato (poiché il “virus” muta ogni giorno), ed in un momento di assoluta tranquillità della situazione generale ed individuale.
Dimmi tu a che serve, se non proprio per “servire” ad uno scopo “superiore (gerarchico)”. Si può dire che la gerarchia impera e divide, lasciando la società in una condizione, appunto, di geriatria = di “terza età”, nel senso di una condizione generale di “invecchiamento precoce (e chissà mai perché)”.
Qualcosa di diverso dall'età angrafica:
sulla quale possono sempre barare od illudere.
Abbiamo “visto” ieri, come la ricerca/richiesta costante di Adrenocromo (la droga dell’immortalità, a discapito altrui) comporti l’automatica e silenziata organizzazione degli “ingoiatori (vedi La bussola d’oro)”, capace di rapire, segregare e terrorizzare (sino al massimo livello) masse di infanti che viaggiano certamente tra canali di scorrimento attrezzati perfettamente sotto terra (un po’ come “viaggiò” anche Aldo Moro al “tempo” del suo rapimento in Roma).
Che ne sai “tu”, infatti, che oltre a fare rutti continuamente altro non rappresenti. Infarcito come sei messo, qua.
Pieno di “te” stesso, come una bottiglia originale riempita milioni di volte con ben altro. Hai presente? Ecco. La verità renderà pazzi, se non si è preparati sostanzialmente. Qualcosa che in un certo senso “ti devi aspettare”. Ben sapendo che la “fantasia” della situazione saprà costantemente sorprenderti.
Ormai, attraverso la tecnologia più spinta (quella che ti venderanno fra trent’anni, come minimo), possono farti c®edere a tutto:
figurati che basta anche una serie di Tg, ripetuti costantemente nel “tempo”.
Quindi, anche a fronte di una “invasione aliena” potresti dubitare, pensando che siano solo effetti speciali. E, in questo continuo “al lupo, al lupo” non saprai (sai) più niente, di preciso: per cui la modalità “scatto in avanti” non si aziona mai.
Vedi Gesù svolazzare in cielo? Una nave spaziale sopra a casa? Un demone che passeggia per strada? Qualcuno che ti chiede un passaggio? Qualcosa che appare mentre stai dormendo e ti svegli di colpo? Bah: non sarai mai certo di nulla, oltre a prenderti tanta di quella paura da rimanerci.
Ricordi il “film (d’animazione)” Monster And Co.?
La città di Mostropoli, abitata da mostri di ogni genere, ricava l'elettricità di cui ha bisogno dalla centrale elettrica cittadina, che converte le urla dei bambini umani in energia elettrica. I mostri che vi lavorano devono spaventare i bambini per farli gridare giungendo nelle loro camere di notte attraverso delle porte speciali, che collegano il mondo dei mostri a quello degli esseri umani…
Era il 2001. E cosa ti dicevano?
In tutta questa avventura i due amici mostri hanno capito due cose importanti: la prima è che spaventare i bambini non è una cosa bella, la seconda è che le risate dei bambini stessi contengono energia molto migliore come quantità e qualità rispetto ai loro strilli di terrore, che invece producono un'energia scarsa ed instabile…
Denuncia e risoluzione (sostanziale).
Chi stava “parlando” e cosa stava “ascoltando”? I “mostri” chi/cosa sono? Perché tutti questi “film” hanno sempre dentro una “morale nella morale”?
Un codice. Significato. Verità… Se ci sei.
Per forza, tutto è verità. E davanti ad un “tribunale superiore” o a Sé, ognuno per Sé... persino un “film” diventa una prova comprovante schiacciante. No? Il “film” è un riassunto derivante da usi e consuetudini sociali, oramai dati per scontati (come non così vale per ogni “finale da film”). Il “film” ti sorprende sempre, in un certo senso, anche se sai che il finale è usualmente e tradizionalmente sempre “lieto”. Allora, non fai altro che dirti, “vediamo come se la giocano questa volta”; sì, perché sai sempre dove andranno a parare = con il “bene che trionfa”, proprio come se avessi sempre bisogno di tale droga, essendone dipendente.
Anche se sei sempre critico o malfidente, quando vedi questi “film” ti aspetti che almeno lì succeda qualcosa di edificante. E te lo fai bastare. Nel senso che se poi la realtà manifesta è altra, be’… “non ci posso fare niente”.
Sob.
Ricordi i famosi paperi delle storie di Walt Disney? “Me tapino. Sono rovinato. Sigh. Sob. Snif… Chi è più sfortunato di me…”. Eppure c’è anche Gastone, ovvero l’archetipo chiave per l’esatta trasmutazione di qualsiasi tipo di “materia (situazione)” in… “oro”.
Forse, però, colpisce di più la condizione di Paperino:
il simpatico sfortunato, molto più simile e “vicino” alla tua condizione, qua.
Ma anche Paperone, che non deve chiedere mai perché ha già tutto, eppure s’imbarca continuamente in nuove “avventure” al fine di aggiungere altre ricchezze nel Deposito. Qualcuno ancora una volta dotato di “magia”:
la sua mitica “numero uno”. No?
Con la strega Amelia che vuole sfilargliela, poiché ingrediente base per la sua arte magica. Infatti, se Paperone la perdesse, perderebbe tutto, non visto che ne dipende, allora. Diversamente, Topolino è la perfezione in terra. Mentre l’amico Pippo lo bilancia, rendendo le “storie” più leggere e gradevoli: dato che il pubblico è teoricamente quello di bimbi ed adolescenti.
Sono archetipi, questi. Ricordatene sempre.
Ti rappresentano, come per Orwell la sua “fattoria con gli animali”. Come già anche per Animal, dei Pink Floyd, ad esempio. E come in una marea di produzioni che hanno sempre tentato di percorrere tale via, ben sapendo della pseudo, se non proprio falsa, “educazione (allevamento intensivo)” in vigore, qua.
Qualcosa che va “di moda” è di per sé già indice di... successo.
Ergo, è sempre meglio provarci in tali termini, piuttosto che rischiare il fallimento invitando a ben altre “riflessioni”.
Così sospira il vento, qua.
Oltre il novanta per cento degli imprenditori fallisce, perché non ha anzitempo effettuato un sondaggio di preferenza tra la popolazione, relativamente ai “propri” bisogni. Dunque, anche l’idea più geniale non ha scampo se la popolazione è dissociata mentalmente, ad arte o ad hoc, preventivamente.
Diventanto tutto un accontentarsi:
auto dimenticandosi sostanzialmente.
Ecco perché sei “qua, così”, nell’AntiSistema, laddove Tu sei “tu”, ergo esisti ma non ci sei, perché “è già successo” ed allora continua a succedere come se niente fosse, oppure, è “normale”. Ed ecco alfine la “tua” risposta:
“che cosa ci posso fare, io? Niente…”.
Bon: game over. Hai presente Ralph Spaccatutto?
Cile ed Israele sono alla “quarta dose”:
fermata per l’Inferno.
Un bel “filmone”. No? Sino a quando non va in onda anche da “te”, nella cosiddetta “Italia”. Allora ne prendi atto e… decidi sostanzialmente, oppure ti auto delimiti sempre a scegliere fra… E questo “Fa…” tutta la differenza della terra, sempre e “solo” sostanzialmente. Che disdetta.
In un supermercato, poco prima di prendere le scale mobili o “magiche (come le potrebbe vedere un bimbo)”, si legge:
prendere il tappeto a lato…
Bellissimo, se sei ancora un pochetto “magico”. Infatti, la mente – in tal “caso” – elegge:
“prendere il tappeto alato”.
Wow. Meraviglia. Il tappeto volante.
Il tappeto diventa, da scala mobile, qualcosa che permette di “volare via” non solo con l’immaginazione, se ci credi = se ci sei e allora esisti ad immagine e somiglianza, in coerenza.
Quante “parole” avrò dispensato dal 2009?
Una infinità? Ma no:
le parole sono sempre le stesse di oggi o come oggi. Sono le “molecole” che si formano con le parole a “Fare…” la differenza, avio trasportando informazione o “dati” significativi, in luogo di qualcosa di annacquato, acido ed altamente corrosivo.
Ieri è andato in onda il “contraddittorio” con Fauci, negli Usa:
chiamato a rispondere con urgenza, al proprio comportamento (decisioni gerarchiche) sdoganato in questi ultimi anni (in quanto a cima dell’iceberg dell’intera propria opera).
Qualcosa che si riduce ad un confronto tra “democratici” e repubblicani che fifty fifty si spartiscono la scena non solo politica da mo’. Alternandosi e, questa volta, incidendo come una lama affilatissima di coltello modello Rambo.
Con sempre dietro ben altro.
Fai il tifo che succeda ancora una volta, altrimenti...
Tifa che ti “salvino”, altrimenti... E poi, però, sveglia!
Ebbene, di questo Fauci alle corde, tremolante, che tenta di fare la voce grossa ma viene continuamente incalzato, etc. etc. etc. che ne è stato, se i Media per oltre il novanta per cento nemmeno riportano la notizia?
Il risultato è come la “morale = sempre quella, fai merenda con gi..lla”.
Ad eccezione de’ La Verità, cosa riporta la “stampa”?
Ecco cosa “sai”, qua, allora. Questa sorta di “niente”, con il buco dentro ed intorno:
nell’auto isolamento intergenerazionale by AntiSistema.
Qualcosa che “serve” unicamente. Se ti riportano così una news:
l'amministratore delegato di Pfizer ha annunciato che il vaccino contro Omicron sarà pronto a marzo e non sarebbe necessaria la somministrazione della quarta dose del vaccino…
Che cosa capisci? Non farai la quarta dose, ma… quando pronto ti dovrai “fare” la dose del nuovo “vaccino” = non sarà forse la quarta dose? Bah.
La tecnica/strategia è questa:
ti danno una bella “tirata”
e poi
“lasciano andare” un poco
ma
mai imprimendo più forza rispetto a “prima”
né tantomeno rispetto alla “tirata”.
Risultato?
Un trend assoluto che pro-cede (come quando passa una macchina e vedi che attraverso il disegno dei copri cerchioni, le ruote sembrano andare all'indietro).
Nonostante Te e “te”.
2022 = esame di laurea per chiunque, qua.
Se non passerai, bè…
“Fai…” che non succeda (decidilo). Pensa in “Looking Glass Mode”:
sii frattale espanso, sostanziale, coerente con Te, da Te, in Te, per Te.
Ego? Ma quando mai. Sii serio.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-580
prospettivavita@gmail.com